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Autore: Nancy95    14/04/2012    7 recensioni
Lolita,luce della mia vita,fuoco dei miei lombi
Anche Spirit Albarn ha avuto una lolita come amante?
[Ispirato a "Lolita" di Vladimir Nabokov]
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Spirit Albarn
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Avevo sempre cercato di trattenermi,di non toccarla,quella piccola,pura ragazzina.
Lei era sempre stata il chiodo fisso della mia adolescenza,e per colpa sua cercavo continue distrazioni. Mi faceva paura quello che provavo per lei,per una bambina.
Ma lei era molto più che la mia piccola vicina di casa. Lei era l’oggetto della mia ossessione.
Notti insonni passate ad immaginare i suoi lunghi capelli biondi tra le dita.
Cercavo in ogni ragazza le sue stesse labbra rosse e carnose.
Ma soprattutto,sudavo freddo pensando ai suoi occhioni verdi,che mi fissavano con una malizia che dovrebbe essere estranea a qualsiasi bambina.
Fu anche per causa sua che accettai di diventare la buki di Stein e di trasferirmi a casa sua.
Dovevo smetterla di spiarla dalla finestra mentre alternava i suoi teneri vestitini a dei buffi pigiami.
Lei mi ha spinto sotto il bisturi di Stein e lei stessa mi ha sottratto dal suo tavolo operatorio.
Ricordo ancora quella mattina,quando io,giovane diciassettenne vidi la marmocchia di dodici anni con una codina bionda,che si guardava intorno leggermente impaurita,ma che cercava di dimostrarsi sicura,il cartellino con su scritto “meister”,il sorriso malizioso che mi rivolse non appena mi vide,lo sguardo color menta che mi spogliava con gli occhi.
Non le avrei resistito a lungo.
Accettai di fare coppia con lei. A breve sul mio corpo le ferite provocate da Stein sparirono,per poi essere succedute da quelle provocate da Kami. Non mi picchiò mai,se non con qualche libro,ma sapeva bene come farmi il cuore a pezzi.
Ad ogni missione non evitava civetterie con tutti i ragazzi o uomini che trovava,tutto di fronte a me,e rideva come un’ochetta mentre mi fissava con la coda dell’occhio.
Io cercavo sempre di rimane impassibile,di non uccidere quei ragazzi e di non farle notare i diversi fazzolettini di carta consumati a causa sua.
Mi faceva impazzire,ma non volevo sedurla,era troppo piccola.

Fu lei a sedurre me.

Per il suo tredicesimo compleanno mi chiese un bacio sulle labbra,che le diedi riluttante,consapevole che non avrei voluto fermarmi dopo,ma era quello che voleva.
Mentre ci baciavamo,sempre con più trasporto,mise le manine dietro la mia testa,e con la stessa forza che usava per maneggiarmi,mi strinse i capelli.
Io iniziai ad accarezzarle la schiena,per poi scendere giù lungo il fianco,fino a stringerle la seducente coscia. Lei mugugnò a quel contatto,cosa che mi eccitò ancora di più,e quando mi sedetti sulla poltrona alle mie spalle,senza separare le nostre labbra,sei si mise a cavalcioni su di me. Si lasciò toccare ovunque e mi toccò in altrettanti posti,per poi abbandonare i nostri futili vestiti ed andare in camera da letto.
Era una lolita. Una seducente ragazzina. La mia ragazzina. La mia lolita.
Loquace
Orgogliosa
Limpida
Imprevedibile
Tenace
Accattivante
LOLITA. La mia lolita. Sensuale lolita che passava la notte con me,suo nuovo,e purtroppo non primo,amante.

Non fu molto felice della gravidanza.
Era molto egoista,in effetti. Pensava solo a studiare,si sentiva perfetta perché aveva formato una Death Scythe a soli 13 anni,ed io le servivo solo come mezzo per raggiungere questo suo scopo,e a soddisfarla quando ne aveva voglia.
Quando me ne resi conto,a malincuore cercai di allontanarla da me,nonostante continuava a farmi sudare freddo ogni volta che mi guardava con quello sguardo malizioso,ma decisi che doveva lasciarmi,e così cominciai a tradirla.
Quando finalmente se ne andò da Death City lasciò qui anche Maka.
Lei mi odiava perché tradivo sua madre,ma era meglio questo che dirle la verità.
Dirle che sua madre era una ragazzina egoista e una volgare troia.
Dirle che sua madre non l’aveva amata per un solo attimo.
Dirle che quelle cartoline che riceveva una volta ogni tanto gliele spedivo io di nascosto.
Ma Maka doveva essere felice,e avrei fatto questo e altro per lei.
L’amavo più di ogni altra cosa,e non potevo essere più felice quando vidi che crescendo,lei era identica e opposta a Kami.
Aveva gli stessi capelli biondi e gli occhi color menta,ma erano privi di malizia,il suo corpo restava quello della bambina che era,era studiosa,ma per niente egoista,aveva tanti amici e non mi ha mai fatto temere per un solo attimo che avrebbe commesso qualche sciocchezza con il suo partner.

Ma non posso dire lo stesso della mia unica nipotina,Harpe Evans.
Nonostante i capelli albini e gli occhi rossi,è identica alla mia ex moglie alla sua età.
Il corpo sensuale di una modella,il sorriso birichino,e anche da bambina aveva quello sguardo malizioso che mi aveva tenuto sveglio nelle nottate della mia adolescenza.
E nonostante certe volte rimanessi a bocca aperta guardando la sua gonna svolazzante,le mutandine che coprivano il culetto sodo,non l’avrei mai sedotta.
Avrei aspettato di essere sedotto da quella lolita albina.

*Coff Coff* ù_ù non so cosa dire a mia discolpa. Semplicemente mi sto fissando con quel libro,e leggendo immagino sempre Spirit come protagonista maschile.
Piccola precisazione:
Inizialmente volevo descrivere un rapporto incestuoso tra il quarantottenne Spirit e la sua nipotina dodicenne o undicenne,Harpe.
Meglio questo no? :P Fatemi sapere cosa ne pensate,ciauuu <3

  
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