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Autore: teatime    16/04/2012    3 recensioni
Urlai, urlai strappandomi le corde vocali. Sentivo il sangue salirmi dalla gola e la rabbia ribollirmi dentro.
Due minuti e sarei stata presa.
Urlai ancora.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Respira, prendi fiato. Preparati ad urlare.

Fatti spazio tra la folla, prendi il tuo posto.

E' l'inizio della fine e tu ne fai parte. Sei l'artefice. 

La grande mente. 

Mi sistemai nel centro della piazza e, come tutte le persone che mi stavano attorno, mi girai verso est.

Allo squillare delle trombe dai inizio all'inferno.

 

La polizia circondava sistematicamente il palco e gli angoli estremi della piazza. Eravamo circondati. 

Il capo fece il suo saluto, tutti rispondemmo con solennità quasi fosse rivolto personalmente ad ognuno di noi, in realtà lui non si rivolgeva a nessuno, lo faceva e basta.

Presi fiato e provai a sussurrare qualcosa, attirando gli sguardi perplessi di chi mi stava accanto. Strinsi le mani in due pugni.

Prendi altro fiato. Aspetta il momento giusto.

«…è o non è un diritto di tutti i cittadini?»

 

Manca poco, respira.

Eccolo! E' giunta l'ora. Lui mette la mano sul cuore.

Ora.

Urlai, urlai strappandomi le corde vocali. Sentivo il sangue salirmi dalla gola e la rabbia ribollirmi dentro.

Due minuti e sarei stata presa.

Urlai ancora.

Lascia fare al karma, non sbaglia quasi mai.

Rivoltai la testa verso il cielo; era rosso, infuocato dal sole che stava ingoiando per far posto alle tenebre.

«Così come scende la notte, scenderà per te la morte.»

Le urla dei miei compagni riempivano il silenzio lasciato dalla mia prima insurrezione.

Sentivo  i tacchi degli stivali chiodati delle guardie avvicinarsi a me.

Corri.

 

Mi feci spazio a gomitate tra la gente scandalizzata e arrivai alla strada che conduceva alla chiesa del paese.

Salii in piedi su una panchina e urlai ancora.

«Non abbiamo bisogno di controllo mentale.»

Lo sentii prima ancora di vederlo.

Muoviti.

Come può essere tanto vivo l'attimo che precede la morte?





Angolo dell'autrice.
Okay, bene, ho pubblicato il prologo.
Partiamo dal presupposto che questa è la prima ff che scrivo (anzi, che pubblico)
quindi vi prego di essere molto pazienti e di vomitare in un 
secchio per facilitarvi la puizia della casa.
In ogni caso, se siete sopravvissuti/e a questo obrobrio
vorrei che provaste a rileggerlo ascoltando
“Another brick in the wall (pt.2)“ dei PInk Floyd
e, se avete altro tempo da perdere, provate a recensire, vorrei sapere l'effetto che fa.
Also, ringraziamenti a Joan; che pazientemente sopporta tutta la
cacca che le mando da leggere, grazie :3
Al prossimo capitolo!
¡Hasta luego!
Apfelstr.

  
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