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Autore: Trich    15/04/2012    10 recensioni
Ad Alyx, la mia Louisomane preferita.
È la mia prima fanfiction sui One Direction, spero che vi piaccia.
Baci,
Marti.
«Moriremo tutti», dichiarò Harry sistemandosi sul divanetto.
Zayn si sistemò un cuscino sul sedile. «Povere fan», sospirò.
«Poveri noi.»
«Povera umanità.»
«Povero me.»
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ad Alyx, la mia Louisomane preferita. Grazie.
 

Di lividi, storie e viaggi in aereo.

 

 

Le nuvole stavano passando pigramente davanti ai finestrini dell'aereo. Erano partiti da Londra da circa tre -o quattro- minuti, quando Harry sentì il peso della testa di Liam poggiarsi sulla sua spalla e sperò ardentemente che non gli avrebbe sbavato sulla maglietta. Di nuovo.

Perché doveva continuare a sedersi vicino a lui durante i viaggi in aereo? Che poi, ripensandoci, non era costretto a stare tutto il tempo accanto alla stessa persona. Avrebbe potuto alzarsi e buttare Louis giù da quella poltroncina dove si era appena disteso. Magari dopo il decollo. L'ultima volta che Niall si era alzato per raggiungere il sacchetto di pasticcini che Zayn gli aveva rubato, la truccatrice aveva blaterato per dieci minuti qualcosa su quanto avrebbe dovuto faticare a coprire il livido sul mento che si era fatto cadendo in terra. Ma chi si fa un livido sul mento, cadendo a terra? Voglio dire, le persone normali si fanno lividi sulle ginocchia, su... da qualche altra parte che al momento non gli veniva in mente. Oh, sì. In faccia. Una volta ne aveva avuto uno. Gli era rimasto per due settimane. Aveva cinque anni ed era andato a sbattere contro la bicicletta di sua madre.

E non avrebbe mai, mai dovuto raccontarlo ai ragazzi, tre sere prima.

Ma chi avrebbe mai pensato che Niall si sarebbe strozzato dalle risate? Comunque non era poi questa gran cosa. I bambini vanno a sbattere contro le biciclette, no? Anche se sono legate ad un palo. È una cosa del tutto normale durante la crescita.

La scritta luminosa sulla porta scorrevole si spense. Il decollo era finito, finalmente. Si sarebbe appropriato del divanetto.

Come se gli avesse letto nel pensiero, Louis si mise a sedere borbottando qualcosa che aveva a che fare con un paio di boxer, che Harry decise di non approfondire. «Dov'è il computer?», continuò poi, guardandosi attorno stranito. Dopo aver notato che l'oggetto della sua ricerca era proprio di fronte a lui, sul tavolo, nell'apposito scomparto dove stava ogni volta che usavano quell'aereo, lo afferrò con fare annoiato, battendo tasti a caso mentre l'aggeggio si accendeva -o almeno, ci provava. Harry era sicuro che prima o poi, dopo i ripetuti colpi ricevuti da Louis -okay. Non solo i suoi- sarebbe morto lasciando solo un mucchio di polvere e la barra spaziatrice. Chissà perché proprio quella, poi.

Harry decise che avrebbe provato a dormire un po' -non che fosse molto possibile, con Niall che aveva iniziato a russare come un trattore. Come faceva ad essersi addormentato così in fretta? Scostò la testa e afferrò un cuscino che sembrava fatto per far venire il torcicollo. Sempre che si potesse chiamare cuscino un sacco di tela che sembrava riempito di sassolini, più che di piume. Proprio quello che gli serviva.

Per la troppa fatica di alzarsi, lo lanciò da seduto, quindi il cuscino non arrivò proprio nel punto che aveva mirato, sulla fronte dell'amico, ma sul collo. Niall si girò, borbottando qualcosa. Se non altro, smise di russare.

Harry si riappoggiò al sedile, mentre la testa di Liam scivolava di nuovo al suo solito posto. L'ultima cosa che pensò prima di addormentarsi era che l'amico era in una posizione perfetta per sbavare direttamente sulla maglietta senza interferenze...

La risata di Louis gli fece aprire gli occhi di scatto. Il soggetto che l'aveva svegliato aveva gli occhi lucidi, e se non fosse stato per quello, sarebbe morto di lì a poco, perché Harry l'avrebbe ucciso, se non fosse stato curioso della causa di tanto divertimento. Forse valeva la pena alzarsi.

Ancora insonnolito, tolse Liam dalla sua spalla -non senza vari lamenti da parte del diretto interessato, che si riapoggiò al muro borbottando qualcosa, probabilmente su quanto fosse duro. Che ore erano? Niall, Zayn e Liam dormivano ancora, ma non era un indice molto affidabile. Dormivano sempre. Però Louis era ancora al computer, quindi non doveva essere passato molto tempo, a meno che non avesse deciso di impiegare due ore per seguire un po' di fan su Twitter -nah, quella era una cosa che avrebbe fatto Liam. Louis si sarebbe stancato dopo un paio di persone.

Dopo essersi seduto sul divanetto -a dir la verità, sulle gambe dell'amico- e dopo aver ricevuto un calcio dritto nel ginocchio che gli aveva fatto piuttosto male, anche se non l'avrebbe mai e poi mai ammesso, Harry diede un'occhiata al monitor del portatile. «Cos'è?», chiese, indicando le scritte che affollavano lo schermo. Lo sguardo gli cadde sul titolo, ''Together''. Sembrava tanto quello di uno di quei romanzetti rosa che stavano sempre sul comodino di sua sorella. Cosa diavolo stava leggendo Louis?

Poi, come ogni altra persona che si trova davanti un testo, lesse le prime righe.

E continuò a leggere.

E su fermò solo in fondo, lo sguardo fisso sulle ultime parole.

Registrò con una parte della mente che Louis aveva smesso di ridere, e ora se ne stava fermo, sorridente, ad osservare la sua reazione. Quando Harry riacquistò il dono della parola, era sconvolto. «Perché... Perché Liam e Zayn si stanno baciando?», domandò, con gli occhi spalancati che saettavano dall'uno all'altro dei suo amici addormentati.

«Chi è che si sta baciando?»

Harry, anche se abituato ai risvegli improvvisi dell'amico, sussultò. «Zayn e Liam, Niall.», ricapitolò Louis, ridacchiando. «E' una fanfiction».

Niall iniziò a sghignazzare, affermando che sua sorella gliene aveva fatte leggere una paio. Harry rimase nella stessa posizione. «Una fanfiction su Zayn e Liam che si baciano e... com'era?», fece Harry, andando a ricontrollare nel testo. «Oh, ecco, e ''Continuarono a baciarsi sotto la neve che cadeva a grandi fiocchi attorno a loro, mentre dentro la casa gli altri non avevano idea di cosa stesse accadendo''», lesse. «Mi ha traumatizzato. Ora non potrò più guardare nessuno dei due senza pensare alla neve, e a loro che... un'altra?»

Niall aveva strappato il computer di mano a Louis e, con una strana luce negli occhi, aveva aperto una storia, iniziando a leggere.

«''Niente sarà come prima, pensava Harry calpestando rabbiosamente le foglie del giardino''», iniziò pomposamente. «Ehi, qui ci sono io!», gridò Harry eccitato. Poi si rabbuiò. «Io non bacio nessuno di voi, vero?»

Niall non lo considerò e continuò a leggere. «''Da quando Niall se n'era andato, il gruppo non aveva più senso di esistere.''» Sollevò lo sguardo, vittorioso. «Visto? Cosa sareste senza di me? Quando morirò, voi rimarrete qui a vagare senza meta e...»

Il suo discorso ispirato fu interrotto da una voce roca. «Sì, ma intanto tu saresti morto», commentò Zayn aprendo gli occhi. Niall sembrò accorgersi del fatto solo in quel momento.

Louis sbuffò. «Nessun altro che finge di dormire? Liam? Il pilota? No, aspettate, il pilota è sveglio, vero?» Poi gridò: «Vero, pilota?»

Ci fu qualche secondo di silenzio.

«Dorme anche lui. Moriremo tutti», dichiarò Harry sistemandosi sul divanetto.

Zayn si sistemò un cuscino sul sedile. «Povere fan», sospirò.

«Poveri noi.»

«Povera umanità.»

«Povero me.»

Harry si voltò di scatto nella direzione da cui era venuta la voce. E là, c'era solamente... «Liam!», esclamò.

 

Liam si maledisse. Ora sì, che non l'avrebbero lasciato dormire in pace. Non avrebbe potuto tener chiusa quella bocca e aspettare di riprendere sonno? Magari Harry sarebbe svenuto per una botta in testa da parte di qualcuno, Niall si sarebbe riaddormentato... e Louis non avrebbe gridato: «Sei sveglio!»

Come aveva fatto proprio in quel momento.

Era spacciato.

   
 
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