erano quasi le 7, e io mi trovavo difronte agli studios senza sapere cosa fare.
«Lei è Madison Crusoe?» disse una donna uscendo.
«Si... Sono io ma mi dite che sta succedendo per favore?» dissi preoccupata.
«Tesoro non sta succedendo niente, anzi, qualcosa sta per succedere, ma è positiva, credimi» continuò mettendomi una mano sulla spalla «Ti va di entrare così sveliamo il mistero?»
Accennai un si con la testa, lasciandomi accompagnare da quella donna all'interno del palazzo.
Entrai, e in accettazione dove c'erano le segretarie c'era un cartellone enorme dei One Direction.
«Ti spiego cosa devi fare... Allora, sali all'ultimo piano, e arriva davanti alla porta della sala cinema, entra, e poi li ci sarà qualcuno per te..»
Feci come disse la signorina, arrivai davanti alla sala cinema ed entrai.
Era tutto vuoto, c'erano le luci accese e alcune sedie sul palco per metà copero con il mega schermo.
«Ehm.. c'è qualcuno?» dissi iniziando a camminare fra le sedie.
Sentivo dei rumori indefiniti, continuai a camminare quando inciampai in uno zaino.
Vidi che scivolò fuori un telefono, lo presi, e continuai a camminare fino ad arrivare sotto al palco.
Sentì tossire qualcuno, come se volesse attirare l'attenzione.
«si ma hai parlato fino a stamattina, cos'è il gatto ti ha mangiato la lingua?» domandai sedendomi su una poltroncina nella prima fila.
si accesero le luci rivolte verso il palco, SBAM, lui era li, a pochi centimetri da me, e mi guardava sorridendo illuminato dalle luci.
Non riuscivo a parlare, era come se le parole fossero bloccate da un peso alla gola.
«Allora?» domandò sedendosi al bordo del palco «vieni ad abbracciarmi o ti tiro su io?» continuò sorridendo.
Avevo lo stomaco che faceva vfbve gdbfvdgfdgv gdf vetfdbvesdf.
«Tu... cioè... Tu sei...»
«babbo natale, piacere» disse scendendo dal palco e porgendomi la mano.
«Vedo che hai vinto contro Saw, mi fa piacere..» dissi guardandolo e sorridendo sotto i baffi.
«cos'è ti sei sciolta tutta d'un tratto?» Disse abbracciandomi.
Iniziai a tremare all'improvviso, sentivo una scarica di adrenalina scendermi dal collo alla schiena, e scoppiai a piangere.
«Oddio faccio un effetto così brutto?» domandò staccandosi leggermente e guardandomi negli occhi.
«Sei uno dei miei 5 idoli, fatti qualche domanda..» dissi sorridendo mentre mi asciugavo le lacrime.
«Lo so.... L'ho notato..» disse sedendosi al mio fianco.
Gli diedi un piccolo pizzicotto al fianco.
«Ahi! Lo so, mi dispiace non dovevo guardare il tuo telefono, ma ho visto la mia foto come sfondo e allora ho "approfondito"..» disse ridendo.
«E comunque...» accennai, ma non mi diede il tempo di finire che si alzò, salì sul palco ed entrò in una porta.
«E ora dove vai?» chiesi alzandomi.
«Eccomi!» disse uscendo da quella stessa porta con una felpa addosso e un paio di occhiali da sole.
«E questi?» chiesi prendendogli gli occhiali da sole dalle mani.
«Tu non volevi passare una giornata con il tuo preferito dei One Direction?» chiese iniziando a camminare verso l'uscita e aprendo la porta.
«Si.. » risposi sbarrando gli occhi.
«E allora corri che ti porto a visitare i miei posti preferiti!» esclamò.
Corsi verso di lui, uscimmo da quella specie di teatro e arrivammo all'ascensore.
«Però devi farmi un favore..» disse mettendosi gli occhiali da sole e mettendosi il cappuccio «Smettila di tremare, sono qui, non è che stai morendo... Sono vero.» disse prendendomi una mano e mettendosela sul petto.
Le porte dell'ascensore si aprirono, ma lui è come se non volesse lasciare la mia mano, uscì dall'ascensore e continuava a tenerla stretta, salutò delle persone all'accettazione del palazzo e uscimmo fuori in strada.
«E se qualcuno ti riconosce?» domandai mentre iniziammo a camminare, incredibile che continuasse a tenermi la mano.
«Saluto, facciamo qualche foto se lo chiedono e continuiamo a camminare..» rispose guardandomi e sorridendo.
«E se ti chiedono chi sono?» domandai guardandolo mentre sorrideva.
«Rispondo che svolgo il lavoro di babysitter..» rispose ridendo.
«Oh! guarda che io sono più grande di te nano!» dissi lasciandogli la mano e fingendomi offesa.
«Dai scherzavo..» disse facendo il faccino da cucciolo «Rispondo che sei una ragazza con la quale vorrei passare il mio tempo libero..» continuò riprendendo la mia mano e stringendo...
Mentre camminavamo verso la meta prestabilita da Zayn, il mio cuore era andato, dava colpi assurdi e il sangue circolava così velocemente da sentire caldo anche se c'erano come minimo 5 gradi.
Sembrava tutto surreale, lui che sorrideva prendendomi la mano e stringendola, la risposta che darebbe ai fans che chiedevano chi fossi.
Era tutto troppo bello per essere vero, quasi come se fossi sprofondata in un sogno meraviglioso dal quale se mi fossi svegliata sarei stata capace di non riprendermi più..
[Continua?..]