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Autore: Iuvenia    21/04/2012    2 recensioni
Lo so, è banale ciò che ho scritto ma spero che vi possa piacere. E' tratto da un sogno che ho fatto un pò di giorni fa e mi ha ispirato molto, spero vi piaccia.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ultima speranza


-Papà voglio una ciambella-
-La voglio anche io... Ne prendiamo una anche alla mamma e andiamo da lei a lavoro che ne dici?-
-Si si che bello-
I due si avvicinarono alla pasticceria, mano nella mano, ed entrarono in quel paradiso di dolci. Era la loro confetteria preferita e tutti e tre ci andavano ogni domenica.
-Mi dia 3 ciambelle, per favore-
-buon giorno, subito... Come vanno le cose?-
-Tutto bene, stiamo andando a prendere mia moglie da lavoro-
-Capisco... Passate una giornata insieme allora. Volevo presentarle mio figlio... Sarà lui a gestire la pasticceria dal prossimo mese... Ha 25 anni proprio come lei.-
Un giovane dai capelli mori lunghi fino alle spalle, raccolti in una traccia, con gli occhi chiari, si avvicinò al bancone con una torta alle mele fumante. Padre e figlio osservarono quella delizia senza staccare gli occhi.
-Vuole un pezzo?- chiese il giovane sorridendo.
-No no solo le ciambelle- disse il padre osservando sua figlio che ricambiò lo sguardo sorridendo.
-Gli ho già dato le liste dei clienti e le consegne giornaliere, quindi la mattina sarà lui che vi porterà il pane –
- Bene, avvertirò mia moglie allora, arrivederci –
-Arrivederci – dissero entrambi i negozianti-
Uscirono dalla pasticceria e si diressero verso l’entrata dell’azienda davanti a loro. Una donna bionda, alta, dagli occhi verdi uscì con una enorme cartella nella mano e col viso stanco:
-MAMMA – urlò il bambino lasciando la mano del padre e correndo verso la donna.
-Tesoro mio, cosa ci fate qui? – Chiese lei posando a terra quello che aveva tra le mani e prendendo il bambino in braccio:
-Siamo venuti a prenderti per stare insieme-
-Che bella sorpresa-
Il marito si avvicinò, le sorrise dolcemente baciandola sulla fronte e prese da terra cartella e borsa:
-Andiamo a casa a posarle e poi usciamo?- Chiese lui.
-Certo, vorrei anche cambiarmi, metto qualcosa di più leggero… -
- Andiamo al lago?-
- Si, ma adesso scendi, ormai sei grande- disse lei dolcemente.
- Si mamma-
La donna raccolse la borsa, lasciando tenere al marito la cartella e prese per mano il bambino così come fece il padre e si diressero tutti e tre verso casa. Federico era la cosa più bella che gli era capitata nella vita e volevano solo che quel momento non svanisse mai.
 
La sveglia suonò puntualmente alle sette, si alzò svogliatamente dal letto stropicciandosi gli occhi e poi sorrise… era stato un bel sogno, la sua speranza più grande, il suo più grande desiderio infranto in pochi secondi. La vita può essere distrutta in pochi istanti, da una parola, da un gesto, da un messaggio, da qualsiasi cosa e noi non potremo fare nulla, saremo capaci solo di rimanere a guardare e a piangere finché non ci rialzeremo… i più fortunati vengono aiutati e i meno devono lottare con le proprie forze... ma alla fine tutti si rialzeranno e ricomincieranno a vivere.

Angolo dell'autrice
Sera a tutti... qualche sera fa ho fatto un sogno nel sogno... una giovane ragazza che abbandonerà ogni speranza perchè ormai nulla le rimane da fare e farà il suo ultimo sogno sul uomo che ama. Ecco perchp l'ho chiamata l'ulitma speranza. Può sembrare banale, stupido ma a me ha colpito... e mi sorprendo come il mio cervellino abbia pensato a questa cosa o.o Non prosegui, vi lascio alla lettura sperando che vi piaccia. Ciaoooo
Iuvenia

  
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