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Autore: Himeno    21/04/2012    3 recensioni
“Sogni… sogni sereni, sogni belli… sogni… fra le mie braccia dormite tranquilli… non abbiate timori, non abbiate paura… allora giusto vi sveglierò con il mio russare” Questo era Naginyo che cantava con la sua cetra nel cuore della notte.
Tre principesse in viaggio dormivano nella loro mongolfiera. C’era Fine che come al solito sognava i dolci; Rein con i vestiti; e Altezza con la sua specie di sonnambulismo. Questi sogni non erano molto graditi ad un certo folletto di nostra conoscenza. Il povero Poomo così decise di dormire all’aperto.

Fanfiction arrivata seconda al contest "...e se..." su Twin Princess Fan Fiction forum. Spero vi piaccia =) E' una Fine e Shade.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Bene bene! Vi presento la mia ennesima caz… volevo dire opera d’arte XD Con questa storia sono arrivata seconda al contest "...e se..." su Twin Princess Fan Fiction forum. Spero vi piaccia, ho reinventato un episodio dell’anime facendolo un po’ “fiabesco”. Leggete e ditemi XP

 

 

 Il Bacio del Risveglio

 

 


“Sogni… sogni sereni, sogni belli… sogni… fra le mie braccia dormite tranquilli… non abbiate timori, non abbiate paura… allora giusto vi sveglierò con il mio russare” Questo era Naginyo che cantava con la sua cetra nel cuore della notte.

Tre principesse in viaggio dormivano nella loro mongolfiera. C’era Fine che come al solito sognava i dolci; Rein con i vestiti; e Altezza con la sua specie di sonnambulismo. Questi sogni non erano molto graditi ad un certo folletto di nostra conoscenza. Il povero Poomo così decise di dormire all’aperto.

-Voglio stare all’aria aperta. Almeno sono tranquillo- “Non ci si riesce proprio a dormire con quelle tre. È una prova di sopravvivenza. Povero me!”

-Ciao Poomo- salutò una voce femminile attirando l’attenzione del folletto.

-Cosa?- A chiamarlo fu una bella folletta che si nascondeva dietro un ventaglio.

-Wow! Che bella pupa!-

-Ti stavo aspettando sai-

-Cosa… aspettavi proprio me?-

-Certo. Su. Cosa aspetti? Vieni- disse facendo gli occhi dolci.

-Non me lo faccio ripetere due volte. Eccomi. Volo!- rispose Poomo con gli occhi a cuoricino.

Corse subito da quella bellezza e proprio quando gli stava vicino…

-AH! CI SEI CASCATO!- esclamò facendo la linguaccia, Boomo. Eh sì! La folletta non era altri che Boomo travestito. Allo sventurato Poomo venne un colpo. Il suo sogno si era trasformato in un incubo. Svenì e venne catturato dai seguaci del ministro Roman.

-Che l’operazione scambio d’identità e cattura principesse abbia inizio. Fase A completata. Ora entro in scena io-

 

Intanto nell’oscurità del bosco, due ragazzi si erano accampati. Tio dormiva tranquillo mentre Shade fissava il fuoco pensieroso.

“Fine… perché quando ti vedo provo una strana sensazione al petto? Non mi era mai successo prima d’ora” I suoi pensieri non andarono avanti a lungo perché una mongolfiera nera catturò la sua attenzione.

“Ma quello è…” -Tio svegliati!-

-Eh? Cosa? Sono pronto a combattere- esclamò svegliandosi di colpo, il principe di Mera Mera.

Shade non lo stette a sentire e andò subito in groppa alla sua Regina per inseguire quella mongolfiera.

-Ehy! Aspettatemi. Su! Vai Saetta!- ma tanto per cambiare, Tio combinò un guaio cavalcando al contrario il suo destriero e andando dalla parte opposta a Shade.

Shade, invece, stava cavalcando veloce per raggiungere quel velivolo.

“E’ la mongolfiera degli scagnozzi del ministro Roman! Devo seguirlo!”

 

Il mattino seguente, le gemelle andarono a svegliare il loro Poomo.

-Sveglia Poomo-

-Su! Sveglia- insistevano premendo in continuazione il pulsante per aprire il baule del folletto.

-AAAAHH! La smettete di fare questo baccano!- esclamò irritato Poomo, o meglio Boomo. Eh già! Boomo aveva preso il posto del folletto bianco per attuare un suo piano malvagio.

Voleva condurre le principesse nel castello di spine dove finalmente se ne sarebbe sbarazzato.

-Ma che cos’hai? Mi sembri strano-

-Chi io? No. Non è niente-

-Da quando hai quel cappello?-

-L’ho comprato ieri-

-Ieri?-

-Cioè volevo dire l’altroieri- diceva con difficoltà, Boomo.

-Sei sicuro di stare bene? Hai una voce strana-

-Eh? Coff coff… è soltanto il mio raffreddore. Niente di che, mi passerà-

-Oh che brutta tosse! Devi coprirti subito-

-Vedi che succede a dormire all’aperto- lo rimproverarono iniziando a “coprirlo” di attenzioni. Lo misero a letto ma avendone abbastanza delle cure-torture delle gemelle, Boomo scoppiò.

-AHHH! Lasciatemi stare. Sto benissimo. Mai sentito meglio-

-Continuo a pensare che sei strano-

-Ehy voi laggiù! Sbrighiamoci a fare colazione che dobbiamo partire- le chiamò Altezza.

-Arriviamo- e andarono a cucinare la colazione.

Si erano messe a cucinare ma con scarso successo. C’era Fine che non riusciva a tagliare nemmeno le verdure mentre Rein confondeva il zucchero con lo sale.

“Perché proprio a me?”

-Lasciate fare a me, impiastre- disse Boomo iniziando a preparare da mangiare al posto delle gemelle.

-Io ci vorrei tanto miele, grazie- disse Rein.

-A me senza burro e cereali, grazie- disse Fine.

-Io, invece, seguo una dieta ipocalorica. Perciò poco zucchero. Non voglio diventare una cicciona- disse infine Altezza.

-METTETEVI D’ACCORDO O VI STROZZO- urlò esasperato, Boomo.

 

Dopo colazione…

-Ahhh… niente male-

-Però il cibo era diverso dal solito-

-Era passabile direi- commentarono le principesse ormai sazie.

-Però si sono spazzolate via tutto- disse tra sè il folletto con un gocciolone sulla testa, mostrando la pentola vuota.

 

Prima di partire…

-Uffa! Quanto ci metti Poomo?- si lamentavano le principesse da dentro la mongolfiera mentre il povero Boomo stava lavando un enorme pila di piatti da solo.

-POTRESTE ANCHE DARMI UNA MANO-

 

-Uff… che faticaccia! Sono già esausto di prima mattina- sussurrava Boomo sbracato sul divanetto del velivolo. Le principesse, intanto, stavano decidendo dove iniziare le ricerche della giornata.

-Da dove cominciamo?-

-Non saprei-

-In questi casi c’è la cristallo bottiglia-

-Giusto, Rein! Non avevo minimamente pensato a questa possibilità- esclamò Fine.

Così Rein fece apparire la cristallo bottiglia che gli diede come pronostico il numero 6.

-Il 6 che cosa significherebbe?-

-Semplice! Dobbiamo andare al castello di spine che si trova nel regno di Tana Tana-

-E perché mai il 6 indicherebbe di andare proprio lì?-

-Elementare mie care principesse! Perché 5+1 fa 6 e la forma dell’1 è uguale a quella delle spine. Senza contare che anagrammando la parola spine viene fuori 6, chiaro no?-

-Umm… mi sembra una tirata per i capelli- disse Fine confusa come le altre due ragazze.

-Bando alle ciance! Dirigiamoci nel regno di Tana Tana!- dichiarò il folletto.

 

La mongolfiera delle principesse si stava dirigendo del regno prescelto mentre due loro amici avevano seguito la mongolfiera nera arrivando nel covo di Roman.

Il malvagio ministro stava cercando di utilizzare il potere di Prominence a suo piacimento ma senza successo. Poomo era riuscito a scappare dalla sua gabbia ed era rimasto a guardare i tentativi falliti di Roman finchè, vedendo quanto era buffo con i riccioli, si mise a ridere a crepapelle facendosi scoprire.

-Ops-

-Si è liberato! Prendetelo-

Ma non riuscirono a prenderlo che fu salvato dalla frusta lanciata da Shade.

-Il principe Shade!-

-Qual è il tuo piano, Roman?-

-Eh eh… ti piacerebbe saperlo ma non te lo dirò mai-

-Ma capo! Non era quello di far condurre da Boomo le principesse nel castello di spine per poi eliminarle?- chiese ingenuamente un seguace del ministro.

“Cosa? Le ragazze sono in pericolo?” pensava Shade.

-Razza di stupido! Non dovevi dirlo!- lo rimproverò furioso, Roman. Ma come faceva ad avere servitori così tonti?

-Che significa? Se non sbaglio quel castello ha delle spine velenose che ti addormentano per tutta la vita- chiese Tio preoccupato.

-Ebbene sì! Significa che le vostre care amichette si stanno dirigendo in un posto dove cadranno in un sonno senza risveglio. Ah ah ah…-

-Oh no! Le principesse!- esclamò Poomo.

-Non te lo permetterò mai!- disse Shade correndo fuori e poi salire velocemente in groppa a Regina.

 

Ritornando sulla mongolfiera del regno solare, le gemelle avevano iniziato a ballare il samba distraendo Boomo alla giuda e di conseguenza facendo precipitare, come al solito, il mezzo di fronte al castello di spine.

-Ohi ohi… che botta! Possibile che non facciamo mai un atterraggio morbido- si lamentava Rein.

-Guardate, principesse! Siamo arrivati- disse Boomo indicando di fronte a loro.

Le principesse ammirarono il castello. Era molto vecchio tuttavia aveva il suo fascino con le sue piante rampicanti piene di rose magnifiche.

-Wow! Sicuri che qui troveremo Bright?- chiese Altezza.

-Certo. Ve lo assicuro io-

-Allora entriamo forza- esclamò Fine per poi entrare nel castello.

L’interno era quasi come la casa dei fantasmi che avevano visto nel regno del mulino a vento, solo più elegante e le porte e le mura erano molto vecchie. Sembravano potessero crollare da un momento all’altro.

-Bright! Sei qui?- lo stavano cercando in ogni stanza senza trovare nessuno.

-Ehy Poomo! Ma qui non c’è nessuno! Ci hai mentito-

-Che stupide che siete state, care principesse. Io non sono Poomo- si smascherò Boomo togliendosi il travestimento.

-Boomo!- esclamarono le gemelle.

-Che hai intenzione di farci?- disse Altezza.

-Sbarazzarmi di voi una ad una. Non conoscete la storia del castello?-

-No. Quale sarebbe?-

-Tanti secoli fa, in questo castello abitavano due nobili sposi che si amavano molto. Alla donna piacevano molto le rose e le coltivava sempre con amore finché un giorno rimase uccisa in un incidente. Il marito rimase distrutto e maledì le rose del suo castello. Chiunque si sarebbe punto con le loro spine, sarebbe rimasto addormentato per sempre-

-Che storia triste- commentò Fine.

-Già ma tanto farete anche voi una brutta fine. Non vedrete più la luce del giorno. Rimarrete dormienti per l’eternità ad ammuffire qui dentro-

-Non puoi farci questo! Dai Fine! Usiamo Prominence-

-D’accordo- e si trasformarono nelle principesse del sole eterno.

-Non funzionerà tanto-

-Che la maledizione delle rose svanisca- pronunciarono ma la magia fallì.

-Ma cosa…-

-Ah ah ah… ve lo avevo detto. il potere del signore del castello è troppo forte per voi-

Proprio in quel momento si manifestò un terremoto che fece crollare parte del castello dividendo le principesse.

-Che succede? AHHHHHH- urlò scomparendo in tempo, Boomo.

-FINE!-

-REIN! ALTEZZA!- urlarono le ragazze. Rein e Altezza erano finite fuori dal castello sane e salve ma Fine era rimasta dentro e chissà se stava bene.

-Oh mio dio! Fine!-

-Speriamo non gli sia successo niente- disse la bionda preoccupata.

-Lo spero anch’io. Dobbiamo cercarla-

-Ragazze! State tutte bene?- si intromise una voce.

-Shade!-

Il ragazzo era arrivato il più presto che poteva ma a quanto pare non era arrivato in tempo.

-Dove Fine?-

-Ci devi aiutare! Mia sorella è rimasta intrappolata all’interno del castello e se dovesse pungersi con una spina sarà la fine-

-Andiamo! Presto!-

 

Fine era svenuta e si trovava distesa in una stanza. Si svegliò e si guardò intorno. Quella stanza doveva essere stata quella della signora. Era con al centro un baldacchino e aveva dei mobili bellissimi.

“Chissà se stanno bene Rein e Altezza. Devo cercarle subito”

Ma purtroppo vicino alla maniglia della porta si trovava una spina che lei non riuscì ad evitare e si punse delicatamente il dito.

“oh… mi sento… così debole… no… non devo… addormentarmi…” pensava assonnata cercando di porre resistenza però inevitabilmente si addormentò per sempre. La maledizione del signore ebbe inizio e l’antidoto per porle fine esisteva. Cadde a terra al centro della stanza e il modo per salvarla era vicino. Tuttavia i principi ancora non lo sapevano. Toccava a loro scoprirlo.

 

-Fine!-

-Sorellina dove sei?-

-Principessa Fine!-

Tutti e quattro la stavano cercando dappertutto senza trovarne traccie. Shade era preoccupatissimo anche se non lo dava a vedere e la stava cercando con ansia.

-Oh cielo! Ragazzi! l’ho trovata!- esclamò Tio ponendo fine alle ricerche. Davanti a loro videro Fine distesa a terra dormiente. Sono arrivati tardi. Si era punta cadendo nel suo sonno.

-NO! FINE!- urlò disperata Rein correndo ad abbracciare sua sorella. Cominciò a piangere seguita poi da Altezza e Tio mentre il povero Shade era sconvolto. Fine non si sarebbe più svegliata. Non avrebbe più visto il suo dolce sorriso sulle sue labbra e nemmeno la sua solarità. Fissava la rossa a occhi sgranati e vuoti.

-E’ meglio se la mettiamo nel letto- disse come se fosse uno zombie.

-Hai ragione- rispose Rein. Obbedirono mettendo la ragazza nel letto a baldacchino e lì le ragazze si inginocchiarono ai piedi del giaciglio continuando a piangere. I ragazzi erano rimasti dietro di loro.

-Regale tutore… Sono così triste… voi come vi sentite?- cercava di dire il bambino piangendo.

-Come vuoi che mi sento? Sto soffrendo anch’io, Tio. Ma non mi darò pace fino a quando non troverò il sistema per risvegliarla-

-Ma Shade… che vuoi fare?-

-Ci deve essere un antidoto! Non può finire così- diceva furioso con sé stesso.

-Non illudiamoci così. Soffriamo già abbastanza-

-No! Io non smetterò mai di sperare- disse andando a stringere Fine.

-Shade- sussurrarono sorpresi dalla fiducia nel prossimo del principe della luna.

-Fine! Devi svegliarti! Su! Qui abbiamo bisogno di te! Io ho bisogno di te!- diceva scuotendola Shade. Stava per cedere alle lacrime e alla furia e nessuno lo avrebbe fermato.

-Piantala Shade!- lo supplicava Rein.

-Devi reagire, Fine! Non puoi lasciarci! IO TI AMO! Ti ho amata da sempre però me ne sono accorto solo adesso. Perdonami-

-Shade tu…- lasciò la frase in sospeso, Rein. Era sorpresa dall’improvvisa dichiarazione del ragazzo. Se sua sorella fosse stata sveglia, ne sarebbe stata molto felice. L’azzurra sapeva che Fine ha amato Shade dal primo sguardo anche se lei smentiva in continuazione. Lo si vedeva da come lo guardava.

-Amo il tuo carattere solare. La tua vitalità. Il tuo sorriso. Svegliati, ti prego!- poi senza che se lo aspettasse nessuno, la baciò. Un bacio dolcissimo e pieno d’amore che avrebbe voluto dargli prima.

Si staccò dalla ragazza e in quel momento non riuscì più a trattenere le lacrime e cadde ai piedi del letto in ginocchio.

Le lacrime e il dolore erano tante ma un miracolo le fece smettere. Una voce che non speravano più di sentire.

-C-che cosa è successo?-

-Fine?-

-Perché state piangendo tutti? È forse morto qualcuno?- chiese ingenuamente, Fine.

-Stupida! Mi hai fatto preoccupare tantissimo!- disse Rein abbracciandola forte.

-Perché? Ah! Ora ricordo. Mi ero punta con una spina e poi mi sono addormentata-

-Già ma grazie al mio regale tutore ti sei risvegliata-

-Bentornata tra noi, Fine-

-Sei stato tu Shade? E come?-

-Ecco… io…- era troppo imbarazzato per rispondere.

-Dandoti un bacio d’amore- disse Altezza.

-Altezza!- la rimproverò Shade.

-Che stai dicendo, Altezza? Shade non avrebbe mai fatto una cosa del genere-

-Invece lo ha fatto eccome-

-Shade. È vero?- chiese rossa come un peperone.

-Sì, Fine-

-Quindi tu… mi vuoi bene?-

-Sì. Perdonami se non me ne sono accorto prima. Ti amo e i miei sentimenti non cambieranno mai-

-Come sono felice! Ti amo anch’io- esclamò al culmine della felicità. D’impulso l’abbracciò stretto a sé e lui felice approfondì il contatto.

-Era ora che se ne accorgessero. Io me n’ero accorta prima di loro-

-Se è per questo anche gli altri nostri amici, Altezza-

-Su! Andiamocene a casa. Ho bisogno di un bel bagno alla lavanda-

-Ok- e se ne tornarono nella loro mongolfiera. Fine salutò Shade che se ne ritornò nel suo regno con Regina ripromettendosi di rivedersi presto. Ormai erano dipendenti l’una dall’altra felici di essere finalmente insieme. Quella brutta avventura, dopotutto era servita per far affiorare l’amore dei due ragazzi e nonostante lei fosse vicina nel non rivedere i suoi amici, sarebbe sempre stata grata a quel castello e alla sua maledizione.

 

   
 
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