CAPITOLO 1

Era sera , e come sempre stavo davanti al PC per guardare i loro spostamenti , sembravo la classica vecchina che guarda dalla finestra la vita dei vicini di casa , solo che loro erano lontani chilometri , sicuramente irraggiungibili , non li potevo toccare , ne potevo urlare come la vecchina :’ che state facendo lì ?!’ ; non potevo farci niente, ero impotente di fronte a quella situazione , però devo dire mi piaceva vedere le loro foto , sapere che loro si stavano divertendo mi piaceva l’idea che loro stessero vivendo il proprio sogno , mentre io uno l’avevo già fumato a causa della sua morte … Lui che mi teneva sveglia la notte per evitare di ‘spegnerlo’ perchè la sua voce era troppo dolce , lui che mi ha fatto sentire l’unica sin da primo giorno che l’ho conosciuto , lui l’unico con cui son stata fino alla sua ultima notte. A volte penso :’Perchè non sei ancora qui a tenermi compagnia con la tua voce , perchè non mi sento più l’unica e perchè tu hai vissuto la tua ultima notte ? ‘. Piango spesso per questo motivo , mi sento quasi in colpa , quasi la causa del suo dolore che è durato fino alla fine , quello che lo perseguitava fin da piccolo e quello che ho provato quando ho ricevuto la telefonata più struggente della mia vita , eppure mi sento così bene adesso , mi sento piena di vita sapendo che forse potrò realizzare un sogno, sapendo che LUI mi guarda e che forse è proprio lui ad avermeli fatti conoscere ; e allora rido , rido perchè adesso la notte oltre a lui ci sono loro che evito di ‘spegnere’ perchè le loro voci mi fanno impazzire, che mi fanno sentire l’unica anche se non lo sono…
E poi arriva quel giorno il giorno più bello della mia vita , ci ero già passata con Michael , l’emozione di vederlo, l’emozione di poter sentire la sua voce non solo attraverso delle cuffie , le farfalle nello stomaco , cantare insieme penso sia stata l’emozione più grande , cantare con il TUO grande pubblico è stato meraviglioso , grazie di tutto. Come ho detto tutto ricomincia ci sono già passata , ma non fa niente è sempre come la prima volta , come il primo concerto  , la follia del momento ti porta a fare cose strane cose che non avresti mai fatto è peggio di qualsiasi sostanza stupefacente , peggio di qualsiasi primo amore è IL CONCERTO !

 ORE 9:30 8 Aprile , Ovada : direzione Milano.

Parto un giorno prima perchè sono sicura che ci sarà un gran casino , nel viaggio in macchina li ascolto, mi assicuro di sapere tutte le canzoni a memoria , con me c’è la  persona più importante della mia vita , lei la luce dei miei occhi : ELISA , la mia migliore amica , sono io che glieli ho fatti conoscere; ho portato lei perchè sapevo che sarebbe stato il regalo di pasqua perfetto , infatti lei non sa dove stiamo andando, pensa che sarà una classica giornata di shopping.
Sono passate le classiche due ore di macchina scendiamo e andiamo in hotel Eli mi fa :’Cosa ci facciamo qui? ’ Io :’Ah mi sono dimenticata oggi tu dormi a Milano con noi , non sei felice?!?’ Vedo Elisa che inizia a saltare urlando :’Chiara , ma stai scherzano ?! GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE !!!! ’ io un po’ stordita dai suoi abbracci le dico :’Prego piccola , prego ‘.
Entriamo in albergo le faccio trovare sul cuscino i biglietti , lei legge , capisce e mi ringrazia più di prima.

ORE 19:00 9 Aprile , Milano.

Stiamo per entrare , manca poco , il mio sogno si sta per realizzare , è come sempre tutto meraviglioso , tutto assolutamente pazzesco , tutto , come sempre da rifare.
Prima fila , io lei e loro , cinque meraviglie. Iniziano con What Makes You Beautiful , io e Eli riusciamo a sfiorare il pollice di Liam , già entusiaste di questo piccolo gesto iniziamo a piangere come delle deficienti.Ecco finalmente è il turno di One thing , questa canzone l’abbiamo fatta sentire a tutti i nostri compagno di classe , UNA COSA penso sia il titolo più azzeccato per una canzone. Cantiamo.Piangiamo.Balliamo. Poi il dramma , la ragazza dietro di noi ci fa cadere , noi a terra , non riusciamo più a rialzarci , ci stanno calpestando , sento una mano qualcuno che mi sta tirando su , vedo Eli ancora a terra e la rialzo , non so chi sia stato ,sta di fatto che a me sanguina la caviglia e Eli ha un occhio nero, la sicurezza ci porta nel backstage, un cerotto e un po’ di ghiaccio , tutto ok , ma niente concerto , dobbiamo stare lì ferme ancora per due buone orette.

ORE 22:34

Siamo ancora nel backstage , i ragazzi dovrebbero aver finito , sentiamo dei passi , sono loro , tutti sudati , stanchi e senza voce , i capelli spettinati e le magliette che puzzano. Ci scappa una risata , le solite , ci facciamo sempre notare , sento delle mani che mi prendono e mi schiacciano la pancia , come per farmi il solletico , io reagisco , mi scappa un coppino , poi mi giro. Avevo appena tirato un coppino a Louis Tomlinson , Peter Pan in persona , lui ride e dice qualcosa di incomprensibile. Elisa ride chiassosamente , arrivano gli altri quattro tutti straniti , ci dicono :’Ciao , tutto ok ,cos’è successo ? ’ Spieghiamo la situazione,loro si scusano per il disagio e ci invitano per andare a mangiare dopo ,  noi diciamo che non possiamo accettare , in quanto dobbiamo andare con i miei genitori.Ci chiedono se possono venire con noi , naturalmente accettiamo.Con un sorriso più grande di una casa li abbracciamo uno per uno.Che il sogno non si stia trasformando in realtà ? 

To be continued….