Eudial è morta, ma non la sua anima. Ascoltatela.
P.S.Questa ff l'avevo scritta in inglese molti anni fa ed è stata tradotta in italiano solo in seguito.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Mi chiamo Eudial. Non trovate che sia un nome fuori dal comune?
Sapete, viene dall'eudialite, un minerale rosso.
Rosso come il colore dei miei capelli e dei miei occhi.
Io sono una strega.
E sono morta.
Sissignori, io sono morta, ma non piangete per me, era cio' che
meritavo.
In fondo la morte non e' cattiva, l'unico rimpianto e' che, adesso,
posso osservare come abbia gettato la mia vita.
Non ho mai dato all'amore la sua importanza, mai, quando ero in
vita... adesso e' troppo tardi.
Sono sola, come castigo per essere stata perfida mentre ero in vita:
mi struggo in cerca d'amore ed d'esser amata, ma, eccetto me, non c'e'
nessuno.
Beh, non precisamente "ci sono"... Sono rimasta sulla terra, e posso
vedere cosa accade li', ma la gente, non puo' vedermi. Un velo
inesistente s'interpone tra me ed i vivi.
Ma non riesco a vedere nessun morto, nessun fantasma.
Sono sola.
Quando ero tra i vivi, lavoravo per una malefica organizzazione che si
faceva chiamare L'esercito del silenzio. Avevano uno
scopo: Conquistare il mondo, ed il mio ruolo era di trovare i tre
talismani che avrebbero evocato il Sacro Graal, la fonte del potere
senza limiti.
Nei cuori di tre persone, li' erano nascosti i talismani. Ma io non mi
preoccupai mai delle loro vite.
Solo ora so che cio' era male, ma allora il mio desiderio era
stringere tra le mani il potere, ancora piu' potere, lasciandomi
abbagliare dalla mia stessa ambizione.
Un gruppo compatto di ragazze impavide, le Guerriere Sailor,
combatterono contro di me, per difendere il loro adorato pianeta.
Adesso contrastano con tutte le loro forze la mia organizzazione, ma,
vi confido col cuore in mano, io spero con tutte le mie energie nel
loro trionfo.
Sono state valorose avversarie, e solo adesso mi rendo conto di cio'.
No, non sono in collera con loro. Loro mi hanno sempre sconfitta, ma
non uccisa.
E' stata l'ambizione della mia collega Mimet ad uccidermi. Anelava a
prendere il mio posto, e firmo' la mia condanna tranciando il condotto
dei freni della mia automobile.
Quell'incidente fu terrificante: Mi ricordo impotente al volante,
incapace d'arrestare la corsa verso la morte, terrorizzata ed
annichilita.
Credo d'aver urlato, disperata, quando la vettura e' volata via dalla
scogliera, ma non ricordo.
Il tempo sembro' rallentare: lo schianto dell'infrangersi del guard
rail colpito dal muso della macchina, vidi il mare avvicinarsi, ed
avvicinarsi ancora, scrutare le rocce sommerse sotto la sua superfice,
il dolore, pochi attimi di straziante, tremendo, orribile dolore, e
poi il nulla...
Ero gia' morta.
Ma, ciononostante, io non odio Mimet.
Adesso so che sta commettendo i miei stessi errori, e li scontera',
cosi' come e' accaduto per me.
Desidero solo metterla in guardia, ma a che servirebbe? Anche se la
mia voce potesse risuonare, lei non mi crederebbe.
Lei odia me. Io la odio. Sicuramente crederebbe ch'io sia tornata solo
per infestare la sua vita.
Mimet, povera Mimet. Chi versera' lacrime per te? Le stesse persone
che lo hanno fatto per me.
Nessuno.
Le nostre vite prive d'amore non sono vere vite e, forse, per la
stessa ragione, anche la mia morte non e' vera morte.
La mia condanna e' d'aleggiare sulla terra come un fantasma. Non ho
mai voluto amare nessuno, ed adesso, ora che sono sola, non ho il
conforto di momenti felici da ricordare...
Non voglio essere compiatita, non mi autocommisero, ma, vorrei avere
una seconda possibilita'.
Se solo qualcuno m'avesse mostrato il potere dell'amore...
Sapete, forse gli avrei riso in faccia...o forse no...
Dopo questo, voglio tentare d'avvertire Mimet... E le mie colleghe...
E tutte le persone che vivono senza conoscere l'amore...
Se solo sentissero il suono della mia voce, potrei salvarle...
E, se solo potessi salvarne una, mi renderei conto che, in fondo, la
mia vita non e' stata inutile. E non mi sentirei mai piu' sola...
Quindi, ti prego, se stai ascoltando il suono della mia voce, guarda
li', dentro il tuo cuore, dove e' piu' profondo, e se non e' puro, non
sgomentarti, non abbatterti: Ricordati, puoi cambiare.
Ascolta le mie parole.
Essere soli e' una tristezza immensa.