APPUNTO!
Una ragazza
di circa sedici anni passeggiava tra i corridoi della Scuola di Magia e di
Stregoneria di Hogwarts con un sorriso che le irradiava il volto, mentre i
capelli color rubino gli svolazzavano seguendo le
leggere correnti d’aria.
Stringeva
al petto i suoi amatissimi libri, compagni di vita, gli unici che, secondo il
suo pensiero, non l’avrebbero mai tradita.
Con questo
non vuol dire che Lily Evans fosse una ragazza tutto
studio, aveva come tutte le sue compagne di studi i beati sogni dell’adolescenza.
Forse, a differenza delle altre, era la prima ad essere cresciuta più in
fretta; sognava, già, ma lo faceva solo per la bellezza del sognare in sé, infatti non credeva nella realizzazione delle sue
fantasticherie.
Era una
delle ultime giornate calde di fine Settembre e si incamminava
con passo lento verso la Sala Comune.
La divisa
era leggermente allentata a causa del calore di quel giorno: i primi bottoni
della camicetta erano slacciati, la cravatta allentata, le maniche poi erano
rivoltate fino ai gomiti così che si poteva ammirare un carinissimo
braccialetto d’argento al polso sinistro della ragazza.
- Che bella giornata oggi! Quasi quasi
me ne vado in riva al lago a godermi questi ultimi
raggi… - pensava la ragazza.
Infatti
deviò la sua rotta e si affrettò a raggiungere il portone principale. Una
sensazione di serenità la pervase quando, camminando sull’erba, i raggi del
sole la investirono direttamente e le accecavano gli occhi. Lily era una
ragazza amante dell’estate, ma non disprezzava neanche l’inverno. Le stagioni
di mezzo, quelle sì che non le sopportava!
- Guarda un
po’ chi c’è al lago… quel bel ragazzuolo di Macmillian… uffi, peccato sia già
fidanzato!- intanto raggiungeva il lato destro del lago, dove vi erano alcune
piante che offrivano un’ottima postazione per leggere qualche buon libro.
Mancavano
solo qualche metro dalla sua postazione preferita quando si accorse con
amarezza che qualcuno l’aveva preceduta, ma la irritò soprattutto che quel
qualcuno fosse Potter, James Potter.
Il ragazzo
ideale di Hogwarts: campione di Quidditch, bello da far paura, affascinante
grazie ai suoi occhiali che gli donavano quel non-so-che
di misterioso, un allievo abbastanza preparato in tutte le materie e, infine,
circondato da una massa di ragazze adoranti che, secondo Lily,
avevano perso quel poco di cervello che si ritrovavano.
- Pericolo
Potter a ore dodici, forse riesco a svignarmela prima
che si accorga di me… Capitano Evans, cambio di rotta: retro-front. Nuova
destinazione: Sala Com… -
“EVANS!”
- Porca
paletta! Troppo tardi! Va bene, Lily respira! Gli
lanci una delle solite sfrecciatine e poi di corsa verso il Castello… -
“Evans!
Quale buon vento! Anche tu volevi goderti la bella
giornata? Perché non te la godi qui vicino a me?”
propose sprezzante il giovane ragazzo.
“No grazie
Potter, non ci tengo molto, anche perché vicino a te le belle giornate non
esistono! Comunque sto tornando al Castello quindi non
rompere” e gli rivolse un sorriso sarcastico. Stava per andarsene ma…
“Evans aspetta!
Anche io devo entrare! Ti accompagno, sai non mi piace molto stare da solo…” la bloccò James.
“Ma va! Non si direbbe!” disse la rossa con
un sibilo “No Potter, non voglio la tua compagnia” gli rispose a voce
alta percorrendo velocemente la riva del lago.
“Ma no Evans! Metti che qualche maniaco vuole abusare di te!
Sento il bisogno di accompagnarti e proteggerti, è scritto nel mio codice
d’onore!” ribatté Potter aumentando la velocità per
raggiungerla.
“Me ne
infischio del tuo codice d’onore, Potter, e qui ad
Hogwarts l’unico maniaco…” si voltò fermandosi di scatto “sei tu! Ahia!”
“Ahia!”
urlò James.
I due si erano scontrati sbattendo la fronte e James, per la velocità si era
ritrovato scaraventato nel lago.
Lily si
stava massaggiando la parte dolente quando si accorse che il ragazzo era caduto
nel lago. Due scelte la opprimevano: ridere come una deficiente per l’accaduto
e però perdere l’occasione di scappare a Potter oppure scappare a gambe levate
per non continuare nel loro battibecco.
Ma la giornata
della rossa era stata troppo positiva che cominciò a
ridere senza accorgersene e senza aver dato il tempo alla sua mente per
prendere una decisione.
“Ahahahhahaahahaahahahahah!!!!” si
era addirittura piegata in due dal ridere nel vedere James massaggiarsi la
fronte e alzarsi tutto zuppo.
“Ah si?!?
Trovi veramente tutto questo così divertente Evans? Magari lo vedi diversamente
se lo provi anche tu!” e con agile colpo di bacchetta trascinò anche la ragazza
in acqua.
“AAAAAAAAAAH!!!!
POTTER! MA TI SEI BEVUTO IL CERVELLO?!?” strepitò la
ragazza.
“Ahahahahahhahahahahaahahahah!!!! Adesso si
che è veramente divertente!”
La ragazza
era seduta sul fondo del lago e guardava storta James che se la rideva.
“Potter! Ti
rendi conto che sono un Prefetto? Potrei toglierti dei punti e metterti in
punizione per questo!?!”
“Ma dai Prefetto, anche tu te la ridevi quando era il
sottoscritto nella tua posizione! E non puoi negarlo!”
gli rispose beffardo il Capitano della squadra di Grifondoro
di Quidditch e si mise a spruzzarle l’acqua in faccia.
“Ok Potter!
Non avrei dovuto ridere, ma adesso smettila! Piantala!!!” disse Lily proteggendosi con un braccio i
bellissimi occhi verdi.
“Vaaa beeeeeeeneeeeeee! Come sei pesante
Evans! Ma non ti diverti mai? dai
alzati!” disse porgendogli una mano per aiutarla.
“Grazie…”
disse Lily guardando con furbizia la mano del ragazzo “…ma guarda
che io mi so divertire benissimo! “ e detto ciò si
alzò ma prima che anche james si alzasse, lo spinse di nuovo nel lago “Ahahahah!”
Mentre Lily
si divertiva come una bambina di cinque anni, James si pulì gli occhiali e si
fermò a contemplare l’immagine della ragazza: la risata rendeva splendente il
volto e faceva brillare i suoi occhi verdi, i capelli bagnati le si appiccicavano al volto e alla camicetta bagnata che a
sua volta era attaccata al suo corpo ed era diventata trasparente lasciando
poco all’immaginazione. Il reggiseno verde si notava come un ciuffo di erba in un campo innevato e il tessuto bagnato della
camicetta era incollato alla pancia piatta della rossa.
James si
alzò e si avvicinò alla ragazza; questa continuava imperterrita a ridere senza
accorgersi di nulla.
“Stai
ridendo di nuovo Lily” disse con tono improvvisamente
serio.
Tanto serio
che la fanciulla alzò lo sguardo immediatamente
sorpresa e così facendo si accorse che Potter era a pochi centimetri da lei.
I loro
occhi si scrutarono: James osservava estasiato quelle due gemme, mentre Lily
ammirava per la prima volta la profondità degli occhi del ragazzo.
La mano di
James si posò sul suo volto per asciugare una goccia d’acqua che le era colata
dai capelli e le stava percorrendo tutto il viso e poi la mano accarezzò il
mento della Evans.
“Non mi
rispondi? Stavi ridendo di nuovo!” ripeté il ragazzo
sempre serio.
“Certo, eri
buffissimo!” rispose Lily senza staccare lo sguardo dai suoi occhi.
“Se è per questo anche tu eri buffa tutta zuppa d’acqua!”
“Eh già!”
“Allora non
puoi darmi una punizione per questo!” disse James avvicinandosi.
“Già, credo
che sia così anche io…” assecondò Lily in un sussurro sempre ammaliata da
quegli occhi; si accorse che il ragazzo si stava avvicinando solo quando sentì
le sue labbra bagnate sulle sue.
Si stupì di
sé stessa quando si accorse che era piacevole baciare l’odioso Potter: le sue
labbra sapevano di miele e il suo bacio era di una dolcezza infinita.
Quando si
staccarono Lily capì in che situazione era e si
riscosse:
“Potter!
Non permetterti mai più!” urlò.
“Ma?!?!... “ ribatté James confuso, riprendendo poi il suo tono
strafottente disse “Ma a me sembra che non ti sia dispiaciuto avermi baciato!”
“Potter,
sto perdendo la pazienza, non ti permettere mai più di BUTTARMI NEL LAGO!!!” sbraitò la rossa dirigendosi verso il Castello.
“Ma…e del bacio? Non hai detto che ti ha irritato?” chiese
questa volta ancor più confuso.
“E chi avrebbe detto una cosa del genere, scusa?” esclamò di
spalle continuando a camminare.
“Questo
vorrebbe dire…… QUESTO VORREBBE DIRE CHE TI E’ PIACIUTO?!?!”
urlò quasi incredulo il ragazzo.
“Sì… mi è
piaciuto come è vero che tu sei un Animagus
non registrato al Ministero…” rispose scocciata.
James la
lasciò andare abbattuto, ma subito dopo si ricordò di una cosa….
“EHI! MA E’ VERO!” strepitò sbalordito.
“Appunto!”
disse Lily, mentre si voltò regalandogli un sorriso furbo, per poi andarsene di
nuovo lasciando un James Potter per la prima volta
senza parole.
FINE
Ciao! Eccomi ancora qui! Ho sfornato
questa fanfiction oggi pomeriggio e spero, come
sempre che sia di vostro gradimento… come al solito
ringrazio che recensisce le mie storiuole….non so se avrete notato ma non ho ancora scritto una storia
lunga a capitoli. Vi spiego subito perché: non sono molto costante nella
scrittura perciò rischierei di lasciare le cose incomplete :D
Io scrivo solamente quando ho l’ispirazione
e quando trovo qualcosa che mi piace alquanto.
Ora vi saluto e vi ringrazio per aver
letto anche quest’ultima fanfiction.
Ciao e bacioni
a tutti!
Evelin90