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Autore: TheTranslatorGirl    18/04/2012    5 recensioni
TRADUZIONE!
Ci sono tantissime storie dove Harry torna in dietro nel tempo di Tom Riddle, e poi rimane o viene mandato indietro. E sempre, prova a far divetare Voldemort buono. Ma cosa se le cose fossero andate diversamente? Cosa se, per una volta, qualcuno avesse seguito il viaggiatore del tempo indietro?
Genere: Angst, Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Tom O. Riddle
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
Capitoli:
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Autore Originale: TheFictionist (http://www.fanfiction.net/u/2227840/The_Fictionist)
Traduttore: The Translator Girl
Titolo Originale: Fate’s Favourite
Titolo Tradotto: Il preferito del Fato (non mi piace come suona in Italiano, quindi ho salvato anche qui la storia col titolo inglese)
Discaimer: Harry Potter non e’ mio. Ne dell’autrice di questa storia. Questa e’ una fanfiction create per puro divertimento, senza alcun lucro. Tutti I personaggi apparengono all’universo creato da J.K. Rowling.
Note:
Ciao a Tutti :)
Sono una ragazza Italiana, che vive negli Stati Uniti da anni.
Ho scritto qualche fiction mia, ma per lo piu’ sono una lettrice accanita. Questa soria e’ una delle mie preferite in assoluto, e la mia migliore amica italiana mi ha chiesto di tradurla, quindi ho contattato l’autrice e ottenuto il permesso di pubblicare la traduzione. La storia orgininale e’ complete, quindi non ci sono rischi che venga abbandonata :) Pubblichero’ costantemente almeno una volta a settimana, forse due (dipende dall’Universita e vita privata). Ho scelto di tradurre questa storia perche’ e’ la miglior caratterizzazione di Tom Riddle che io abbia mai letto in vita mia, ed e’ proabilmente la storia piu’ commentata su Harry e Tom su Fanfiction.net.
Siccome e’ un topic molto discusso su questa storia lo dico subito: questa storia non rientra propriamente nei canoni Slash. L’autrice e’ diabolica, e l’intera storia puo’ essere interpretata slash (se leggerete capirete) o no. Siccome ha cosi’ tanti slash fan, l’autrice ha scritto qualceh spin off slashy per la sua fic. Considerero’ se tradurli o meno, in relazione all richieste.
Detto cio’, se leggete ricordate di recensire, aiuta tantissimo la mia motivazione a tradurre :)
Buona Lettura ;)
Ps- Scrivendo da uan tastiera America non ho accenti. Se leggere e’ capite e’ un accento ;) In Inglese non li abbiamo! E se trovate qualche parola strana, non esitate a scrivermi. L’auto-correct di world e’ su Inglese, quindi cerca di cambiarmi tutto per la lingua anglosassone :/
 

Prologue and Chapter 1

Harry osservava il tavolo dei Grifondoro, ignorando ostinatamente gli sguardi che gli insegnati e gli student gli lanciavano piuttosto apertamente. Era la banchetto di inizio anno e lui sembrava diverso, e ne era consapevole. Il suo aspetto era diverso, e il suo atteggiamento pure. Come poteva non essere cosi’?
Era appena passata l’estate piu’ assurda della sua vita- era irreale persino per i suoi standard. Viaggio nel tempo. Aveva trascorso un intero anno nel 1943 – il quinto anno di scuola di Tom Riddle. L’anno in cui tutto era cambiato, con l’apertura della camera dei segreti e l’inizio della salita al potere del signore oscuro. Non che Tom non avesse atteggiamenti da signore oscuro. Li aveva la maggior parte del tempo. Ma non era Voldemort.
Harry poteva vedere la differenza ora. Il griffondoro sorrise divertito tra se e se. Era inconcepibile se fosse riuscito a trascorrere un anno come Harry Evans, l’altra meta’ del duo di Serpeverde, senza cambiare. Ma era il tipo di cambiamento che non si poteva spiegare a parole. Ron e Hermione riuscivano a capire che qualcosa era diverso in lui, ma Harry non sapeva neppure come iniziare a spiegare il perche’. Se gli avesse detto la verita’ I suoi amici sarebbero andati matti dall’angoscia e paura. La teoria della sua fuga, da quanto era riuscito a comprendere da discorsi qua e la’, era che la morte di Cedric lo aveva traumatizzato. Un brivido gli percorse la schiena. Non era stato per nulla facile, lo ammettava, ma non lo aveva distrutto. No.

“Harry?” Hermione lo chiamo’ con voce insicura.

“hmm?” Harry sposto’ lo sguardo sulla sua amica, sforzandosi di riconnetersi col mondo reale dopo essersi perso nei propri pensieri.

“stai bene?”

“Si” sorrise appena il grifondoro “sto bene”. E si riempi’ la bocca con una forchettata di spaghetti.

“sembri…. Diverso” commento’ la ragazza
“lo sembro?” replico’ piattamente “Un diverso migliore o peggiore?” domando facendole l’occhiolino. Lei sembrava confusa per un istante. Era sicuro di se, il primo cambiamento, eccolo. Il fatto era che Tom si aspettava confidenza, o almeno una maschera di essa. Era parte dell’essere un Serpeverde, dovevi essere il ritratto della confidenza o gli intrighi e le manipolazioni dei compagni ti avrebbero distrutto immediatamente.
Perche’ stava pensando a Tom? Era finite. Ora era nel suo tempo, e sarebbe impazzito se avesse continuato a pensare al passto. Voldemort era ancora qui.

“Solo diverso” rispose finalmente la riccia. Lui si strinse nelle spalle, come se avesse capito.

“le persone possono cambiare” rispose lui a bassa voce. Lui era cambiato, e sperava che Tom non lo facesse. Lo aveva sperato cosi’ tanto… eppure Voldemor era ancora qui nel suo tempo. Forse l’univesro dove era Tom aveva preso una strada alternative, se una cosa cosi’ fosse possibile.
Ci sarebbe un altro se stesso, probabilmente, e vivrebbe coi suoi genitori. Tom sarebbe sicuramente diventato Ministro della Magia prima di raggiungere 30 anni. Le labra del grifondosro si contorsero in un ghigno. Zevi Prince sarebbe un Master di pozioni che viagga il mondo mostrando quanto e’ bravo. Ma si era lasciato andare nelle sue fantasie. Non poteva stare a domandarsi se potrebbe essere andata cosi’. Non poteva. Come avrebbe volute che il suo cuore obbedisse alla mente per una volta.

“credo di si’ “rispose Hermione, studiandolo”.

Prima avrebbe deciso di dire tutto alla sua migliore amica, ma stare un anno sotto intensa osservazione di quello psicopatico di Tom avrebbe reso tutti piu’ nervosi ed attenti a rivelare i propri segreti.

Eccolo ancora, a ripensare al passato. Era solo difficile aggiustarsi al proprio tempo. Quando era entrato nella sala grande aveva quasi camminato d’istinto al tavolo dei serpeverde, e i commenti di Draco Mlafoy lo avevano solo divertito. Lo aveva quasi chiamato Abrax, perche’ si somigliavano tantissimo.

Mangio’ un’altra forchettata di pasta. Lo smistamento era quasi finito, e ogni casa aveva parecchi nuovi student. Si strinse le mani sulle proprie gambe, cercando qualcosa da fare. Si sentiva a disagio ad essere seduto li, era surreale. Non sarebbe dovuto esserlo, ma lo era. Quasi quasi desiderava essere ancora nel 1943, il che era ridicolo, considerando che aveva speso buona parte del suo tempo con Tom a cercare di trovare un modo per tornare dove era ora. Chi lo sapeva che l’unica cosa di cui aveva bisogna era di essere colpito da un Avada Kedavra. APPENA era riuscito ad accettare il proprio posto nel 1943, si era ritrovato nuovamente nel tempo giusto.

Il destino lo odiava.

Con furore.

Appena il banchetto spari’ di fronte agli occhi degli student, mentre Harry cercava di partecipare alle conversazioni intorno a lui al meglio che poteva, Silente si alzo’ per parlare.
E una luce Bianca accecante apparse nel mezzo della sala grande.

Tutti gli studenti la fissavano straniti, in un misto di terrore e curiosita’. Harry senti’ lo stomaco contrasi. No. Non poteva essere. Ma quella luce… era cosi’ familiare. Le voci che provenivano dal tunnel di luce diventavano sempre piu’ alte, come un treno che esce di corsa da un tunnel.

“Sei sicuro abbia funzionato?” Quello era Alphard

“Stai insinuando che Tom possa aver sbagliato qualcosa?” E quello era Lestrange – Psicopatico come sempre. Harry ebbe l’insensa sensazione di dover scoppiare a ridere istericamente mentre le cinque figure apparivano chiaramente nel mezzo della sala grande. Alphard Black. Cygnus Lestrange. Abraxas Malfoy. Zevi Prince. Tom Riddle. Il silenzio cadde nella sala.

Harry osservo’ Tom lanciare uno sguardo al vecchio preside, le labbra leggermente incurvate alla vista della veste multicolore con api disegnate sopra, prima di scanenrizzare l’intera sala grande, per poi tornare ad osservare il preside.

“Sto cercando qualcuno” Disse Tom “Harrison Evans”. Subito un mormorio percorse la stanza. Harry si morse il labbro inferior, l’erede di Serpeverde aveva sempre avuto un debole per le entrate drammatiche. “Tutti voi potreste conoscerlo come Harry Potter?”

Tutti I mormorii morirono istantaneamente, tutti gli occhi puntati su harry manco fosse un segnale stradale fosforescente. Harry decise che, a questo punto, veleva la pena alzarsi in piedi. Tom ghigno’.

“Dunque sei ancora vivo? Dannazione. Stavo diventando quasi speranzoso”

 
*** Fate's Favourite ***

 
Harry senti’ un ghigno apparire sul proprio viso.
“No” Rispose con aria pensosa “Non sei divertente comunque. I metterei da parte il sogno di diventare un comico… cosa ci fate qui?”

“Ti cercavamo” Abraxas offri’ come spiegazione “A Tom mancava vedere la tua deliziosa faccina e ha deciso di andare a caccia per trovarti. Evidente favoritismo, questo e’ quello che dico…”

Harry arcuo’ un soppracciglio alla spiegazione. Tom lancio’ un espressione esasperata in sua direzione. Il ghigno sulla faccia del grifondoro si espanse.
“Aw, l’ho sempre Saputo che ti sarei mancato” escamo’ mielosamente.
“Era diventato noioso” Tom Rispose “ nessuno da mandare all’ospedale”. Harry apri’ la bocca insignato, poi la chiuse, e la riapri’ ancora.
“E’ successo solo una volta sola”  aggrotto’ le ciglia. Tom ghigno’ visibilmete.

“Cosa sta succedendo qui? Silente inquisi’, suonando equalmente forse e senza forze.
Harry si ricordo in un flesh che erano ancora nel mezzo della sala grande.

“Harryson Evans e’ harry Potter” Abraxas rispose semplicente. “E noi abbiamo deciso di prenderci una vacanza futuristica, e riguardo a lui… e’ il cappello parlante quello? Eccelente, Assumo che possate crearci spazio nel dormitorio di Serpeverde”.

Silente accrucio’ leggermente l’espressione, e c’era una mancanza totale del luccichio tipico nei suoi occhi. Harry prese il tempo di osservare il tavolo grifondoro dietro a se.

Ron sembrava avesse appena ricevuto un pugno nello stomaco. Hermione sembrava pietrificata. I suoi occhi vennero attirati da Ginny, che guardava Tom in assoluto orrore. La faccia della rossa era bianchissima. Harry senti’ un pizzico di compassione apparire in se. Merda. Non aveva pensato a questo.

“Non sono sicuro sia possibile” Il preside rispose gentilmente. Tom sorrise, sedudente, ed assolutamente terrorizzante.
“Devo forse andare a cercare una stanza da alter parti?” domando’ educatamente “Forse la mia versione futura?” Silente sbianco’ all’implicazione e Harry arrugo la fronte.

“Quanto sei stato qui, Tom?” Doamndo’ il griffondoro. Tom rispose con uno sguardo innocente, prima di cambiare espressione e marciare velocemente in sua direzione. Harry trattenne il respire quando Tom lo afferro’ per lacravatta griffondoro, trascinandolo verso il cappello parlante.

“Ri-Smistalo” ordino’. Il cappello sbatte gli occhi, o l’avrebbe fatto se il cappello avesse avuto occhi. Bhe, certo, Harry supponeva che la maggior parte dei cappelli non leggevano nella mente e parlavano… “Grifondoro” Tom disse. “Mi dovete prendere per il culo. Dannazione, tu eri davvero l’agnello safrificale della luce”

“L’ho gia rimistato due volte” il cappello si lamento’ “non lo faccio piu’. Mi fa venire mal di testa questo qua”. Harry lancio’ uno sguardo al resto dei serpeverdi e subitu tutti perseroi l’espressione di simpatia e compassione verso il cappello.
“allora giusto dii Serpeverde” Tom rispose fermo “E non dovrai nemmeno avvicinarti al suo cervello perverso”
 “cervello perverso?” Harry rispose delicatamente “E me lo dici TU?”
“Grifondoro” Tom continuo, come se dovesse mettere in chiaro le cose assolutamente “immagino sia il complesso del Heroe…”
“Non ho un complesso da eroe!” Harrry insisti’.
“No” Lestrabge commento cattivamente “lo hai davvero. E’ disgustoso.”
“Cosa?” Harry incline leggermente la testa, sorridendo “come te?”
“Non sono patetico” Cygnus quasi sibillo’ in rabbia. Harry si limito a ghignare, osservando l’altro diventare sempre piu’ agitato alla sua insistenza.

Cosi’ le stanze furono decise.
Finalmente. Circa mezz’ora dopo e un paio di tentative falliti nel far tornare gli studenti nei propri dormitory, tutto era sistemato.

La ciurma del 1943 aveva dei letti nel dormitorio di serpeverde, con un programma scolastico ciascuno. Tom discusse che avevano bisogno di 6 letti, e Harry rifiutava stoicamente di essere rimistato, portando Abraxas, Zevi e Alphard  a scommettere galeoni a riguardo.

Appena tutte le sistemazioni divennero ufficiali, tutti gli student, prima distratti e spaventati, iniziarono il gossip riguardante I nuovi arrivati. Hermione assicuro’ Harry che avrebbero parlato nella stanza commune, ma ora doveva occuparsi del primo anno. Ron lo stesso. Erano presi nel loro ruolo di prefetti. Tutti gli altri Weasley dovevano consolare la loro sorellina minore. Harry si senti’ leggermente in colpa a non andare con loro.

“sei davvero IL Harryson Evans?” un serpeverde, di cui Harry si ricordava vagamente facesse di cognomen Nott, gli domando’ a voce alta.
“Ciao” Rispose Harry, a disagio. I serpeverde di questo tempo li stavano fissando, formando nelle loro menti le proprie opinion e I propri statagemmi da mettere in pratica una volta ottenute le informazioni necessarie.
“ma questo significa che tu sei Tom Riddle” mormoro’ Nott, I suoi occhi davano via l;interesse che la sua postura nascondeva.
“sei per caso parente di Pollux Nott?” domado’ Tom fingendo vago interesse.
“E’ mio nonno” Nott rispose. Tom annui.
“Mm, ci somigli” fu l’unica risposta data.

“Non e’ possibile che Potter e Harryson Evas siano la stessa persona” Pansy Parkinson esclamo’, in maniera piuttosto stupida pre Harry “ Evans e’…” si perse nei suoi pensieri la ragazza, arrossendo leggermente  sulle guance.
“Ti assicuro, lo e’? Tom rispose freddamente “Parkinson, giusto?” Pansy fisso’ il pavimento, intimidita. Harry sospiro. A tom non era mai piaciuto Cassius, il nonno di pansy.

“Non puoi perdere il tuo temperamento psicopatico per la prima notte? Uff… tu hai un serio complesso di superiorita’”
“Non e’ un complesso se lui e’ veramente meglio di chiunque altro” Cygnus sputo’ difensivamente “Tom, ti prego. Questo era contro di te. Ti prego, lasciami insegnare a Evans le buone maniere”
Tom pareva vagamente divertito. Harry rise, la risata aveva una nota crudele che era di sicuro stata assimilata dall’erede di Serpeverde.
“Oh essere superior” Harry ammiro’ con evidente presa in giro “ Ti imploro di permettermi di insegnare certi trucchetti a Lestrange. Potro’ perfino trovare biscottini per cani e un collare – sarebbe adorabile” Sbatte’ le soppracciglia. Cygnus lo guardo’ furibondo, ma Zevi, Abraxas e Alphard sembravano evidentemente divertiti.
“Dannazione, e’ bello riaverti Harry” Alphard esclamo’.
Harry scosse la testa.
L’interrogatorio continuo’.

Molto tempo dopo, quando gli insegnanti iniziarono davvero ad insistere, tutti I serpeverde (presenti e del passato), iniziarono a camminare verso il proprio dormitorio, e Harry si avvio’ verso la torre Grifondoro. Or ache l’effetto sorpresa era passato, inizia a sentire lo stomaco contrarsi all’idea di cosa avrebbero pensato I suoi amici.
Doveva presto presentare I due gruppi di amici, passati e presenti, e onestamente, non pensava fosse una cosa terribile. Per quanto lo riguardava I due gruppi potevano stare separati e non parlarsi mai. Certo, sarebbe stato fantastico che I due gruppi diventassero uno solo… ma Harry sapeva era piuttosto impossibile come cosa.

Ci fu un improvvisa immobilita’ nella torre grifondoro quando entro dal ritratto, e tutti I suoi compagni lo osservavano con espressioni fredde e sospettose. Ginny era seduta sul divano, intorno all sue spalle le braccia dei gemelli. Improvvisamente Harry si senti’ uno schifo.

“Ciao ragazzi”

“Ti sei dimenticato di dirci qualcosa, Harry?”
 
 
 
 
 
  
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