Oooh
ma guarda le farfalle!
Pov
Emmet
-Ehi
Sophia! Pensavo.. non è che ti andrebbe..si ecco, di
prendere qualcosa insieme
una di queste volte?- le dissi tutto d’un fiato, evitando di
guardarla negli
occhi, per quanto possibile. Dio! Ma si poteva essere più
imbranati di così?!
Probabilmente
no.
Da
quando Emmet Cullen si faceva intimorire da una ragazza, per giunta
più piccola
di lui?
Non
sapevo cosa diavolo mi fosse passato per la testa quando, qualche
giorno prima,
le avevo chiesto il permesso di baciarla: no dico, da quando si doveva
chiedere
il permesso per baciare una ragazza?!
Eravamo
a casa sua, l’avevo riaccompagnata io dato che Bella era
rimasta in ospedale
con Edward. Nonostante tutto, non riuscivo ancora a pentirmene e
neppure avevo
intenzione di farlo, tra le altre cose! Perciò, alzai lo
sguardo verso di lei,
mostrando una sicurezza che non sentivo fino in fondo. E attesi: furono
i
trenta secondi più lunghi della mia vita, fino a che non
rispose;
-Perché
no?!- mi disse, con appena un filo di imbarazzo nella voce e le guance
leggermente imporporate, però sembrava felice e il suo
sorriso facilitò la
comparsa del mio.
Era
così raggiante, così bella. Era..assolutamente
perfetta..
-Bene!
Perfetto! Ehm.. Allora ci.. ci sentiamo per metterci
d’accordo sul quando,
okay?- mi affrettai a dire io, come un idiota totale.
-Va
bene- mi rispose. E poi silenzio: un imbarazzante quanto pesante
silenzio
piombò su di noi. Io portai istintivamente una mano alla
testa e iniziai a
guardarmi attorno, come in cerca di qualcosa; lei invece sembrava
annuire ad un
qualche discorso silenzioso e –nel frattempo- si guardava
attorno.
Come
me,
pensai.
-Grande!
Allora.. io adesso andrei a fare..-
-Oh
sì certo.. anche io ho una cosa da fare..- disse anche lei.
Io
allora mi avvicinai a lei come un quindicenne troppo impacciato e la
salutai
con un goffo bacio sulla guancia, ma talmente era goffo che rischiai
fortemente
di farla cadere!
Che
razza di idiota che ero!
E
poi mi allontanai, inciampando nei miei stessi passi e facendola ridere
sotto i
baffi. Beh, almeno qualcosa di positivo c’era stato..
Una
settimana dopo..
Mi
ritrovai a digitare velocemente, non lasciandomi tempo per riflettere,
il
messaggio su face book e, altrettanto rapidamente, a premere il tasto
‘invio’.
Le chiesi di vederci alla tavola calda in città per un
caffè e lei, dopo
neanche un minuto, rispose chiedendomi l’ora. Idiota,
pensai. Le chiesi se le andasse bene per le diciassette e
lei disse che ci saremmo visti direttamente lì. Poi ci
salutammo.
Avevo
due ore per prepararmi, così decisi che in primis mi sarei
fatto una doccia..
Pov
Sophia
Nel
momento esatto in cui spensi il mio computer, mi fiondai sul telefono,
chiamando a rapporto urgentemente
Bella e Luna.
-Pronto?-
disse Bella rispondendo al telefono, dopo soli tre squilli.
-Schioda
il tuo bel culetto da casa tua e materializzati qui nel giro di due
minuti!- le
intimai io senza possibilità di replica da parte sua, dunque
agganciai e
ripetei la stessa cosa con Luna. Fui costretta ad aspettare
un’eternità!
Okay,
forse esageravo: aspettare dieci minuti non era stata
un’eternità normalmente,
ma ne andava della mia
sanità mentale.
Decisi
di non aspettare oltre, non ci riuscivo, così inoltrai un
messaggio alle mie
amiche dicendo loro di entrare ed andare direttamente in camera mia,
mentre io
mi sarei andata a fare una doccia molto veloce.
Il
difficile sarà dopo,
pensai.
Impiegai
poco, tutto sommato: era un record per me fare una doccia di ben
quattordici
minuti e ventitré secondi, visto che di solito non impiegavo
meno di un’ora e
mezza!
Uscii
quindi dal bagno, dirigendomi a passo svelto verso la mia bellissima
cameretta,
dove sapevo di trovare le mie amiche ritardatarie.
-Ti
dispiacerebbe spiegarci cos’è successo di
così grave da farci venire da te di
tutta fretta?- disse prontamente Bella, prima che potessi anche solo
sedermi
sul letto.
-Ho
circa un’ora e quarantacinque minuti per prepararmi
decentemente e dirigermi
alla tavola calda per incontrare Emmy Pooh!!-
Potrei
giurare di aver visto passare delle balle di fieno in camera mia dopo
quello
che avevo detto.
-Hai
un appuntamento..- cominciò Luna.
-..con
Emmy Pooh?!- concluse Bella, scambiandosi uno sguardo piuttosto
eloquente con
Luna.
-Sveglia!!
Devo incontrare Emmet bonazzo Cullen tra meno di due ore e non so cosa
diavolo
devo mettere!- cercai di richiamare la loro attenzione, ma scoppiarono
a ridere
ed io le fucilai con lo sguardo.
-Oh
mio Dio! Se Emmet sapesse che l’hai chiamato Emmy Pooh!-
disse Luna.
-Ahahahahah
oddio muoio ahahahah- aggiunse Bella che ormai aveva le lacrime agli
occhi e
non faceva nulla per trattenerle.
-Sì
sì certo. Adesso però occhi a me! Cosa diamine mi
devo mettere? E i capelli
meglio sciolti o raccolti? Lisci o mossi? E poi.. con o senza trucco?
Oddio non
ho la minima idea di cosa fare!-
Me
versione crisi: mode on!
-Stai
calma. Fai un respiro profondo e chiudi gli occhi. Ora pensiamo noi a
farti
bella per Emmy Pooh!- disse Luna facendomi l’occhiolino.
-Ragazze
devo forse preoccuparmi?- aggrottai la fronte cercando di pensare se la
decisione
di chiamare loro due fosse stata azzeccata o meno.
-Relax,
baby! Take it easy!- disse Bella.
-Già!
Don’t worry: be happy!- aggiunse Luna con la testa
già nell’armadio.
E
forse avrei fatto meglio a fare tutto da sola.
Mi
ritrovai che mancava solo mezz’ora e ancora andavo in giro in
intimo perché le
mie amiche non si sapevano mettere d’accordo. Solo i capelli
erano pronti: li
lasciai leggermente mossi e portai alcune ciocche ai lati, fermandole
con delle
forcine.
-Bene!
Ho capito che se una cosa vuoi che venga fatta bene devi fartela da
sola!-
sbottai e raggiunsi il mio armadio, estraendone un abitino semplice in
stile
impero con maniche corte bombate. Era giallo in tonalità
pastello ed arrivava a
metà coscia. Indossai poi un paio di ballerine color carne
ed andai a veder il
risultato allo specchio.
-Tutto
sommato credo vada bene, non è elegante, non è
sciatto: è adeguato- dissi. Poi
guardai l’orologio ed imprecai. Era tardissimo e dovevo
muovermi o sarei
arrivata sicuramente tardi!
Presi
così la pochette e gli occhiali da sole, scesi le scale e mi
precipitai fuori
dalla porta quasi dimenticando di prendere le chiavi della macchina.
Dieci
minuti dopo ero arrivata e lo vidi. Il cuore iniziò a
giocarmi brutti scherzi
e, non appena scesi dalla macchina e iniziai a camminare, rischiai
seriamente
di rompermi l’osso del collo: inciampai su me stessa un paio
di volte fino a
che non arrivai da lui, che non si era accorto di nulla.
C’è
mancato poco!,
pensai.
Mi
sedetti allora davanti a lui e finalmente si accorse di me.
-Ciao!-
dissi io.
-Ciao!-
ripeté lui, con un sorriso dolcissimo sulle labbra.
Pov
Emmet/
Pov Sophia
Diamine!
Non mi ero neppure accorto che
fosse arrivata! Iniziavamo bene, non c’è che dire..
Era
così.. bella, seppur semplice. Quel
colore le donava. E i capelli poi.. non sapevo proprio da dove
iniziare..
Che
ne dici se magari inizi col parlare con lei, invece di fissarla con la
faccia
di uno stoccafisso?!
Giusto!
Sarebbe un’idea geniale, se solo
sapessi da dove cominciare!
Chiederle
come sta e magari cosa ha fatto in questi giorni, no eh?
Ma
è scontato!
Ma
almeno parli, citrullo!
E
va bene! Ma sai zitto che non è normale
sentire le voci.
Non
lo è neppure parlarci, idiota!
Zitto!
E
dopo il mio sproloquio mentale decisi che
forse sarebbe stato meglio iniziare a parlare con lei, piuttosto che
con delle
voci..
-Allora
Soph..- esordì Emmy Pooh. Non sapevo neppure da dove
l’avessi tirato fuori quel soprannome, ma era così
cariiiino che non ne potevo
proprio fare a meno!
-Allora
Emm..- gli risposi io con un velo di imbarazzo o forse
con un enorme buco al posto del cervello.
-Come
stai? E’ successo nulla di interessante a scuola?- No,
dico. Stava scherzando? Mi stava realmente chiedendo della scuola?!
Cioè, tra
tutti gli argomenti che ci sono al mondo mi chiede della scuola?!
-Mah,
niente di che.. la solita vita.. e tu?- forse era meglio
ostentare indifferenza, almeno per un po’..
-Ehm..
io a scuola non ci vado più..-
Ohssignore!
Che
qualcuno me la mandi buona:
sapevo già che
aveva finito la scuola e non persi tempo a farglielo notare. -Beh
questo lo
sapevo..-
-Oh..già
certo. Comunque anche io nulla di interessante..-
-Mmh..
okay-
E
vidi nuovamente rotolare una balla di fieno, o forse era una
famigliola intera? No perché poi ne vidi altre sempre
più piccole.
Continuammo
con questa conversazione-non conversazione ancora
per un po’, fino a che non venne la cameriera a prendere le
nostre ordinazioni.
Sia
fatta santa!
-Dunque,
io un frappé al doppio cioccolato con caffè,
panna e
granella di nocciola- dissi io, sotto lo sguardo scioccato di Emmet.
-Ehm..
per me basta un caffè freddo con Bayley’s-
Alla
faccia!! Hai
capito il signorino?!
Si
vabe’ ma io avevo preso un casino di roba..
Chissà
se poi anche
lui saprà di crema al whiskey.. Mmh..
Eliminai
immediatamente quel pensiero dalla mia testolina bacata
e provammo ad avere una conversazione quanto meno normale..
Se
certo, le cicale
normale!
Oh
ma stai zitta!
Sei
una Spurce, cosa
ti aspettavi?! Di essere una ragazza normale?
Beh
magari.. Un pochino lo speravo in effetti..
Mettiti
l’anima in
pace, Sophia! Tra poco sarai come Nicole!
Oh
no no no!
E
invece sì!
Diamine!
-Ehm..
Soph?- una voce tanto melodiosa mi riscosse dai miei profondi
pensieri e dialoghi con.. Me?!
-Eh?
Cosa?- una risposta molto
eloquente e, soprattutto, molto
intelligente.
-Ti
ho chiesto quale fosse il tuo genere di film preferito..
Tutto bene?-
-Oh..-
bella domanda. Da qualche parte sapevo anche la
risposta..-Ehm sì sì sto bene. Comunque i miei
film preferiti sono quelli
romantici, ma se in buona compagnia sopporto anche gli horror-
Ah
sì?! E da quando
io vedevo gli horror?
Emmet
fece eco ai miei pensieri, limitandosi però solo ad un
“Ah
davvero?”.
Io
annuii forse con troppa forza e lo feci ridere, quando mi
portai una mano al collo per controllare se fosse ancora integro.
Ma
che risata cristallina!
Ma
se sembra un orso con la bronchite!
Un
orso sì, ma uno cuccioloso e tenerissimo.
Oh
mio Dio. Devo andare dal dentista a farmi curare delle carie
appena nate!
Shut
up!
-E
tu invece, quale orso..ehm..film preferisci?- Ma gli avevo
seriamente chiesto che tipo di orso preferiva?
Stavo
decisamente facendo una pessima figura e ovviamente si
sarebbe presto pentito di avermi baciata..
-Sembrerà
strano, ma preferisco vedere i cartoni animati- mi
rispose con lo sguardo basso e con un gesto imbarazzato che ultimamente
gli
vedevo fare sempre, ossia il portarsi una mano alla testa.
Oh
che tenero! E’ un bambinone tutto da strapazzare e coccolare!
…
Hai
qualcosa da ridire, forse?
Chi
io? No, nulla.
Meglio
così!
-In
effetti, a pensarci bene, ti ci vedo a imitare Winnie the
Pooh!- gli dissi io, sperando che fosse solo un pensiero e che non
l’avessi
realmente detto.
Il
gelo.
D’un
tratto scoppiò a ridere fragorosamente e al momento rimasi
interdetta, ma poi mi unii alla sua risata.
-Sai,
hai beccato l’unico cartone che non ho mai potuto
sopportare!-
Io
smisi all’istante di ridere. Se quello di prima era il gelo,
quello di adesso era decisamente un ghiacciaio.
Una
volta che smise di ridere, nessuno dei due parlò
più..
Oooooooh
guarda la
farfalla!!
Dove,
dove?
E’
lì! Sta volando
verso di noi!!
Non
la vedo!
Sì
ma se stai a
pensare alle cicale!!
Uffa..
Ebbene
sì, la mia immaginazione era più interessante
della
realtà.
Ooooooooooh
guarda!!
Cosa?
Le
cicale, idiota!
Eh?
Ci sono le cicale?
Ma
mi stai prendendo in giro?!
No
perché?
Ma
lo vedi allora che sei un idiota?
Non
è vero..
Certo
che lo è! E smettila di pensare alle farfalle!
Va
bene.. uffa però!
Zitto
e mosca!
Ebbene
sì. La mia immaginazione era più
logorroica della realtà.
-Beh
io allora..- iniziai a dire. Non era
certo il caso di prolungare quella situazione imbarazzante
-Oh
sì certo.. anche io devo andare..- mi
rispose Sophia, probabilmente sovrappensiero. Con ogni
probabilità, non mi
avrebbe più rivolto la parola
-Certo..
Beh, mi ha fatto molto piacere
comunque uscire con te- almeno questo era vero. Nonostante tutto quel
casino
ero stato molto bene con lei. Le feci un piccolo sorriso.
-Anche
a me, davvero..- e lei rispose con
un altro più timido. Quanto era bella!
-Ci
sentiamo, allora..-
-Va
bene.-
-Ciao
Soph..-
-Ciao
Emm..-
Ci
salutammo, impacciati come eravamo, con
la mano.
Peggio
di così non poteva andare.
Peggio di
così non poteva andare.