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Autore: Nisi    11/11/2006    11 recensioni
Ed ora, cari lettori, se questa fosse stata una fanfic normale, Remus mi avrebbe dovuto baciare e poi musica di violini e roselline dappertutto. Ma invece questo è stato solo l’inizio di un lungo incubo. Voglio dire, come si può pretendere che una Metamorfomagus impiastra come la sottoscritta organizzi il suo matrimonio?
Ma infatti non lo ha preteso nessuno… e mi hanno affibbiato quella lagna francese per aiutarmi. Ho il forte sospetto che in realtà Ginny volesse sbarazzarsi di lei.
SPOILERINI DEL SESTO LIBRO!!!!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fleur Delacour, Nimphadora Tonks, Remus Lupin
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
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E così è finita la collaborazione tra Ninfadora Tonks e Fleur Delacour-Weasley. Ci credete se vi dico che non mi dispiace nemmeno un po’? Siamo due streghe totalmente incompatibili e, a dirla tutta, lei mi sta piuttosto antipatica: sono abituata ad avere a che fare con maghi più alla mano, con meno pretese di raffinatezza… d’altronde lei non ama circondarsi di persone impiastre come la sottoscritta.

Non ci siamo viste per un certo periodo di tempo, diciamo per un mese, un mese e mezzo, durante i quali nessuna ha sentito la mancanza dell’altra.

Ci siamo incrociate per caso una mattina della scorsa settimana, a Diagon Alley, quando sono andata a ritirare il mio abito da sposa e quel giorno faceva un gran caldo.

Io più colorata del solito, lei più elegante del consueto. Ed anche coperta in modo eccessivo: camicia col collo alto e le maniche lunghe. Strano, con quell’afa…

Siamo rimaste a guardarci in faccia, mentre la folla passava accanto a noi.

“Ciao Fleur.”

“Bonjour, Ninfadorà.” ha risposto con un ghigno di scherno.

Ho fatto per riprendere il cammino quando un refolo di vento ha scostato i lembi della sua camicia ed ho notato qualcosa che mi ha atterrito: rapida, ho allungato la mano, ho scostato la stoffa ed ho visto chiaramente che sul collo c’erano dei profondi graffi. Graffi che, evidentemente, non è stato possibile guarire con l’aiuto della magia.

Mi ha guardato, quasi con aria di sfida, ed io mi sono ricordata di un giorno di qualche settimana prima, al Ghirigoro, quando l’ho sorpresa a sfogliare un tomo. A questo punto, non ci vuole un preside di Hogwarts per dedurre che lei stava consultando un libro sui lupi mannari: lo avevo fatto anche io, a suo tempo.

L’ho bloccata prendendola per il polso: “E’ successo anche a te, vedo…” le ho detto piano. “Ci mettono almeno tre settimane a guarire… Mettici del purvincolo.”

Non mi ha riposto, ma si è morsa il labbro, ha liberato il braccio con uno strattone ed ha continuato a passeggiare. Il suo fascino più presente che mai, la folla che la guardava con un misto di adorazione e di ammirazione.

Ma non siamo qui per deprimerci, anche perché ho appena finito di ballare con mio marito e mi fa sempre un certo effetto sentirlo così vicino. Molto vicino. Anche perché credo di avergli fatto uno sgambetto. Sapete, l’entusiasmo…

Sono così felice, così contenta che farei salti di gioia. Beh, meglio di no: persino oggi devo fare i conti con la mia proverbiale impiastraggine e queste scarpe strette mi fanno un male… Avrei voluto indossare i miei stivali di pelle di drago sotto al vestito (tanto non si sarebbero visti), ma almeno in questo caso l’ha avuta vinta Fleur.

Al momento, comunque, ho un altro problema da affrontare: ho cercato di resistere, ho tentato di far finta di niente, ma purtroppo certe cose non si possono ignorare: ho bisogno di fare pipì.

Niente di strano, ma quando hai addosso strati e strati di tessuto la cosa diventa un po’ complessa e non vorrei correre rischi.

Mi guardo in giro per trovare una donna disposta ad accompagnarmi in bagno: Molly sta parlando con Fleur; Hestia è riuscita ad isolarsi con Charlie e quanto a chiedere a Ginny, non mi pare proprio il caso.

Allora, la scelta è obbligata: “Remus? Amore, ho bisogno di una mano…”

Cinque minuti dopo, mi sento meglio. Senza invadere la mia privacy il mio caro fidanz… marito, (devo abituarmi a chiamarlo così!) ha lanciato un Wingardium Leviosa alle mie sottogonne, per cui sono riuscita a fare quello che dovevo fare senza combinare danni.

Mi avvicino per chiedergli sottovoce di annullare l’incantesimo mentre prendo la pluffa al balzo e ne approfitto per mordicchiargli il lobo dell’orecchio: non vedo l’ora che arrivi stasera …

Mio marito fa scivolare una mano sulla coscia e l’altra…

Se non che, una tossettina imbarazzata ci distoglie da quello che stavamo per fare: chi potrebbe mai essere se non la professoressa McGranitt?

Io mi nascondo dietro Remus, ma essendo lui così magro, non è che la cosa funzioni più di tanto.

Solo che questa volta la Preside sorride intenerita e chiede permesso per poter usufruire a sua volta della toilette.

Ritorniamo mano nella mano dagli ospiti e mi sento toccare una spalla: si tratta di Molly, la cara, vecchia ed intrigante Molly che almeno per oggi ha smesso di preoccuparsi per quei tre spariti chissà dove: “Sbrigati, cara, è ora di lanciare il bouquet.”

Almeno per oggi, non voglio inciampare, per cui raccolgo con una mano la stoffa rosa shocking del mio abito e mi lascio mettere in braccio il mio bellissimo (e pesantissimo!) bouquet di araucaria e denti di leone artisticamente combinati a formare un cuore di ragguardevoli dimensioni.

Ed ecco le Invitate Ancora Nubili disposte lungo una immaginaria linea retta: un’imbronciata Ginny; Gabrielle Delacour che continua a piantarle gomitate nello stomaco e che pare abbia una voglia pazza di sposarsi; una battagliera Angelina Johnson che spera di portarsi via Fred Weasley sul manico di scopa; Luna Lovegood che pare sempre capitata lì per caso; ancora la professoressa McGranitt, che ha celebrato il matrimonio e credo il centosettantesimo compleanno, e la mia cara amica Hestia Jones che pare stia puntando Charlie Weasley.

De gustibus…

Da una parte, tutti gli altri invitati; con mio grande disappunto, mi accorgo che Fleur sta bisbigliando maligna qualcosa a suo marito e lui la redarguisce tentando disperatamente di restare serio.

La ignoro e urlo alle “ragazze”: Allora! Siete pronte?!” mi metto di spalle e conto ad alta voce: “E uno! E due! E tre! WOOOOOOWWWWWW!”

Lancio il mazzo di fiori all’indietro con tutta la mia forza e, nell’avvertire un tonfo sordo ed il successivo silenzio di tomba, mi giro.

Il mio primo pensiero è che nessuna delle sei si sposerà tanto presto, ma poi focalizzo bene e vedo che il bouquet è planato sulla testa di Fleur che ora è sdraiata a terra e perde sangue. Bill è chinato su di lei ed il fatto che stia ridendo a crepapelle è un chiaro indice che la giovane signora Weasley non si è fatta molto male. Ora che guardo bene, anche Ginny sta sghignazzando sgangheratamente.

Faccio una fatica enorme a non scoppiare a ridere a mia volta ed un pensiero mi coglie, improvviso. Ecco, ora ho capito, ho compreso il perché di tante cose: è stato per godere di questo momento che sono nata impiastra, pasticciona e distratta. E’ questa l’Importanza di Essere Tonks.

* * *

Abbiamo finito di cenare da circa un’ora e fuori nevica e fa freddo: Remus e Bill sono andati a bere una burrobirra assieme ad Arthur e a Moody, mentre io e Fleur siamo sedute nel soggiorno di Molly ad aspettare che i nostri mariti facciano ritorno. La padrona di casa sferruzza seduta sulla sedia a dondolo.

L’orologio appeso sopra al caminetto indica che tutto è sotto controllo per i componenti della famiglia, tranne che per Percy, la cui lancetta sul punto di saltar via indica: “Perduto per sempre, fattene una ragione, mamma!” e per Ginny, per la quale la frase prescelta è “Se continua così, aspettati un altro nipotino”. Ospite d’onore sul quadrante, Harry Potter, ribattezzato per i posteri come il “Ragazzo Che E’ Ormai Spompato”.

Io ridacchio e nel frattempo controllo la situazione: il mio piccolo James Sirius Albus Cedric (meno male che non è morta altra gente dell’Ordine…) sembra pendere dalle labbra della piccola Fabianne Weasley, una streghetta bionda con il nasino all’insù spruzzato di lentiggini. Sospiro rassegnata: così piccola e già così manovratrice; tale madre, tale figlia, verrebbe da pensare. Sebbene ancora più diluito, il sangue veelico ha colpito ancora, e la cosa non mi rende particolarmente felice: già mi immagino consuocera di quella lagna francese e sussulto per il disappunto. Non ci amiamo nemmeno adesso, io e Fleur, ma siamo arrivate a tollerare reciprocamente l’una la presenza dell’altra: Remus è stato vicino a Bill, dopo che Greyback l’ha sfigurato, ed i nostri due mariti sono diventati ottimi amici.

Noi no. Complice l’araucaria, inutile dirlo.

Dal giorno del mio matrimonio con Remus, tante cose sono cambiate. In meglio, per fortuna: Harry Potter, con l’aiuto dei suoi amici Ron ed Hermione, è riuscito a trovare tutti i pezzi dell’anima di Voldemort e ad uccidere il potente mago che per decenni ha terrorizzato il mondo magico e, finalmente, la vita è ripresa serenamente e felicemente in tutta la comunità. Harry ora vive da solo nella casa che fu dei genitori a Godric Hollow e Ron è riuscito definitivamente a strappare Hermione dalle braccia di Viktor Krum. Quanto al mio Remus, lavora ad Hogwarts ed ha ripreso il posto che è aveva già occupato parecchi anni fa: quello di insegnante di Difesa dalle Arti Oscure. Non che al momento ci sia molto da difendere, ma è sempre una buona cosa saper reagire in caso di necessità. Istinto di Auror, non so se mi spiego… Ed il mio istinto mi dice anche che mio marito vorrebbe un altro piccolo Lupin al più presto.

Dal lancio del mio bouquet e dalla nascita della mia personale autostima sono passati cinque anni. Il tempo è volato come una Firebolt!

Stringo in mano un mug pieno fino all’orlo dell’eggnog bollente che è la specialità di casa Weasley. A proposito, la cara Molly ha comprato dei piatti e delle stoviglie appositamente per me: in plastica robusta, infrangibile e a prova di qualsiasi mio attentato, svista o distrazione. Buona idea, dato che staziono spesso da queste parti con la mia famiglia per scroccare il pranzo o la cena o entrambi. E no, non ho mai imparato a cucinare, mi spiace; nonostante questo, il mio matrimonio va a gonfie vele anche grazie ad un conto aperto da Chez Sabine e a tante sottovesti che sono arrivate dopo quella rosa shocking, di varie misure, visto che a volte essere un Metamorfomagus aiuta anche in frangenti un po’ più personali.

Fleur sta leggendo una rivista di moda mollemente abbandonata contro il divano mentre io faccio da baby sitter anche a sua figlia. Tra le altre cose, quelle due streghe hanno preso l’abitudine di parlottare tra loro in francese e di ridacchiare subito dopo, abitudine che mi irrita profondamente. Il flusso dei miei pensieri è interrotto da uno scalpiccio di passi ed improvvisamente la porta si spalanca e Ginny ed Harry fanno ingresso nella stanza, assieme ad una folata di vento gelido.

“Mamma! Mamma!”

“Cosa c’è cara? E’ successo qualcosa?” chiede Molly correndo incontro alla figlia nonostante la mole.

“Mamma! Io ed Harry ci sposiamo!”

“Oh, cara, cara! Sono così felice, così felice per voi. Harry caro!”

Provo quasi pietà per il povero Harry che viene stritolato dall’abbraccio della neosuocera, mentre io e Fleur ci avviciniamo un po’ di malavoglia per fare le congratulazioni di circostanza alla futura sposa.

“Mamma, ci saranno tante cose da fare, il matrimonio da organizzare…” sospira con voce sognante la quasi signora Potter.

Nello stesso momento, la mia mano e quella di Fleur planano con una certa rudezza sulle spalle di Ginny ed entrambe, all’unisono, esclamiamo: “Ti aiutiamo noi!”

Fine

* * *

ed ecco, ancora una volta, la parola fine^^^

Grazie a tutti per aver letto, seguito e sghignazzato leggendo quest’accozzaglia di frasi deliranti.

Giuro che non ero sotto l’effetto di sostanze psicotrope e neanche di alcool quando ho buttato su PC l’importanza di essere Tonks.

Spero solo che questa piccolissima storia vi sia piaciuta; quanto a me, mi sono parecchio divertita a scriverla.

Allora, i ringraziamenti doverosi vanno a Serintage che mi ha fatto da beta e che mi ha saggiamente consigliato di dire che non ci sarà un sequel. Preferisco dedicarmi a qualcosa di completamente nuovo, per non dover riscaldare la minestra.

A Reader, Dama Gilraen, Eileen Prewett e L-fy per l’amicizia, le dritte e l’incoraggiamento. Ad Elfie le scuse per aver accoppiato Fred ad Angelina ed un grazie speciale per avermi prestato Chez Sabine, Costanza Malatesta e Nadja Iljovic.

Natalie_S: Oh, sapessi come mi sono divertita io con quegli insulti. E poi ho rispolverato il mio francese arrugginito^^^

Carillon: Purtroppo non ho molto tempo per leggere, ma cercherò di trovarlo per leggere la tua. Da donna sposata quale sono, ti posso dire che ricordo il periodo di preparativi del matrimonio come un incubo… E’ per questo che ho scritto una ff che parla principalmente di questo: mia mamma era diventata insopportabile ed ho dovuto dare fondo alle mie riserve di pazienza. Ma il vestito da sposa sono andata a sceglierlo con le mie amiche. Che donna intelligente che sono, ahahahahah! E non ho scelto l’araucaria per bouquet.

Evan88: Tu ridi, ma io ho scoperto che ad un’amica, quella “cosa”, cioè l’araucaria, piace un sacco. Immagina la mia sorpresa. Non ho problemi per i ritardi, figurati, e grazie per le recensioni e le tue osservazioni sempre pertinenti.

Calime: … e grazie di cuore anche a te!

Anda: Ma sì, dai, scriverò ancora qualcosa d’altro di delirante! Beh, ci sono quelle persone che credono di sapere tutto loro, vero? Fleur è una di queste^^^

Uno e nessuno: il gufo chiamato Syd ti ha fatto ridere? Anche a me. Si può essere così deficienti da ridere alle proprie battute? Bah! Ma che personcina matura…

Redistherose, aka Silvia: Non sapevo che fossi una tipetta tanto colorata! Se vuoi, nell’edizione italiana dell’Ordine della Fenice, ti prendiamo per interpretare Tonks, che ne dici? Io credo che Molly debba recitare il suo ruolo di madre integerrima. Che poi ne abbia combinate parecchie (ed io penso che si sia sposata con il piccolo Bill già in arrivo), è un’altra cosa. Di certo, in casa Weasley non manca il senso dell’umorismo (forse con Ginny erano rimasti un po’ a corto, ma non si può avere tutto dalla vita). Oh, che coincidenza: anche io faccio morire tutte le piante. Sono una vera chiavica!

Evenstar: Silente dava sempre ottimi consigli conditi da un pizzico di senso dell’umorismo… Detto ciò, sono felice che la mia storia ti abbia divertito. Faith Sun: Questa la storia più bella che tu abbia mai letto? OOOOhhh, sono diventata tutta rossa. Anzi, Rosa… shocking!

Scar: Che piacere risentirti! Spero che il PC adesso abbia smesso di tirarti pazza! Sto pensicchiando ad una nuova storia… ho buttato giù qualche riga, ma vediamo cosa ne esce.

Lu: Evviva, un’altra che pensa che l’araucaria sia orrida! Fondiamo un club! Ed eccoti l’epilogo, servito su un piatto di plastica (se fosse di ceramica, Tonks lo romperebbe…)

Elenie Estel: anche tu ha un bel nick. Da quando ho cominciato a scrivere ff, mi sono scoperta un lato sadico che non pensavo di possedere… E questa non è la storia più cattiva che ho scritto, credimi! Di solito, sono una tranquilla signora innocente ed inoffensiva. Si vede che quando metto le dita su una tastiera, avviene una mutazione genetica… Boh!

Rue Meridien: ho sempre detto di non sopportare Fleur, ma questa è la seconda ff nella quale ce la ficco dentro… comincio a preoccuparmi…

Eileen Prewett: Che dire, Elena? Grazie davvero, di tutto…

Jesus_of_suburbia: Ed ecco anche a te l’epilogo caldo caldo ed appena sfornato. Ti piace?

Ma la menzione d’onore va alla pianta di araucaria che continua a crescere sprezzante in via Carlo Porta e che mi ha dato l’idea del bouquet.

Un bacione ed un abbraccio a tutti.

Yours Nisi Corvonero

   
 
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