Sono qui con una piccola one-shot su un momento della fic “Luce nel buio” che penso vi piacerà. Vi ricordate quando Bella si sveglia e trova il biglietto dove Edward le ha scritto che tocca lei scegliere o restare? Bene, qui avremo quello che ha fatto Edward e cosa ha pensato quando non l'ha trovata una volta che è tornato a casa. Spero vi piaccia.
Vi avverto, è molto triste.
Buona lettura a tutti.
SEMPRE E PER SEMPRE
( POV EDWARD )
L'avevo lascita sola così che potesse decidere se restare con me o tornare a casa e alla sua vita. Nel caso avesse scelto di andarsene le avevo lasciato dei soldi per pagarsi un taxi.
Non riuscivo a capire perchè, ma questa possibilità, quella che se ne andasse, mi faceva sentire una forte fitta al petto. Era come se il mio cuore di pietra stesse morendo una seconda volta.
Cosa significava?
Cosa mi stava succedendo?
Non riuscivo a capire perchè l'idea di perderla mi facesse stare così male.
Non era possibile che stessi cominciando a provare qualcosa per lei. La conoscevo appena! E poi lei non avrebbe mai ricambiato. L'avevo rapita, come avrebbe potuto amarmi?
Ma se non era così, perchè stavo così male?
Mentre facevo questi pensieri, giravo per la città senza una meta precisa. Cercavo di stare sulle strade meno frequentate e più ombrose visto che c'era il sole.
All'improvviso mi ritrovai davanti ad una vetrina di una piccola gioielleria.
In vetrina c'erano tantissimi ciondoli e collane, ma uno in particolare attirò la mia attenzione. Era un piccolo ciondolo a forma di cuore, uno di quelli dove si può inserire una foto. Non aveva decorazioni esterne e anche la colannina era molto semplice. Gli dava quell'aspetto semplice che lo rendava bellissimo.
Mentre lo guardavo mi venne in mente Bella. Anche lei sembrava una semplice ragazza, ma quella semplicità nascondeva un'anima forte.
Proprio come questo ciondolo.
Era semplice, ma dentro nascondeva un piccolo segreto.
Ecco cosa le avrei fatto avere nel caso avesse voluto tornare a casa.
Al solo pensiero un'altra fitta mi percosse il petto.
Non pensarci Edward, mi dissi ed entrai.
Comprai il ciondolo nonostante il negoziante volesse che comprassi uno di quelli pi elaborati.
<< Alle ragazze piacciono quelli con più decorazioni. >> mi disse.
<< Non a quella a cui voglio darglielo. >> risposi.
Ero sicuro che a Bella sarebbe piaciuto quello semplice e non uno di quelli con mille decorazioni che facevano solo bella mostra di sé.
Alla fine riuscii a comprare il ciondolo che desideravo e mi riavviai verso casa.
Feci un giro molto lungo nonostante fossero arrivate delle nuvole cariche di pioggia a coprire il sole.
Avevo bisogno di passare un altro po' di tempo da solo con i miei pensieri.
Una parte di me voleva che lei tornasse a casa sua, che se ne andasse, che fosse al sicuro. Voleva che tornasse alla sua vita, ai suoi amici.
L'altra parte voleva che restasse, che non se ne andasse. Era la parte più egoista, ma era quella che prevaleva.
Volevo che restasse.
La sentivo come una parte di me. Come un qualcosa a cui non ero disposto a rinunciare per nessun motivo, ma la scelta non era mia.
L'avevo lasciata a lei.
Era lei che doveva decidere del suo futuro.
Quando mi ritrovai di fronte alla porta di casa feci un profondo respiro per calmarmi. Non ne avevo bisogno, ma mi venne spontaneo.
Bussai per vedere se era in casa o se fosse andata via.
Nessuno venne ad aprire e mi sentii sprofondare.
Entrai e non trovai nessuno.
Se n'era andata.
Era andata via.
Ero di nuovo solo.
Mi accascia sul pavimento con la testa tra le mani.
Ero disperato. Avevo avuto l'opportunità di essere felice e me l'ero lasciata scappare.
Avevo rifatto lo stesso errore.
Ci misi un po' a riprendermi.
Come un automa mi alzai, mi andai a sedere al tavolo in cucina e presi il ciondolo.
Al suo interno ci inserii una mia foto sperando che quando l'avesse vista non la togliesse o si rifiutasse di portare il ciondolo.
Lo impacchettai e ci allegai un bigliettino.
Bella,
posso ancora chiamarti così?
Con questo piccolo regalo spero di farmi perdonare
per quello che ho fatto.
Mi dispiace molto e spero che un giorno
tu possa perdonarmi.
Edward
Misi il regalo nella tasca del giubotto.
Glielo avrei portato il giorno successivo. L'avrebbe trovato sulla porta di casa di prima mattina. Speravo solo che non lo buttasse via ancora prima di vederlo.
Mi sedetti sul divano cercando di accantonare per un attimo tutto il mio dolore. Avevo un disperato bisogno di un momento di tranquillità e pace, ma più cercavo di allontanare il dolore, più questo si faceva forte.
Un bussare alla porta mi ridestò dal mio stato comatoso.
Chi poteva essere?
Che cosa potevano volere da me?
Mi alzai senza forze e andai ad aprire.
Sperai che chiunque fosse, vedendo com'ero messo, se ne andasse e mi lasciasse al mio dolore.
Aprii la porta e rimasi sorpreso.
Era Bella.
Non riuscivo a crederci.
Mi ci volle qualche minuto per riprendermi e capire che non era un sogno, ma era tutto reale.
Era tornata.
Era di nuovo con me.
Feci appena in tempo a realizzare che era tornata che me la ritrovai tra le braccia piangente.
La portai dentro e la faci accomodare sul divano, sempre tenendola stretta.
Le accarezzavo i capelli, la schiena, inspiravo il suo profumo.
Non riuscivo ancora a credere che era tornata.
La mia mente continuava a dirmi che era un sogno, ma il mio corpo percepiva il suo calore, il suo odore e mi diceva che era vera, che era lì con me.
La coccolai finchè non smise di piangere.
Avevo appena ritrovato il mio mondo e niente e nessuno me l'avrebbe più portato via.
Non l'avrei più permesso.
Per quanto riguarda il ciondolo penso che glielo darò in un'altra occasione. Dovevo solo avere pazienza e aspettare che quella occasione arrivasse.
Ora ero felice e con lei lo sarei sempre stato.
Sempre e per sempre.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che vi abbia emozionato.
Il ciondolo glielo darà, ma per sapere quando dovrete aspettare il seguito. Intanto spero vi siate goduti questa piccola one-shot.
Ggrazie a tutti e spero che mi lascierete un piccolo commento
Iaele