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Autore: Michi_chan    20/04/2012    2 recensioni
[OneShot a quattro mani]
Buon compleanno, Miam
By
Mya_ e Alicchan ~
***
“Cos’è l’amore, mamma?”
Un’innocente domanda.
 “E’ una cosa bellissima, Hiroto.”
La curiosità negli occhi acquamarina.
“E come lo senti?”
Il tuo cuore inizia a battere solo per quella persona.”
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Xavier/Hiroto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: I don’t wanna be in love.
Genere: Sentimentale.
Avvertimenti: Het, OOC, OneShot
Pairing: HirotoxOC
Songs: I don’t wanna be in love (Good Charlotte) – One Thing (One Direction, che non potevano mancare) - Accidentally in Love (Couting Crows)
Note: A Miam, la koala (??) che oggi compie gli anni. Tanti auguri
(perchè il cuore azzurro è più faigo, gurls -???-)


 




I don’t wanna be in Love.


“Cos’è l’amore, mamma?”
Un’innocente domanda.
 “E’ una cosa bellissima, Hiroto.”
La curiosità negli occhi acquamarina.
“E come lo senti?”
Il tuo cuore inizia a battere solo per quella persona.”

 
E il suo cuore aveva davvero iniziato a battere solo per lei.
In principio l’aveva trovata noiosa, scontrosa, suscettibile e veramente strana.
Troppo strana, per i suoi gusti.
Non era mai stata gentile con lui, e sicuramente non avrebbe incominciato ad esserlo.
Eppure si era innamorato. Strano ma vero, Hiroto Kiyama, “rubacuori di prima categoria” a detta di Afuro, si era innamorato perdutamente della sorella minore di Fuusuke, così come il biondino si era innamorato di Ichigo Fubuki.
E non c’era nessun’altra per lui che non fosse Kahori.
Nonostante tutto questo, Hiroto continuava –con una certa insistenza- a negare categoricamente i sentimenti che provava per la piccola Suzuno.
Il cuore gli batteva a mille, ogni volta che la vedeva e le guance si imporporavano, facendo scappare a Misaki e al suo ragazzo qualche risata.
E dopo aver finito di prenderlo in giro, Midorikawa e la Takishima cercavano di convincerlo che era caduto in una trappola. Un trappola  senza via d’uscita chiamata amore.
 

Everybody! Put up your hands, say:
”I don’t wanna be in love, I don’t wanna be in love”
Feel the beat now, if you’ve got nothing left. Say:
”I don’t wanna be in love, I don’t wanna be in love”
Back it up now, you’ve got a reason to live. Say:
”I don’t wanna be in love, I don’t wanna be in love”
Feelin’ good now, don’t be afraid to get down. Say:
I don’t wanna be in love, I don’t wanna be in love

 
Ogni sera saliva sulla terrazzo, alzava le mani al cielo e gridava che non voleva innamorarsi.
Non per davvero. Non di lei.
Non voleva innamorarsi. Perché amare significava anche soffrire.
Sentiva il battito del suo cuore accelerare quando la guardava, e pensava che non voleva innamorarsi e si sentiva stupido.
Eppure sembrava che Kahori fosse la sua unica ragione di vita.
Era inutile negare, cercare di nascondersi, ma lui continuava a farlo.
“Non si scappa. In amore non si scappa” gli aveva detto un pomeriggio Misaki.
“Amore? Perché, qualcuno è innamorato?” aveva risposto lui, sorridendo nervoso.
La mora aveva sospirato, sconsolata, e aveva preparato una tazza di the verde al gelsomino per entrambi.
Ma Misaki non avrebbe mollato.
“Tanto lo so che ami Kahori alla follia” gli aveva soffiato nell’orecchio una sera, mentre erano tutti in un bar. Ryuuji era quasi morto dalle risate, quando aveva visto il suo migliore amico diventare più rosso dei suoi stessi capelli e farfugliare qualcosa per negare l’evidenza.
Così anche quella sera, sul terrazzo, Hiroto Kiyama aveva alzato le mani al cielo a aveva gridato che non voleva innamorarsi.
Non per davvero. Non di lei.
Non voleva innamorarsi. Perché amare significava anche soffrire.
 

“L’amore quindi rende tutti felici, mamma?”
“Non sempre. A volte ciò che provi non viene ricambiato”
“E questo fa stare male?”
Un lieve sorriso, quasi malinconico.
“Sì, tanto. Ma non puoi ancora capire. Hai solo sei anni.
Continua a sognare. I bambini possono farlo.”

 
E nei suoi sogni l’immagine di Kahori era sempre più nitida.
Aveva capito cosa significava amare, da quando era cresciuto. Sapeva bene ciò che significasse.
Però non voleva soffrire. Avrebbe ferito lui, prima che gli altri potessero farlo.
Così passava da una ragazza all’altra, senza mai provare davvero qualcosa.
Gli sembrava strano –quasi stupido, a dir la verità- ogni volta che Ryuuji guardava Misaki, rapito, od ogni volta che Haruna osservava Shirou, sospirando.
E se quello che provava non fosse ricambiato?
“Se non glielo dici, la perderai” Mitsuki aveva uno sguardo incredibilmente serio, quando aveva pronunciato quelle parole. Alla sua ‘sorellina’ non andava a genio Kahori Suzuno –e la cosa era nota a tutti-, ma avrebbe fatto follie, pur di vedere Hiroto felice. E convincerlo dei suoi sentimenti, spingerlo a dichiararsi, era diventato il suo obbiettivo.
“Cosa?”
“Se non glielo dici, la perderai.” aveva ripetuto “Le cose importanti della vita le puoi raggiungere una volta sola. Non ci sono seconde possibilità. Se smarrisci una cosa importante, è per sempre. La vita non è un dvd. Non c’è un tasto per il fermo immagine, o per tornare indietro. Le occasioni arrivano una volta sola. Coglierle; quello sta a noi.”
Aveva pensato tanto, a quelle parole, ma non sapeva davvero cosa fare.
Non lo sapeva davvero.
 

I've tried playing it cool
But when I'm lookin' at you
I can't ever be brave
Cause you make my heart race
Shot me out the sky
You're my Kryptonite

You keep making me weak
Frozen and can't breathe.

 
Fare il ruba cuori era diventata parte integrante del suo carattere.
Qualsiasi ragazza incontrasse, in un modo o nell’altro, che fosse a causa dei suoi occhi, del suo tono di voce, della sua gentilezza, alla fine cadeva ai suoi piedi.
Eppure, eppure quando la vedeva, sembrava perdere tutto il suo carisma.
Andava nel pallone, diventava quasi impacciato e non riusciva a ribattere alle più semplici battute.
Kahori faceva impazzire il suo cuore e lui non riusciva, non poteva farci niente.
Si sentiva letteralmente catapultato fuori dalla realtà, fuori da tutto ciò che era razionale e che aveva un senso compiuto.
Lei, per lui, era come la criptonite con Superman.
Lo rendeva debole, confuso, respirava quasi a fatica e il cuore pulsava nelle vene.
Sembrava che dovesse scoppiare di lì a poco.
Ma lui continuava a negare.
Perché lui non voleva innamorarsi.

 
Well maybe I'm in love
Think about it every time
I think about it
Can't stop thinking 'bout it

[…]
Come on, come on
Turn a little faster
Come on, come on
The world will follow after
Come on, come on
‘Cause everybody's after love.

 
E poi, si ritrovò a pensare una sera, forse era davvero innamorato.
Ci pensava ogni momento, ogni istante, non riusciva a smettere di pensarci.
Il suo mondo ruotava solo intorno a lei.
Era innamorato, era innamorato, non poteva scappare.
Non si scappa, in amore non si scappa.
Così un pomeriggio aveva preso l’albina e l’aveva portata a fare un giro.
Lei si era divincolata, si lamentava e l’aveva perfino minacciato di denunciarlo alla polizia, se non la lasciava andare subito.
Lui non se ne era preoccupato. Si era voltato, prima che Kahori potesse reagire, e aveva fatto incontrare le loro labbra.
 L’aveva baciata, e allora aveva capito che era innamorato. Era innamorato per davvero.
In quel momento. Di lei.
Lei ricambiava; anche se dopo quel bacio aveva iniziato a insultarlo, ma non importava perché ormai sapeva che era amore e non avrebbe sofferto, e non l’avrebbe fatta soffrire.
E quello, era solo l’inizio.


 “Mamma?”
“Dimmi, Hiroto.”
“L’amore è tanto importante?”
“Sì, sì lo è.”
“E se hai qualcos’altro da fare?”
Una risata sommessa.
“Hiroto, quando sei innamorato, il mondo può venire anche dopo.”
Uno sguardo confuso.
“E perché mamma?”
Perché tutti, tesoro, vengono dopo l’amore.



 


Gli OC citati nella OneShot (Ichigo Fubuki, Kahori Suzuno, Mitsuki Tayoo, Misaki Takishima) fanno parte della long-fic di Mya, “Sensless” (titolo cambiato, ma pur sempre senza senso *Alicchan viene picchiata con un harisen*). Non è che vogliamo fare pubblicità (o spam, chiamatelo come volete) è solo che, essendo nella totale incapacità di creare OC per una Shot e poi dimenticarli, ne abbiamo presi altri già creati. Gli OC presenti in questa fanfic appartengono rispettivamente a Angy, Miam, Alicchan e Mya.

 
*Angolo autrici*
 
Allora, all’inizio avevamo due idee diverse, che non avevano un finale sensato. Così, visto che l’unione fa la forza, abbiamo unito le nostre menti –che dispongono dell’unico neurone che Mya ha in testa, perché Alicchan ne è sprovvista- per scrivere questa fic, che alla fine …
 
Mya: fa schifo.
Alicchan: ma va, non è poi tanto male! *rilegge* No, hai ragione. Fa schifo.
Mya: l’avevo detto io *sorseggia the*
Alicchan: smettila di bere theeeee >.<
Mya: *pensa* No. *sorseggia the*
Alicchan: beh, Miam-Chan, visto che siamo amiche (Miam: eh?) abbiamo deciso di scriverti questa fic (Il fandom IE: Eh?!) e quindi speriamo che la nostra creazione ti sia piaciuta (Il mondo intero: WTF?!). In fondo se si è amici bisogna fare cose del genere, no?? *convinta dei propri ideali*
Mya: *giocando con una zolletta di zucchero* secondo me ora ci odia.
Alicchan: m-ma … DD: *piange*
Mya: sentimentalista. *sorseggia the*
 
Dimenticando tutte le cose stupide che abbiamo detto prima, facciamo gli auguri alla nostra carissima Miam, sperando che la fic –o almeno il pensiero- le sia piaciuto almeno un po’.
Ancora buon compleanno koala
  
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