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Autore: Beatrix Black    10/11/2006    6 recensioni
Un ragazzo intervista una ragazza, e guarda caso è una vampira.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Intervista con la Vampira

 

Questa è la mia seconda ff, non giudicatela male, please.

Baci, baci, baci

 

Beatrix Black

 

 

C’è sempre una prima volta

 

 

 

 

 

 

-Allora, è pronta? È sicura di volerlo fare?- l’uomo prese dal suo taschino della giacca il suo pacchetto di sigarette, era nervoso, ma non voleva darlo a vedere, anche se per la ragazza era piuttosto evidente che la cosa lo turbava stare lì da solo con lei.

 

-Sì, sono sicura. Voglio che tutti sappiano ciò che ho dentro-

 

-Si vuole accomodare?-

 

Lei ci pensò un attimo, poi assentì col capo e si sedette davanti all’uomo.

 

-Gradisce qualcosa?-

 

-No, e poi non credo che potrebbe trovarmi ciò di cui ho bisogno-

 

-Ah, già. Me ne ero dimenticato per un attimo-

 

-È strano che qualcuno non mi consideri un mostro anche se è per un momento-

 

-Ma lei non è un mostro, secondo me. È solo diversa-

 

-Sono felice che la pensi in questo modo. Non è semplice trovare persone con la mentalità aperta-

 

-Sono un giornalista, non se lo scordi. Sono abituato ai vari modi di pensare-

 

-Ne sono sicura- ghignò lei.

 

-Mi scusi, non le ho chiesto se preferisce una sigaretta?-

 

-No, la ringrazio di cuore, ma io non fumo-

 

-Cosa? Non fuma?- l’uomo la guardò stupito, era strano che non fumasse.

 

-No, non ho mai voluto cominciare-

 

-Giusto! Ha tutto il tempo che vuole, esatto?-

 

-Esatto, ma non credo non so se comincerò, mi sembra una sciocchezza-

 

-C’è sempre una prima volta per tutto-

 

-È vero, c’è sempre una prima volta-

 

Silenzio, i due si guardarono a lungo negli occhi, poi lui sentendosi in imbarazzo, distolse lo sguardo verso il suo registratore.

-Ehm, ecco vogliamo incominciare?-

 

-Certo-

 

Lo fisso prendere un quaderno ed aprirlo, notò quanti scritti c’erano dentro, dovevano essere le domande che doveva porgli. “Click”, pigiò il pulsante di inizio registrazione e cominciò a parlare.

 

-Allora, incominciamo: Intervista datata il 9 Novembre 2021, fatta da Marco Milani. Allora signorina, come si chiama?-

 

-Mi chiamo Loreley Neri-

 

-E che cosa è lei?-

 

-Io? Io sono un Vampiro-

 

-Quando è nata?-

 

-Il 22 Dicembre 1990-

 

-Quanti anni aveva al momento dell’Abbraccio? E da quanto tempo è una Vampira?-

 

-Avevo 21 anni, è stato nell’Inverno del 2011, quindi 10 anni fa-

 

-Quanti anni dimostra?-

 

-Fortunatamente ne dimostro tra i 20 e i 25 anni-

 

-Lei è si considera più matura di quanto sembri, o meno?-

 

-Mi considero molto matura, lo ero anche prima di subire l’Abbraccio-

 

-Cosa ricordi dei tuoi primi anni?-

 

-Ricordo come sono stata accolta dai Daeva, il mio Clan, e di come loro mi abbiano insegnato tutto-

 

-Come sono nate le sue motivazioni fondamentali e le sue attitudini?-

 

-Sono nata poco a poco, non perché chi mi Abbracciò era un Daeva, appartenente alla mia stessa congrega, l’Invictus-

 

-Dove andava a scuola?-

 

-Andavo all’Accademia di Arti figurative-

 

-Era una brava studentessa?-

 

-Avevo una media abbastanza alta, non mi lamento-

 

-Chi erano i suoi parenti più stretti?-

 

-Ho tagliato i ponti con loro molti anni fa. Non voglio parlarne-

 

-Quale è il suo ricordo più vivido nella sua infanzia?-

 

-Il giorno in cui sono scappata via di casa, era un giorno di pioggia. Mi sono rifugiata da una amica-

 

-Ha frequentato le scuole superiori? E l’università?-

 

-Entrambe, fortunatamente al momento dell’Abbraccio mi ero appena laureata-

 

-Aveva una città di appartenenza o la sua famiglia si spostava spesso?-

 

-Abitavo a Firenze, la città delle “Belle Arti”-

 

-Praticava degli sport?-

 

-Pallavolo, più che altro, ma niente di che-

 

-Ha conservato degli amici dell’infanzia anche nell’età adulta?-

 

-Sì, la mia migliore amica Korinne, che per starmi vicino ha deciso di farsi abbracciare-

 

-Era una persona affidabile e gentile oppure era una persona bastarda e arrogante?-

 

-Diciamo entrambi, perché quando mi arrabbio divento bastarda e arrogante-

 

-Era popolare oppure stava fuori dal suo branco?-

 

-Korinne era il mio branco, ma si eravamo popolari-

 

-Aveva una famiglia?-

 

-Korinne è la mia famiglia-

 

-Come si guadagnava da vivere?-

 

-Scrivevo libri e disegnavo personaggi per i giochi di ruolo-

 

-Aveva dei veri amici o soltanto dei conoscenti?-

 

-Oltre a Korinne, i veri amici erano pochi e parecchi conoscenti-

 

-Cosa le faceva tirare avanti?-

 

-La speranza che la mia vita avesse una svolta e infatti è ciò che è successo-

 

-Mancherà a qualcuno?-

 

-Forse ai miei cugini, ma non lo so-

 

-Quando ha capito che qualcuno la seguiva?-

 

-Quando ho incrociato lo stesso sguardo per tre volte nell’arco di una serata-

 

-Credeva nell’Occulto prima dell’Abbraccio?-

 

-Sì, non ero scettica in questo-

 

-Quando ha incontrato per la prima volta un Vampiro?-

 

-Quando avevo 11 anni, da allora i Daeva mi hanno tenuto d’occhio-

 

-Aveva paura?-

 

-No, non ne avevo-

 

-Era incredula?-

 

-Se ti riferisci a quando mi ha Abbracciato, un po’. Rivedere la stessa persona dopo 10 anni non cambiata di una virgola, stupisce-

 

-Curiosa?-

 

-Sempre-

 

-Arrabbiata?-

 

-No, non ne avevo il motivo-

 

-Come ha fatto a prenderla il suo Sire?-

 

-Mi ha sedotto con le parole e poi, mi ha Abbracciato e io ne ero più che consapevole-

 

-L’Abbraccio è stato doloroso? O ha provato piacere?-

 

-Più che altro piacere….sì….proprio così-

 

-La fame l’ha straziata?-

 

-Per i primi giorni sì-

 

-Era spaventata?-

 

-No, ero rintronata-

 

-Sembrava, in un modo o nell’altro, qualcosa di giusto?-

 

-Sì, in un modo o nell’altro-

 

-È grata al suo Sire?-

 

-All’infinito-

 

-Vuole ucciderlo per quello che le ha fatto?-

 

-No, perché lui mi ha liberata-

 

-Cosa sa del tuo Sire?-

 

-Tutto e niente, dipende-

 

-È seducente, autoritario, offensivo, criptico, aperto?-

 

-Lui è seducente e criptico e mi piace questo in lui-

 

-Perché pensa che abbia scelto lei?-

 

-Non lo so, ma vorrei scoprirlo-

 

-Lo conosceva?-

 

-L’ho conosciuto a 11 anni-

 

-Per quanto tempo è rimasta con lui?-

 

-Per cinque anni, poi sono andata per conto mio anche se tengo i contatti-

 

-Le ha insegnato qualcosa?

 

-Tutto-

 

-Quanto tempo è passato prima che la lasciasse andare?-

 

-In realtà non mi ha lasciato andare del tutto, mi ha dato la possibilità di respirare e camminare da sola-

 

-Dove stava?-

 

-Stavo nella sua villa-

 

-Dove andava?-

 

-Dove c’erano Vampiri come noi-

 

-Ha incontrato altri Vampiri, in quel periodo?-

 

-Lui pretendeva che socializzassi con loro, era importante secondo lui-

 

-Il suo Sire ha Abbracciato ancora?-

 

-Korinne, sotto nostra preghiera-

 

-Giudica gli altri Vampiri secondo la opinione che ha del suo Sire?-

 

-No, ognuno è diverso-

 

-Il Principe l’ ha accolto cordialmente?-

 

-Sì, anche perché mi tenevano d’occhio da anni-

 

-Era restio ad accettarla?-

 

-No, assolutamente-

 

-Per farsi accettare dai Fratelli più importanti ha dovuto corromperli o minacciarli?-

 

-Nessuno dei due-

 

-Il suo Sire, aveva il permesso di crearla?-

 

-Sì, pienamente-

 

-Sta scappando dalle autorità dei Fratelli?-

 

-No-

 

-Quale pensa che sia l’opinione su di te, dei Fratelli più importanti del dominio?-

 

-So che mi rispettano e mi giudicano dotata-

 

-Dove dorme durante il giorno?-

 

-In una casa di mia proprietà-

 

-Ha un rifugio permanente o si sposti di luogo in luogo?-

 

-Ho un rifugio permanente, ma se voglio posso anche spostarmi-

 

-Sta nella casa dove abitava nella sua vita mortale o nelle vicinanze?-

 

-Diciamo nella stessa città-

 

-Il suo rifugio è sopra o sotto il suolo?-

 

-È sopra, di sotto c’è la cantina del cibo-

 

-Ha qualcuno che la protegge durante il giorno?-

 

-Sì, il mio antifurto-

 

Si misero a ridere.

 

-La ritengono morta?-

 

-No, scomparsa-

 

-Osserva da lontano i vecchi amici e i parenti?-

 

-Qualche volta, quando sono in vena di ricordi-

 

-Pretende di essere ancora viva?-

 

-Tecnicamente la mia è una vita nella morte, quindi sì-

 

-Ha abbandonato completamente la sua vita mortale?-

 

-No, mi sono conservata il lavoro-

 

-Frequenta un luogo particolare per nutrirsi?-

 

-Sì, ma non ho intenzione di dirlo-

 

-Considera quel luogo interamente suo, o possono venire degli altri?-

 

-Questo è un territorio mio e dei miei compagni-

 

 in competizione con altri per il nutrimento?-

 

-No-

 

-Quale è la sua preda preferita?-

 

-Un ragazzo molto attraente-

 

-Rischierebbe la fame per trovare questo tipo di preda?-

 

-No, perché li attiro. Anche se una dieta non è male come idea-

 

-Ha mai ucciso mentre si nutriva?-

 

-Si, perché ero distratta-

 

-Ha un gregge particolare?-

 

-Sì, ma varia a volte-

 

-Seduce le tue prede?-

 

-Sempre-

 

-Le rapisce?-

 

-Non ce n’è bisogno-

 

-Le intimidisce o le picchia?-

 

-No, assolutamente-

 

-Sono loro a venire da lei?-

 

-Certo-

 

-Cerca vendetta?-

 

-No-

 

-Desidera tornare alla vita normale o guadare nuovamente il sole?-

 

-Per la prima ti rispondo, No. Per la seconda ti rispondo, non ce n’è bisogno, mi bastano i film-

 

-Ha qualche ambizione nella società dei Fratelli?-

 

-Sì, un po’-

 

-Desidera Abbracciare un infante?-

 

-Solo se mi innamoro di uno di loro-

 

 coinvolta in conflitti tra Congreghe?-

 

-No-

 

-Se potesse realizzare qualcosa nel mondo, cosa farebbe?-

 

-Eliminare i repubblicani-

 

Sbarrò gli occhi.

 

-Cosa?-

 

-Eliminare i repubblicani-

 

-E perché?-

 

-Secondo me sono guerrafondai e non mi dispiacerebbe toglierli di mezzo nutrendomi di loro-

 

-Ah, in effetti, una sua logica ce l’ha-

 

“Click” pigiò il pulsante di stop. E poi la guardò.

 

-Finito!-

 

-Di già?-

 

-Sì-

 

-Allora sarà meglio andare-

 

-Sì, lo credo anch’io-

 

Loreley si avviò verso la porta, ma poco prima di aprirla si girò e osservò Marco, ancora intento a mettere a posto, sentì qualcosa di strano, ma cosa non lo sapeva.

Marco era ancora impegnato a mettere via, che non si accorse che lei non era ancora uscita. Fece per prendere dei fogli, ma un’altra mano li afferrò e glieli porse. Alzò lo sguardo incontrando due pozze d’ambra, ci si perse per un secondo, ma riprendendosi sorrise e li mise in borsa.

Nel farlo aveva girato lo sguardo e non aveva notato il rossore che aveva colorato le guance di Loreley.

 

-Ehm….- iniziò lei –Senti, che ne dici se si scende insieme?-

 

Lui la guardò con del timore negli occhi di cui lei si accorse.

 

-Non ti preoccupare, non ho intenzione di nutrirmi di te, io…volevo solo un po’ di compagnia nell’uscire-

 

Marco fece un respiro di sollievo “Meno male”,pensò.

 

-Certo, andiamo?-

 

Lei annuì, poi si avviarono verso la porta ed uscirono. Arrivarono davanti all’ascensore ed aspettarono. Erano passati solo pochi secondi, ma per loro fu come un secolo.

Quando arrivò si aprì, loro entrarono e sempre in silenzio percorrevano i vari piani. Non avevano il coraggio di parlarsi, non sapevano perché, ma era così.

La porta si riaprì ed uscirono da lì, attraversarono il portone di ingresso e si ritrovarono in strada.

 

-Ehm, allora…ciao!- fece lui.

 

Ma d’un tratto qualcosa attirò la loro attenzione. Erano di fiocchi di neve che avevano cominciato a scendere. Rimasero incantati a vedere quello spettacolo.

 

-Ma sta nevicando! Non è possibile? Non nevica mai in Inverno a Firenze, e adesso siamo anche ai primi di Novembre- disse Loreley incredula guardando Marco.

 

-Bhe, c’è sempre una prima volta- rispose lui.

 

Lei lo guardò e alla fine fece la mossa che ormai da ore l’istinto le diceva di fare, ma che teneva frenata. Si avvicinò a lui e circondandogli il collo con le braccia si alzò in punta di piedi e posò le sue labbra su di lui, in un bacio dolcissimo.

Lui si vide baciare all’improvviso da lei, in un primo momento non aveva risposto perché troppo incredulo, ma poi le aveva circondato la vita e aveva risposto al suo bacio con passione. Quando si staccarono per riprendere fiato, lei in un sospiro disse:

 

-Sì, è vero! C’è sempre una prima volta- e lo baciò nuovamente.

 

Quando si furono finalmente allontanati, sorrisero.

 

-Io, credo di amarti- disse Marco infine.

-Anch’io credo di amarti- disse Loreley.

 

-Ma non può funzionare, io sono un mortale e tu sei una Vampira, sarebbe assurda la relazione-

 

Lei si riavvicinò e lo baciò sulle bocca con passione e poi allontanandosi disse:

 

-C’è sempre una prima volta-

 

Lui la guardò e gli sorrise.

 

-Sì, c’è sempre-

 

E così sotto la neve si baciarono e il loro amore durò per secoli e secoli avvenire, perché loro avevano rischiato, avevano guardato oltre il muro e rischiando lo avevano saltato.

  
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