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Autore: LoMejorSeraReir_    15/04/2012    1 recensioni
I minuti passavano lenti ad Amy Lee sembrava quasi di stare in paradiso: era impossibile credere che fino a poche ore prima era distesa a letto a piangere, mentre ora si trovava tra le braccia del suo idolo.
Genere: Fluff, Song-fic, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano già passati due mesi e ancora Amy Lee si sentiva così sola, così persa. Due mesi, due mesi in cui non aveva fatto altro che piangere. Due mesi dall’improvvisa scomparsa di Matias, il suo migliore amico.
Erano le 17 e 15 del 30 Dicembre, Amy Lee se ne stava chiusa nella sua stanza con la testa sprofondata nel cuscino: non voleva uscire di casa, non voleva mangiare, non voleva vedere nessuno perché pensava che nessuno la potesse aiutare in quel momento, non ci riusciva nemmeno la musica, figuriamoci la gente! Improvvisamente le arriva un messaggio sul cellulare, lei decide di lasciarlo stare: sono giorni che le arrivano in continuazione chiamate e messaggi, lei però non risponde, non vuole che gli altri provino pena per lei.
Pochi minuti dopo squilla il telefono di casa, ovviamente risponde sua Madre.
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Amy Lee, avendo sentito tutte le risposte della madre, sprofonda ancora di più nelle coperte cercando di sparire. Si iniziano a sentire i passi su dalle scale e poi tre colpi alla porta: << Amy! C’è Claudia al telefono, ti vuole parlare!>> disse la mamma bussando.
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Pochi secondi dopo la madre si allontanò parlottando al telefono con la sua amica. Squillò il suo cellulare, due, tre, quattro, cinque squilli, poi chiusero. La stessa cosa due minuti dopo, cinque squilli e chiudevano. Alla settima volta che questa chiamata si ripeteva Amy Lee si alzò di malavoglia dal letto prendendo il cellulare << Chi è?>> rispose urlando. << Sono Claudia>>,       << Che c’è? Sai che non voglio parlare con nessuno!>>  << Si lo so. Ma io ho una proposta da farti! Amica mia, la vita continua! Non puoi chiuderti così in te stessa, pensa: Matias non sopporterebbe vederti così! Per questo stasera noi due usciamo.>>  << Non mi va>> rispose Amy Lee e stava per riattaccare il telefono, quando l’amica rispose << Non era una domanda! Alle 19 sotto casa tua, sei avvisata: devi venire, ho una sorpresa.>> Amy Lee chiuse il telefono senza rispondere, cosa avrebbe fatto?  Conosceva bene Claudia, sapeva che se le diceva che dovevano uscire, loro dovevano uscire. Così si trascinò fino alla porta del bagno e si guardò allo specchio << Mamma mia che faccia, non posso uscire in questo stato>>. Aprì la doccia, accese la musica e mise a ripetizione la sua canzone preferita, quella che ascoltava più spesso in quei giorni: Moments dei One Direction. Era una loro grande fan sin dall’inizio, e in quel periodo l’unico contatto che aveva avuto era stato con la loro musica. Si mise sotto l’acqua e pensava. Pensava a quanto gli mancasse Matias, a cosa poteva fare per ritrovare un poco di felicità. Si rispose che l’unico metodo era quello di ricominciare a vivere, di ricominciare a sperare nel suo sogno, quello che infondo era anche quello del suo migliore amico: incontrare i One Direction. Così uscendo dalla doccia si promise che avrebbe realizzato quel sogno, in qualunque modo, per lui, per il suo angelo custode. Erano già le 18, di lì a poco Claudia sarebbe spuntata sotto casa sua e lei era ancora in accappatoio, si diresse nella sua stanza, aprì l’armadio e rimase lì a fissare i vestiti. Non sapeva cosa indossare, cosa avrebbero fatto quella sera? Alla fine si mise un jeans stretto con un maglione e un paio di stivali, non le piaceva passare ore per scegliere cosa indossare. Non si truccò nemmeno, scese in cucina dalla madre che fu felicissima di sentire che si era decisa ad uscire. Alle 19 precise suonò il campanello, Amy Lee salutò la madre ed uscì. Non appena la vide Claudia le saltò al collo, abbracciandola come mai aveva fatto prima di allora. <>.
Che bello sentire di nuovo quel vento fresco sulla faccia, poter vedere la gente felice che cammina per le strade di Messina, della sua città. Si diressero verso Piazza Antonello praticamente in silenzio. Claudia non voleva parlare della perdita di Amy Lee, e nemmeno lei stessa si sentiva ancora pronta a discuterne senza scoppiare in pianto, quindi la passeggiata prosegui calma e silenziosa sotto le stelle oscurate dalle luci delle case e dei lampioni. Arrivati alla piazza si sedettero sul muretto. <> chiese Amy Lee accennando ad un sorriso, si accorse che i muscoli della faccia le si erano come addormentati. << Ora vedrai, pazienta un altro poco>> rispose Claudia ridendo.
Come sempre Claudia si era portata dietro la sua radiolina e il suo CD dei One Direction, così mise un po’ di musica. << Trasmettono una forza incredibile cantando, non trovi?>> Amy Lee non si aspettava una domanda del genere proprio da Claudia, che all’inizio non li sopportava: era stata lei a trasmetterle questa grande passione. << Si … non c’è niente di meglio che ascoltare le loro voci se si è tristi o giù di morale, riescono a farti dimenticare tutto anche se solo per pochi minuti, riesci a non pensare ad altro che a loro, alle loro fantastiche voci, al sogno di incontrarli. E ti perdi fantasticando sul vostro incontro, sognando che uno di loro si innamori di te, che ti chieda il numero, ti porti nel suo camerino e ti dica che sei bellissima, che sei la loro fan migliore … >> questa fu la risposta di Amy Lee che guardando il cielo si immaginava abbracciata al suo Niall, con lui che la consolava e le diceva parole dolci e, improvvisamente tutta la tristezza spariva, esistevano solo lei e Niall. Fu una canzone a distrarla dalle sue fantasticherie, in lontananza si sentiva suonare la sua canzone preferita. Amy Lee fece un salto al sentire “Moments” ma non veniva dalla radio, veniva da una stradina più in là, una di quelle traverse dimenticate, completamente buie. <> Iniziarono a correre in quella direzione e appena misero piede all’altezza della prima casa, le luci si accesero. La strada si illuminò a giorno mostrando una fila di casupole tutte rovinate e vecchie. Un po’ intimidite Claudia e Amy Lee proseguirono con più cautela verso la casa da cui proveniva la musica, una casa che sembrava più nuova delle altre da dove proveniva la luce più forte. Arrivate davanti al portone lo videro aperto, Amy Lee stava per tornare indietro ma Claudia l’afferrò per un braccio e la costrinse ad entrare. Il primo piano della casa era completamente vuoto, le pareti erano in legno massiccio e il pavimento era tutto ricoperto di polvere ma iniziando a salire le scale tutto era più pulito, quasi splendente sotto quella luce artificiale. Salirono le scale lentamente e la musica era sempre più forte. Arrivate in cima si trovarono in una piccola stanza con pochi mobili che faceva da ingresso a tutte le altre stanze, infatti c’erano altre quattro porte. La musica si sentiva da quella subito davanti a loro così decisero di entrare. Entrò prima Claudia che sorridendo si girò per non lasciar vedere all’amica cosa c’era << Se non ti dispiace, ti devo bendare >> Amy Lee ci capiva sempre di meno ma fidandosi di lei si lasciò bendare e guidare all’interno della stanza. Ad un certo punto però sentì Claudia allontanarsi e due mani sconosciute prendere le sue. Iniziava ad avere un po’ di paura, ma non appena avvertì il tocco soffice di quelle mani, si tranquillizzò, si sentì protetta e per la prima volta dopo tanto: felice.
Altre mani le sciolsero la benda. Non appena aprì gli occhi si trovò davanti ad uno spettacolo meraviglioso, con le lacrime agli occhi dalla felicità abbassò lo sguardo per vedere le sue mani intrecciate alle sue, al suo sogno. Infatti chi le aveva tenuto le mani era proprio Niall. Piangendo si liberò e gli si buttò al collo in un abbraccio che sembrò infinito. Rimanendo incollata a lui aprì gli occhi e vide che tutti intorno a loro c’erano anche Harry, Louis, Liam e Zayn. Non ci poteva credere, dolcemente si allontanò da Niall per salutare tutti gli altri, a slegarle la benda era stato Liam. In lacrime iniziò a parlare con i suoi idoli quando vide l’artefice di tutto questo, Claudia, in un angolo della stanza sorridere felice di averle fatto tornare la gioia di vivere. Le fece segno di avvicinarsi ma lei rispose << No, è il tuo sogno, vivilo al meglio>>, << Al meglio è se ci sei tu con me!>> la prese per mano e la portò al centro della stanza.  
 I One Direction dedicarono uno show, solo per loro, cantarono per tutta la nottata e si divertirono come non mai. Ma appena iniziarono a suonare “Moments” Amy Lee si paralizzò, la tristezza tornò tutta, come se n’era andata, così si abbandonò per terra. Smisero subito di suonare andando tutti intorno a lei << Era anche il suo sogno, che diritto ho io di viverlo e di essere felice se lui non c’è più?! >> urlò ricominciando a piangere,  non sapevano come fare, non sapevano cosa dirle per consolarla. Così Niall la prese e la sollevò da terra, portandola in braccio verso un’altra stanza. Harry stava per seguirli ma Claudia lo fermò. Loro rimasero là, dove lei racconto tutta la storia ai quattro ragazzi.
Nel frattempo Niall cercava di consolare Amy Lee nella stanza accanto. Erano seduti per terra, abbracciati, lei continuava a piangere mentre lui le sussurrava rassicurazioni all’orecchio << Il tuo amico non vorrebbe che tu smettessi di vivere, vorrebbe vederti di nuovo felice, sorridere. E sono sicuro che da lassù ci sta guardando ed è contentissimo che finalmente il tuo sogno sia diventato realtà. >>. Il pianto di Amy Lee andava piano piano a diminuire, fino a che le lacrime non smisero di cadere, a quel punto si aggrappò forte al suo idolo << Per favore, dopo oggi, non te ne andare, non mi abbandonare, non ti scordare di me … >> disse stringendolo in un grande abbraccio << Non mi scorderò mai di te! >> disse Niall rispondendo all’abbraccio. << Tu continuerai sempre ad essere il mio sogno >> Amy Lee non si rese nemmeno conto delle parole che aveva detto, le uscirono così di bocca, senza nemmeno pensarci. Diventò subito rossa e, imbarazzata si allontanò da quella stretta.  << Ti assicuro, che adesso tu sei il mio >>. Così dicendo Niall attrasse di nuovo a sé la ragazza continuando ad abbracciarla. I minuti passavano lenti ad Amy Lee sembrava quasi di stare in paradiso: era impossibile credere che fino a poche ore prima era distesa a letto a piangere, mentre ora si trovava tra le braccia del suo idolo.
C’era silenzio. Il primo a romperlo fu Niall << Se provassi a baciarti, cosa succederebbe? >> poteva sembrare una frase stupida, ma la disse con una tale dolcezza che Amy Lee non ci pensò due volte: gli prese la testa fra le mani e lo baciò. Fu una sensazione strana ma bellissima. Amy Lee aveva quindici anni, dare il suo primo bacio al suo idolo, all’amore della sua vita, fu una cosa magica, che mai avrebbe creduto possibile.
Adesso si, adesso finalmente poteva dire di essere felice, di aver ricominciato a vivere e di aver trovato l’amore.
  
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