Il mercato quella mattina era gremito di gente. Le bancarelle, distribuite lungo tutta la via principale, accoglievano disordinate i numerosi acquirenti del giorno. Il sole, sebbene non fosse ancora l’ora più calda, aveva già raggiunto lo zenit e illuminava le chincaglierie dei banconi, che rilucevano con i loro bagliori metallici come di luce propria.
Era uno spettacolo, lo era sempre stato e lo sarebbe stato sempre.
Benjamin adorava passare per quella strada e osservare ciò che i venditori avevano da offrire. Era in grado di riconoscere al tatto tutti i tipi di stoffe, dalle sete più pregiate d’oriente ai capi in lino delle sette foci del Nilo; sapeva distinguere il curry dalla paprica, lo zenzero dalla cannella. Eppure, ogni volta che voltava la testa, era colpito da un nuovo odore, colore o particolare che prima non aveva notato.
Benché fosse in ritardo non poté fare a meno di lanciare un’occhiata alla bancarella nell’angolo destro, subito prima dell’inizio della piazza. Lo vide subito, anche se in realtà credeva di avere poche speranze di trovarlo; un velo ceruleo faceva bella mostra di sé appeso ad una delle prime grucce.
Da quando Tia l’aveva visto, ormai ben più di due giorni prima, non poteva smettere di pensarci. Forse proprio perché, benché le si fossero illuminati gli occhi, Tia aveva proseguito velocemente per la sua strada, senza più voltarsi. D’altronde non potevano permetterselo. Sebbene fosse probabilmente di media fattura e nessun genitore avrebbe mai potuto negarlo al figlio, soprattutto se se lo fosse meritato quanto la piccola Tia, non poteva ancora essere loro. I pochi soldi che in quegli ultimi mesi erano riusciti a mettere da parte servivano a ben altro, non c’erano scuse; prima se ne sarebbero andati, meglio sarebbe stato. E aveva ragione Tia, ancora una volta, evidentemente il tempo di essere felici non era ancora giunto, ma sarebbe arrivato presto.
Suo malgrado proseguì lungo la strada e, superate le ultime bancarelle, si ritrovò in un piccolo vicolo sterrato, più fresco e libero. A giudicare dalla posizione del sole era molto tardi, più del previsto, evidentemente non aveva calcolato bene i tempi.
Sperò solo che lo zio non fosse troppo arrabbiato.
Sì asciugò il sudore dalla fronte, assicurò meglio il sacco di juta che aveva sulle spalle alla schiena, e cominciò a correre.