Film > Pirati dei caraibi
Segui la storia  |       
Autore: Cap_Kela    10/11/2006    2 recensioni
Quando una ragazza del XXI sec. riapre i suoi occhi smeraldo si ritrova, insieme al suo fratellino, nel XVII sec. in un piccolo porto nei pressi di Tortuga...
"Benvenuta ai Caraibi Tesoro!"
=In ristrutturazione =P
Genere: Romantico, Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elizabeth Swann, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Will Turner
Note: Cross-over, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'UNTITLED'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nota delle autrici:

Per Will ed Elizabeth è arrivato il grande giorno!

Dopo tutte le controversie che hanno ostacolato il loro legame è arrivato il momento di renderlo ufficiale e fondarlo per sempre.

Al loro fianco si trova un personaggio che ha anche causato un po’ di disordine tra loro, ma che (nonostante non lo ammetterà mai, Capitan Jack Sparrow è Capitan Jack Sparrow!!!) vuole bene ad entrambi e desiderava quanto loro l’arrivo di questo giorno.

Il problema di trovare un’altra damigella d’onore all’ultimo momento è stato risolto, ma perché mai è così distratta questa ragazza??

Leggete per scoprirlo!

Bacioni

Kela and Diddy

(Capitana and Capo)

Nota aggiunta della Capitana (22.1.2008): Guarda te se mi devo mettere a riscrivere un capitolo dove c’è anche quella capra di una scopa vestita… -_- Fatti forza Kela!

Promettiamo che un giorno li rimetteremo a nuovo tutti! ^^ =* 

 

Capitolo 12

Fiori d’arancio.

 

La mattina arriva velocemente, mi trovo nella stanza di Elizabeth con lei e una sua amica, siamo quasi pronte!

L’ancora per poco Miss Swann indossa un bellissimo abito bianco decorato da un fregio dorato, i capelli sono raccolti lievemente da un fermaglio luccicante e ricoperti dal velo sottile che io stessa ho l’onore di riporre sulla sua nuca, fermato all’altezza della fronte da una coroncina argento tutta scintillante, almeno quanto il sorriso odierno della fanciulla.

Lei si trova immobile dinanzi lo specchio, io e l’amica fidata le giriamo intorno freneticamente apportando alla sua maestosa figura gli ultimi ritocchi necessari.

“Ecco a te il bouchet!” le dico porgendogli cortese un grande mazzo di rose bianche.

ELIZABETH: “Ti ringrazio mia cara” risponde raggiante con aria trasognate.

Mi allontano da lei con un sorriso per scrutarla e controllare se c’è qualche dettaglio in lei “da limare”.

Volge il portentoso mazzo verso il viso in un gesto delicato e ne annusa l’odore ispirando profondamente, quasi come se esso abbia il potere di trasportarla all’istante dal suo amato, infatti poi mormora in un sospiro sognante:

“Il mio Will…”

Esisterà qualcosa al mondo che abbia questo potere? La nostra mappa per esempio! (scacco matto Jennyfer!!! NdAutori) Ma no, figurati…

Quel sudicio pezzo di carta ha solo la capacità si essere consunto, sporco e di… far litigare la gente…

“Will, William?! Per le gonnelle di mia madre Lizzie, che diavolo c’entra lui adesso??” sbotta isterica Samantha, l’odiosa amica fidata di Elizabeth interrompendo bruscamente i miei pensieri.

Dio come è antipatica questa, è un disco ininterrotto che non si rompe mai… Sta parlando da ore, mi mancano quasi le mie amicone Kate, Susy e Nancy!!

SAMANTHA: “Piuttosto hai visto come si è presentata alla cerimonia di oggi Laurette Evànn?? Santi martiri del cielo, è inconcepibile quella dama!! Prima ha fatto in modo che il rispettabile Charles Dick lasciasse la moglie per causa sua e oggi appare qui a braccetto con il medesimo indossando un vestito pomposo e di moda mettendo in bella mostra le sue grazie in un corsetto talmente stretto che non respirerà neanche. Prova a controllare se si azzarda solo ad assaggiare di striscio qualcosa da un vassoio del buffet! Scommetto le ceneri della mia amata nonna che non lo farà per nulla al mondo, se ingerisce una briciola rischia di scoppiare e non entrerebbe più in quel vestito mingherlino!!” commenta per un tempo che a me pare infinito con una vocina stridula e polemica.

Elizabeth non fa altro che annuire dando piccoli segni di partecipazione seppur con uno sguardo del tutto perso in altri mille pensieri certamente molto distanti da qui, persino in suo volto lo conferma, vi aleggia dipinta sopra un’espressione infinitamente felice al contrario degli argomenti futili e snervanti di cui blatera Samantha.

…Deve essere così bello possedere la ferma certezza di aver trovato l’uomo giusto…

Colui che non è perfetto ma ami soprattutto per i suoi difetti, a volte ti fa ridere e due minuti dopo piangere, quel tale che odi con tutta te stessa ma di cui non riesci a fare a meno perché nessun’altro ti fa sentire così…

Qualcuno che appena non ti è vicino già ne senti la mancanza e poi non’appena arriva il cuore salta un battito.

Un prezioso sostegno nelle avversità, un dolce rifugio dove non devi far finta di essere chi realmente non sei, un caldo abbraccio nel quale vorresti smarrirti per sempre…

…Immagino che sia bellissimo…

ELIZABETH: “Samantha, non imprecare! Noi tre siamo signore non scaricatori di porto!!” ammonisce l’amica rimproverandola attraverso il riflesso nello specchio.

Queste due non hanno mai messo piede su una nave di soli uomini…

IO: “La nostra Lizzie una vera signora lo sarà tra poco!” esorto gioiosa rimediando al rimbrotto.

ELIZABETH: “Signora Turner…” fantastica in un sospiro come poco prima.

SAMANTHA: “Ma… Ma tu… Non dovresti già indossare l’abito da cerimonia come noi due?!” sbotta allarmata verso di me.

Oh mio dio 0_0 Indosso ancora la vestaglia da camera!! Ero così indaffarata ad aiutare la sposa che non ho pensato a me.

 

-

 

Il matrimonio si celebrerà nel grande parco sul retro della villa, non oso quasi immaginare quanti invitati ci siano per questo grande evento, ma sinceramente a me ne interessa soltanto uno…

Dylan l’ho affidato alla governante della famiglia Swann, un po’ troppo severa per i miei gusti… Chissà se il pestifero sopravvivrà a questa esperienza!

In tempo a dir poco da record sono corsa nella mia stanza, ho indossato quel divino abito turchino, raccolto i capelli con un fermaglio a forma di rosa blu, colorato le labbra con un velo porpora e ritornata al cospetto della sposa già in ritardo per la cerimonia di mezz’ora.

(http://img100.imageshack.us/img100/2457/jennyfermatrimoniowillefo8.png  NdAutori)

Mentre correvo a perdifiato per i corridoi cercando con sguardo smarrito la porta della camera giusta ho intravisto il governatore nel salone principale camminare nervosamente avanti e indietro, lanciando sguardi preoccupati all’orologio a pendolo appeso sul muro.

Non si preoccupi, stiamo arrivando!!

SAMANTHA: “Aspetta aspetta aspetta!!!” mi blocca con tono stridulo lungo il corridoio.

Da un’apertura a tasca della sottana tira fuori una manciata di perline e le applica in modo sparso nei miei capelli dandogli dei riflessi luccicanti.

Ha un centro estetico portatile sotto la gonna questa?!

Ai miei piedi, sotto le scarpette bianche in raso, nel pavimento tirato a lucido come uno specchio riesco a intravedere la mia immagine seppure un poco distorta: dapprima rimango attonita ad occhi spalancati, dopo una manciata di secondi che trascorro del tutto immobile mi rianimo facendo una piccola giravolta su me stessa scrutandomi al margine della contentezza, woow! Alla Cenerella di Walt Disney faccio una beffa!

Rialzo lo sguardo per ringraziarla con un sorriso riconoscente, ma lei mi recide subito borbottando ansiosa: “Dobbiamo andare, sbrigati!!!!”

Che donna impaziente e poco cordiale!

Prendiamo sotto braccio Elizabeth e giungiamo alle scale, superati questi gradini accederemo all’atrio ed infine al parco dove si coronerà un da lungo tempo sospirato sogno d’amore.

Raggiunto il primo pianerottolo Elizabeth ha un violento sussulto, stringo di più la presa intorno al suo braccio per timore che si senta male, svenga o qualcos’altro.

Volge a noi lo sguardo con un labbro tremolante, i suoi occhi bruni sono quasi ridotti in lacrime e trasmettono piena disperazione.

SAMANTHA: “Cosa ti accade giglio radioso?? Ti rovini il trucco!” la vezzeggia in una nota di panico.

Tra vari singhiozzi riesce ad imporre: “Vi supplico mie fidate compagne di essere sincere nei miei confronti...”

Sia io che la cornacchia annuiamo ansiose.

ELIZABETH: “…C’è forse qualcosa che non va in me? Avrei dovuto acconciare meglio i capelli …O..o far applicare più merletto al vestito?? Ditemi, vi prego!!!” implora scossa da un’agitazione che la porta quasi al delirio.

La sua maggiore preoccupazione non si riferisce al lato estetico temo…

Afferro le sue mani tremanti con salda presa per trasmetterle sicurezza e poi la rassicuro in tono rincuorante: "Non hai alcun motivo per dubitate di te stessa Liz! Prima sono andata a controllare la situazione giù nel parco ed è tutto perfetto, proprio come te del resto." Spiego cauta facendole riacquistare calma.

“Oggi sei a dir poco splendida, ne troppo ‘principessina’ ne mendica, ed è proprio così che devi essere! Il dì delle tue nozze non devi assomigliare alla regina d’Inghilterra, perché il tuo Will non si è innamorato di sua Maestà ma di te! Capisco che l’emozione di questo momento ti provochi mille dubbi e risentimenti, ma non puoi arrenderti alla prima difficoltà! Affronta tutto a testa alta, con sguardo fiero, passo deciso, un bel sorriso e ora sono io ad implorare te di correre all’altare tra le braccia del tuo principe al quale sarà salito il cuore sino alla gola!!” svio ridendo riconquistando il suo sorriso che aveva fin poco fa dinanzi lo specchio.

Dir la verità prima nel parco stavo disperatamente cercando Jack, ma ora è meglio confortarla, non è per niente saggio far innervosire una sposa!

La giovane annuisce commossa, il suo candido viso ancora di ragazzina riacquista il suo precedente splendore illuminandosi in un ampio sorriso.

“Grazie” mormora in un sussurro abbracciandomi stretta.

ELIZABETH: “Ora, vogliate scusarmi mie care… Ma non vorrei far attendere oltre mio marito!!!” conclude ravvivandosi l’acconciatura e passando un dito lungo il contorno degli occhi umido di commozione.

“…Mio marito…” sussurra di nuovo sognante come per convincere se stessa.

IO: “Va!!” l’incito maggiormente.

Rimbocca l’ingombrante gonna del vestito e senza più l’aiuto mio e di Samantha si precipita di corsa giù per le scale raggiungendo l’atrio dove il governatore alla sua vista muta del tutto il suo precedente aspetto angustiato e accoglie la figlia con un meraviglioso apprezzamento. (sì, con un altro intervento d chirurgia plastica forse sì!! NdAutori)

Vedo con la coda dell’occhio l’altra damigella assistere a tutta la scena a dir poco attonita.

Infine ancora incredula dice: “Ti invito anch’io al mio matrimonio!!”

“Affrettiamoci anche noi, la sposa ha bisogno di fare la sua entrata camminando su un tappeto di petali!” esorto io ancora ridendo di contentezza.

 

Anche se è autunno si enuncia una giornata splendida, il giardino della villa strabocca di nastri in pizzo bianco e mille rose rosse incorniciano tutta la scena.

Alla nostra “entrata in scena” gli invitati disposti su delle panchine bianco confetto si voltano verso di noi e sorridono bisbigliando frasi di meraviglia.

Una marcia nuziale intonata da un drappello di violini si innalza nell’aria come un sottile e mielato sibilo del vento.

In lontananza intravedo Will sistemarsi il colletto di un’elegante giacca beige tirando un lungo sospiro di sollievo, ho paura che si stesse impensierendo davvero!

La calda voce del governatore a braccetto di Lizzie interrompe i miei pensieri: “Nemmeno tua madre era cotanto bella il giorno delle nostre nozze mia dolce bambina!” ammette stupefatto verso la figlia.

“Oh padre…” ammonisce lei stringendosi nelle spalle e volgendo in basso il suo sguardo felice.

SAMANTHA: “Pssst! Liz, Liz!!” quando l’odiosa damigella attira su di se l’attenzione della sposa, attraverso dei gesti l’esorta a tenere la schiena dritta e la testa alta in una postura rigida.

Ha preso proprio alla lettera le mie parole eh! Certo che almeno durante la cerimonia di nozze potrebbe lasciare in pace la povera Elizabeth senza rammentarle le pose corrette del galateo!!

Il gazebo che andiamo lentamente a raggiungere dove ci attende lo sposo e un elegante ufficiale in divisa è intagliato nel legno nel quale appaiono delle graziose incisioni raffigurati angioletti che abbracciano cuori o suonano arpe.

Un lungo tappeto rosso si estende davanti a noi, mi sento quasi una star del cinema che sfila sul red carpet!

Ai lati sono disposte decine di panchette occupate dagli ospiti, gli abiti di quest’ultimi sono molto sfarzosi, abbondano di ingombranti (forse troppo) lustrini, merletti, e molto altro ancora... sembra di essere al circo! Ma la cosa più assurda, almeno per me, è vedere gli uomini truccati con un pesante strato di cerone bianco in viso e la loro nuca ricoperta da pesanti parrucche bigodinate, non potrei mai abituarmi ad una visione simile, non so come reprimere la risata!!

Il mio compito è quello precedere Elizabeth e spargere petali di rosa bianchi e rossi per tutto il tragitto al fianco di Samantha che si pavoneggia tutto il tempo in buffi inchini e smaglianti sorrisi.

E’ entrata proprio nella parte della diva! Non ci sono mica i paparazzi nascosti dietro alle palme che non aspettano altro di rubarti una foto sai?! Neanche esiste la macchina fotografica!!

Non tutti gli invitati qui presenti sono felici per i due sposi però, non vedono di buon occhio il grado sociale di Will, per loro è solo un umile fabbro...

Diamine! Ma se la prima volta che l'ho visto mi è sembrato più per bene di metà delle persone qui presenti!

Che cosa assurda, certo che la società di questo tempo ha proprio regole severe!!

Arrivati al gazebo Weatherby Swann bacia sulla guancia la sua bambina e l’affida per sempre all’uomo della sua vita, che lei ha trovato in un popolano forgiatore di spade il quale però l’ama più di qualsiasi altra cosa al mondo.

Gli sguardi dei due sposi finalmente si incrociano, ma sono emozionati al punto che si fissano senza riuscire a dire nulla di minimamente sensato.

Che dolci!! Penso emozionata io per loro prendendo posto alla destra dei due innamorati, seguita dalla seconda damigella che finalmente ha smesso di dimenarsi come una scimmia liberata dalla gabbia.

L’ufficiale richiama l’attenzione di tutti schiarendosi la voce e comincia ad esplicare un discorso di benvenuto, la cerimonia inizia!!!

Riesco a rimanere composta ben poco, queste bellissime scarpe in raso costeranno anche, ma danno l’impressione di avere una tagliola per orsi ai piedi!!! ...E poi sto cercando ancora un certo pirata…

Jack Jack Jack dove diavolo sei?! Argh dannato furfante! Se nel frattempo te la sei svignata con la MIA mappa setaccerò a fondo i sette mari per ritrovarti!!!

SAMANTHA: "Non sono carini?!"afferma con tono sognante come non l’avevo mai vista riferita agli sposi.

IO: "Ja.. aehm… Sì, sono una delizia!!" rispondo senza nemmeno sapere di che sta parlando.

SAMANTHA con il suo solito fare da pettegola: "Non hanno passato giorni facili sai, nessuno vedeva bene questo matrimonio, ed è già la seconda volta che si celebra! Ma… Stai per caso cercando qualcuno??" domanda alterata vedendomi del tutto distratta.

Con un tono innocente: "Io?! Noooo... Oh, guarda! Si stanno per scambiare gli anelli…"

Dalla mia posizione posso godermi perfettamente la scena: l’ufficiale ha un'aria distaccata mentre i due novelli sposi sono impacciati ed emozionati, per loro questo sarà un giorno indimenticabile:)

Quasi con le lacrime agli occhi Elizabeth prende la mano di William con delicatezza e infila nel suo anulare un anello d'oro incastonato da una pietra azzurra.

Il giovine fa lo stesso, ma questo anello è incastonato da una pietra rossa.

"Con il potere a me conferito... Io vi dichiaro marito e moglie [rivolto a Will] può baciare la sposa!"

Nel momento in cui le loro labbra si uniscono, gli invitati si alzano in piedi e applaudono sempre con fermo contegno.

Siiii evvai, è fatta! Ora nessuno potrà più ostacolarli, al diavolo questi borghesi stoccafissi con la puzza sotto al naso che se le loro figlie non sposano un nobile ricco non sono contenti!!!

Esulto ancora sul posto mentre una folla gioiosa accorre verso la coppia con l’intento di porgere le proprie congratulazioni.

Tutto è bene quel che finisce bene!

Mi allontano dal trambusto riparandomi all’ombra di una palma, il sole si è innalzato nel cielo per sbirciare dall’altro il grande avvenimento come uno degli invitati e inizia a far davvero caldo qui!!

Ho come la netta sensazione di essere osservata, ma qui intorno non c’è nessuno, sono tutti accalcati attorno agli sposi… Mah, sarà una mia impressione!

Non mi va di starmene con le mani in mano, mi trovo in uno spiazzo stupendo, meglio passeggiare un poco!

Prima mi levo le tagliole dai piedi, è meglio camminare sull’erba a piedi nudi, la gonna del vestito è lunga non se ne accorgerà nessuno!!

Passo davanti una tavola imbandita di stuzzichini e tra tutta la vastissima scelta rubo una fetta di mela tagliata a forma di cuore con sopra della glassa.

Un giovane cameriere niente male dall’altra parte del bancone mi porge un sottile foglietto di carta per poggiarci sopra il frutto in modo da non sporcarmi le mani e io ringrazio cordiale.

“Sono indiscreto se domando il vostro nome milady?”

chiede a occhi bassi fingendo di essere occupato a riordinare dei salatini in un vassoio.

IO: “Voi non dovreste essere più professionale nel vostro lavoro e interagire il meno possibile con i clienti?!” rispondo spavalda però sempre sorridendo.

“Avete ragione” ammette ridendo.

IO: “In ogni caso non lo siete affatto! Il mio nome è Jennyfer, piacere!” mi presento porgendogli la mano.

Lui abbandona all’istante delle pinze argento con cui armeggiava e si appresta ad afferrare delicatamente la punta delle mie dita per rispondere a rimando.

Ah! Io amo i baciamano, nel futuro non esistono più, non sanno nemmeno cosa sono… Qui invece è utilizzato tantissimo, che delizia!!

“Incantato! Io invece so-…”

La sua presentazione viene bruscamente interrotta da una grossa noce di cocco lanciata da un luogo esterno da noi che colpisce il povero cameriere proprio in testa facendolo cadere a terra svenuto come un birillo.

I suoi colleghi lo soccorrono immediatamente, ma il povero ragazzo è finito tra le braccia di Morfeo e al suo risveglio si ritroverà un bel bernoccolo sopra la tempia.

Mi riprendo dallo spavento e volgo di scatto lo sguardo alle mie spalle per cercare di individuare la fonte della intrusione, ma è tutto calmo come il mare senza una bava di vento, chi diamine è stato?!?

Uhm, ho un certo sospetto…

Avrei voluto trattenermi qualche minuto di più al banchetto per accertarmi che fosse tutto risolto, ma i colleghi del giovane mi hanno esortato ad allontanarmi e così ho fatto.

Poveretto, non si meritava un colpo del genere!

Gusto sconsolata lo spuntino ritornando sui miei passi, da dietro un maestoso salice piangente intravedo solo un uomo al cospetto dei festeggiati e decido di avvicinarmi.

Attendo a una breve distanza che i due innamorati si liberino del tutto, nel frattempo osservo un po’ incuriosita il singolare soggetto di fronte a loro: si tratta di un uomo ben distinto con indosso una divisa diversa dalla altre, di grado maggiore credo!

La sua nuca è ricoperta da un cappello a tricorno e una parrucca bianca arricciata all’altezza delle orecchie lo fa sembrare un cono gelato munito di biscotto glassato sulla cima. Reprimo un risolino tappandomi la bocca e distogliendo lo sguardo.

Un colpo di vento fa volar via dalle mie mani il foglietto di carta donatomi dal gentile cameriere, accorro subito a raccoglierlo avvicinandomi involontariamente ai freschi sposi. Non è educato inquinare il parco di villa Swann!!

Mentre mi trovo chinata a terra un sibilo improvviso mi fa sobbalzare: l’uomo in divisa sguaina di scatto la spada e si mette ad ammirarla come se fosse un trofeo.

O mio dio, per un secondo ho creduto che volesse far degli sposini uno spiedino 0_0

“Questa è una spada sontuosa… Dall’uomo che l’ha forgiata mi aspetto la stesse cura fedele e devota in ogni altro aspetto della sua vita!” proclama mantenendo lo sguardo sul gladio.

Mi rialzo lentamente, quel suo fare calmo e freddo mi ha tramortito, Will invece interviene deciso: “Non temete Commodoro Norrington, sarà fatto!” rassicura stringendo a se la sua sposa.

Commodoro eh? Avevo indovinato riguardo la divisa!

Negl’occhi di ghiaccio dell’ufficiale scorgo amarezza e una profonda mestizia, ma l’espressione del suo volto non tralascia nulla.

Annuisce stentatamente e si congeda accennando un ossequio. Quando mi passa accanto porta una mano al cappello sollevandolo rispettosamente.

 “Miss…” dice di sfuggita diretto a passo svelto verso un altro militare.

Presa di sorpresa improvviso un inchino e seguo i suoi movimenti a occhi bassi ancora in suggestione.

JAMES: “Gillette!” richiama a gran voce il militare a cui si avvicina facendolo scattare sull’attenti.

“Signore” risponde solenne in postura pancia indentro petto infuori.

JAMES: “Come sono le condizioni del nostro prigioniero? L’ultimo arrivato…”

GILLETTE: “E’ sorvegliato da un doppio turno di guardia, dall’alba al tramonto Commodoro…” esplica al suo superiore ancora in postura ferrea.

Dirigono con assolutismo quest’isola eh! Bene, qualcuno con un po’ di buon senso!

Mentre sto per voltarmi con l’intento di raggiungere finalmente Elizabeth e Will qualcuno intralcia il mio cammino trattenendomi dalla gonna del vestito.

“Oh!” mi sfugge di sorpresa mentre la stretta alle mie spalle mi blocca con saldezza.

Ruoto il busto per poter volgere indietro lo sguardo e vedo Jack rannicchiato ai miei piedi che fissa un poco angustiato nella direzione del Commodoro Norrington.

La sua posa raggomitolata fa quasi tenerezza, ha una mano vicino alla bocca come un bimbo impaurito dal temporale che per calmarsi si succhia il pollice o stringe a se il suo amorevole orsacchiotto, seppur la sua è chiusa in un pugno.

IO: “Capitano, cosa diamine combinate laggiù??” domando riprendendomi con tono contrariato e in visibile imbarazzo.

Jack accenna un verso per farmi tacere: “Coprimi!!”

IO: “Non osate zittirmi in quel modo, laggiù c’è un ufficiale rispettabilissimo con cui potrei lamentarmi!!” lo provoco innervosita.

JACK: “Appunto!!!” conferma in un sussurro soffocato senza distogliere lo sguardo da lui per farmi intuire la causa della sua angoscia.

Ci mancava solo che gli dovessi fare da mantello dell’invisibilità !!

“Jennyfer…! Jack?!” La voce degli sposi richiama la nostra attenzione.

Oh no, alzati Jack!!!

ELIZABETH: “Va tutto bene?” domanda preoccupata piegando leggermente la testa da un lato.

IO: “Ehm, si si!! E’ che il Capitano… i-il Capitano…” cerco di pensa a qualcosa pensa a qualcosa!!!

JACK: “Mi è caduto uno dei miei anelli e Jenny si è gentilmente offerta di aiutarmi a cerarlo, ma non ce n’è stato bisogno l’ho ritrovato subito. Guardate, eccolo qua!” esibisce iniquamente il monile sfilato poco prima dalle sue stesse mani mentre ci distraeva a parole.

WILL: “E dove lo stavi cercando? Sotto la gonna di Jennyfer mentre sbirciavi le sue discinte gambe?!” dice divertito scuotendo il capo.

IO: “COSA? No, ma no…”

Oddio, ci mancava solo questa… Dannatissimo pirata!!

La prossima volta assumi qualcun altro per farti da copertura, io non ne voglio sapere niente!! In questo momento vorrei seppellirmi viva.

Fingo di pettinarmi i capelli con le dita per sfuggire all’imbarazzo, ma le mie guance si imporporano comunque.

Il Capitano volge uno sguardo interrogativo allo sposo, quando poi lo posa su di me invece la sua smorfia stralunata muta in una stupita ed incredula.

Mi squadra di sottecchi da capo a piedi, probabilmente quando aveva il Commodoro alle calcagna era troppo impensierito a salvarsi la pellaccia che a rivolgermi attenzione.

ELIZABETH: “Non temere Jack! Io e Will sappiamo cosa ti affligge, ma non angustiarti! James ha promesso di darti tregua per oggi, è venuto qui apposta per dircelo!” spiega rassicurando l’animo irrequieto del Capitano.

JACK: “Non è venuto a dirlo a me però!!” borbotta indignato ricercandolo nel parco con lo sguardo.

WILL: “Ora lo sai, goditi sereno la festa!” esorta gioioso dandogli una pacca sulla spalla.

IO: “In proposito volevo farmi le mie più care congratulazioni, siete una coppia strepitosa, il mio riferimento! Avete combattuto ogni pregiudizio di questa società effimera e-…”

ELIZABETH non mi fa nemmeno concludere la frase che mi abbraccia stretta quasi urlando di felicità: "Grazie Jennyfer!!! Non so cosa avremmo fatto senza di te!"

IO: "Ma cosa dici? Figurati! Per me è stato un vero onore, davvero!"ammetto quasi commossa.

ELIZABETH: “Ah, un’ultima cosa Jack! Ti ho scorto arrampicato su una palma poco fa, cosa…?”domanda lasciando in sospeso il quesito.

Palma… Sulla palma cresce il cocco!

JACK: “L’ho fatto per avere una panoramica migliore dell’intera cerimonia gioia!” esplica con aria altezzosa seppur stralunando gli occhi intimorito inizialmente come colto nel segno, ma Jack sa mascherare tutto benissimo.

Certo, come il sole… Oppure per lanciare una noce di cocco in testa a qualcuno!!

WILL: “Ma… Perdonami Jack, questo cos’è?!” si avvicina al Capitano raccogliendo da un lembo della sua giacca un guscio circolare marrone con una lieve peluria dello stesso colore sulla superficie.

“Nulla nulla, cosa vuoi che sia William! Un frammento di una trave del mio veliero che tanto maestoso non lo è più. Reclama manutenzione! Posso contare su di te per dei lavoretti manuali all’occorrenza?!” divaga il discorso concludendo con una proposta che attende sia confermata attraverso una mano tesa.

“Certo!” accetta entusiasta Will stringendo l’accordo.

Lo sapevo lo sapevo lo sapevo che c’era di mezzo il tuo zampino filibustiere strampalato!!

Ma perchè l’ha fatto? E per caso… Geloso??

“Ora vogliate scusarci, ma noi togliamo il disturbo!” Elizabeth prende per mano Will ed insieme si allontanarono lasciandomi da sola con Jack.

Disturbo? Disturbo?? Ma quale disturbo, rimanete qui vi prego!! NO? Ve ne andate?? E allora portatemi con voi, per favore!!! Non lasciatemi qui sola con…

JACK: "Prima mi è sfuggito di sottolinearlo, ma sei un vero splendore dolcezza!!!" mormora piegando le ginocchia per raggiungere la mia altezza e guardarmi negli occhi.

Dio, per confezionare questo bell’abito avranno usato metri di stoffa e in questo momento è come se mi sentissi esposta con nulla indosso.
D’accordo, ora mi ha rallegrato un poco scoprire il responsabile dell’imbarazzante episodio dinanzi il banchetto, ma sta di fatto che non so proprio cosa rispondergli, sarà ancora arrabbiato con me? Come diavolo potrebbe reagire…

IO: "Ti ringrazio" dico semplicemente alzando di poco lo sguardo affranto da troppi pensieri.

JACK: "Sinceramente pensavo che tu fossi ancora arrabbiata con me per ieri mattina, ma spero decisamente che tu non lo sia più nevvero?" domanda gesticolando nel suo modo stravagante per attirare in qualche modo la mia attenzione.

Come dici?? La sua affermazione fa scattare immediatamente in miei occhi spalancati di stupore verso i suoi.

IO: "Dir la verità io pensavo che tu fossi ancora arrabbiato con me per quella storia… "

JACK: "Dunque è tutto sistemato, giusto??"
Trattenendomi dal dimostrargli tutta la mia felicità per quello che mi ha appena detto sorrido semplicemente senza rispondergli.

Dopo essermi rilassata cerco di cambiare discorso: "Capitano, non vi ho visto per tutta la cerimonia, dov’eravate finito?"

JACK: "Bhe tesoro, devi sapere che per il governatore Swann non sono proprio il benvenuto e poi non avevo vestiti adatti. Non ho accettato quelli snob di Will…" sminuisce sprezzante in una smorfia buffa.

O sulle palme a lanciare cocco in testa ai poveri ragazzi che commettono il grave errore di parlarmi unicamente…

IO: "E posso chiederti per quale motivo qui, secondo il governatore, non siete il benvenuto?" domando timorosa.

JACK: "E’ una storia lunga…"

IO: "Bhè il tempo non ci manca…" esorto intrigata.

Mi sorride e continua : "La prima volta che ho incontrato la signora Turner lei era caduta in mare e io mi sono prontamente precipitato a soccorrerla, ma dopo che hanno scoperto la mia identità volevano impiccarmi, lei mi ha difeso e io per assicurarmi una fuga indisturbata l’ho usata come una sorta di ostaggio, anche se non fu così…"

IO: "WOOW! Sono affascinata dal vostro modo di stringere amicizia Capitano!!!" affermo sconcertata.

JACK: "Però funziona!" ribatte sorridendo.

Ma deve sempre solo aver ragione lui?!?

Che sorriso però…

Credo di non essere ancora pronta ad ascoltare o credere ai suoi racconti che, come prima si è voluto dimostrare, sono più falsi che veri, anche se adoro il vigore con cui li esprime…

IO: "Bhè se non vi dispiace Capitano, io vado a cambiarmi… Mi sento un tantino ridicola così!" ammetto lisciando la gonna del vestito.

JACK: "Non dire fandonie, secondo me stai divinamente…!" si oppone.

Davvero??

IO: "Non esageriamo…" esorto contrariata per non arrossire.

JACK: "Allora torna ai tuoi vestiti da uomo!" afferma un poco distaccato.

Già, quelli non è che mi stiano meglio…

Si avvicina bloccandosi al mio fianco, il suo torace è accostato a me e la sua bocca mendace si trova a un centimetro dal mio orecchio.

Mi sento come quando si perde l’equilibrio e rimani in bilico nel panico più assoluto spingendoti disperata in avanti e indietro per ritrovare stabilità senza riuscirci.

“Questi dannati aristocratici non permettono nessuna effusione in pubblico lo sai? Potrebbero giudicarti male altrimenti…” sussurra prima minaccioso e poi divertito.

Si riferisce a me e il cameriere prima o io e lui adesso?

IO: “A me non interessa l’assurdo parere di quei altezzosi clown da circo Capitano!” rispondo sempre più confusa.

JACK: “Questo è parlare!” incoraggia sostenendo la mia opinione.

“A dopo dunque!” conclude baciandomi delicatamente sulla guancia destra.

IO ancora frastornata: “E… E questo allora cos’era?!” domando mentre si allontana.

JACK: “Il bacio sulla guancia è permesso!” dice a gran voce già a me distante giustificandosi.

Se lo dite voi…

Si volta definitivamente non prima d rivolgermi un ultimo accenno con la mano.

A dopo furfante!

 

-

 

Dopo esser tornata alle mie solite vesti ho ancora un po’ del pomeriggio libero e stabilisco di trascorrerlo a visitare fino alle fondamenta quella fantastica villa 'd’epoca'.

Nell’abitazione non c’è quasi più nessuno: i domestici sono troppo indaffarati a rimuovere nel parco le decorazioni della cerimonia, ormai superflue dato che si è conclusa e i signori Turner non sono in casa.

Cammino tranquillamente per uno dei tanti corridoi, alzo distrattamente lo sguardo verso il soffitto e vedo 4 magnifici lampadari in cristallo che mi lasciano del tutto a bocca aperta per qualche secondo.

Questi signori Turner non li conosco tanto, ma si trattano davvero bene!!!

Il mio pensiero viene interrotto da un rumore di passetti frettolosi che mi si avvicina.

Abbasso la testa e mi raggiunge correndo Dylan con il viso segnato da un broncio disperato e impaurito.

DYLAN: "JENNYFEEEER!!! Nascondimi ti prego, quella non è una governante ma un mostro travestito da donna!!!" mi supplica agitato aggrappandosi implorante alla mia camicia.

Mi chino leggermente in avanti per prenderlo imbraccio e lui si stinge a me nascondendo il volto nell’incavo tra la mia spalla e il collo.

Quando raddrizzo la schiena mi rendo conto che sono almeno 5 anni che non lo stringo a me così, infatti il peso del mio golosone è cambiato di parecchio!!

Ma che ci è successo in tutto questo tempo? Possibile che non abbiamo fatto altro davvero che litigare…

Porto una mano alla sua nuca quasi per convincermi che non lo stia solo immaginando e accarezzo lievemente la sua chioma arruffata per rassicurarlo.

IO: "Dylan, ma cosa è successo??" domando frastornata.

DYLAN: "Quell’arpia mi sta cercando e vuole insegnarmi a bere il thè stando seduto composto a tavola, io gli ho detto che faccio come mi pare, poi sono scappato ed ora mi sta cercando. TI PREGO JENNY AIUTAMI!!!" lagna singhiozzando con una nota capricciosa.

Fiiiu, che sollievo! Credevo fosse successo qualcosa di  davvero grave!!

IO: "Bhe, secondo me una lezione di comportamento non può farti che bene!!! [le sue sopracciglia si aggrottano in un’espressione astiosa] Ma visto che sono buona… Ti aiuto!” stabilisco in un sorrisetto furbo.

La rabbia scompare dai suoi occhietti smeraldo e al loro interno si accende una luce discola.

Cosa mi invento adesso?!

Ricerco intorno a noi un suggerimento, adocchio un ripostiglio nelle vicinanze e d’impulso l’esorto ad entrarci per rimanere lì buono fino a mio nuovo ordine come direbbe Jack.

DYLAN: "Va beeeeene Jenny!" accorda rassegnato prima di fiondarsi dentro ancora tremolante.

Non ci posso credere, per la prima volta nella sua vita mi ha ubbidito subito!! Forse dovrei aiutarlo più spesso!

Mi accerto che sia tutto almeno momentaneamente risolto e poi m’ incammino verso le scale con l’intento di scendere al piano inferiore per scambiare quattro chiacchiere con la governante.

I miei passi lenti sono l’unico rumore che sembra riecheggiare in tutta la grandissima villa vuota, brrr mette quasi paura!

Non appena scendo l’ultimo gradino con mia grande sorpresa mi ritrovo davanti l’abominevole educatrice in uno pietoso stato di subbuglio.

Era mio proposito partire a parlarle con calma, consigliandole di essere paziente con il pestifero, che è un bambino un po’ agitato e va preso con dolcezza…

Ma lei non mi fa neanche aprire bocca, mi chiede starnazzando ansimante per la corsa: "DOVE DIAMINE SI TROVA QUELLA PICCOLA PESTE?? E’ PIU’ DI MEZZ’ORA CHE LO CERCO DISPERATAMENTE PER TUTTA CASA!!!"

Rimango senza parole per qualche secondo, poi ancora frastornata esclamo: "Si calmi, la prego! So per certo che è molto difficile, ma deve avere tanta pazienza con lui.

Sta vivendo una situazione mooolto particolare ultimamente e ha bisogno di essere rassicurato da parte di un adulto!" esplico titubante mentre i suoi occhi austeri mi analizzano da capo a piedi.

La governante si ricompone prima di controbattere saccente: "Bhe, credo proprio che a questo punto toccherà a me dare la giusta educazione a quel terremoto… Dopo essermi accertata io stessa che lei non n’è stata in alcun modo all’altezza!!!" sottolinea sgarbata.

Cosa?? MA COME SI PERMETTE!!! Ok, mio fratello sarà anche stressante e questo lo so bene, ma questa arpia non è autorizzata ad offendere così me, mio fratello e i nostri genitori, ora le faccio vedere io!!!

"Senta un po’ lei, come osa oltraggiare in questo modo me e la mia famiglia?!?" rispondo animosa.

"Mi permetto eccome!!! Vuole che suo figlio cresca così nella maleducazione e nell’ignoranza!?!" definisce alterata aumentando l’intonazione di per sé già insopportabile.

QUESTA E’ LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO!!!

Stavo per farmi avanti e cantagliene di tutti i colori, quando una figura si materializza alle mie spalle, mi tappa prontamente la bocca con una mano e afferma cortese verso la donna: "Ci scusa solo un secondo??"

Riconosco alle mie spalle la voce di Jack che sempre impedendomi di parlare mi trascina a forza in una stanza e si chiude la porta alle spalle.

"COSA CAVOLO STAI FACENDO!!!" replico urlando una volta libera.

JACK: "Ssssh, non farti sentire!!!" dice facendomi segno di tacere accostando l’orecchio alla porta.

"NO! Io mi faccio sentire eccome ad-…"

Jack mi blocca di nuovo costringendomi a rimanere ferma attraverso una salda presa sul il polso.

JACK: "Calmati dolcezza d’accordo?!… Va tutto bene!” mormora rassicurante.

IO spazientita ad alta voce : “Tutto bene un corno!!! Hai sentito cosa ha detto?!”

“Quella governante ha dei stretti rapporti con i soldati del porto comprendi?! Lo so che è difficile… ma cerca di rilassarti e di essere carina con lei…! Non vorrei cacciarmi in guai peggiori di quelli in cui mi trovo già ora…" spiega esplicando le ultime parole in tono preoccupato.

"Ooooh! Il Capitan Jack Sparrow ne ha combinate una delle sue anche qui e ora IO devo pagarne le conseguenze?!" dico divertita in modo più sensuale possibile avvicinandomi molto a lui.

Jack non si fa ripetere l’invito due volte e mi mette le mani attorno ai fianchi dicendo:

"Dolcezza, hai una minima idea di quello che mi farebbero se mi trovano da questa parti?"

IO: "No Capitano e sinceramente in questo momento non m’interessa…" rispondo socchiudendo le labbra in una piega provocante ricevendo un ghigno malizioso da parte sua.

IO: “La vita è così breve che potremmo morire anche in questo momento senza alcun bisogno di quei militari in divisa vermiglia…”

Ed io così tra le tue braccia me ne andrei volentieri… (Capitana e Scilla piangono, perdonate la demenza ^^’ NdAutori)

JACK corrugando la fronte divertito: “Cosa intendi dire con questo?!”

“Ad esempio che qualcuno potrebbe lanciarti in testa una noce di cocco e lasciarti lì stecchito!!” affermo seccata in tono di rimprovero.

JACK: “Credi davvero che possa essere così letale?!” domanda dubbioso.

“E’ quasi toccata la stessa sorte ad un innocente cameriere quest’oggi dopo la cerimonia e voi siete stato visto su di una palma dalla sposa, ne sapete niente?!”

JACK: “Non ero io” si discolpa innocente.

Mentitore!!

“Dunque dov’eravate Capitano?!” domando inquisitiva.

JACK: “Mi aggiravo per questi corridoi come sin ora, e a proposito, molto graziosa la tua veste da camera!” si complimenta in una smorfia beffarda.

0_0 Sgrano gli occhi inorridita, e lui come lo sa??

Rimango del tutto sbigottita senza riuscire a replicare se non con boccheggianti monosillabi.

IO: “Che cosa??”

JACK: “Ho scordato di dirti che la porta della camera è rimasta leggermente socchiusa mentre indossavi l’abito da cerimonia…” afferma errante inclinando la testa.

Sbatto le ciglia più volte sbigottita, oddio che sciocca sono stata, ero così di fretta che neanche me ne sono resa conto!! Vorrei sprofondare nei meandri della terra per nascondermi dalla vergogna…

Distolgo il suo magnetico sguardo arrossendo come una bambina in preda allo sconcerto.

“Aspetta… Ma come fate a saperlo?? [mentre pronuncio le parole mi viene in mente una mezza idea di come possa conoscere questo imbarazzante dettaglio] …Siete un essere spregevole!!!” grugnisco oltraggiata.

JACK: “Ferisce più la spada” ribatte intrigato “E in ogni caso ti stavo prendendo il giro!” ammette divertito.

IO: “Oh!! Che sollievo…!!” mi tranquillizzo gioiosa “Ma voi siete comunque ignobile, vi divertite a burlarvi di me!!” lo biasimo alterata.

JACK: “Mi diverto a farti arrabbiare…” precisa beffardo avvicinandosi ancora di più.

IO l’interrompo prontamente dicendo: "Bene! Dunque considerato che per oggi vi siete svagato abbastanza io tolgo il disturbo!!"

Mi libero dalla sua presa per avviarmi verso la porta sottolineando: “Ho modo di ritenermi offesa!!”

Jack improvvisa una teatrale smorfia di tumulto e affanno, ecco che si prende nuovamente gioco di me!

Prima di abbassare la maniglia mi giro verso di lui dicendo: "Al prossimo show Comandante! Sarà per un’ altra volta, ora ho altri impegni più importanti!!" definisco rifacendomi alle sue parole di ieri.

Mentre richiudo la porta contemplo un’ultima volta quegli splendidi occhi cioccolata che mi osservano maliziosamente e con aria di sfida.

Questa il Capitano non me la farà passare liscia penso sorridendo.

Eccomi di nuovo nel corridoio dove poco prima stavo per mandare al diavolo quell’impertinente governante.

Ma dov’è finita?? Ah eccola! L’ho scambiata per una colonna di marmo del palazzo… Forza Jenny, vai!

Faccio un respiro profondo, cerco di stare calma e mi incammino lentamente verso di lei.

Tengo i nervi saldi, cerco di scusarmi brevemente, ma lei al posto che ascoltarmi sembra del tutto distratta, quasi assente.

Mi giro nella direzione in cui si smarrisce il suo sguardo e scorgo Jack attraversare a passo instabile il corridoio e dirigersi verso l’uscita.

Ora capisco perché è così disattenta, come darle torto con un tale individuo!

"E colui chi sarebbe??" domanda frastornata.

Oh no, cosa gli rispondo?!? Non posso di certo dirle la verità!!!

Sto quasi per ribattere tentennando, ma lei mi precede e prosegue: "Che camminata insolita… Ma davvero affascinante!!!" nota ammaliata.

Cerco di tagliare corto per tornare al più presto verso la nave che tra poche ore dovrà essere pronta per la partenza.

Come fa quello stralunato pirata a rapire il cuore di una così fredda e rozza Governante??

Recupero Dylan che aspetta in mio consenso per uscire dallo sgabuzzino in cui si trova da un bel po’, attendo il ritorno di Will ed Elizabeth per rinnovare le mie congratulazioni ed infine mi dirigo serena con il mio amorevole funghetto verso la Black Pearl.

Avrei voluto aver notizie riguardanti la salute di quel povero cameriere, ma non ne ho avuto modo dato che la servitù al termine di ogni celebrazione si è ridotta alla quantità oridnaria.

Ci incamminiamo un po’ smarriti per le strade di Port Royal, la villa dei Turner si trova proprio vicino al mare, non dovrebbe essere poi così tanto difficile ritrovare il molo!

Noto con immenso piacere che questa è una città molto ordinata e ben organizzata!

C’è poca gente in giro a quest’ora, e da una parte per me è un sollievo vedere che in caso di un’aggressione improvvisa ci sarebbe un soldato ad ogni angolo pronto a soccorrere.

Arrivati al molo saliamo sulla nave, Dylan si precipita subito in cucina ad abbuffarsi dato che la vecchia megera non gliene ha dato modo.

Per quanto riguarda me non vorrei mettere a rischio la vita di qualcun altro e poi non ho appetito, con l’arrivo di alcune casse da caricare a bordo trovo insieme ad altri pirati che mi aiutano a trasportarle un modo per trascorrere la fine della serata.

"Il Capitano ha ordinato di lasciar pure le casse sul ponte per questa notte, provvederà lui personalmente a sistemarle nella stiva l’indomani" mi riferisce un membro della ciurma.

Secondo me mentiva… Domani non’appena leveremo l'ancora mi costringerà a farlo dato che in qualche modo si deve vendicare della mia fuga di oggi pomeriggio!

Mentre termino l’incarico di “facchino” ho persino la possibilità di ammirare un fulvo tramonto da mozzare il fiato, che altro si può volere di più!

Forse proprio quello a cui ho assistito quest’oggi…

 

Trascorro tutta la sera sul ponte con Dylan e i pirati che mi hanno aiutata nel tardo pomeriggio, ascoltando le loro storie fantasiose intrise di racconti avventurosi.

Si fa molto tardi e sono costretta ad ammettere che in fin dei conti mi sono divertita molto con loro, seppure mi è quasi impossibile da credere.

L’unica cosa di cui vorrei essere davvero certa in questo momento è dove si trova Jack, non l’ho visto per tutta la sera, inizio a preoccuparmi un po’!

Le sue parole relative alle gravi conseguenze che causerebbe la sua presenza in questo porto militare mi sono sembrate ironiche… E se invece per una volta non stesse mentendo?

Ma cosa sto dicendo, mi preoccupo per lui??? Non ha mica 8 anni e mezzo!!!

Sono ben consapevole di questo, ma non riesco comunque a togliermi questo pensiero dalla testa…

Durante la narrazione di una rocambolesca avventura mi assento con la scusa di andare a controllare la situazione in cucina per non indurre Dylan a seguirmi, ma invece le mie intenzioni sono ben diverse.

Percorro l’intera nave da cima a fondo, del Capitano nessuna traccia…

Infine faccio ritorno sconfitta verso la mia cabina, dove all’interno Dylan starà dormendo già da un po’.

A furia di camminare su e giù per tutta l’imbarcazione avverto un po’ di stanchezza, ma sono certa di non riuscire ad addormentarmi comunque per le troppe preoccupazioni.

Entro a passo felpato nella camera da letto, sfilo gli stivali che sveglierebbero il "terremoto" per non far rumore e mi siedo delicatamente sul letto.

Rifletto a lungo sulla mia situazione e delle conseguenze che stanno avvenendo nel futuro senza la nostra presenza.

La mia mente si affolla di mille pensieri, la stanchezza mi pervade le membra colpendo le palpebre che diventano a poco a poco sempre più pesanti fino a farmi addormentare nel giro di pochi minuti.

 

Chi è ke avrebbe fatto fatica ad addormentarsi, eh!?!?! lool

A presto!!^^

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Pirati dei caraibi / Vai alla pagina dell'autore: Cap_Kela