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Autore: Minima Immoralia    19/04/2012    2 recensioni
Non mi lamento, ho una casa e due mamme apprensive e divertenti. Sono delle pasticcione e litigano spesso con le inquiline del piano di sotto, Heles e Milena.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Questa che sto per raccontarvi è una storia nuova.
Spero apprezziate come feci io tempo fa, quando ero solo una poppante e l’unico mio pensiero erano loro.
Ringrazio i momenti vissuti quel periodo. Quindi nulla, spero vi piaccia.
La scelta di lasciare i nomi italianizzati è voluta  – amo anime e manga, so che c’è differenza! –
 Durante la mia infanzia conoscevo solo quelli e ne ero fiera, e per nostalgia vorrei mantenerli. Non vogliatemene. So per certo che gli originali nipponici sono bellissimi.


“Tesoro, devi svegliarti. Farai tardi a scuola!”
Bunny  premurosamente poggiò le labbra sul viso paffuto e rotondo della bimba dai capelli color porpora e la osservò sbadigliare teneramente.
“Mamma!”  biascicò la piccola stropicciandosi gli occhi. La ragazza dagli strambi codini sorrise. Sapeva perfettamente di non essere la sua mamma, ormai erano passati già due anni da quel maledetto incidente dove persero la vita i suoi genitori.
“Allora, facciamo notte qui?” Rea, con indosso un grembiule pasticciato brandiva un cucchiaio di legno.
“ E’ pronta la colazione! “ Continuò sorridendo.  Chibi – Chibi, era quello il suo nome, si alzò dal suo lettino e schioccò la lingua assaporando la dolce fragranza di latte e crostata calda.
Strano che mamma Rea stesse cucinando – pensò la piccina – lei di solito si occupava solamente di portare a casa dei soldi per ognuna di loro.
Bunny nel frattempo le aveva infilato la divisa scolastica a tradimento, in effetti stava ancora cercando di stirarle bene il colletto quando qualcuno bussò alla porta.
Rea fece un verso di diniego.
“Non fare così, loro vogliono solo prendersene cura, poverine!”
La bruna fece un gesto svogliato a Bunny che andò ad aprire la porta cercando di stamparsi un sorriso in faccia.
“Ciao, è pronta la piccola?” Disse la ragazza più alta. Aveva capelli corti ed occhi azzurri.
Il suo sorriso era lo specchio di quello della bellissima compagna che era dietro di lei. Lunghi capelli quali ogni riccio sembrava un’onda del mare. Salutò educatamente.
Erano Heles e Milena, le ragazze che vivevano al piano di sotto.
“Eccoti qui, Chibi!” La bimba si illuminò e si agganciò alla gamba di Heles.
“ Fai la brava, e voi non viziatela troppo!” Rea non nutriva fiducia nei confronti delle ragazze dato che avevano un appartamento non proprio adatto alla convivenza.
 
 
Pov Chibi – Chibi

E’ così che la mia storia ha inizio. Sono Chibi – Chibi, ho quasi quattro anni e mia sorella Bunny, insieme alla sua amica Rea si prende cura di me dalla morte dei nostri genitori.
Non parlo, perlomeno non credo riuscirò mai a farlo bene. Dicono abbia avuto uno shock durante l’incidente d’auto.
Non mi lamento, ho una casa e due mamme apprensive e divertenti. Sono delle pasticcione e litigano spesso con le inquiline del piano di sotto, Heles e Milena.
Loro hanno il compito di accompagnarmi durante il tragitto da casa a scuola – frequento ancora l’asilo e mi trovo molto bene lì – le ‘zie’ sono appunto quanto di meno affidabile ci sia secondo Rea, ma a me piacciono molto: mi viziano e mi invitano sempre a pranzare da loro, anche quando  non hanno molte cose da mangiare.
Mia sorella Bunny le compatisce e a volte cerca di sistemare il loro appartamento donando loro del denaro per ogni evenienza. A volte le tratta anche lei malissimo cacciandole quando hanno intenzione di intrufolarsi in casa nostra nei giorni di pioggia.
In questo momento sono seduta al mio banco e le ore non passano molto in fretta quindi posso continuare a raccontarvi qualcosa di me.
Ora, a casa mia si sta svolgendo la classica giornata.
Bunny è andata a fare la spesa. Posso vederla mentre scende le scale, ogni tanto inciampando e si affretta ad entrare dal panettiere. Comprerà sicuro mezza pagnotta e latte per me.
Poi va dal fruttivendolo, cercando di contrattare sul prezzo dei pomodori facendosene tirare qualcuno appresso che lei afferrerà al volo senza doverlo pagare.
Rea è sicuramente andata a lavorare e per la strada avrà incontrato le zie di ritorno dal mio asilo.
Le vedo inchinarsi ripetutamente davanti alla mamma scusandosi di non essere così intelligenti come lei, facendola sbuffare e osservare l’orologio per paura di far tardi in ambulatorio. E’ un’ottima infermiera, solo ho paura di lei quando mi viene il mal di pancia o la febbre!
Mi rifila delle medicine orride, davvero.
Nel frattempo che vi parlo, Bunny sarà sicuramente rientrata e secondo me oggi ha fatto un salto anche dal macellaio per comprarmi uno di quegli squisiti Hamburger. Uno solo, ovviamente. Non abbiamo molti soldi.
Intanto scusatemi , ma è ora di ricreazione e posso mangiare la merenda preparatami da mia sorella.
Bunny, che per me oltre che una sorella è mia mamma, cucina benissimo e si ingegna sempre per farmi sorridere. A volte, entrambe le mamme, non vedono l’ora di buttarmi fuori di casa per poter pulire e starsene in panciolle sul divano – che è il mio letto – a bere tè e chiacchierare in santa pace.
Oppure mi sbattono dalle zie, anche se, come ho detto una di loro non ripone molta fiducia in esse.
Se ho ragione comunque oggi inviteranno le poverine a pranzo da noi, infondo hanno un cuore pure loro!
La maestra mi ha appena rimproverata perché sto ridendo molto. Zitta, zitta continuo a raccontarvi qual cosina, prima della fine delle lezioni.
Sì, stavo decisamente dimenticandomi del fidanzato di mia sorella. Marzio, un tipo davvero affascinante che la prende sempre in giro e credo che sotto sotto ami me più di lei.
Mi ricorda molto il mio papà, per questo mi piace stare in sua compagnia e farmi comprare il gelato!
Come vedete, anche non avendo i genitori, anche se non parlo e sono ancora piccina ho capito davvero molte cose dei componenti della mia famiglia. Sì, loro, tutti loro sono la mia famiglia ed io sono felice così.
Oh, è già finita la lezione? Parlo davvero molto e la maestra mi ha appena chiamata avvertendomi dell’arrivo delle zie.
Afferro con le mie manine rosee le loro e saltellando ci avviamo verso casa.
Bunny ci apre la porta sorridendo, sporca di farina e ketchup.
Ci voltiamo all’arrivo di Rea che sale le scale di corsa lamentandosi per la fame.
Stringo forte zia Milena e le strattono la gonna facendola abbassare per  darle un bacio di ringraziamento.
“Oh, tesoro. Tranquilla, oggi le zie restano a pranzo con noi”. La bionda mi afferra da dietro e mi porta in casa.” Allora, entrate?” Le due ragazze si guardano sorprese e incrociano lo sguardo di mamma Rea che sorride di rimando.
Che vi avevo detto? Adoro essere me!
 
Note:

Non so se possa esservi piaciuta davvero. Ho cercato di trasporre in maniera chiara e semplificata i giochi che facevo da bimba con le mie migliori amiche; ricordare quei pomeriggi attraverso una storia scritta è davvero molto, molto bello e malinconico allo stesso tempo.
Grazie per essere passati a dare un’occhiata, belli.
Lots of love, l o v e .

 

 
 
 
 
 
  
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