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Autore: zenzero    18/04/2012    2 recensioni
Slice of Life di una giovane donna e del suo gatto color carota che recentemente hanno infestato i miei sonni, già da tempo non troppo felici.
Il mio inconscio ha creato un OOC di un personaggio di "Nihal nella valle del vento", e del Gatto con gli stivali. Ho provato a punirla, ma non è servito granchè.
Genere: Demenziale, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Una donna e un gatto
Donna Eluisi era triste. Il suo amato era in guerra e non sarebbe tornato presto. Aveva molto da lavorare tutto il giorno, e riceveva anche belle o brutte notizie, dipende dai gusti. Un orco e una strega un giorno erano entrati nella sua casa, l'avevano fatta stendere. Poi, la strega di cui non ricordava il volto le aveva premuto la pancia ed era scoppiata a ridere. "Essì, cocca, sei incinta!" aveva esclamato sghignazzando. Poi i due se ne erano andati.
Un nuovo arrivo da gestire, insomma. Già che passava il tempo a mettere a posto i tavoli. Da mattina a sera. Il suo unico amico era un gatto, grosso, parlante, e color carota.
"Raccontami una storia, così posso fare la nanna!" miagolò una notte, stendendosi su uno dei tanti tavoli lunghi di legno. 
E Eluisi acconsentì, gli narrò una storia che conosceva bene, la storia di una bella famiglia felice. Ma a metà scoppiò a piangere, poichè la faceva stare così male!
E allora il Gatto le chiese: "Eddai, e raccontami la storia del gatto con gli stivali!"
E Eluisi raccontò la storia. Aveva appositamente preparato un libro illustrato fatto di cartoncino colorato. Ed era una storia tanto tanto diversa da quella solita. Alla fine, finendo di raccontare, la donna aprì l'ultima pagina. Un'architettura di cartoncino bianco simboleggiava un'isola, sulla quale c'erano tanti piccoli gatti arancioni. Una piccola barchetta bianca si muoveva verso di loro.
"E fu così che il Gatto con gli Stivali raggiunse il Paradiso dei Gatti", concluse la donna chiudendo il libro.
Il Gatto era entusiasta e ammaliato, i suoi occhi sfavillavano sognanti.
"Che bello, il Paradiso dei Gatti! Un giorno, voglio raggiungerlo!", esclamò, e si mise a dormire.
Eluisi sorrise. "Vedrai che ci andrai".
Anche lei era stanca, decise di dormire sul suo solito giaciglio. Stese quattro coperte nere sulle assi del tavolo, una sopra l'altra come uno strato di pasta per lasagne, così che fosse comodo e morbido morbido, che piacere stendervisi! Poi si coprì con un'altra coperta e chiuse gli occhi. Nel momento stesso in cui si addormentava, non troppo lontano nè troppo vicino qualcun altro si svegliava.

   
 
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