Mello era furioso, quel ragazzino riusciva a farlo arrabbiare ogni volta, sin da quando erano entrambi bambini. La cosa che bruciava ancora di più, era l'odio non ricambiato. E' stupido odiare una persona se la cosa non è reciproca, un po' come in amore. Mello si sentiva stupido. E adesso che ci si trovava davanti, non resistette alla tentazione di tirargli un calcio. Voleva picchiarlo. Voleva ucciderlo. Era la sua ossessione. E fu proprio questa sensazione che due minuti dopo lo fece ritrovare sopra il corpo di Near, con la mano sopra il colletto del suo pigiama. Eppure, adesso, che lo vedeva per la prima volta da vicino, gli sembrava una creatura perfetta. Quei profondi pozzi neri che erano i suoi occhi, quella pelle così candida, e quella bocca così morbida alla vista. Near lo stava guardando. Lo stava guardando negli occhi. Forse anche lui, come Mello, stava cercando di scavare negli occhi dell'altro. Loro sono così diversi. Così diversi, ma complementari. Uno manca di capacità d'azione come l'altro manca di sangue freddo. Era proprio quella diversità forse, a non renderli indifferenti l'un l'altro. Aspiravano tutti e due alla stessa cosa, diventare il successore di L, e catturare Kira. Non avrebbero mai preso la stessa strada, anche se era per arrivare a quella stessa destinazione. Tuttavia... insieme potevano farcela, ma non se ne rendevano conto. Mello lo fissò ancora per qualche istante negli occhi, e poi abbassò improvvisamente lo sguardo alle labbra dell'altro. Fece per avvicinarsi, si avvicinò lentamente, cercando come di assaporare quell'attimo in cui avrebbe sigillato la distanza che li allontanava in un semplice scambio di emozioni. Dopo aver raggiunto pochi centimetri di distanza dal volto di lui, si vergognò. Si vergognò di aver assecondato anche solo per un'attimo la sua ossessione. Sentì gli occhi bruciargli. Voleva piangere. Voleva buttare fuori tutto quello che si teneva dentro. Poi calore. Il calore si spostò dagli occhi alla bocca di lui. Non fu lui a baciare Near, ma Near a baciare lui. Le lacrime iniziarono a scendere lentamente. Aveva perso tutto questo tempo, ad odiare la persona che realmente più desiderava? Baciò Near con più foga, quasi a volerlo divorare. Tuttavia quello era il suo primo nonchè ultimo e unico attimo di intimità con l'altro. Guardò Near negli occhi. E poi si perse, si perse dentro quei pozzi neri che aveva tanto desiderato.