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Autore: Hekady Brigyes Rin    16/04/2012    0 recensioni
La storia che andrò a narrare ora è soltanto l'inizio di un mondo e una verità che non avete mai sentito prima. E' una storia di sofferenza, amore, fedeltà giustizia e Sacrificio e alla fine di essa non riuscirete più a pensare che non esista un modno oltre a questo. un mondo invisibile e impalpabile che circonda tutti noi.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

“Sire la regina sta per partorire due gemelli!” l’uomo, che nervosamente guardava fuori dalla finestra come per ogni figlio che aveva avuto in precedenza, si girò era un uomo bellissimo dell’età di vent’anni a guardarlo, ma ne aveva molti di più.

“Arrivo!”

Corse più veloce che poteva attraversando il corridoio. Sentendo in lontananza le grida dell’amata sfoderò due enormi ali una nera e una Bianca e volò per lo splendido palazzo, che aveva un soffitto alto 6 m etri. Arrivò atterrando davanti alla porta ed entrò nascondendo dietro ai suoi occhi stupendi di color smeraldo, il nervosismo tipico di ogni padre. Su un letto dorato urlava dal dolore una donna bellissima, i suoi capelli lunghissimi corvini e gli occhi di un rosa acceso con sfumature viola, facevano notare all’uomo che era in un momento delicato.

Dopo poco Il primo vagito si sentì nell’aria. Il pianto di quella neonata fece tremare tutto il palazzo, circondata da una luce accecante, le piccole aluccie semi piegate di colore viola e i suoi occhioni di un viola intenso tutti si dovettero reggere dal terremoto, che ne scaturì, scivolando dalle mani della nutrice la bambina stava cadendo a terra, ma il padre la prese al volo tra le braccia era una bambina! Una dolce bambina.

“Ciao piccola!” la bambina rise e alla sua risata una serie di fiori nacquero ai piedi di lei. La bambina allungò le mani verso il viso stupito del padre. Mentre la madre ancora doveva far nascere il secondo figlio, un maschio!

“Sire il bambino è attaccato al ventre della madre sta divorando l’utero è proprio un Diurno come lei bisogna staccarlo o la Regina Turlas morirà!”

Dopo ore, 3 per l’esattezza, di estenuante lotta per staccare il bambino anche lui nacque. Il vagito che ne uscì, fece svenire tutti tranne il padre e la madre. La donna stremata dal parto, tra le lacrime disse all’amato:

“Chiama Melkor e avverti Luxin!”

La donna prese i bimbi in braccio la sua carne si rigenerò in fretta i due bambini si stringevano a posizione fetale uno di fronte all’altro il bambino maschio sembrava quasi baciare la sorella sulla fronte. Dopo poco una Seraphina con sei ali atterrò di fronte al letto. Era bellissima e lucente, di un’eleganza senza fine. Gli occhi castani brillanti, le labbra rosse, la pelle chiarissima e i capelli mossi lunghi e neri.

“Turlas sono bellissimi! Lei è la bambina della profezia?”

“Si!”

“Luxin ne sarà contento! Come stai? Il bimbo ha messo a dura prova la tua vita!”.

“Lo sai che sono immortale! Comunque mi sto rigenerando!”

“Bene allora andiamo ti teletrasporto in paradiso davanti al Concilio degli Dei! La Sacerdotessa Cassandra ci Aspetta!”

Le due donne furono in un secondo davanti al concilio, dove tutti gli dei osservavano i bambini che dormivano beati fra le braccia della madre.

“Eccoti piccola come stai?” disse la sacerdotessa Cassandra.

“Bene nonna grazie!”

“Dei vi prego un po’ di silenzio abbiamo dei piccoli qui!”

Il rumore del chiacchiericcio svegliò i bimbi che piangendo all’unisono fecero tremare e crollare la stanza, naturalmente le pareti si riformarono subito. A un certo punto una voce indescrivibile parlò.

“I miei figli sono nati?”

“Si mio signore!”

“Bene! Aspettate mi ridimensiono!”

Una luce accecante esplose e un uomo d’indescrivibile bellezza apparve.

“Solo per oggi mi concederò a voi in questa forma per comunicare con voi!”

Tutti s’inchinarono, l’uomo arrivò a Turlas le accarezzò il viso e prese in mano la bambina, il bambino subito si attaccò a lei piangendo ed emanando onde sonore che stordirono addirittura gli dei.

“Maat dammi una mano!”

La dea della giustizia egizia prese il bambino e lo fece tacere con una polvere tranquillizzante divina.

“TU PICCOLA MIA DOLCE FIGLIA IL TUO NOME SARA’ HEKADY COLEI CHE DEVE SOFFRIRE, SEI PREZIOSA SALVERAI L’INTERO UNIVERSO! A MIO DISPIACERE SOFFRENDO MOLTO” Girandosi verso Melkor gliela mise in braccio “QUESTA E’ LA TUA KETER SARAI TU IL SUO ANGELO CUSTODE, PROTEGGILA A COSTO DELLA TUA ESISTENZA!”

Le lacrime sgorgarono dal viso di Melkor e abbracciò la bambina teneramente. Poi l’uomo andò verso il bimbo tenuto in braccio da Maat, lo prese fra le braccia e disse:

“TU GIOVANE FIGLIO MIO TI CHIAMERAI RUKUEKY IL COMPLEMENTARE DEL DOLORE E VERRAI VIA CON ME IL TUO DESTINO TI ATTENDE”

Turlas piangendo disse:

“La prego mio signore me lo lasci baciare un’ultima volta, non sopporto che me lo porti via!”

“Mi dispiace mia dolce Turlas ti sembrerà sempre crudele che io ti abbia fatto generare due figli per vederli andar via, ma il loro compito sarà quello di salvare la mia creazione!”

“La prego! Non posso farlo io! Non voglio che Hekady soffra così! La prego lei non ha colpa!”

“Lo so! Purtroppo io non ti ho creato come contenitore dell’opalescente! Che cosa credi che non soffra io! Ma Lucifer va fermato ed io per il libero arbitrio non posso intromettermi! Quindi sarà lei a farlo! Deciderà il destino dell’intero universo, ha un peso enorme addosso sorreggila e accompagnala perché ne avrà bisogno, ci rivedremo presto!”.

E scomparve con la stessa luce portando via Rukueky. La donna cadde in ginocchio piangendo Melkor gli diede la bambina in braccio disperata e con le lacrime che sgorgavano copiose, disse:

“Scusami mia piccola! Perdonami piccola! Perdonami Hekady portatrice dell’opalescente!”.

   
 
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