The First Morning Light.

Buonasera a tutti! Mi presento, mi chiamo Laura e sono una Gleek. Credo che tutti conoscano la CrissColfer perciò ho deciso di scrivere una One Shot davvero molto triste che ha fatto piangere anche me nonostante fossi una persona senza cuore (non ho pianto neanche vedendo Titanic ç.ç). Spero vi piaccia e spero in una vostra piiiccolissima recenzione positiva o negativa che sia! Questa FF non è consigliabile ai deboli di cuore o meglio alle persone sensibili dal pianto facile ahahahahah! Vabbè adesso non vi rompo più le scatole e vi lascio leggere! Enjoy! 

Era stata tutta colpa sua, Darren continuava a ripeterselo giorno e notte. La verità è che non era stato abbastanza prudente, eppure sapevano benissimo entrambi che uno di loro due avrebbe potuto  contrarre la malattia, e così era stato.  

Chris aveva incominciato ad avvertire i primi sintomi tre settimane dopo il loro rapporto, perdeva peso, aveva l’influenza e la notte non riusciva a dormire, continuava a sudare e a tremare.

Darren aveva la vitalità di un bambino, ma non era stupido. Si era subito accorto che qualcosa nel suo ragazzo non andava, era sempre nervoso e intrattabile e i suoi meravigliosi occhi azzurri, quegli’occhi che lo avevano fatto innamorare del soprano, erano cercati da delle terribili occhiaie e non erano più limpidi, puri come le settimane precedenti, come lo erano sempre stati: c’era qualcosa di diverso in lui.

Chris sapeva bene di essere malato ma non riusciva ad ammetterlo a sé stesso, non voleva ammetterlo. Ogni volta che nella sua testa si insinuava questa convinzione lui cercava di scacciarla dondolando freneticamente la testa, come fanno solitamente  i bambini quando vogliono allontanare un brutto ricordo o un incubo.

“Non adesso”pensava, “Non ora che ho trovato l’amore della mia vita. Non così giovane.”

Ma alla fine aveva ceduto ed era andato dal medico insieme a Darren, avevano fatto gli esami ed era risultato che il più grande era sieropositivo e che Chris aveva contratto l’AIDS da appunto qualche settimana. A breve la malattia avrebbe distrutto interamente il suo sistema immunitario e virus, batteri e parassiti avrebbero attaccato il suo corpo uccidendolo.

Erano tornati a casa distrutti con ancora le lacrime agli occhi continuando a singhiozzare.

Ogni giorno Chris se ne stava chiuso in camera seduto sul letto, piangendo e fissando la parete tappezzata di foto, Mark che gli dava un buffetto sulla guancia, Lea e Dianna che lo baciavano su entrambe le gote e infine la foto più bella ritraeva Darren che lo baciava. Ricordava ancora il momento in cui era stata scattata quella foto: l’anno scorso tutto il cast di Glee era andato a mare, ospitato a casa di Chord, loro si erano dichiarati da poco e Cory non aveva perso tempo a fotografare il bacio che il suo ragazzo gli aveva rubato.

Era una splendida giornata di sole e tutto il cast si era riunito per andare a Swamis, una delle spiagge di San Diego più tranquille,perché avevano bisogno di tranquillità in quelle poche settimane di vacanze che erano state loro concesse.

Si erano divisi in quattro macchine per poter raggiungere la destinazione e per arrivare dovevano viaggiare per ben due ore di fila Darren non la smetteva di parlare a ruota e di infastidire Chris, Cory faceva continuamente foto stupide da postare su Twitter e Mark non riusciva a far altro che doppi sensi degni di una pornostar.

Il riccioluto abbracciò Chris e poggiò il suo capo sulla sua spalla sussurrandogli chissà cosa all’orecchio e facendo ridacchiare il soprano.

“Perché voi due non la smettete di amoreggiare e considerate un po’ anche noi?!- si lamentò Chord rivolto alla nuova coppietta,

“Sei soltanto geloso” lo rimproverò altezzoso Chris, “piuttosto, pensa a guidare altrimenti con te come pilota potremmo rischiare di finire a Narnia!” ,

una risata generale invase la macchina, “Sei fottutamente acido Colfer, forse Darren non te lo da abbastanza” sentenziò Mark facendo arrossire il soprano da capo a piedi.

Una grossa lacrima scese dall’occhio destro di Chris, i ricordi erano la cosa che lo facevano soffrire di più al mondo, perché gli mancavano i suoi amici, gli mancava il suo lavoro e rivoleva indietro la sua vita.

Darren era sempre insieme a lui, in quella maledetta stanza e non voleva per nessun motivo lasciarlo da solo. Gli portava da mangiare e stava ore ed ore accanto a lui tenendogli stretta la mano sinistra, la mano del cuore.

Spesso i suoi colleghi del cast lo venivano a trovare parlandogli e cercando di fargli capire che annullarsi in questo modo non sarebbe servito a nulla. Lea, soprattutto, veniva a visitarlo ogni giorno raccontandogli cose le fosse successo durante la giornata, tentava di farlo sorridere, inutilmente, e poi finiva sempre con lo scoppiare in lacrime perché avrebbe perso per sempre il suo migliore amico, la persona migliore del mondo.

Darren d’altro canto non ragionava più, non si presentava a lavoro da giorni e Ryan aveva deciso di sospendere le riprese di Glee a tempo indeterminato perché non era giusto continuare senza di loro, non con tutto quello che stava succedendo a Darren e Chris.

Un sabato mattina il riccioluto bussò alla porta della camera del soprano e senza ottenere una risposta, che sapeva non sarebbe mai arrivata, entrò. Chris era ridotto a un lumicino e Darren vedendolo in quello stato non poté far altro che  scoppiare a piangere come ormai faceva da giorni o settimane, non ricordava più quanto tempo fosse passato e quando lui e Chris fossero entrati in quell’inferno.

20 Aprile 2012. Tutti ricordavano quella data, quel maledettissimo giorno in cui accadde l'inevitabile: polmonite. 

Chris si ammalò gravemente. 

-Non credo gli resti molto tempo- aveva sentenziato il medico - due, tre giorni massimo-. 

Il mondo era cadutto addosso a Darren e a tutta la famiglia Colfer. La madre Karyn e la sorella Hannah non smettevano un solo giorno di andare in Chiesa a pregare mentre il padre aveva preso il vizio del bere e tutte le sere restava seduto in persona a fissare la televisione spenta, a notte inoltrata si alzava barcollando e andava a letto. 

Darren non mangiava nè beveva praticamente più rischiando di morire disidratato 

e passava le giornate accarezzando con delicatezza il volto di Chris, quel viso che trasudava perfezione perchè nulla era perfetto quanto Chris Colfer, un angelo sceso in terra che gli aveva rubato il cuore e che non avrebbe mai dimenticato nonostante tutto. 

-Darren ... - lo chiamò inaspettatamente una notte il soprano - quando si muore si soffre?- domandò con gli occhi lucidi, 

-Certo che no Chris, è ... come addormentarsi.- lo rassicurò il riccioluto raccogliendo tutta la sua forza di volontà per non scoppiare a piangere e per rimanere tranquillo, 

-Promettimi di non fare pazzie quando io non ci sarò più, promettimi che continuerai a cantare per me. - 

Darren non rispose, semplicemente strinse a sè il soprano addormentandosi insieme a lui teneramente. Ma uno dei due alla prima luce del mattino non si sarebbe più svegliato. 

Se siete arrivati alla fine vi prego, non fucilatemi per aver scritto questa cosa triste e inutile! Comunque volevo precisare che il titolo della FF (The First Morning Light) è ispirato al libro di Fabio Volo (che vi consiglio di leggere) e sta a significare il momento in cui Chris muore cioè alla primaluce del mattino. Ok direi che vi ho rotto abbastanza le palle! Adesso me ne vado a mangiare xD Grazie per aver letto e recensito :3