Questi personaggi non sono miei e la storia non è scritta per scopi di lucro.

Tu sei il mio paradiso ma io potrei essere il tuo inferno

Pov Edward
Stiamo andando verso una radura che conosco bene, mi sento ansioso perché finalmente oggi cadranno tutti i muri che ho costruito intorno a me da tempo, troppo tempo. Devo parlarle e devo spiegarle la situazione, devo dirle che è in pericolo con me, che non sono giusto per un essere fragile come lei, che potrei ucciderla anche solo con una carezza, ma non è facile parlare di questo alla persona che ami, non è facile dirle che sei un mostro.
La amo, ormai la amo, come posso dirle che dobbiamo finire qualcosa che non ha avuto il tempo nemmeno d’iniziare. Lei è ignara di tutto, sa che c’è qualcosa di strano in me non è di certo stupida ma ignora cosa possa essere.

E’ cosi tranquilla in questo momento, mentre la macchina sfreccia sull’asfalto a velocità costante, guarda fuori dal finestrino e osserva il mondo ancora con occhi da bambina ma dentro di se ha la forza di una grande donna.

<< Edward >> attira la mia attenzione chiamandomi e mi volto verso di lei. Appena il mio sguardo sfiora i suoi occhi, le sue guance s’imporporano istantaneamente. Ed il mostro affiora, cerca di uscire ma lo ricaccio dentro e lo chiudo nell’angolino in cui è destinato a stare.

<< Siamo quasi arrivati >> le dico, comprendendo il motivo per il quale mi ha chiamato.

Parcheggio in uno spiazzale e scendo dall’auto seguito da lei. La prendo per mano, ormai questo semplice contatto è quasi naturale, la guido dentro tra gli alberi folti e la vegetazione rigogliosa, si sentono fischiettare gli uccellini, si sentono gli scoiattoli che salgono sugli alberi, la natura è così viva peccato che gli uomini non le prestino abbastanza attenzione.
 Ma lei è diversa, lei si guarda intorno meravigliata e stringe la mia mano quando dei piccoli rumori la fanno sussultare, si sente al sicuro con me questo posso percepirlo facilmente, ma non so se la cosa mi fa più piacere o più  paura. Piacere perché so che non potrei ferirla mai intenzionalmente, paura perché il mostro è sempre presente anche se cerco di reprimerlo costantemente.

<< Siamo arrivati >> le dico, ci troviamo davanti ad una distesa d’erba ricoperta di fiori di ogni genere.

<< E’ bellissimo, non ho mai visto niente di più bello >> dice, mi guarda per un attimo e poi abbassa lo sguardo imbarazzata.

<< Siediti >> le dico, mi abbasso e la trascino giù con me. Trascorriamo un po’ di tempo così, semplicemente non parlando e guardandoci negli occhi.

<< Parlami >> spezza il silenzio all’improvviso, cercando la mia mano.

<< Cosa vuoi che dica? >> le chiedo, non mi sento pronto e forse non lo sarò mai ma devo farlo comunque.

<< Dimmi solo la verità >> mi dice.

<< La verità Bella? La verità non è piacevole d’ascoltare. Ma devo dirtela, io ti amo >> le dico velocemente, lei mi guarda sorridente e cerca di avvicinarsi ma la trattengo, allora la sua espressione muta e diventa spaesata e confusa ma non dice niente, allora mi affretto a continuare.

<<  Ti amo, ma non è facile come credi, io non sono il ragazzo che credi e non sono giusto per te, sei così fragile, così delicata ed io sono un mostro >> comincio a rivelargli qualcosa, lei si avvicina e mi accarezza il viso con il dorso della mano.

<< Sei il mio Edward non sei un mostro, non sono stupida ho capito delle cose ma non m’importa >> le sue parole mi lasciano confuso, ha capito davvero che sono un vampiro, che potrei ucciderla e non le importa questo?

<< Sai che sono un vampiro e non t’importa? >> le chiedo con una voce più acida di quanto volessi.

<< Non m’importa perché ti amo, tu non sei un mostro sei l’uomo più dolce e fantastico che io abbia mai conosciuto, non ti perderò solo perché siamo diversi >> non so dove abbia trovato la forza per dirmi tutto questo, se avessi potuto piangere in questo momento mi sarei commosso.

<< Tu sei il mio paradiso ma io potrei essere il tuo inferno >>* le dico.

<< Non puoi essere il mio inferno perché sei il mio cielo, sei tutto quello che voglio, so che non sarà semplice ma non posso stare senza te perciò non mi lasciare, lotta per me, lotta per noi >> non so dove prenda tutta questa forza, ma lei è la mia Bella, la bambina più donna che conosco.

<< Lotterò sempre per te >> le dico, la bacio come non mi ero mai azzardato a fare. Il bacio diventa più profondo ed io non sento il mostro perché sono sopraffatto da altre sensazioni più intense.

Ti amo Bella e staremo insieme per sempre.
 
 
 Angolo autrice:

Ciao a tutti =) sto pubblicando una One shote sulla coppia Edward&Bella, è una rivisitazione della scena nella radura, ovviamente non mi aspetto che piaccia perché quella originale è perfetta ma spero che qualcuno mi faccia sapere quello che pensa.

*Il titolo ed una frase della storia sono prese da un noto telefilm, Grey’s anatomy che io adoro immensamente.
Recensiteee anche le critiche sono accettate XD

Baci A lexie s