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Autore: jessy16    12/11/2006    0 recensioni
Può una ragazza normale fare amicizia con i due vampiri più pericolosi di tutti i tempi? E se si innamorasse di uno di loro? La sua vita sarebbe capovolta e capirebbe che sulla terra non ci sono solo esseri umani... Sto correggendo i capitoli perchè ci sono molti errori. Quindi abbiate un pò di pazienza. Grazie ciao ciao ^_^
Genere: Dark, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Angel, Spike
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il cambiamento

 

Cap. 2 E voi chi siete?

 

-…..- parlato

_...._ pensato

 

 

Quella mattina si svegliò prima dei suoi genitori. Nonostante avesse dormito poco, non si sentì per niente intontita. Decise di prepararsi, andò in bagno e dopo essersi lavata, si guardò allo specchio: aveva delle occhiaie profonde e la pelle più chiara del solito. Si tolse i cerotti sul collo e, con sorpresa, notò che i segni di ieri sera erano spariti. Il suo collo era candido e liscio come se non fosse successo niente. Lei, però, era certa di non essersi sognata tutto. Quando si appoggiò con le mani al lavandino per avvicinare il viso allo specchio, sussultò per il dolore alla mano. Si tolse la fasciatura e si toccò la ferita che stranamente si stava già rimarginando. Certo, non guariva velocemente come succedeva ai vampiri, ma era già migliorata. Per finire, si guardò il labbro che si era già sgonfiato. Dopo essersi resa presentabile, si vestì e, quando fece per prendere lo zaino si ricordò di averlo lasciato in mezzo alla strada la sera prima. Si vestì velocemente, uscì e andò a recuperare gli zaini, mentre cercava di non tremare ad ogni rumore strano che arrivava alle sue orecchie. Tornò velocemente a casa, senza far rumore tornò in camera, preparò lo zaino e uscì dall’abitazione, nonostante fossero le sette. Lei aveva il tram alle sette e mezza, ma non le importava. Aveva bisogno di riflettere.  La cosa che più la preoccupava, non era tanto il fatto che probabilmente sapevano dove abitava, ma che non l’avevano seguita per ucciderla… e questo era molto più preoccupante!

- Ehi! Cosa ti è successo?- le domandò Dany in tram, mentre questo faceva la sua ennesima fermata della mattinata.

- Niente… Ho solo dormito poco- decise di non dirle niente di ciò che era accaduto la sera prima.

- Ti sei fatta male ieri a boxe?- continuò lei curiosa.

- Ehmmm…già! Ho colpito troppo forte il sacco -  disse evasiva.

La giornata a scuola le sembrò più pesante del solito. C’era una cosa che la disturbava, sorvolando che c’era quel rompi scatole di Yuri che la seguiva ovunque, probabilmente per menarla. Si sentiva irrequieta e più cercava di capire cosa le mancava più non trovava delle risposte.

 

 

- Che ne dici di andare al Tempo stasera?-le chiese Dany

- Non lo so….- disse lei. Non aveva voglia di uscire, ma non se la sentiva di dirle di no .

- Daiiii… Tipregotipregotiprego! Casomai incontri anche quel ragazzo carino che l’altra volta ti puntava- cercò di corromperla l’amica.

- Ok- disse sospirando, anche se il pensiero di quel ragazzo che la baciava le faceva venire il vomito.

_ Ma che mi prende? Fino all’altro giorno avrei cominciato a sbavare pensando a quel ragazzo ma ora no . Sarò solo stanca _

 

- Mamma, sono a casa!- disse, ma non c’era nessuno.

- Che strano- commentò ironica, mentre andava in cucina a mangiare, dopo aver lasciato lo zaino all’entrata.

In cucina trovò un biglietto ripiegato e dei soldi appoggiati a fianco. Lo prese in mano e lo lesse

Ciao tata,

io e tuo padre abbiamo deciso

di concedersi una vacanza

a sciare. Se hai bisogno ti ho

scritto i numeri di telefono

dell’albergo e ti ho lasciato

un po di soldi per la spesa.

Mi raccomando non fare festini

e fai a modo. Ci vediamo

 tra una settimana

Baci

Mamma e Papà

 

Dopo aver letto il biglietto, lo ripiegò, si mise in tasca i soldi senza nemmeno contarli e si diresse verso il frigo. Si fece una piadina, anche se non aveva molta fame. Poi si diresse in salotto e si accoccolò davanti alla tv facendo zapping da un canale all'altro, finché non si addormentò. Si svegliò quattro ore dopo. Aveva appuntamento con i suoi amici davanti alla discoteca alle nove e, dato che erano ancora le sei,svogliatamente fece i compiti, si lavò e riordinò un po la camera, mentre ascoltava la musica.

Alle sette iniziò a prepararsi: indossò dei pantaloni da rapper, la sua solita cintura borchiata, le allstar nere e una maglietta a mezze maniche nera con davanti scritto “Davil Angel” in oro. Raccolse i capelli neri in una coda alta. Si mise la matita nera per gli occhi e, presa la giacca, uscì di casa senza guardare l’orario, ma sapeva già che mancava molto alle nove e si concesse una passeggiata. Non sapeva dove stava andando, semplicemente camminava, mentre le sue gambe decidevano quando girare a destra o a sinistra. Ad un certo punto, non sentì più i rumori delle auto che le sfrecciavano a fianco. Alzò lo sguardo e si ritrovò nel cimitero, lo stesso dove ieri sera era iniziato quell’inseguimento all’ultimo respiro. Alzò lo sguardo alla luna che si stagliava in cielo e s’incantò a guardarla. Non si era mai accorta di quanto fosse bella. Era come se la attirasse verso di se ogni secondo di più. Senza pensarci si sedette su una lapide rotta, posta in orizzontale; Poi si sdraiò per osservare meglio quella splendida, maestosa signora e si addormentò.

 

Stava girovagando da un po’ in cerca di una cena, ma in quei cimiteri di paese non c’era mai nessuno. Persino il custode se n’andava appena il sole tramontava, lasciando aperto il grande cancello di ferro battuto. Non che gli importasse, se il cancello fosse stato chiuso lo avrebbe scavalcato, ma, per Dio, non c’era neanche il custode da terrorizzare. E lui si stava annoiando così tanto!!! Passò di fianco a un mucchio di lapidi vecchie e sentì la presenza di qualcuno. Poteva sentirne il battito regolare del cuore.

_ Finalmente si cena _ si avvicinò alla persona che era sdraiata su una lapide e si stupì non poco quando si rese conto che la persona in questione era la ragazza della sera prima che stava dormendo tranquillamente in un cimitero

_ O è incredibilmente scema o è molto sicura di se _ pensò Spike e senza riflettere tirò fuori un cellulare dallo spolverino.

Quando la voce dall’altro capo del telefono rispose, disse semplicemente

- Cimitero- e chiuse la comunicazione sedendosi su una lapide poco lontano da dove stava la ragazza, tenendola d’occhio

_ Come si fa a addormentarsi in un cimitero? Non ha nemmeno un po’ di paura? Certo che, ieri sera, si è dimostrata una scaltra combattente. Ed ha persino rotto il naso ad Angelus _ pensò. Mezz’ora dopo Angelus si presentò al cimitero e quando vide la ragazza i suoi occhi si accesero e brillarono oro. Spike si avvicinò alla ragazza per primo, mentre Angelus stava dietro di lei. Non appena Spike si chinò sulla ragazza, lei s’irrigidì appena e aprì gli occhi di scatto. Quando vide quell'essere, (perché era sicura che non fosse umano, se lo sentiva nelle ossa) lo colpì forte con una ginocchiata allo stomaco e si alzò in piedi sulla lapide, con gli occhi sbarrati e il respiro improvvisamente pesante. E rimase così, immobile, a osservare il vampiro biondo che si piegava in due su se stesso. Poi, senza voltarsi, disse

- Che cosa volete? E tu, dietro di me, puoi anche venire qua davanti…aspetta un attimo….Come cazzo faccio a sapere che siete in due?- urlò allarmata e saltò giù dalla lapide, ma prima che potesse correre Angelus le avvolse un braccio intorno alla vita e se la tirò contro il proprio petto, immobilizzandola.

- E’ quello che vorremmo sapere anche noi- disse solo, mentre stringeva la presa su quel corpo che lo chiamava come un uomo è attratto da una sirena.

- Dannazione. Mi rimarrà il livido per un po!- disse Spike

- Meglio! E ora vorreste spiegarmi cosa diavolo mi avete fatto?-chiese Jessica, mentre si dimenava, ma invano.

- Buona. Ora ti libero, ma tu non scappi o ti giuro che ti torturerò fino a che non riuscirai più a parlare.- la minacciò Angelus.

Lei annuì, e quando lui la lasciò, si sentì per un attimo perduta e avrebbe voluto tornare tra le sue braccia.

_ Ma sono cretina?_ si disse. Poi si allontanò un po’ e li osservò entrambi. Potevano benissimo passare per esseri umani alla luce del sole, peccato che sarebbero arrostiti!

- Hai fatto qualche incantesimo di recente?-le chiese il vampiro moro. Lei lo fulminò con lo sguardo e disse

- Scusa, ti sembro una da incantesimi?-disse guardandolo con un sopracciglio alzato

- No, ma dato che sai cosa siamo…- disse lui, mentre assottigliava lo sguardo e pensava velocemente a una possibile soluzione. Per caso notò la mano fasciata e, improvvisamente, collegò le cose. Senza parlare si avvicinò svelto alla ragazza e le prese la mano stringendo la sua intorno al polso piccolo e cominciò a sciogliere la fasciatura

- Hei! Lasciami! Che diavolo fai!- cercò di sottrarre l’arto ma la presa del vampiro era troppo forte. Quando il palmo fu esposto alla luce della luna il vampiro passò un dito sopra la ferita e entrambi furono attraversati da una scossa calda giù per la schiena.

- E’ chiaro-disse solo lui, tenendo sempre la mano su quella della ragazza. Lei assottigliò lo sguardo e per poco non si mise a fare le fusa.

- Bene. Dato che per te è così chiaro ti spiace illuminarci?-disse Jessy, mentre cercava di far trasparire la rabbia nonostante si sentisse incredibilmente calma e rilassata.

- Dopo che ti sei ferita ieri sera, il tuo sangue è entrato in contatto con il mio e tra noi si è creato un legame.- spiegò

- Tipo quello tra Sire e Childe?-chiese la ragazza

Angelus ghignò – Noto che sai molte cose su di noi- la ragazza alzò solo le spalle e lui continuò.

- Al tuo sangue si è mischiato il mio, per questo motivo le tue ferite guariscono più in fretta e senti la presenza d’altre persone, anche se non le vedi. In ogni caso non è come il legame, ma solo una blanda imitazione di esso, ma io posso sentirti e lo stesso vale per te- finì lasciandole la mano che ricadde lungo un fianco. Jessy riprese la benda e, mentre si rifaceva la fasciatura, disse

- Fantastico! Allora, è per questo motivo che non riesco a guardare il sole.- mormorò

- Ed è anche per questo che sei attirata dalla luna- disse Spike che stava fumando

- Ehi come… Lasciamo stare! Non lo voglio sapere! E’ per questo motivo che sento il bisogno di..- Ma non finì la frase perché cominciò a suonarle il cellulare. Lo estrasse dalla tasca dei pantaloni e rispose.

- Pronto-

- Si può sapere dove diavolo sei?-

- Ciao anche a te Matte! E, comunque, sono dove diavolo mi pare!-

- Non ti ricordi che dovevamo incontrarci alle nove davanti al Tempo?-

- Perché, che ore sono?-

- Non hai l’orologio? Santa ragazza!-

- Non devo mica avere l’orologio per forza. E poi non è così tardi - disse guardando i due vampiri.

- Comunque, dove sei?-

- Al cimitero, e prima che tu dica altro mi sono addormentata mentre guardavo la luna.-

- Io l’ho sempre detto che sei strana!- mentre il suo amico parlava, lei mimava con la mano una bocca che parlava, per prenderlo in giro.

- Se se, come vuoi! Comunque sto arrivando. Voi intanto entrate.- disse alla fine

- Uff. Ok. A dopo- e la telefonata si concluse. Jessica mise via il cellulare e si voltò cominciando a camminare, ma si sentì circondata e guardandosi ai lati notò di non essere sola

- E voi due cosa avete intenzione di fare?-chiese accigliata

- Veniamo con te-  disse Angelus

- STOOP! Io devo andare in discoteca con gli amici e voi non lo siete. Perché non andate a cenare da qualche altra parte?- disse

- Lo faremo in discoteca- disse Spike

- Ma…- cercò di replicare

- Abbiamo detto che veniamo con te. E poi devo tenere d’occhio la mia nuova creatura-disse Angelus

- Punto primo io non sono la creatura di nessuno e punto secondo potrei almeno sapere come vi chiamate?- disse cercando di rimanere calma

- Angelus-

- Spike-

- Che bei nomi. Più che Angelus dovevano chiamarti Lucifero. Spike = chiodino…- e appena smise di parlare, scoppiò a ridere, mentre i due vampiri la guardavano perplessi

- Perché non hai paura di noi?- chiese Spike, una volta che Jessy ebbe finito di ridere.

- Vediamo. Se mi avreste voluto uccidere lo avreste già fatto e poi…boh..istinto-

- E se ti uccidessimo ora?-le chiese Angelus con sguardo serio

- Allora datevi una mossa e fatelo subito!- gli rispose a tono poi s’incamminò seguita poco dopo dai due vampiri, diretti al pub.

 

 

 

Ringrazio chi ha commentato e letto fino ad ora…spero che vi piaccia anche questo cap... ciao ciao

  
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