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Autore: Blue_Berenix    15/04/2012    0 recensioni
Questa storia ha partecipato al contest indetto da TheCarnival su facebook, classificandosi al secondo posto a proposito della fanfic "Suonami Lentamente".
Questa one-shot riguarda il primo appuntamento tra due personaggi della fanfic -Emmet Cullen e Sophia Spurce-, solo che non sarà come immaginato dai due ragazzi!!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Emmett Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Oooh ma guarda le farfalle!

 

Pov Emmet

 

-Ehi Sophia! Pensavo.. non è che ti andrebbe..si ecco, di prendere qualcosa insieme una di queste volte?- le dissi tutto d’un fiato, evitando di guardarla negli occhi, per quanto possibile. Dio! Ma si poteva essere più imbranati di così?!

Probabilmente no.

Da quando Emmet Cullen si faceva intimorire da una ragazza, per giunta più piccola di lui?

Non sapevo cosa diavolo mi fosse passato per la testa quando, qualche giorno prima, le avevo chiesto il permesso di baciarla: no dico, da quando si doveva chiedere il permesso per baciare una ragazza?!

Eravamo a casa sua, l’avevo riaccompagnata io dato che Bella era rimasta in ospedale con Edward. Nonostante tutto, non riuscivo ancora a pentirmene e neppure avevo intenzione di farlo, tra le altre cose! Perciò, alzai lo sguardo verso di lei, mostrando una sicurezza che non sentivo fino in fondo. E attesi: furono i trenta secondi più lunghi della mia vita, fino a che non rispose;

-Perché no?!- mi disse, con appena un filo di imbarazzo nella voce e le guance leggermente imporporate, però sembrava felice e il suo sorriso facilitò la comparsa del mio.

Era così raggiante, così bella. Era..assolutamente perfetta..

-Bene! Perfetto! Ehm.. Allora ci.. ci sentiamo per metterci d’accordo sul quando, okay?- mi affrettai a dire io, come un idiota totale.

-Va bene- mi rispose. E poi silenzio: un imbarazzante quanto pesante silenzio piombò su di noi. Io portai istintivamente una mano alla testa e iniziai a guardarmi attorno, come in cerca di qualcosa; lei invece sembrava annuire ad un qualche discorso silenzioso e –nel frattempo- si guardava attorno.

Come me, pensai.

-Grande! Allora.. io adesso andrei a fare..-

-Oh sì certo.. anche io ho una cosa da fare..- disse anche lei.

Io allora mi avvicinai a lei come un quindicenne troppo impacciato e la salutai con un goffo bacio sulla guancia, ma talmente era goffo che rischiai fortemente di farla cadere!

Che razza di idiota che ero!

E poi mi allontanai, inciampando nei miei stessi passi e facendola ridere sotto i baffi. Beh, almeno qualcosa di positivo c’era stato..

 

Una settimana dopo..

 

Mi ritrovai a digitare velocemente, non lasciandomi tempo per riflettere, il messaggio su face book e, altrettanto rapidamente, a premere il tasto ‘invio’. Le chiesi di vederci alla tavola calda in città per un caffè e lei, dopo neanche un minuto, rispose chiedendomi l’ora. Idiota, pensai. Le chiesi se le andasse bene per le diciassette e lei disse che ci saremmo visti direttamente lì. Poi ci salutammo.

Avevo due ore per prepararmi, così decisi che in primis mi sarei fatto una doccia..

 

Pov Sophia

 

Nel momento esatto in cui spensi il mio computer, mi fiondai sul telefono, chiamando a rapporto urgentemente Bella e Luna.

-Pronto?- disse Bella rispondendo al telefono, dopo soli tre squilli.

-Schioda il tuo bel culetto da casa tua e materializzati qui nel giro di due minuti!- le intimai io senza possibilità di replica da parte sua, dunque agganciai e ripetei la stessa cosa con Luna. Fui costretta ad aspettare un’eternità!

Okay, forse esageravo: aspettare dieci minuti non era stata un’eternità normalmente, ma ne andava della mia sanità mentale.

Decisi di non aspettare oltre, non ci riuscivo, così inoltrai un messaggio alle mie amiche dicendo loro di entrare ed andare direttamente in camera mia, mentre io mi sarei andata a fare una doccia molto veloce.

Il difficile sarà dopo, pensai.

Impiegai poco, tutto sommato: era un record per me fare una doccia di ben quattordici minuti e ventitré secondi, visto che di solito non impiegavo meno di un’ora e mezza!

Uscii quindi dal bagno, dirigendomi a passo svelto verso la mia bellissima cameretta, dove sapevo di trovare le mie amiche ritardatarie.

-Ti dispiacerebbe spiegarci cos’è successo di così grave da farci venire da te di tutta fretta?- disse prontamente Bella, prima che potessi anche solo sedermi sul letto.

-Ho circa un’ora e quarantacinque minuti per prepararmi decentemente e dirigermi alla tavola calda per incontrare Emmy Pooh!!-

Potrei giurare di aver visto passare delle balle di fieno in camera mia dopo quello che avevo detto.

-Hai un appuntamento..- cominciò Luna.

-..con Emmy Pooh?!- concluse Bella, scambiandosi uno sguardo piuttosto eloquente con Luna.

-Sveglia!! Devo incontrare Emmet bonazzo Cullen tra meno di due ore e non so cosa diavolo devo mettere!- cercai di richiamare la loro attenzione, ma scoppiarono a ridere ed io le fucilai con lo sguardo.

-Oh mio Dio! Se Emmet sapesse che l’hai chiamato Emmy Pooh!- disse Luna.

-Ahahahahah oddio muoio ahahahah- aggiunse Bella che ormai aveva le lacrime agli occhi e non faceva nulla per trattenerle.

-Sì sì certo. Adesso però occhi a me! Cosa diamine mi devo mettere? E i capelli meglio sciolti o raccolti? Lisci o mossi? E poi.. con o senza trucco? Oddio non ho la minima idea di cosa fare!-

Me versione crisi: mode on!

-Stai calma. Fai un respiro profondo e chiudi gli occhi. Ora pensiamo noi a farti bella per Emmy Pooh!- disse Luna facendomi l’occhiolino.

-Ragazze devo forse preoccuparmi?- aggrottai la fronte cercando di pensare se la decisione di chiamare loro due fosse stata azzeccata o meno.

-Relax, baby! Take it easy!- disse Bella.

-Già! Don’t worry: be happy!- aggiunse Luna con la testa già nell’armadio.

E forse avrei fatto meglio a fare tutto da sola.

Mi ritrovai che mancava solo mezz’ora e ancora andavo in giro in intimo perché le mie amiche non si sapevano mettere d’accordo. Solo i capelli erano pronti: li lasciai leggermente mossi e portai alcune ciocche ai lati, fermandole con delle forcine.

-Bene! Ho capito che se una cosa vuoi che venga fatta bene devi fartela da sola!- sbottai e raggiunsi il mio armadio, estraendone un abitino semplice in stile impero con maniche corte bombate. Era giallo in tonalità pastello ed arrivava a metà coscia. Indossai poi un paio di ballerine color carne ed andai a veder il risultato allo specchio.

-Tutto sommato credo vada bene, non è elegante, non è sciatto: è adeguato- dissi. Poi guardai l’orologio ed imprecai. Era tardissimo e dovevo muovermi o sarei arrivata sicuramente tardi!

Presi così la pochette e gli occhiali da sole, scesi le scale e mi precipitai fuori dalla porta quasi dimenticando di prendere le chiavi della macchina.

 

Dieci minuti dopo ero arrivata e lo vidi. Il cuore iniziò a giocarmi brutti scherzi e, non appena scesi dalla macchina e iniziai a camminare, rischiai seriamente di rompermi l’osso del collo: inciampai su me stessa un paio di volte fino a che non arrivai da lui, che non si era accorto di nulla.

C’è mancato poco!, pensai.

Mi sedetti allora davanti a lui e finalmente si accorse di me.

-Ciao!- dissi io.

-Ciao!- ripeté lui, con un sorriso dolcissimo sulle labbra.

 

Pov Emmet/ Pov Sophia

 

Diamine! Non mi ero neppure accorto che fosse arrivata! Iniziavamo bene, non c’è che dire..

Era così.. bella, seppur semplice. Quel colore le donava. E i capelli poi.. non sapevo proprio da dove iniziare..

Che ne dici se magari inizi col parlare con lei, invece di fissarla con la faccia di uno stoccafisso?!

Giusto! Sarebbe un’idea geniale, se solo sapessi da dove cominciare!

Chiederle come sta e magari cosa ha fatto in questi giorni, no eh?

Ma è scontato!

Ma almeno parli, citrullo!

E va bene! Ma sai zitto che non è normale sentire le voci.

Non lo è neppure parlarci, idiota!

Zitto!

E dopo il mio sproloquio mentale decisi che forse sarebbe stato meglio iniziare a parlare con lei, piuttosto che con delle voci..

-Allora Soph..- esordì Emmy Pooh. Non sapevo neppure da dove l’avessi tirato fuori quel soprannome, ma era così cariiiino che non ne potevo proprio fare a meno!

-Allora Emm..- gli risposi io con un velo di imbarazzo o forse con un enorme buco al posto del cervello.

-Come stai? E’ successo nulla di interessante a scuola?- No, dico. Stava scherzando? Mi stava realmente chiedendo della scuola?! Cioè, tra tutti gli argomenti che ci sono al mondo mi chiede della scuola?!

-Mah, niente di che.. la solita vita.. e tu?- forse era meglio ostentare indifferenza, almeno per un po’..

-Ehm.. io a scuola non ci vado più..-

Ohssignore! Che qualcuno me la mandi buona: sapevo già che aveva finito la scuola e non persi tempo a farglielo notare. -Beh questo lo sapevo..-

-Oh..già certo. Comunque anche io nulla di interessante..-

-Mmh.. okay-

E vidi nuovamente rotolare una balla di fieno, o forse era una famigliola intera? No perché poi ne vidi altre sempre più piccole.

Continuammo con questa conversazione-non conversazione ancora per un po’, fino a che non venne la cameriera a prendere le nostre ordinazioni.

Sia fatta santa!

-Dunque, io un frappé al doppio cioccolato con caffè, panna e granella di nocciola- dissi io, sotto lo sguardo scioccato di Emmet.

-Ehm.. per me basta un caffè freddo con Bayley’s-

Alla faccia!! Hai capito il signorino?!

Si vabe’ ma io avevo preso un casino di roba..

Chissà se poi anche lui saprà di crema al whiskey.. Mmh..

Eliminai immediatamente quel pensiero dalla mia testolina bacata e provammo ad avere una conversazione quanto meno normale..

Se certo, le cicale normale!

Oh ma stai zitta!

Sei una Spurce, cosa ti aspettavi?! Di essere una ragazza normale?

Beh magari.. Un pochino lo speravo in effetti..

Mettiti l’anima in pace, Sophia! Tra poco sarai come Nicole!

Oh no no no!

E invece sì!

Diamine!

-Ehm.. Soph?- una voce tanto melodiosa mi riscosse dai miei profondi pensieri e dialoghi con.. Me?!

-Eh? Cosa?- una risposta molto eloquente e, soprattutto, molto intelligente.

-Ti ho chiesto quale fosse il tuo genere di film preferito.. Tutto bene?-

-Oh..- bella domanda. Da qualche parte sapevo anche la risposta..-Ehm sì sì sto bene. Comunque i miei film preferiti sono quelli romantici, ma se in buona compagnia sopporto anche gli horror-

Ah sì?! E da quando io vedevo gli horror?

Emmet fece eco ai miei pensieri, limitandosi però solo ad un “Ah davvero?”.

Io annuii forse con troppa forza e lo feci ridere, quando mi portai una mano al collo per controllare se fosse ancora integro.

Ma che risata cristallina!

Ma se sembra un orso con la bronchite!

Un orso sì, ma uno cuccioloso e tenerissimo.

Oh mio Dio. Devo andare dal dentista a farmi curare delle carie appena nate!

Shut up!

-E tu invece, quale orso..ehm..film preferisci?- Ma gli avevo seriamente chiesto che tipo di orso preferiva?

Stavo decisamente facendo una pessima figura e ovviamente si sarebbe presto pentito di avermi baciata..

-Sembrerà strano, ma preferisco vedere i cartoni animati- mi rispose con lo sguardo basso e con un gesto imbarazzato che ultimamente gli vedevo fare sempre, ossia il portarsi una mano alla testa.

Oh che tenero! E’ un bambinone tutto da strapazzare e coccolare!

Hai qualcosa da ridire, forse?

Chi io? No, nulla.

Meglio così!

-In effetti, a pensarci bene, ti ci vedo a imitare Winnie the Pooh!- gli dissi io, sperando che fosse solo un pensiero e che non l’avessi realmente detto.

Il gelo.

D’un tratto scoppiò a ridere fragorosamente e al momento rimasi interdetta, ma poi mi unii alla sua risata.

-Sai, hai beccato l’unico cartone che non ho mai potuto sopportare!-

Io smisi all’istante di ridere. Se quello di prima era il gelo, quello di adesso era decisamente un ghiacciaio.

Una volta che smise di ridere, nessuno dei due parlò più..

Oooooooh guarda la farfalla!!

Dove, dove?

E’ lì! Sta volando verso di noi!!

Non la vedo!

Sì ma se stai a pensare alle cicale!!

Uffa..

Ebbene sì, la mia immaginazione era più interessante della realtà.

 

Ooooooooooh guarda!!

Cosa?

Le cicale, idiota!

Eh? Ci sono le cicale?

Ma mi stai prendendo in giro?!

No perché?

Ma lo vedi allora che sei un idiota?

Non è vero..

Certo che lo è! E smettila di pensare alle farfalle!

Va bene.. uffa però!

Zitto e mosca!

Ebbene sì. La mia immaginazione era più logorroica della realtà.

-Beh io allora..- iniziai a dire. Non era certo il caso di prolungare quella situazione imbarazzante

-Oh sì certo.. anche io devo andare..- mi rispose Sophia, probabilmente sovrappensiero. Con ogni probabilità, non mi avrebbe più rivolto la parola

-Certo.. Beh, mi ha fatto molto piacere comunque uscire con te- almeno questo era vero. Nonostante tutto quel casino ero stato molto bene con lei. Le feci un piccolo sorriso.

-Anche a me, davvero..- e lei rispose con un altro più timido. Quanto era bella!

-Ci sentiamo, allora..-

-Va bene.-

-Ciao Soph..-

-Ciao Emm..-

Ci salutammo, impacciati come eravamo, con la mano.

Peggio di così non poteva andare.

Peggio di così non poteva andare.

   
 
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