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Autore: jarjar    22/04/2012    3 recensioni
Una piccola shot su un possibile scenario dopo la 3x19.
In che modo potrebbe reagire Elena dopo essersi resa conto dei propri sentimenti nei confronti di Damon durante il viaggio a Denver?
Cosa succederà, adesso, fra i due?
[Altamente Delena]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You belong with me

 


 
Non è solo il fatto che lei riesce a renderlo una persona migliore.
È così, ma…
anche lui cambia lei.
Damon la sfida.
La sorprende.
La costringe a mettere in discussione la sua vita…
quello in cui crede.
Stefan è diverso.
Il suo amore è puro.
Non le farà mai alcun male.
Damon può essere la cosa migliore per lei…
o la peggiore.


-Rose 

 
 
Elena si sbatté la porta rumorosamente alle spalle.
Quel viaggio a Denver l’ aveva completamente sconvolta e tutto ciò che voleva, adesso, era riprendere il controllo della propria vita. Dei propri sentimenti.
Fiondò la borsa in salone, ci avrebbe pensato dopo, e salì subito nella propria camera. Solo lì poteva ragionare tranquillamente, senza pressioni.
Jeremy voleva fare un salto da Matt e non sarebbe tornato prima di due ore.
Non vedeva l’ora di potersi rifugiare in quel mondo che, da quando era piccola, era sempre stato suo. Il viaggio in auto con Damon e con il fratello era stato davvero insopportabile. L’ atmosfera era intrisa di quei baci; di parole non dette e di occhiate fugaci l’ uno all’ altra.
Ora si ritrovava sdraiata su quel letto pensando nuovamente  a quel bacio, a quei baci, che non avrebbe mai dovuto scambiarsi con Damon.
Non si sentiva in colpa.
Si sentiva semplicemente svuotata, come se adesso il mondo le apparisse diverso, come se lo vedesse da una prospettiva del tutto nuova.
Damon le era entrato nell’anima e continuava a tormentarla.
Con lui era diverso: un momento prima la faceva soffrire, ma un istante dopo era pronto a sacrificare tutto, pur di renderla felice.
Felicità, quello era un sentimento che provava spesso insieme a Stefan. Loro due si appartenevano, erano la coppia perfetta. Sarebbero “invecchiati” insieme, per quanto un vampiro possa invecchiare, e avrebbero condotto una vita serena, priva di ogni preoccupazione.
Con Damon non si poteva dire altrettanto: loro si ferivano a vicenda, lottavano e si spingevano sull’orlo del baratro.
L’unica sicurezza, con lui, era che, non appena fosse caduta, il vampiro sarebbe stato pronto a prenderla. Perché? Beh, perché ci sarebbe sempre stato per lei e lo sapevano entrambi.
Nonostante tutto. Nonostante tutti.
Elena era legata indissolubilmente a Damon e ne aveva paura.
Paura di soffrire. Paura che fosse la scelta sbagliata per tutti e due.
Forse, in fondo, aveva solo paura di scegliere.
Aveva incasinato tutto, ancora una volta. Non sapendo resistere a quel sorriso sghembo; a quello sguardo malizioso; a quegli occhi da cucciolo che si rivelavano solo con lei; a quelle labbra umide e dolci; a quel vampiro con il potere di farle toccare il cielo con un dito.
Damon era uno stronzo. Sostanzialmente lo era con chiunque, ma non con lei. Con lei si apriva, con lei era dolce e spiritoso, con lei era premuroso e sensibile. Con lei era Damon Salvatore il giovane uomo, non Damon Salvatore il vampiro bastardo.
Elena non era Katherine, non sarebbe stata tanto egoista da volere al suo fianco entrambi i fratelli. Eppure era così difficile prendere una decisione…
Era così difficile scegliere fra l’amore e la serenità del rapporto con Stefan e la passione, l’irrazionalità e il conflitto di quello con Damon. Fra il rimorso nei confronti di Stefan e il rimpianto di ciò che sarebbe potuto essere con Damon.
Le lacrime scendevano copiose sulle guance della ragazza. Aveva cominciato a piangere senza neppure accorgersene e adesso il cuscino sopra il quale si era rintanata, era quasi zuppo.
Elena decise di scendere in cucina per darsi una sistemata e rifocillarsi: aveva assolutamente bisogno di bere qualcosa.
Il tempo non era decisamente dei migliori. Le grigie nuvole che incombevano su Mystic Falls sembravano promettere a breve un temporale.
Dopo aver bevuto, la ragazza si recò in bagno. Il trucco le era decisamente colato e non voleva sembrare un pagliaccio quando sarebbe tornato anche Jeremy.
Troppo impegnata a ricomporsi, non fece caso alla figura vestita di nero che si aggirava nei pressi di casa Gilbert.
Il cielo non voleva saperne di aprirsi e, come previsto,  la pioggia cominciò a scendere dapprima discretamente, successivamente fitta e scrosciante.
Elena si sedette sul divano con un buon libro. Leggere riusciva spesso a calmarla.
Fuori, le gocce d’acqua scendevano rumorose.
Alla doppelganger, bastò un’ occhiata fuori dalla finestra per  scorgere la magra figura scura, nascosta dietro uno degli alberi antistanti alla piccola villa della famiglia Gilbert.
Avrebbe riconosciuto quel profilo e quei capelli color notte ovunque.
Damon, il suo sogno e il suo incubo peggiore.
Cosa poteva volere? Erano stati insieme fino a poche ore prima e adesso lui si presentava nuovamente sotto casa sua. Come sempre.
Elena prese coraggio e aprì la porta di casa. Damon la fissava. Non sembrava intenzionato ad avvicinarsi: se ne stava zuppo dalla testa ai piedi sotto un folto albero e non smetteva di guardarla dall’altra parte della strada.
La ragazza si chiuse la porta alle spalle ed uscì in giardino con addosso solo i jeans, un maglioncino ed i propri stivali.
L’ acqua, impietosa, la colse alla sprovvista ed iniziò a penetrarle tra i vestiti, inzuppandola.
Non le importava. Poteva sopravvivere ad un bel raffreddore, ma non credeva di poter continuare a ragionare razionalmente se prima non conosceva il motivo della visita del vampiro.
Attraversò la strada e si parò davanti al maggiore dei fratelli Salvatore.
I due si fissarono intensamente senza parlare. Passarono pochi minuti, o forse un’ eternità.
La pioggia, nel frattempo, continuava a bagnarli.
« Jeremy mi ha detto di venire da te. » cominciò Damon trovando la forza di parlarle.
« Non ti credo. »  
« Puoi fare come vuoi. Tuo fratello non è andato da Matt, è venuto a villa Salvatore e mi ha parlato di Rose… Lei non vuole che mi arrenda con te, Elena. »  le disse fissandola negli occhi.
Il suo sguardo le parve, ora, più magnetico che mai. Era sincero, Elena lo sentiva.
« Non possiamo Damon, noi… »  sussurrò lei prima di essere interrotta.
« Ascoltami per una volta, me lo devi.
Riesci a capire quanto possa odiarti?!
Odio il fatto che mi fai perdere la testa, odio non poterti togliere gli occhi si dosso quando siamo insieme, odio mostrare la parte più debole di me in tua presenza, odio il tuo fisico mozzafiato, odio il tuo coraggio, odio la tua generosità, odio il tuo cercare sempre negli altri qualcosa di buono infrangendo ogni barriera. Odio non poterti avere accanto a me ogni giorno. Odio non poterti amare alla luce del sole.
Tu e mio fratello siete felici e su questo non c’è alcun dubbio, ma cos’è la felicità dopotutto? Avanti, Elena, dimmelo tu! Felicità è forse una relazione tranquilla, una relazione senza alcun colpo di scena? Oppure è soffrire, morire e rinascere grazie all’amore dell’altra persona?
Rose ha detto a Jeremy che posso essere la cosa migliore per te, oppure la peggiore.
Tu non appartieni a Stefan, non siete legati come lo siamo io e te. Possibile che tu non lo capisca? Probabilmente, poco tempo fa sarei stato la scelta più sbagliata che avessi potuto fare, ma adesso, grazie a te, non credo di essere tale. Tu mi cambi ogni giorno, Elena. Mi rendi migliore con te e con il mondo intero;  mi ricordi che posso, che voglio essere la scelta migliore.
Dicono che se ami una persona devi saperla lasciar andare ma è una delle cazzate più grandi che si possano dire. Se ami una persona devi combattere contro tutto e tutti affinché rimanga al tuo fianco.
Tutto ciò che devi fare è decidere fra il rischio e il rimpianto. Se quello che vuoi è la stabilità che solo Stefan può darti, allora mi farò da parte. Giuro che, se me lo chiedi, sparirò dalla tua vista per sempre. Anche adesso. Ma devi dirmi in faccia che non mi ami e che mai mi amerai. Altrimenti non fuggirò come ho sempre fatto, resterò qui e lotterò per te. Sempre. »
Elena non sapeva cosa dire, né cosa fare.
Lui l’aveva colta alla sprovvista e adesso doveva decidere tra la sua vita con Damon e la sua vita senza di lui.
I suoi occhi color ghiaccio la fissavano più ardenti di mille fuochi.
Tutto ciò che voleva era seguire il suo istinto, come aveva fatto fuori dalla stanza di quel motel.
Improvvisamente, Elena  poggiò la mano sulla nuca di Damon e avvicinò le sue labbra alle proprie, spingendolo contro l’albero alle loro spalle.
Lui la cinse con le forti braccia e ricambiò il bacio con passione.
Il cielo non sembrava voler avere pietà dei due e alimentava imperterrito l’acquazzone.
« Forse sarebbe meglio entrare in casa, credo di avere ogni centimetro di pelle bagnato. »
« D’ accordo signorina Gilbert, ma se pensi potermi rimorchiare invitandomi dentro ti sbagli alla grande. » rispose il vampiro con un sorriso malizioso.
Mentre i due si avviavano verso l’ingresso, mano nella mano, qualcuno, dall’ Altro lato, osservava la scena compiaciuto che essi avessero finalmente riconosciuto il legame che li univa e soddisfatto di aver ripagato un antico debito nei confronti di Damon Salvatore. 


* Angolo dell'autrice *
Beh, diciamo che dopo questa 3x19 non potevo non pubblicare un shottina :D
Essendo una Delena persa direi che la puntata di questa settimana è stata...mkandsadahjsbda *________*
Perciò, aspettando che aggiorni la mia long, spero che questa storiella vi piaccia.


jarjar
  
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