16/04/2012
10 recensioniIl principe azzurro deve essere bello, biondo, con gli occhi azzurri e deve vivere in un castello!
La piccola Rose sfogliava velocemente le pagine del libro di favole che l’era stato regalato dalla mamma in occasione del suo sesto compleanno.
Era immersa in quella piacevole lettura già da qualche ora, noncurante degli sguardi pieni d’apprensione lanciatile dal padre.
«E’ normale che una bambina della sua età passi così tanto tempo su un libro di fiabe babbane? Insomma, cosa avranno mai di così tanto interessante personaggi come Spazzaneve, Prugnerentola o La bella asfissiata?!».
«Oh, Ron!» Hermione rise di gusto nel sentire storpiare i nomi delle tre famose principesse. «Innanzitutto partiamo dal fatto che si chiamano Biancaneve, Cenerentola e La bella addormentata».
«E che cosa ho detto io?» ribatté Ronald, visibilmente contrariato.
«Lasciamo perdere che è meglio» tagliò corto la donna. «Ad ogni modo sappi che tua figlia ama così tanto leggere perché ha capito tutto della vita!».
L’uomo scoppiò in una risatina sarcastica. «Quindi tu saresti una specie di oracolo, dico bene? Io sono dell’idea che passare troppo tempo sui libri faccia male, molto male, terribilmente male!»
Improvvisamente la bambina distolse la sua attenzione dalla favola della Sirenetta e si rivolse al padre. Gli occhi azzurri le brillavano di curiosità.
«Papà, anche io un giorno diventerò una principessa?» chiese con la sua solita vocina allegra e vivace. «Come Cenerentola, Biancaneve e tutte le altre?».
Ron, non sapendo cosa rispondere, cercò con lo sguardo la moglie, che per tutta risposta iniziò a fissare con insistenza la carta da parati della stanza.
«Ehm, a dirla tutta, Rosie, io penso che tu sia già una principessa!» rispose.
La bambina non era convinta. «E allora dov’è il mio principe azzurro?».
Stavolta fu la madre a intervenire. «Tesoro mio, al momento opportuno lo incontrerai. Sarà bello, biondo, con gli occhi azzurri e vivrà in un castello».
Quanto detto quel pomeriggio da Hermione non venne mai dimenticato dalla piccola Weasley. Da quel momento in poi decise di iniziare a cercare in segreto il suo principe azzurro. Doveva essere bello, biondo, con gli occhi azzurri e doveva vivere in un castello.
Due settimane dopo…
«Papà, mamma, l’ho trovato! Ora sono una vera principessa!» la piccola Rose non era mai stata eccitata come allora e correva per tutta la casa con un enorme sorriso stampato sul volto.
Ron posò la Gazzetta del Profeta sul tavolo della cucina e chiese alla figlia: «Esattamente cos’è che avresti trovato?».
La bambina alzò gli occhi al cielo, spazientita, com’era solita fare sua madre.
«Ma come, papà, non ricordi? Per diventare una vera principessa, serve un principe bello, biondo, con gli occhi azzurri, che vive in un castello!».
Hermione assunse un’espressione alquanto dubbiosa. «E tu l’hai già trovato?».
Rose annuì soddisfatta. «E’ dietro la porta e sta aspettando che io gli dia il permesso di entrare. Ora ve lo presento!». Detto questo, corse dal suo ospite; il vestitino rosa a pois la faceva assomigliare a una deliziosa farfallina colorata.
Uno strano silenziò regno nella stanza fino al momento in cui la piccola ricomparve in compagnia di un bambino che doveva avere più o meno la sua età. Aveva occhi azzurri come il ghiaccio e capelli biondo platino.
«Sono lieta di presentarvi il mio principe azzurro, Scorpius Hyperion Malfoy!» cinguettò Rose. «E’ davvero bellissimo, non trovate?».
Per poco Ronald non cadde dalla sedia nel sentire il nome dell’ospite della sua dolce bambina. «Rosie … non può essere … tu e lui … un Malfoy …» boccheggiò, allarmato.
Come al solito fu Hermione a salvare la situazione. «E’ un vero piacere conoscerti, Scorpius. Posso offrirti qualcosa? Una fetta di torta al cioccolato ad esempio… ».
Il bambino accettò l’offerta con educazione. «Sì, grazie mille, signora Weasley!».
E così la donna si diresse in cucina a prendere quattro meravigliose fette di torta, lasciando il marito in compagnia dei due adorabili bambini.
«Papà, sai che Scorpius vive in un bellissimo castello!» si entusiasmò la piccola.
«Non è che sia proprio un castello… E’ una villa, più che altro» la corresse il biondo.
«Castello o villa non fa differenza!» sentenziò quella, scuotendo la testa con decisione.
Ronald trasalì vistosamente. «Invece fa moltissima differenza, Rose!» ribatté.
Per tutta risposta la bimba schioccò un dolce bacio sulla guancia del suo principe azzurro. E a sua volta il piccolo Malfoy ricambiò. Hermione, di ritorno dalla cucina carica di un vassoio colmo di ghiottonerie, sussurrò al marito: «Non sono adorabili?».
«Per i più consunti slip di Merlino, io li trovo assolutamente rivoltanti! Non dovremmo permettere a nostra figlia di frequentare certi individui… » ringhiò lui tra i denti.
«Ehi, papà, sai che io Scorpius abbiamo deciso di sposarci non appena compiuti diciott’anni?». E Ronald Bilius Weasley cadde rovinosamente sul pavimento di casa.
Note: Ed ecco sfornata un'altra Rose/Scorpius. Stavolta i due protagonisti sono teneri bimbi di sei anni e si sono appena conosciuti, per la felicità di papà Ron. Spero che la storia sia stata di vostro gradimento. ^^