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Autore: Alii97    18/04/2012    3 recensioni
La storia romantica e intricata di una ragazza che rincontra il suo vero amore.
Sorgeranno vari problemi, un viaggio improvviso per Milano e un ragazzo incontrato là.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1

_CAPITOLO 1_

 

Uff.... Sono tre ore che questa qui va avanti a parlare dei suoi problemi familiari, mi chiedo se abbia capito che ci siamo incontrate solo per motivi lavorativi e non per discutere del modo acido con cui sua madre le ha chiesto di partecipare alla cena di famiglia due giorni fa.

<<  Luce! Sei proprio tu? Oh mio Dio da quanto tempo non ci vediamo! >>  Chi mi chiama? Beh chiunque sia deve essere santificato!

<< Scusa un momento Beth  >> Chiedo alla mia collega di aspettare un momento, mi giro e riconosco una donna alta, con il seno prosperoso, capelli tinti biondo platino, lisci.... Mi sembra quasi una barbie, solo versione intellettuale, con occhialetti da maestra. 

<< Sissi! Da quanto tempo che non ci vediamo! Come stai? >> Era una delle mie compagne di liceo.

<< Io sto bene, ultimamente me la sto spassando parecchio! Scusa ma sbaglio o sei ingrassata un pochino, non é che sei incinta per caso? Ahahahah > > Sissi é sempre stata così per me, una amica, ma anche un po' nemica. 

<< Ma che dici! Non ho più un fidanzato da secoli. >> La mia ultima relazione è stata a distanza, con un uomo conosciuto in Egitto, la meta del mio ultimo viaggio.

Diciamo che non fu una grande idea quella di mantenere un rapporto a chilometri di distanza.... La relazione finì tre settimane dopo che tornai in Italia.

<< Allora immagino che tu per questa sera non abbia impegni, abiti sempre in periferia giusto?! Allora ti passo a prendere, alle 20 fatti trovare pronta, ho una grande sorpresa per te! E comunque ti trovo in gran forma. > >

<< Scusa ma veramente questa sera io non potrei.... >>  Cerco di rispondere ma niente ormai é andata. Mi toccherà annullare la mia riunione. Tutti quelli che conoscono Sissi sanno che quando ha in mente qualcosa nessuno può rimuovergliela.

Così telefono alla mia migliore dipendente, nonché migliore amica, Sarah. Le dissi di rinviare la mia riunione bisettimanale riguardo alla collezione di abiti che sto confezionando con un aiuto da parte delle mie dipendenti, che mi suggeriscono idee e mi aiutano nella realizzazione dei seguenti.

 

Alle 19 rientro a casa.

Sono distrutta.

Beth non smetteva più di raccontare fatti esterni al lavoro, quindi cambiando argomento bruscamente più volte sono riuscita a farle capire che non mi interessava sapere nulla sulle sue indecisioni riguardo al mettere nel suo salotto tende blu o bianche.

Merda.

Mi sono completamente scordata del mio appuntamento con Sissi. E ora cosa mi metto, sono mesi che non esco la sera per queste occasioni!

<< Okay, calma Luce. Possibile che gestendo uno dei più importanti negozi di moda della città, io non abbia neanche un abito da sera?! No. >>  Velocemente mi precipito nella mia cabina armadio e dopo aver scartato almeno una ventina di abiti da sera opto per un tubino nero, classico, con una collana di perle nera e bianca e tacchi alti neri.

Guardo l'ora, le 19 e 45, tempo per trucco e piastra.

Alle 20 ho miracolosamente finito di prepararmi e mi avanza anche il tempo per dare del cibo al mio gatto, Zia, che non ha smesso mai di miagolare da quando sono arrivata.

Poco dopo suonò il campanello, era Sissi. La guardai con occhio curioso, indossava scarpe altissime rosa shocking dello stesso colore della minigonna, sopra un top nero con molte paillettes. I suoi capelli erano diventati ricci e i suoi occhiali erano svaniti!

Beh per la verità a me sembra un po' un fenomeno da baraccone.

<< Allora cara sei pronta a partire? >> Mi chiede lei.

<< Si, voglio proprio vedere la sorpresa! >> Rispondo con tono sicura, soffocando una risata vedendo che aveva un pezzo di insalata tra i denti.

Io non mi reputo perfida quindi con il modo più discreto che ho la avverto dell'insalata. Lei tira fuori un piccolo specchio dalla borsa, si gira di scatto e quando si rigira vedo di nuovo il suo sorriso bianco e perfetto.

 

Ci fermiamo davanti un affollato ristorante molto bello. All'interno ci sono poltroncine bianche, cocktail colorati serviti da eleganti camerieri e tanti tavoli apparecchiati, tra questi ne noto uno molto grande con almeno una ventina di persone lì sedute. Strano tutte facce a me note....  

Oh mio Dio ci stiamo dirigendo proprio verso di loro! No,no,no,no quello di cui oggi proprio non ho bisogno ne di rivedere persone che nella mia adolescenza, ne sono sicura le ho viste quando avevo almeno sotto i diciotto anni, mi presero in giro a causa della mia acne, del fatto che non curassi il mio aspetto e del fatto che praticamente mi vestivo sempre come una mendicante.

Oh merda ora inizio a capire come si sentivano quelli che nei film andavano verso morte sicura.

Aspetta ma quella... quella é.... Laura, una mia compagna di classe del liceo, ma che ci fa lei qui?

<< Ciao Luce! Cavolo come sei cambiata... Non sei più piena di brufoli! Ahahah... Beh meglio per te! Ti ricordi di me? Sono Pamela, Pamela Violi! >> Oh-mio-Dio.... Quella ragazza non faceva altro che deridermi e ora perché si comporta così?

Beh sarà solo per una sera quindi devo stare al gioco!

Intanto mi giro intorno e vedo cono orrore che ci sono tutti i miei vecchi compagni di classe della scuola superiore, che mi fissano con gli occhi luccicanti a causa della luce nel ristorante, tutti sembrano come fossero sotto lo strano effetto di una droga, e vedessero in me qualche cosa di strano.

Mi scappa una risatina immaginandoli tutti un po' confusi e storditi a causa dell'effetto degli stupefacenti!

<< Pamela! Che piacere rivederti, come vanno gli studi? Mi sono arrivate voci che hai preso altre lauree... >> 

Andai avanti a discutere in modo fintamente interessato, parlai un po' con tutti e stranamente tutte le persone che al liceo mi disprezzavano e mi guardavano dall'alto al basso, sembrava che fossero cari amici, soprattutto quando dissi a tutti i presenti a tavola che " Monroe ", in negozio più elegante, casual ma anche fashion della città era mio.

 

Finita la cena, passati al caffè, vedo che un uomo della mia età piuttosto di fretta, si sta avvicinando al nostro tavolo.... Cavolo! E' Mirco.... Lui era il ragazzo di cui fui completamente innamorata per tutti i cinque anni di liceo.

Un brivido mi percorse lungo tutta la schiena, okay non potrò farcela a sopravvivere con lui nella stessa stanza, allo stesso tavolo... non dopo quello che successe sette anni fa, quando frequentavo la quinta superiore.

Mirco infatti mi rovinò l'esistenza per un lungo periodo; prima si fidanzò con me, mi usò solo per qualche settimana e poi iniziò a tradirmi con Pamela, capisco che magari il mio aspetto non era dei migliori, ma questa non giustifica tale comportamento.

Quando lo scoprii tutto ciò che era attorno a me era come se non esistesse più, mi veniva in mente solo la frase: " ma tu, Luce Relli, come hai fatto ad essere così stupida? ".

Comunque dopo ciò che succedette non gli rivolsi più la parola.

Io e lui ci scambiammo un'occhiata furtiva, si sedette a due posti di distanza da me. Mi sembrava diverso, cambiato, mi chiedo cosa sia successo tra lui e Pamela. Non feci in tempo a farmi la domanda che...

<< Caro! Come è andata la riunione? Sapete io e Mirco in questi anni abbiamo vissuto molti alti e bassi ma ancora ci amiamo molto! >> Disse Pamela con aria soddisfatta.

All'improvviso mi venne il volta stomaco, ma in che situazione mi sono messa? Devo andarmene, mi alzerò con una scusa, si! 

<< Ragazzi, questa rimpatriata è stata bellissima, ma... ma il lavoro mi aspetta! Spero di rivedervi presto! >> Okay, forse l'hanno bevuta.

Beh è stato più facile di quanto pensassi.

<< Luce! Ma dove vai, sono solamente le 22 e 30, credo che tu possa dedicarci ancora un po' del tuo tempo! In fondo, anche io ho una brillante carriera come arredatrice, ma non scappo subito come te! > >  Disse Pamela con aria di sfida.

Okay, io la odio, la odiavo e continuerò a odiarla per il resto dei miei giorni.

Però ora cosa rispondo?

<< E va bene se proprio insistete rimarrò, ma avendo un impegno con una mia collega, dovrò chiamarla per riferirle che non mi presenterò.  >> Compongo il numero di Sarah,  poi cosa le dirò... intanto speriamo che risponda.

<< Pronto, sono Sarah chi parla? >>

<< Sarah! Sono Luce devi venire qui, non sai in che guaio mi sono cacciata! Il ristorante si chiama " Notte accesa ", per favore vieni, vieni, vieni! >>

<< Okay, okay verrò! Sarò lì tra una ventina di minuti. >> Sarah è proprio una brava persona, l'ho conosciuta quando avevo diciassette anni, ci conoscemmo nel bar in cui lavoravo part-time, lei era una cliente fissa e quando veniva parlavamo dei nostri problemi familiari, scolastici e amorosi.

Purtroppo fui licenziata un anno dopo, ma mantenemmo i contatti e continuammo a frequentarci, diventando migliori amiche.

 

 

Quando arrivò, dissi che sarei andata in bagno, mi allontanai da tavola e le andai incontro. Spiegai a Sarah la situazione e decise che mi avrebbe aiutato ad uscirne.

Escogitammo un ''piano''.

Io tornai a tavola e lei dopo poco si presentò dicendo:

<< Luce! In negozio abbiamo urgente bisogno di te. Per favore vieni via! >> Tutti i presenti la guardarono allibiti.

Aveva funzionato.

<< Mi dispiace veramente, ma io ho molto da fare in questi ultimi anni e per avanzare nella mia carriera devo fare delle rinunce, almeno non rimarrò a vita come un'arredatrice senza successo ma diventerò un'importante stilista di fama mondiale. >> Pamela mi fulminò con lo sguardo e tutti rimasero zittiti, presi le mie cose, feci cenno di saluto con la mano e me ne andai in direzione della porta d'uscita.

Fuori dal ristorante io e Sarah ci guardammo e iniziammo a ridere come due sceme.

Dopo una veloce chiacchierata, ci salutammo e lei andò in direzione di casa sua.

Io rimasi un altro po' fuori dal ristorante, il tempo di rispondere ai messaggi inviati dalle mie colleghe.

Istintivamente guardai verso il ristorante, poi mi voltai di nuovo verso la strada e iniziai a camminare in direzione di casa mia.

In fondo non è tanto lontana, sto camminando con passo veloce, quando avverto la presenza di un'altra persona, una che cammina alla mia stessa velocità mi volto e vedo... no non può essere lui, che cazzo ci fa qui?

Oh mio Dio!

Ora scappo correndo!

Perché Mirco mi sta seguendo?

Presa dal batticuore, svolto in viuzze, non so dove mi porteranno, con la coda dell'occhio do una sbirciata dietro e lui è ancora lì, che cammina frettolosamente. 

Mi chiama un po' di volte, ma io lo ignoro e affretto ancor di più il passo.

Sembra che non voglia lasciarmi in pace.

Okay, ora basta! Mi giro, resto immobile per una manciata di secondi poi le parole mi escono come un fiume senza che riesca ad analizzarle prima.

<< Perché mi stai seguendo? Cosa vuoi da me non ti è bastato rovinarmi l'intera esistenza, usandomi e poi scaricandomi come fossi uno stupido giocattolo ancora funzionante ma solo con qualche ammaccatura?  >>

<< Wow! Credevo che avessi dimenticato quella storiella! Comunque ti ho seguito perché avevi lasciato al ristorante le chiavi. >> Oh cavolo, che figura!

Aspetta ha detto storiella!?

<< Hai detto "storiella" ?! Tu forse non ricordi bene quello che mi hai fatto? >> Mio Dio! Gli darei una pugno dritto sul naso!

<< Mi ricordo, è che ormai ne è passato di tempo! >>

<< Ci rinuncio, a parlare con te non concludo niente, dammi le chiavi così vado. >> Lui me le porge, mi avvicinò per prenderle...ma, ma cosa fa?

<< Dammi le mie chiavi! >> Sembriamo due bambini. 

Io cerco di prenderle dalle sue mani ma lui le allontana subito dopo.

Ahahahah.

No, Luce non ridere, lui è il cattivo!

Faccio un balzo e come una pera gli cado addosso.

Ci ritroviamo tutti e due per terra in mezzo alla via.

Sto ridendo come una scema, ignorando la mia testa che mi dice di non ridere. Mi passa le chiavi e questa volta le prendo, poi mi alzo di scatto e lui fa la stessa cosa, tira fuori un pennarello dalla sua valigetta, mi scrive qualche cosa nel braccio e alza la testa, mi guarda negli occhi, si volta e se ne va.

Guardo allibita la scritta nel braccio, è il suo numero di cellulare!

RECENSITE IN TANTI :)
  
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