Come vi sentireste se foste costrette ad accettare la protezione di qualcuno?e se questo qualcuno fa di nome Sousuke Sagara, di professione poliziotto?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Salve a tutti!eccomi tornare con una nuova storia su Full Metal
Panic!L’idea mi è venuta una sera mentre stavo
traducendo delle frasi di latino, anche se non centrano nulla con
l’anime ^^; ma in una di queste frasi c’era la
parola ‘Magistratura’ che non so per quale assurdo
motivo mi ha riportato a Sousuke..
Allora ho pensato: perché non scrivere una storia in cui il
nostro bel sergente lavori come agente di polizia?
Parlandone con una mia amica, che come me adora Fmp, mi ha detto tra le
risate ‘comincia a scriverla perché voglio
leggerla al più presto!’. Così dopo
aver deciso i vari ruoli ecco qua la mia nuova creazione che spero vi
appassionerà per la trattazione di argomenti piuttosto seri
e maturi che ci lasciano senza parole..
Sperando di essere riuscita a rendere bene le varie emozioni che ognuno
dei personaggi prova, vi auguro una buona lettura!
NOTA LEGALE: i personaggi di full metal panic non mi appartengono,
anche se detto tra me e voi, io Sousuke me lo terrei eccome!
Ah il titolo della ff “Here with me” è
delle canzone di Dido e appartiene solo a lei!
Capitolo 1
La rapina
Quando questa mia storia che mi accingo a raccontare ebbe inizio, noi
non sapevamo come le nostre vite sarebbero cambiate così
drasticamente…
Era un normale martedì pomeriggio all’interno del
commissariato di polizia, anche se definirlo normale era usare un
eufemismo!i telefoni squillavano in continuazione quel giorno
rischiando seriamente di far saltare i nervi all’unica donna
poliziotto di quel commissariato.
DRIN DRIN
Melissa sbuffando dalla frustrazione alzò la cornetta e
rispose cercando di non mandare a quel paese la signora
all’altro capo del telefono. Quando ebbe finito di parlare
con la donna isterica che pretendeva l’intervento della
polizia a causa della sparizione del proprio gatto, venne chiamata dal
commissario nel suo ufficio.
-Ha chiesto di me signore?-disse con la mano sulla maniglia della porta
-Si..è in corso una rapina in un negozio di biancheria a
Sengawa..è necessario il nostro intervento. Sembra che
l’uomo stia tenendo in ostaggio le commesse..-disse serio
-Procedo con l’inizio delle operazioni..-disse la donna
voltandosi per uscire
-Ah Mao..portati dietro Sagara. Sono sicuro che ti sarà
d’aiuto..-
-Sissignore!-disse sorridendo
La donna uscì dall’ufficio e correndo, si diresse
a una scrivania dove vi era un giovane uomo impegnato a redigere un
verbale di arresto.
-Sousuke!alza le chiappe da quella sedia e seguimi..un tizio sta
rapinando un negozio a Sengawa e pare che stia tenendo in ostaggio
delle persone. Dobbiamo andare sbrigati!!-disse mettendogli fretta
-Arrivo!-disse aprendo un cassetto e prendendo la pistola
d’ordinanza
Corsero fuori insieme a un paio d’agenti e dopo essere saliti
in macchina, sfrecciarono a tutta velocità per le strade di
Tokyo con la sirena spiegata.
Arrivarono davanti al negozio dopo una mezz’ora a causa del
traffico causato dalla pioggia, e videro altre tre pattuglie con una
decina d’agenti armati.
-Agente Mao. Agente Sagara..-salutò uno dei poliziotti
-La situazione?-
-Non sappiamo il numero degli ostaggi, ma ipotizziamo che siano
più di due. Il rapinatore è dentro da almeno
un’ora e non ha ancora avanzato delle richieste per il
rilascio degli ostaggi..-
-Qualcuno ha provato a parlarci?-chiese Sousuke
-Ancora no..-
-E cosa diavolo stavate aspettando?!datemi immediatamente un
megafono!-gridò con rabbia
Un agente portò a Sousuke il megafono e cominciò
a dire al rapinatore di arrendersi.
-Fottiti!!!-si sentì dall’interno
Il giovane sospirò. Non c’era niente di meglio di
una rapina con ostaggi per iniziare bene la giornata!
-Ascolta: lascia andare gli ostaggi e ti prometto che non ti
accadrà niente!-
Seguirono alcuni minuti di silenzio carichi di tensione.
-…non ti credo!se vuoi che liberi gli ostaggi, devi mandar
via la polizia e procurarmi una macchina!mi hai capito sbirro??!!-
Sousuke guardò Melissa e vide che scuoteva la testa.
-Va bene…ma prima voglio vedere in che condizioni sono gli
ostaggi!altrimenti non se ne fa niente!-
Sapeva che stava rischiando..se al tizio dentro al negozio fossero
girate storte, avrebbe avuto delle persone sulla coscienza(per chi non
avesse capito, le avrebbe uccise..)
-Non scherzare sbirro!!-
-Non sono tipo da scherzare io..voglio vedere gli ostaggi!-
Silenzio.
-Sousuke è pericoloso..-esclamò seriamente Melissa
-Lo so, ma il rischio è parte integrante del nostro
mestiere..-
-Va bene!!-gridò il rapinatore
-D’accordo..fa uscire un ostaggio allora!-
-Non erano questi i patti!!vieni tu dentro..disarmato!!se vedo che hai
intenzioni di combinare qualche scherzo ti faccio fuori!!-
Sousuke abbassò il megafono e consegnò la pistola
a Melissa.
-Sto entrando..-
Il giovane con le mani sopra la testa, avanzò lentamente
verso il negozio ed entrò.
Appena entrato gli si parò davanti il rapinatore con la
pistola in pugno che cominciò a perquisirlo.
-Non mi fido di voi sbirri..ok sei pulito, ma niente scherzi!-
Sousuke vide che le persone tenute in ostaggio erano sei. Tutte donne.
Sousuke digrignò i denti.
Facile prendersela con chi non può difendersi vero?!
-Hai visto?!stanno bene, ora fammi avere quello che ho chiesto o le
ammazzo tutte!!!-
-Va bene ma devi venirmi incontro..i miei superiori non sono molto
convinti nell’accettare le tue richieste, ma se tu liberi gli
ostaggi, accetteranno di sicuro. Terrai in ostaggio me..-
L’uomo cominciò ad andare avanti e indietro in
preda ad una forte confusione mentale, poi come se fosse stato colpito
da una rivelazione puntò la pistola contro Sousuke.
-Questa è una trappola!io..ne lascio andare via solo
qualcuna..e tengo te e la ragazza con i capelli blu!-disse con gli
occhi a pazzo
Da fuori gli agenti videro le porte che si aprivano e subito
impugnarono la pistola, ma quando poi videro che uscivano delle donne
spaventate e confuse, portarono loro soccorso.
Melissa si avvicinò ad una di quelle che stava ricevendo
soccorso medico.
-Signora so che è spaventata e stanca, ma devo sapere che
fine ha fatto l’agente che è entrato venti minuti
fa..-chiese con il cuore agitato
-Il ragazzo..quel ragazzo..ci ha salvate..sacrificando se
stesso..-disse confusamente
Maledizione!lo sapevo che l’avrebbe fatto!!non dovevo
lasciarlo andare dentro..
-Agente Mao!!agente Mao!!che dobbiamo fare?-chiese un sottoposto della
donna
-Dobbiamo..assecondare le sue richieste o Sousuke..-non finì
la frase
-Lascia andare la ragazza..ti basto io no?-disse Sousuke
-No!!NO!!ma quanto tempo ci vuole per farmi avere quello che voglio?!!-
Il giovane sospirò. Gettò uno sguardo alla
ragazza accanto a sé che nascondeva il viso tra le ginocchia.
-Non avere paura: ti tirerò fuori di qui
vedrai..-mormorò in modo da farsi sentire solo da lei
La sentì fare dei respiri profondi nel tentativo di calmarsi
e la vide annuire, sempre tenendo il volto nascosto tra le ginocchia.
-Dove diavolo è la macchina?!!-imprecò il
rapinatore
-..stai calmo, fuori c’è traffico non lo
vedi?-disse con calma glaciale Sousuke
-Voglio la mia macchina, gli sbirri là fuori devono darsi
una mossa o dovranno piangere un loro collega!!-
Che poeta..i criminali sono tutti uguali e senza un briciolo di
fantasia!dicono sempre le stesse cose..pensò sarcasticamente
-Non mi stanno prendendo sul serio!forse dovrei sparare al
poliziotto..o alla ragazza così capirebbero che non sto
scherzando!-
-Si bravo, così fanno irruzione le squadre speciali e ti
aprono un buco in testa!-intervenne Sousuke
-Quali squadre speciali?-
-Devi dare loro il tempo..-
-Rispondi: quali squadre speciali?!-gridò puntando la
pistola contro il giovane uomo
-La macchina sta arrivando!adesso libera l’agente e chiunque
ci sia ancora la dentro!-si sentì gridare da fuori
L’uomo si avvicinò alla finestra, sempre tenendo
la pistola in pugno.
-Li lascerò andare solo dopo che la macchina sarà
arrivata qui davanti!!e poi dovete andarvene!!-
-Questo non possiamo farlo!-
-Allora mi dispiace per la ragazza..-mormorò
L’uomo si voltò e a grandi passi si diresse verso
la ragazza che stava nella sua solita posizione.
Sousuke, che non aveva tardato a capire le intenzioni del rapinatore,
quando lo vide puntare la pistola contro la ragazza scattò.
-NO!!-
Uno sparo.
Un grido di terrore.
Melissa da fuori sentì lo sparo. Ansimando dalla paura,
afferrò la ricetrasmittente e con voce agitata
cominciò a dare ordini.
-A tutte le unità: il rapinatore ha sparato, entrate
nell’edificio con cautela!-
La donna tolse la sua pistola dalla fondina e a silenziosamente,
insieme ad altri cinque agenti, entrò
nell’edificio. Non appena furono entrati, videro Sousuke che
teneva sotto tiro l’uomo, con la sua pistola. Con una mano
impugnava l’arma mentre l’altra gliela teneva
premuta sulla schiena, costringendolo a terra.
-SOUSUKE!!-gridò Melissa
Due agenti corsero ad ammanettare l’uomo a terra e lo
portarono via su una volante.
-Sousuke tutto bene?-chiese la donna
-La ragazza..-mormorò lui con fatica
La giovane dai lunghi capelli blu, era in piedi con il volto rigato di
lacrime e le mani sporche di sangue.
Sangue?pensò Melissa
La ragazza non era ferita, allora di chi era quel sangue sulle sue
mani?In preda alla paura si girò verso Sousuke e vide il suo
impermeabile macchiarsi sempre più di sangue,
all’altezza della spalla destra.
-Brutto cretino!!hai voluto fare l’eroe e adesso guarda come
ti sei ridotto!!-gridò Melissa
Un agente si avvicinò a Sousuke e mettendosi un suo braccio
sulle spalle, lo aiutò ad alzarsi. Un altro agente
prestò soccorso alla giovane donna che era in stato di shock
e la portò fino all’ambulanza.
-Kaname!Kaname!!-gridò un ragazzo biondo non appena vide la
giovane
Il ragazzo salì insieme a lei sull’ambulanza e
partirono a tutta velocità in direzione
dell’ospedale.
Sousuke fu trasportato su una barella fino all’ambulanza, tra
gli applausi della gente che si era fermata a guardare quello che stava
succedendo.
-Li senti?sono tutti per te..-mormorò Melissa tenendo per
mano il ragazzo
-Si..-disse chiudendo gli occhi
Il giovane poliziotto venne portato in ospedale dove, dopo aver
estratto la pallottola, vi rimase per una settimana, nonostante le sue
continue proteste. Melissa andava sempre a
‘disturbarlo’ e quando finalmente venne dimesso,
tutti quanti al commissariato lo accolsero come un eroe.
Continua...
Mi raccomando commenti e critiche sono ben accetti, quindi COMMENTATE,
COMMENTATE!!!!