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Autore: Giu_96    20/04/2012    0 recensioni
Diana, una ragazza semplice, che si traferirà in una scuola con vari corsi. Dovrà affrontare il primo giorno di scuola in un'istituto diverso da quello che aveva frequentato precedentemente.
Lei ama disegnare, e in questa scuola sceglierà il corso di disegno. Qui incontrerà molti ragazzi con cui farà amicizia, ma come sempre, ci saranno delle persone che le andranno contro. Cosa succederà a Diana in quest'anno scolastico?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Diana, svegliati che è tardi. Non vorrai arrivare in ritardo proprio il tuo primo giorno di scuola!>>.
E’ così che quella mattina mi svegliai, con la voce di mia madre che continuava a ripetermi che era tardi e che mi dovevo sbrigare. Mi giravo e rigiravo nel letto, non avevo proprio voglia di svegliarmi, o forse non avevo voglia di andare a scuola? Beh, fatto sta che non riuscivo ad aprire gli occhi, ma dopo aver sentito urlare dalla cucina la Suprema, mi alzai.
La Suprema, è così che chiamavo mia madre, ma lei non lo sapeva ovviamente! Per chi non ci viveva insieme sembrava una persona dolcissima e buona, ma in realtà nascondeva dentro di se un’altra personalità. Voleva che io fossi una figlia perfetta, con un fisico perfetto, con un carattere perfetto e che a scuola avessi tutti dieci, ma purtroppo non ero così. All’inizio ero una ragazza timida, mi dicevano che avevo un faccino angelico, però poi quando cominciavo a prendere confidenza ero tutt’altro che angelica.
Mi alzai dal letto e, ancora mezza addormentata, aprì l’armadio per decidere cosa mettermi. Ed ecco, quello era il primo problema che dovevo affrontare la mattina, di solito non mi interessava cosa mettere, ma era il primo giorno di scuola e dovevo fare una buon’impressione. Alla fine presi un semplice paio di blue jeans, scarpe da ginnastica e una maglietta bianca con scritto “Life’s too short to even care at all”. Amavo da impazzire quella maglietta, e poi me l’aveva comprata mia nonna per il mio compleanno. Si, devo ammettere, aveva gusto! Mi vestì velocemente per poi andare in bagno per sistemare i miei capelli ricci. Presi la spuma e ne versai un po’ sulla mia mano per poi utilizzarla per modellarmi i capelli. Ok, fino a quel momento niente era andato storto, a parte il modo in cui mi ero svegliata! Andai in cucina e trovai mia madre che mi versava il latte nella tazza.
<< Buongiorno mamma, ma non ho voglia di fare colazione oggi!>> dissi appoggiandomi al tavolino.
<< No, invece devi fare colazione, è il pasto più importante della giornata. Non vorrai morire di fame fino all’ora di pranzo spero! Dai, bevi tutto d’un sorso questo latte, ti farà bene! >>
Così, controvoglia, cominciai a bere tutto quel latte. Bleah! Odiavo mangiare o bere cose quando avevo lo stomaco chiuso. Presi la borsa nera con dentro solo un quaderno, e mi diressi in macchina con mia madre. Durante il percorso “casa-scuola” nella mia testa si affollavano mille pensieri. Come sarei stata nella nuova scuola? E i compagni? Avrei fatto nuove amicizie o sarei rimasta sola? E i professori? Oddio, non riuscivo a pensare ad altro, ero nervosissima, ma dovevo cercare di calmarmi, infondo non era niente di così eclatante, stavo solo per andare in una nuova scuola con ragazzi nuovi.
Eccoci.
Arrivate.
Mia madre mi augurò buona fortuna e uscì dalla macchina chiudendo lo sportello con un po’ di forza.
Feci un sospiro e mi voltai verso la scuola.
  
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