Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: ellephedre    16/04/2012    17 recensioni
Raccolta di momenti della seconda serie dell'anime storico di Sailor Moon.
Capitolo 1: Insieme? (dopo la riconciliazione di Usagi e Mamoru, ep. 77)
Capitolo 2: La scoperta di Motoki (Motoki scopre della relazione tra Usagi e Mamoru, negli episodi tra il 78 e l'81)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda serie
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
romanticusagi1
Romantic Usagi

Autore: ellephedre

Disclaimer: i personaggi di Sailor Moon non mi appartengono. I relativi diritti sono di proprietà di Naoko Takeuchi e della Toei Animation.


Insieme?

One-shot ambientata nei momenti successivi alla riconciliazione tra Usagi e Mamoru, in seguito alla loro rottura nella seconda serie dell'anime. Dalla fine dell'episodio 77.



"Potremo di nuovo uscire insieme?"
Mamoru aveva cercato di accarezzarle la testa e lei si era ritratta.
"Sì" le aveva detto mesto lui.
Stringendogli forte la mano sinistra, Usagi aveva cercato di tenere sempre vivo il contatto tra loro, senza farsi sopraffare dalla sua presenza. Voleva mettersi a saltare, a ridere, a gridare come una ragazzina pazza e innamorata. Ma la loro riconciliazione era stata troppo frettolosa, un bacio meraviglioso e poi lui era tornato silenzioso.
Lei gli aveva stretto forte le dita grandi, quelle stesse mani che si erano rifiutate di toccarla per settimane.
"Potrò di nuovo abbracciarti quando voglio?"
Mamoru era triste. "Usako, sì."
Usako, no. "Non chiamarmi così." Non ancora, era troppo presto, troppo. "Vorrai abbracciarmi anche tu?"
"Usagi." Mamoru l'aveva fatta sedere sulle panchine in pietra che costeggiavano il lungomare. "In tutto questo tempo, ho sbagliato."
Lei ne sapeva il motivo, ed era disposta a perdonare ogni cosa, a dimenticare tutte le sofferenze. Ma se lui dopo un bacio si voltava dall'altra parte e si comportava come se lei non ci fosse... "Non farmi più stare male, per favore."
Mamoru rimase in silenzio. Lei pensò di ingoiare il dolore e farsi forza, farsi allegra. Erano tornati insieme, le cose si sarebbero sistemate. Doveva solo avere pazienza, sopportare un pochino. Mamoru era stato tanto tempo senza di lei, forse si era abituato a stare in pace.
"Non so se sarà facile perdonarmi" disse lui.
Usagi scosse la testa. "Non è questo..."
"Non parlavo di te. Intendevo, perdonare me stesso. Non voglio farlo."
Usagi rimase a guardarlo seduto davanti a lei, le spalle incurvate nella giacca, la testa china. Il suo grande Mamo-chan era piccolo in quel momento.
"Era giusto volerti tenere al sicuro" deglutì lui. "Non mi pento di aver cercato di proteggerti con tutte le mie forze, ma... mi detestavo tutte le volte che ti giravo le spalle e ti rispondevo male. Era colpa mia, ma ce l'avevo con te."
"Io?" fece incredula lei.
"Continuavi a tornarmi davanti. Volevo stare lontano da te e tu continuavi a..." Si interruppe, guardò i suoi occhi e trovò un appiglio. "Ti ringrazio per non aver mai smesso."
Lei volle mettersi a piangere. "Ci ho sempre creduto." Era riuscita a ridere e vivere come sempre solo pensando che i brutti momenti erano un incubo da cui si sarebbe svegliata prestissimo. Presto, si era detta piangendo nei frangenti peggiori, ripetendoselo all'infinito per non crollare. "Non farrmi più stare male, Mamo-chan." Aveva una vocina da bambina sciocca! Davvero lui la amava? Sul serio?
Mamoru deglutì e le afferrò le spalle, una presa intensa da cui lei non fece in tempo a scansarsi.
"Te ne farò ancora. Io non sono capace di-... Ti amo. Veramente, con tutto quello che sono."
Sopraffatta, le scappò un singhiozzo. "Non girarti dall'altra parte."
"Ti penso anche quando lo faccio."
"Ma guardami negli occhi!"
Lui annuì veloce. "Sì. Lo farò più spesso di prima, tutte le volte che me lo ricorderò, ma tu non devi pensare che-"
"Non ti è mancato guardarmi?"
Di nuovo, Mamoru non rispose.
"Perché non parli?" sussurrò lei.
"... non so come spiegarlo."
"Che cosa?"
"Ho... una foto di noi due. Sul comodino, la foto che abbiamo fatto quel giorno."
La foto di loro due al parco con dietro il laghetto. Lei lo aveva trascinato di forza sotto l'albero, chiedendo una mano con la macchina fotografica a una signora di passaggio. Mamoru si era vergognato da morire, ma le aveva messo il braccio intorno alle spalle. Nello scatto finale, lei rideva e lui non era imbarazzato. Era sereno, la foto era venuta benissimo.
"L'ho guardata talmente tante volte che..." Mamoru inspirò forte. "Mi è mancato toccarti, sì. Abbracciarti, stringerti. Non mi è mancato guardarti. Ti ho guardata tutti i giorni."
La troppa felicità non la fece piangere: la spinse a premere due dita sulla propria bocca e a posarle sulle labbra di lui, lo stesso gesto che gli aveva regalato ogni mattina, usando come sostituto il Mamo-chan di un'altra loro foto insieme. Continuerò a volerti bene fino a che vivrò, giuro.
"Un piccolo bacio come questo tutti i giorni" mormorò a lui, "e non mi potrai mai più fare male, anche se mi ignori per una settimana. Io voglio solo..." Amami.
Lui prese le sue mani unite, baciò insieme tutti i polpastrelli e glieli poggiò sulla bocca. Spostò l'ostacolo, le sfiorò le labbra con le sue, premette un poco. Si staccò appena, lo fece di nuovo, le palpebre che si rifiutavano di chiudersi. "Sarò..."
Mio, lo abbracciò lei.
"Migliore. Prometto."
Le sfuggì un sorriso, l'allegria resa possible solo dai loro respiri che si mischiavano. "Come Tuxedo Kamen sei bravissimo..."
"Hm?"
"A parlare. Perché con me...?"
"E' una regola" ammise lui e, quando tentò di nuovo di accarezzarle i capelli, Usagi accolse il tocco, vi affondò dentro.
"E' più facile parlare di cose che non contano tanto per me."
Quindi...
Mamoru la strinse forte, avvicinandosi fino a superare disordinatamente l'ostacolo delle loro gambe che si scontravano e delle loro braccia che non sapevano come intrecciarsi. "Prendilo come un complimento." Rise piano contro il suo orecchio. "Il silenzio significa..."
Lei gli tappò la bocca con un dito.
Allora silenzio, gli chiese.
E gli domandò di donarle tutto il resto.




NdA: flashfic frutto di un lampo di ispirazione fulminea. Considerata l'ambientazione nella seconda serie, la metto come capostipite di tutto quello che mi verrà da scrivere su Sailor Moon R. Devo ancora riguardarmi per bene i DVD che ho comprato, di sicuro le idee per storielle come questa non mi mancheranno.
Con questa flashfic ho voluto rendere una serie di sentimenti contrastanti presenti tra Usagi e Mamoru nel ritrovarsi, sostanzialmente d'improvviso, di nuovo l'una tra le braccia dell'altro. Non commento altro, capirò se sono riuscita a comunicarmi qualcosa da quello che mi direte voi.

ellephedre


   
 
Leggi le 17 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: ellephedre