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Autore: youweremysummerlove    18/04/2012    1 recensioni
Il manager ci vuole vedere sempre sorridenti. Non dobbiamo avere problemi. Dobbiamo essere "fighi". La gente deve capire, o almeno deve credere, che noi abbiamo una vita perfetta. Che non abbiamo problemi, crisi di identita' o quant'altro.
Io i problemi ce li ho. E' proprio uno di loro che mi tormenta da piu' di un mese.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non posso continuare la mia vita in questo modo. Non sapendo che stavo mentendo alle persone che piu' amano, alle persone che mi stanno vicine, ma cosa peggiore e' che stavo mentendo a me stesso.
Non volevo ammettere quella verita' che magari mi avrebbe portato alla rovina. Ma credo che adesso sia ora di cambiare la solita routine e ammettere cio' che sono veramente. Questa cosa magari rovinera' la mia carriera, cio' che ho costruito da due anni a questa parte. 
"Lotta sempre per cio' che vuoi" mi diceva mia madre quand'ero bambino. Il problema e' che non capivo bene quella frase perche' non avevo avuto mai occasione di rifletterci.
Oltre a mentire, se non mi butto, non sapro' mai cosa mi dara' la vita, il futuro che sta proprio davanti ai miei occhi. Se la mia vita migliorera' o peggiorera'.
Certo, cosa penserete adesso? "Ma che problema avra' il nostro Harry Styles a 18 anni?" Beh gente, voi non cantate in un gruppo. Voi non state a contatto con 4 ragazzi tutti i giorni. Voi non condividete ogni vostro momento piu' bello o piu' brutto con 4 persone ogni giorno. 
Se avete problemi vi chiudete in camera vostra e urlate. Io non posso urlare, devo soffrire in silenzio.
Il manager ci vuole vedere sempre sorridenti. Non dobbiamo avere problemi. Dobbiamo essere "fighi". La gente deve capire, o almeno deve credere, che noi abbiamo una vita perfetta. Che non abbiamo problemi, crisi di identita' o quant'altro.
Io i problemi ce li ho. E' proprio uno di loro che mi tormenta da piu' di un mese. E' proprio uno di loro che mi rende antipatico, scontroso e poco amichevole con gli altri.
"Harry, puoi firmarmi questo cd per favore?" e cosi' sorrido e annuisco, come se la cosa che sto facendo in quel momento e' cio' che realmente voglio fare. Quando invece l'unica cosa che voglio fare e'...Ok, non continuo, mi prenderete per pazzo.
Ci troviamo a New York a fare l'ennesimo signing per le nostre fan. Devo tutto a loro. E' grazie a loro se adesso siamo cosi' famosi. E' grazie a loro se stiamo ottenendo successo anche in America. Chi l'avrebbe mai detto? Avrei visto me a 18 anni a lavorare in una panetteria con mia madre, non a cantare davanti a 100 mila ragazze che urlano il mio nome. Devo dire che cio' che mi sta succedendo e' qualcosa di incredibile. "Un momento che non dimenticherai mai, che fara' parte della tua vita, che porterai alla tomba", dice il mio manager.
Ed ecco che dopo aver firmato piu' di 100 cd, saliamo sul furgoncino per tornare in hotel. "Bene ragazzi, sono quasi le 7 di sera. Da ora avete tempo libero per altri due giorni. Fate quello che volete ma non uscite da soli. Portate Paul sempre con voi. E uscite tutti e 5", disse il manager. "Dobbiamo andare in bagno anche tutti insieme?" domandai io con aria piu' antipatica che potessi avere. 
Il manager mi guardo' con gli occhi storti, poi usci' dalla camera salutandoci.
"Okay ragazzi, io credo che andro' a dormire in camera mia. Sono davvero esausto." Disse Liam.
"Mi aggiungo anch'io amico!" Disse Zayn accompagnato da Niall.
"Che palle, dovevamo stare per forza insieme?" chiesi alla mia mente.
"Si puo' sapere che hai?" mi domando Lou Lou (si, lo chiamavo cosi'.)
"Niente, sono solo stressato. Aspettavo questo momento di relax da non so quanto.".
"E ci credo. Non ci siamo fermati un minuto. Il manager dire che ci sta trattando come robot e' dire poco. Ma sono felice, lo sono davvero."
"Perche'? essere trattato come un robot io lo trovo alquanto stressante." ribattei io.
"Ma vedere le nostre fan piangere di gioia, ridere, urlare i nostri nomi e' qualcosa che non ti capita tutti i giorni. Siamo famosi e dobbiamo tutto a loro. Sto vivendo il momento piu' bello della mia vita. Con un abbraccio riesco a far felice mille ragazze. E per me, che non sono mai stato nessuno, e' qualcosa di grandioso. Rendo felice le mie fan e questo mi fa stare bene".
Sorrisi, ascoltavo attentamente quelle parole. Fissavo quelle labbra cosi' carnose, la sua voce rimbombava nella mia mente. Era un ragazzo davvero speciale e forse anche per quello adesso sono innamorato di lui. Esatto, Harry Styles, il ragazzo che e' stato con mezza Inghilterra, e' innamorato del suo migliore amico, compagno di band, compagno di stanza nonche' suo fratello, non di sangue ovviamente.
"Perche' mi guardi cosi'? non starai mica per piangere vero?" mi domando'.
"Ma no...stavo solo pensando che quello che hai detto e' cosi' bello...ultimamente mi sto godendo molto poco questo periodo."
"Dovresti godere ogni singolo secondo di questo periodo, perche' sono momenti che non tornano piu' indietro. Sei l'Idolo di milioni di ragazze...sei bellissimo, sei affascinante, sei unico. Dovresti esserne fiero."
"Io sono fiero di avere accanto una persona come te."
"Cosi' mi fai arrossire Hazzino del mio cuore."
"NON.CHIAMARMI.MAI.PIU'.IN.QUESTO.MODO" dissi con aria di sfida.
"Hazzino mio, vieni qui vieni qui".
Presi il cuscino vicino al divano e cominciai a colpirlo. Cosi' finimmo col fare una gara di cuscinate, a rincorreci come due bambini.
Correndo per tutta la stanza, non ci rendemmo conto del fatto che le ore passavano ed entrambi stavamo bene, forse per la prima volta. Non avevamo mai avuto del tempo libero per liberare il nostro lato infantile da quando eravamo in America, eppure in quel momento fu come se ogni incertezza, paura, ansia, non fosse mai esistita e io stavo bene e in pace con me stesso.
"Tregua, tregua! corri bene ricciolo, sono sfinito!".
Lo guardavo con il mio solito sorriso ad ebete che avevo spesso quando lo fissavo senza un valido motivo. 
Cercai di sfoggiare le mie fossette, per portarlo a me e baciarlo. Ma lui si alzo' cercando evitare il mio sguardo e ando' nel frigo della stanza per prendere qualcosa da bere.
O ora o mai piu', dissi a me stesso.
Mi avvicinai a lui. Potevo osservare il sudore che partiva dalla fronte e finiva sulle sue guancie rosse. Potevo sentire il fiatone mentre beveva l'acqua e potevo sentire il suo sguardo puntato sul mio.
Gli levai la bottiglia dalle mani e senza aggiungere altro avvicinai il mio viso al suo. 
Non mi aspettavo di certo la sua mano sulla mia schiena che mi faceva pressione e mi avvicinava sempre di piu' al suo corpo.
In quel momento, forse il piu' bello di tutta la mia stupida esistenza, mi sentivo vivo e bene con me stesso.
Sapevo di aver fatto la cosa giusta e non badavo alle consequenze che sarebbero state drammatiche.
Le sue labbra, perfettamente umide, si univano alle mie. Eravamo una cosa sola divisa in due corpi. Per la prima volta mi sentivo al settimo cielo, e non era con una ragazza ma con lui. Il migliore amico che avevo sempre cercato, la figura maschile di cui avevo bisogno, sin da piccolo, ma che mai avevo trovato. Era lui, l'uomo che volevo accanto a me fino alla fine dei miei giorni.
  
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