Un fulmine la colpì in pieno petto, scaraventandola svariati metri all'indietro. Cadde di faccia sull'erba ancora bagnata di rugiada, ansimando.

-Già finito, Erza?-la sfottè una voce maschile, ridacchiando. La ragazzina sollevò leggermente la testa, osservando il suo avversario e con un ringhio rabbioso si alzò, barcollando e respirando pesantemente a causa del dolore e della fatica.

-Non mi hai ancora battuta Luxus, fatti sotto!-eslamò Erza, facendo apparire una spada magica e lanciandosi verso il ragazzo biondo che aveva di fronte, il quale con un sorriso si preparò a riceverla.

Luxus fermò il fendente con la mano destra e tentò di colpirla con la sinistra, ma Erza si scansò appena in tempo e tornò ad attaccarlo usando due spade.

-Questo è tutto quello che sai fare, mocciosa!?-la schernì Luxus, evitando l'ennesimo attacco della rossa.

-Chiudi il becco, e smettila di chiamarmi mocciosa!-rispose Erza di rimando, riuscendo a ferirgli un fianco e scansandosi appena in tempo, evitando un'altra scossa elettrica. I due si fermarono un attimo, ansimando. Luxus osservò con noncuranza il taglio provocatogli da Erza, per poi rivolgerle il suo solito sguardo da strafottente.

-Sei riuscita a colpirmi, bimbetta, brava. Ma questo scontro mi ha stancato, finiamola qui-dopo aver detto queste parole scomparve. Erza sgranò gli occhi, guardandosi intorno alla ricerca del giovane che sembrava essere svanito nel nulla. All'improvviso sentì una fortissima scossa elettrica attraversarle il corpo; urlò dal dolore, sentendo i suoi muscoli crollare sotto l'immensa potenza di quel tuono. Si ritrovò a terra senza ricordarsi quando fosse caduta, incapace di muovere persino le dita.

-Hai perso, Erza. Mi spiace, ma il titolo di mago più forte di Fairy Tail è e rimarrà sempre mio. Non te lo cederò mai-le disse Luxus, allontanandosi tranquillamente ma, dopo una decina di passi, la flebile voce della ragazza gli raggiunse le orecchie.

-Cinque anni...-Luxus si fermò, voltandosi incuriosito.

-Hai ancora la forza di parlare?-chiese, sbeffeggiandola. Erza si morse il labbro per reprimere un gemito, e alzò leggermente la testa da terra, puntando i suoi occhi castani sul viso del ragazzo, il cui sorriso si spense di fronte all'espressione decisa della ragazza.

-Dammi cinque anni, e ti batterò!-gridò Erza con tutta la forza rimastale in corpo, minacciosa, Luxus per un attimo rimase spiazzato dalle sue parole, ma alla fine sorrise. Questa volta, però, il suo non fu un sorriso di scherno.

-Va bene, aspetterò, e alla fine vederemo chi di noi è il più forte-detto questo si allontanò, zoppicando leggermente, e lasciandola stesa sul prato bagnato, esausta.

-Erza-disse tra sè e sè, portandosi instintivamente la mano sulla ferita che aveva al fianco, più profonda di quanto pensasse. Un leggero sorriso gli increspò le labbra.

-Già, hai ragione, se continui così un giorno supererai anche me. E quando arriverà quel momento sarò lieto di cederti il mio titolo-