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Autore: Friends Writers    17/04/2012    3 recensioni
Salve :) Bene nella Prefazione c'è scritto tutto quello che dovete sapere :) Buona lettura! By Hota e Usa
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la fine
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Erano passati anni dall’ultima battaglia contro il male e finalmente sulla Terra era tornata la felicità e la pace. Noi Sensi avevamo ripreso le nostre abitudini e la nostra solita vita di studentesse. Minako, Usagi, Makoto, Amy e Rei frequentavano l’ultimo anno di Liceo ed erano molto entusiaste di aver finalmente concluso la scuola. L’amore di Michiru e Haruka cresceva ogni giorno di più e anche Setsuna faceva progressi nei suoi studi scientifici. La cosa che pi mi riempiva di gioia era il vederle finalmente felici e rilassate. Noi Outer Sensi, non abbiamo mai saputo vivere appieno la nostra felicità, perché ostacolate dal nostro gravoso compito di guardiane. Ma ora che non c’era più alcun nemico, potevamo vivere la nostra vita come volevamo. Sui nostri pianeti d’origine c’erano le nostre essenze e bastavano loro per mantenere in equilibrio il Sistema Solare. Chibiusa era tornata nella Cristal City del futuro e io avevo trovato un’ottima amica in Usagi. Tra noi in questi anni si era creato un legame d’amicizia indissolubile e sincero. Le dovevo tanto, non solo mi aveva salvato la vita, quando mi ero sacrificata per salvare la Terra contro Faraone 90, ma mi aveva anche aiutata ad aprirmi con le persone e a mostrare il mio vero carattere. Sì le dovevo molto.
Sospirando mi diressi in camera mia, avevo appena fatto il bagno. Le mie mamme erano in sala a vedere la televisione, ma quella sera non mi andava di unirmi a loro. Dovevo pensare e riflettere. In quei giorni vedevo Usagi strana. Quando uscivamo si guardava sempre intorno e sospirava in continuazione. Ma ogni volta che provavo a chiederle cosa c’era che non andava mi rispondeva che stava bene. Non le credevo aveva qualcosa e dovevo scoprire cosa.
Mi addormentai pensando a lei.
Mi sveglia di soprassalto sentendomi chiamare, ma nella stanza non c’era nessuno e la sveglia segnava le quattro del mattino. Mi ributtai fra le coperte forse l’avevo solo immaginato. Girai il viso sul cuscino, quando un bagliore da sotto il cuscino mi incuriosì. Il Sailorofono era acceso e mi chiamavano da li.
-“ Pronto?”-
-“Hota sono io Usa”- la sua voce era tesa e angosciata.
-“ Usa-Chan dimmi”- cercavo di scacciare il sonno. Mi sedetti sul letto stropicciandomi gli occhi nella attesa di una risposta.
-“ Senti qualcosa di strano?”- Mi alzai dal letto. Perché mi faceva una domanda simile?
-“ Non Usa, io e le altre non abbiamo percepito nulla di anormale!”-
Provai a mettere la video chiamata ma lei me lo impedì bloccando la ricezione.
-“ Mi sento strana, agitata, non ce la faccio più…”- non finì la frase perché scoppio a piangere. Aveva bisogno di me!
-“ Usagi arrivo subito!”-
Dopo l’ultima battaglia contro Galaxia avevamo tutte acquistato dei nuovi poteri e fra questi c’era il teletrasporto. Potevamo teletrasportarci, ma solo nel presente e solo se dovevamo andare da un'altra Sailor. Giunsi le mani e pregai Saturno, il mio pianeta protettore affinché mi desse il potere necessario. Un aurea viola mi circondò e cinque minuti dopo ero in camera di Usagi. Era sul letto con il cuscino stretto fra le braccia che piangeva disperata.
-“Usa-Chan”- urlai io, correndo verso di lei e la abbracciai.
Lei mi guardò con occhi pieni di lacrime stringendomi forte.
-“ Mi sento strana! Ho come la sensazione di aver dimenticato qualcosa di importante!”- La guardai, il suo sguardo era smarrito.
-“ Usa da quanto non vedi Mamoru?”- chiesi con tono dolce prendendole le mani. Forse le mancava il suo principe ecco perché si sentiva smarrita!
-“ Chi è Mamoru?”- il suo sguardo cosi sincero e confuso mi preoccupò.
-“ Come chi è Mamoru? Mamoru Chiba, alias Principe Endymion il tuo fidanzato, nonché futuro marito e padre di Chibiusa, la vostra piccola Lady!”-.
Lei mi guardò ancora più confusa! Si prese la testa fra le mani.
-“ Chi sono queste persone?”-
-“ Ma che succede?”- sussurrai guardandola!”-
Mi alzai dal letto, aprendo tutti i cassetti. Doveva esseri lì. Lo teneva sempre a disposizione.
-“Eccolo”- presi il ciondolo e saltando sul letto gli e lo porsi.
-“ Usa senti la sua melodia! Cosa ti ricorda?”-
Lei aprì il carillon e la dolce musica invase la stanza. Lei ascoltò rapita quelle note, ad un tratto si premette le mani sulle orecchie cominciando ad implorarmi di spegnere il carillon.
-“ Non mi ricordo nulla. Mi scoppia la testa! Spegnilo!”-
-“ Usa-Chan guardami. Ti ricordi chi sei?”- Le presi il volto fra le mani. Lei mi guardò per un attimo smarrita.
-“ Io sono Usagi Tsukino, ma anche Sailor Moon la paladina della Terra.”-
-“ Sei anche Princess Serenity…Non ti ricordi questo?”-
-“ Hotaru, basta ma cosa stai dicendo? Io non sono una Principessa!”-
Cosa le prendeva? Perché non ricordava?
-“ Usagi dov’è Luna? Ti ricordi di Luna vero?”
Lei alzò le spalle.
-“ Sì Luna, la mia gatta nera. Da ieri mattina non la vedo!”-
-“ Impossibile! Luna non si allontana mai di casa senza avvertire!”-.
Lei non diede segno di avermi ascoltata e scese dal letto per prendere la foto sulla scrivania. Quella foto era stata scattata prima della partenza delle StarLight. Ognuna di noi ne aveva una.
-“ Hota guarda manca Minako”- disse porgendomi la foto.
Impossibile lì c’eravamo tutti. Presi la foto e trasalii nella foto mancavano parecchie persone oltre a Minako. Mancavano lei, Chibiusa, Mamoru, e tutti e tre e fratelli Kou!
-“ Cosa succede!”-
Improvvisamente una fitta lancinante alla testa mi costrinse a sedermi. Usagi mi corse incontro.
-“ Hota che hai?”-
Era da anni che non avevo un simile malore. Un'altra fitta. Sembrava come se qualcuno volesse entrarmi a forza nella testa. Qualcuno stava cercando di entrare nella mia mente. Istintivamente alzai la barriera e guardai Usagi. Stava succedendo qualcosa ed era mio compito proteggere la Principessa.
-“ Prova a chiamare le altre per vedere se sanno qualcosa!”- Lei corse in corridoio per chiamare Rei e Makoto, mentre io cercavo di contattare Artemis tramite Sailorofono, ma quello si era spento, non voleva più accendersi.
-“ Hota”-
Mi chiamò Usagi. Era sulla porta della sua stanza che mi guardava!
-“ Mi dice che l’utente è occupato!”-
Forse si stanno mettendo d’accordo tra loro, pensai.
-“ Usagi andiamo a casa mia! Michiru dal suo specchio avrà sicuramente visto qualcosa!”-.
Le presi la mano e insieme ci teletrasportammo a casa mia.
Regnava il silenzio più assoluto. La cosa era strana, In genere eravamo noi ad avvertire per prime il pericolo. Corsi in tutte le stanze e trovai le mie compagne nelle loro stanza profondamente addormentate. Mentre dalle foto lentamente scomparivano. Mentre cercavo di svegliarle, i loro corpi diventavano sempre più freddi e il loro battito sempre più flebile!
 
 
  
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