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Autore: mikilily    17/04/2012    0 recensioni
La mia prima storia su Blaise e Ginny.
parla del ritorno a scuola dopo la guerra, dove Blaise ha la consapevolezza che ormai per lui non ci sono più speranze. Ginny è definitivamente la donna di Harry Potter.
Fatemi sapere cosa ne pensate... vorrei capire se è il caso continuarla o no per ora parte come una one-shot.
Genere: Erotico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Ginny Weasley
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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LA RONDA: III PARTE.

Erano le ventuno in punto e Draco Malfoy con un ghigno sul volto aspettava la sua compagna per la ronda.

Stava poggiato a un pilastro, semi nascosto dall’oscurità della notte che era già calata sul magico castello.

Sentì dei passi affrettati, provenire dalle scale, non si girò nemmeno, diede le spalle a quella stupida e impertinente rossa e si diresse verso le segrete da lì avrebbero iniziato la perlustrazione.

-Buona sera Malfoy- disse con tono di sfida Ginny. Guardando con astio la figura che camminava davanti a lei senza nemmeno degnarla di un minimo saluto.

 Stronzo, pensò tra se la rossa. Bastardo e stronzo figlio di un mangiamorte si ripeteva.

Il biondo non rispose, continuando a far finta che la giovane Grifondoro non fosse mai arrivata.

-Bene hai deciso di stare zitto tutta la sera ?- chiese infine spazientita la giovane Weasley.

-Non abbiamo nulla da dirci- rispose secco.

-Nulla da spartire- aggiunse Draco.

-Sai, scoparti il mio migliore amico non cambia la natura di quello che sei Piattola. Una sudicia traditrice del suo sangue- aggiunse con astio.

Ginny si bloccò di colpo.

-Si, lo so che sei venuta meno ai patti Weasley, per questo pagherai. Non si viene meno ai patti, soprattutto con un Malfoy- disse Draco, girando l’angolo e proseguendo verso il suo dormitorio.

-La ronda è finita- disse scomparendo nell’andito buio che portava alla casa comune dei Serpeverde.

***

Hermione si trovava davanti alla torre di Astronomia lì, le aveva dato appuntamento il moro Blaise Zabini, una sorta d’inquietudine l’avvolse in quel momento. ricordò che lì non meno di due anni prima era morto il suo amato preside e socchiuse gli occhi al ricordo delle morti della battaglia cruenta che avevano avvolto il castello mentre una lacrima le scorreva lungo il viso.

-Piangi Granger- disse Zabini arrivando in quell’istante. Hermione si asciugò in fretta le lacrime con la manica del maglione e senza rispondere raggiunse il moro.

-Io vado a destra e tu a sinistra- disse.

-Perché? Chiese lui. Possiamo farlo insieme non ho alcun problema a camminarti affianco disse ancora Blaise.

-Non ti fa schifo camminare con una sudicia mezzosangue- lo rimbrottò Hermione.

-Dovresti saperlo, Granger- disto che il tuo amico ormai è dentro la sezione auror che io non ho nulla da spartire con i mangiamorte e lord Voldemort.

-Già se non fosse che sei amico di Malfoy-

-Già, se lo conoscessi un poco, non ti starebbe così antipatico disse Blaise e Hermione spalancò la bocca per lo stupore.

-Chiudi la bocca. Potrebbero entrare le mosche- disse ancora.

I due dopo quello scambio di battute, non parlarono più fino a quando davanti alle scale che conducevano ai dormitori dei Serpeverde, non si separarono.

Hermione prese nuovamente le scale, diretta alla torre e Blaise scese verso le segrete.

Una, due rampe e poi venne come avvolto dalle tenebre, non se ne curò continuando a camminare avrebbe raggiuto le segrete anche bendato, ma all’improvviso qualcosa lo fece fermare.

-Blaise- qualcuno con la voce rotta dal pianto lo chiamava. Lei lo chiamava. Il moro si girò all’improvviso verso la statua che ora stava al suo fianco e da lì spuntò Ginevra Weasley con i capelli sconvolti e le lacrime agli occhi.

-Cosa è successo? Cosa ti ha fatto?- disse con rabbia il giovane Zabini.

La ragazza non riuscì a parlare, li corse incontro e si buttò tra le braccia del moro.

Pianse, pianse tantissimo e Blaise non riusciva a calmarla.

-Sa di noi- disse tra un singhiozzo e un altro.

-Sa tutto e vuole rivelarlo- aggiunse la rossa mostrando tutta la sua disperazione.

Il pianto di Ginny, irrefrenabile nascose tutti i rumori della notte, soprattutto nascose i passi di un’altra persona .

-Ginny!- Hermione Granger urlò il nome dell’amica. Quello che si mostrò ai suoi occhi la sconvolse. Ginny, la ragazza del suo caro e fraterno amico Harry piangeva disperata tra le braccia di Blaise Zabini.

Piangeva per quale motivo?

-Bene ci siamo tutti- disse con tono divertito Draco Malfoy uscendo dall’oscurità che fino a un attimo prima celava il suo volto.

-cosa sta succedendo-

-Oh, non dirmi che La –so –tutto- Granger, non sa cosa sta succedendo.

La canzonò Malfoy.

-Vediamo di illuminarla, chi vuole cominciare. Piattola, vuoi farlo tu?- chiese duro Draco.

-Malfoy, smettila- Disse Blaise Zabini con astio.

-Bene , il mio migliore amico mi chiama per cognome. Pare che non ho più nulla da perdere- aggiunse con tono freddo.

-Granger.- disse ancora Draco.

-Hermione non credergli- disse Ginny interrompendo Draco e Blaise sentendola affermare questo si stacco da lei.

Il biondo serpeverde rise e poi continuò a parlare guardando la Granger che con occhio vigile lo osservava.

-volevo informarti che la qui presente Ginevra Weasley, tradisce da tre anni l’eroe magico con il signor Blaise Zabini- disse Draco con tono mellifluo.

Hermione Granger aprì la bocca sconvolta e guardò Ginny che abbassò il capo, sconfitta.

-Visto che la piattola viene meno ai patti e che la situazione divine giorno dopo giorno più sgradevole. Ho pensato che informarti sarebbe stata la cosa giusta. Se non erro Potter è il tuo migliore amico, giusto?-chiese Malfoy, ma questi non indugiò oltre e continuò a parlare.

-Quindi lascio a te la patata bollente :dirgli la verità o tacere.

So’ che farai la scelta migliore, i Grifondoro sono coraggiosi-.

Blaise guardò Hermione penetrandola con lo sguardo, cercando di capire cosa la grifondoro avrebbe fatto.

-Cosa ci guadagni ?-.disse all’improvviso Hermione.

Malfoy rimase spiazzato da quell’affermazione ma non si scomporre era pronto a ribattere ma fu interrotto.

-Nulla, lui è felice se le persone soffrono. E poiché per Malfoy si prospetta, una vita d’inferno vuole che anche gli altri soffrano.

-La piattola ti ha rincitrullito Blaise?- chiese spazientito Draco.

-No, Draco. Ginny mi ha solo regalato attimi di felicità. Quelli che tu non vivrai mai perché hai troppa paura di dire a Hermione quanto la desideri- concluse Zabini, girando le spalle e scomparendo nel corridoio tetro. Ginny si alzò di scatto e raggiunse Zabini, lasciando così una sconvolta Hermione davanti ad un silenzioso Draco Malfoy.

 La serpe in un attimo aveva perso la voglia di ridere e il suo proverbiale sangue freddo era scomparso.

   
 
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