Lo sapeva,era stato sciocco,infantile e inutile annunciarsi così,ma non aveva altre soluzioni. Gli mancava troppo e a meno che non volesse semplicemente piombargli in casa non aveva alternative.
[...]
Chiuse la conversazione. Aprì la porta,dove qualche scansafatiche aveva affisso il disegno di omino sotto il battente con la fronte sanguinante. Ghignò e fece i diciassette scalini quasi correndo. Arrivò su e si prese due secondi per osservare prima di entrare. Arrivò alla conclusione che aveva immaginato in precedenza con un piccolo senso di fastidio: John non abitava più lì.
[...]
-John che cosa??tutto questo tempo..e tu ti fai vivo quando?il giorno del mio compleanno..fantastico Sherlock..davvero..- mentre parlava si stava avvicinando sempre di più alla finestra. Dannazione! Gli afferrò la giacca tirandolo a se,appena un attimo prima che attorno a loro si scatenasse l’inferno.
Il suo ritorno.
Immediato seguito di SPEECHLESS con vari riferimenti a "l'avventura della casa vuota" di Sir Arthur Conan Doyle.
Buona lettura!