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Autore: j apple    14/04/2012    0 recensioni
Trama: Storia alternativa di Kinnikuman che parte dell'incontro di Mantaro contro Ricardo. Un nuovo personaggio viene allo scoperto, che fa il suo ruolo fondamentale per tutti gli incontri di Kevin Mask.
About: Questa Fanfiction non sarà romantica da subito; quindi se volete leggere una storiella tutta rose e fiori meglio che cambiate ff. E' molto incentrata sulle vere vicende del manga (non dell'anime) quindi ci saranno le descrizioni dei combattimenti ed altro.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Arena del torneo Choujiin, pieno zeppo di gente trepidante di vedere il proprio eroe scazzottarsi con il nemico di turno; un po’ controsenso eh..?
I larghi spalti contenevano tante persone, tra cui invitati speciali che sedevano in posti altrettanto speciali per assistere meglio allo show. Sul primo posto prenotato, a circa 8 metri dal ring, stava Kevin Mask, che di tanto in tanto guardava il posto a sedere accanto a lui, con su scritti degli strani kanji che non riusciva a decifrare, e nemmeno riconoscere, in poche parole, non sapeva chi si sarebbe seduto vicino a lui per le prossime ore. Di certo non si curava molto di questo particolare, ma pensava piuttosto a Mantaro che sgambettava come un perfetto idiota, travestito da granchio gigante, per sponsorizzare un venditore o qualcosa del genere, e dall’altro lato Ricardo, lo strano Choujiin nato da grembo dMp che era tornato al suo normale costume di scena e non più quello cupo e terrorizzante che aveva adottato con Jade. D’improvviso, una ragazza dai lunghi capelli biondo platino e dalle labbra grottescamente carnose si diresse correndo verso il posto riservato con lo strano kanji che Kevin non era riuscito a decifrare, si fiondò sulla poltroncina ed alzò le mani esultando.
«Yatta! Sono arrivata in tempo!» Disse urlando sotto gli occhi straniti del londinese, per poi guardarsi intorno con sguardo acuto, tentando di individuare qualcosa. «Umh..chissà se c’è qualche venditore ambulante che distribuisce Karubi-don..» A quella parola così familiare, il lottatore guardò nuovamente sorpreso la ragazza, trovandola sia caratterialmente che fisicamente simile a Mantaro..specialmente per i grossi labbroni e la fame di Karubi-don.. Quasi come per rispondere al richiamo selvaggio della bionda, un ragazzo che trascinava con se un carrello cominciò a gridare a gran voce il suo prodotto. «Karubi-dooon! Karubi-don caldo!» La ragazza si alzò repentinamente con la bava alla bocca, la quale sgocciolò sul ginocchio di Kevin Mask che assistette alla scena inorridito, per poi pulirsi di fretta la parte macchiata da quell’appiccicoso muco bianco. «SONO QUII! DAMMENE UNA CIOTOLA!» Urlò la giovane sbandierando le braccia e facendo baccano, infastidendo nuovamente il ragazzo seduto a fianco a lei. Il venditore si diresse verso la versione femminile di Mantaro e le porse una ciotola del prodotto, per poi svettare ed andarsene dopo aver ricevuto il pagamento.
«Karubi-don no "Ka" no Ji wa Kah-Kah-Kah Karubi-don no "Ru" no Ji wa Run-Run-Run Karubi-don no "Bi" no Ji wa Bin-Bin-Bin Aaaaaaaah ~ Don Don»
Questa era la canzone che cantò la platinata dopo aver preso in mano la tanto agognata ciotola, e prima che Kevin le potesse dire quanto fosse insulsa si accorse che il volantino con i kanji dapprima sulla sedia ora era finito (a causa della fretta) appiccicato sul sedere della labbrona, così invece di insultarla, le indicò il pezzo di carta. «Hai un foglio attaccato sul didietro.» Disse con tono serio, mentre la guardava con sguardo bieco. Dopo essersi accorta dell’effettiva presenza della carta la strappò dal sedere con imbarazzo e lo lesse tentando di portare l’attenzione su altro. «Phoenix no Yusei..Ah, c’è scritto il mio nome..più o meno.» Disse riferendosi al fatto che “Phoenix no Yusei ” volesse dire “Yusei di Phoenix” e che quindi il suo nome era solo Yusei. Il wrestler rimase un attimo perplesso dalla scelta della scritta, ma non essendo un impiccione di natura, semplicemente ritornò a guardare l’incontro. Yusei, oramai seduta a mangiare con foga il suo piatto, seguiva con facilità la velocità dei calci che Mantaro sferrava sulle braccia di Ricardo e trangugiava in fretta il riso con manzo. Dopo aver finito il suo cibo, la ragazza emesse uno starnuto violento e rumoroso, proprio sopra la spalla del suo vicino di posto, che, guardacaso, era sempre Kevin Mask. «Prima la gamba e poi la spalla..mi fai.. davvero schifo!» Disse furibondo il ragazzo alzandosi dalla sua postazione e nervosamente pulendosi, mentre la giovane preoccupata prese il fazzoletto che aveva in mano e tentò di aiutarlo, combinando un danno ancora maggiore, visto che quello era il pezzo di stoffa con cui si era pulita la bocca dopo essersi cibata.. in conclusione Kevin era sporco come non mai.
Mentre egli si lamentava a Yusei cadde l’occhio sul ring, dove Mantaro evitò saltando un calcio basso del nemico, per poi essere preso con una gomitata mentre era a mezz’aria, ed a quel punto l’espressione della bionda cambiò radicalmente. «Se avesse accusato il colpo ora sarebbe a terra, e avrebbe potuto sfruttare la cosa con una trappola spacca ginocchia..» Disse sotto lo sguardo basito del giovane mascherato, che per la prima volta aveva sentito qualcosa di serio uscire dalla bocca di quell’essere chiamato Yusei. I due si sedettero dopo la frase, ed il silenzio piombò come un tuono a ciel sereno, lasciando ognuno dei due con la propria voce nella loro mente. «Tralasciando il suo comportamento molesto..la sua osservazione è stata tutto fuor che inutile.. Inoltre la sua strana somiglianza con Mantaro è un dato da non lasciare in disparte, per quale motivo le è così simile?» Mentre Kevin focalizzava le sue attenzioni sulla ragazza per capire qualcosa, questa si tolse la giacca in pelle che indossava restando in reggiseno (nero e borchiato), borbottando qualcosa come “Ow che caldo”, lasciando visibili dei misteriosi tatuaggi a forma di riga, per la precisione due, una verde ed una rossa che percorrevano verticalmente le braccia dal dito medio alla spalla e anche dalla schiena fino a sotto il seno. Notò che queste righe erano presenti anche ai lati dei suoi occhi, ma le calze scure sottoposte alle mutande nere, anch’esse borchiate, non facevano intravedere se fossero anche sulle gambe, ma probabilmente sì. Quei particolari segni riportarono alla mente di Kevin una immagine folgorante ed associò le righe al nome “Phoenix” che aveva sentito prima, capendo che forse Yusei era la figlia del lottatore ex acerrimo nemico del padre di Mantaro, Suguru. Il wrestler in questione era Kinnikuman Super Phoenix, un uomo che aveva ricevuto il dono l’intelligenza dal dio dell’intelletto, Chisei no Kami. Viste le uscite un po’ dementi di Yusei, Kevin arrivò alla conclusione che la ragazza avesse ereditato la metà dell’arguzia, o che forse solo in momenti precisi si attivava quel potere. «Chi diavolo è Yusei?»
  
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