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Autore: gaccia    22/04/2012    18 recensioni
L'ennesima porta sbattuta in faccia! Tutti gentili, ma alla fine il risultato è lo stesso.
Ho provato in tutti i modi, mi sono presentata vestita casual, con tailleur eleganti, sportiva chic ma non è servito a nulla. Il posto da ricercatore è andato al maschietto di turno, bravo, certo, ma non quanto me.
Basta! Ho deciso! Questa volta proverò in un altro modo. In fin dei conti se c'è riuscito quello stronzo puttaniere di Edward Cullen a farsi passare per una ragazza al liceo, perché io non potrei farmi passare per un uomo? Solo fino a quando sarò assunta e non mi sarò fatta un pochino di esperienza...
“Piacere, mi chiamo Lino Swan”.
Sequel di “Ciao Edwardina”, anni dopo, la situazione si è completamente ribaltata: è Isabella ad essere costretta a vestirsi e comportarsi da uomo per ottenere il lavoro dei suoi sogni.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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- Questa storia fa parte della serie 'i trasformisti'
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Eccoci per la seconda parte di questa storia.

Come in uno specchio le parti si invertiranno… cosa potrà accadere a una donna che si finge uomo?

Vi lascio al capitolo – prologo e buona lettura.

 

---ooOoo---

 

Anni di studio, anni di sacrifici, ore di sonno perse, turni massacranti alla tavola calda e al ristorante, lezioni ascoltate al volo con un occhio all'orologio, anni di clausura senza lo straccio di un ragazzo!

Sono diventata una esperta nell'uso del vibratore, riesco a farmi godere e soddisfare in due minuti netti... anche per quello ho fretta!

La laurea è arrivata addirittura con qualche mese di anticipo sulla normale tabella di marcia, come riconoscimento dei miei sforzi. La specializzazione in ricercatrice biologa è stata una passeggiata al confronto: l'entusiasmo che ho provato ha bruciato le tappe con il sacro fuoco della conoscenza e mi sono trovata giovanissima, già fuori dal college con lusinghiere lettere di presentazione e il mondo nelle mie mani.

 

Purtroppo la giovane età e, soprattutto, il fatto di essere una donna, non mi ha ancora concesso di trovare il lavoro dei miei sogni.

Non che non ci abbia provato: ho mandato centinaia di domande in giro per gli Stati Uniti, mi hanno fatto decine di colloqui, ho avuto riscontro pari a zero.

Ho scoperto anche, che chi otteneva il posto era sempre giovane, di bell'aspetto ma soprattutto maschio! Prove per una eventuale denuncia per discriminazione?

no. non ho prove e anche se le avessi, come potrei cavarmela con i soldi che guadagno come cameriera?

Da mia madre non voglio nulla. Mio padre non può darmi nulla, tutto quello che ha da parte serve per le sue cure, dopo che ha avuto un infarto, deve riguardarsi.

Quindi sono qui che ringrazio ancora una volta Angela e Ben per avermi assunto nella loro tavola calda che diventa ristorantino intimo e ricercato la sera...

 

«Ciao, Bella. Come è andata oggi?». Ben è sempre un caro ragazzo, disponibile sin dai tempi del liceo, quando cercava di farci amare la fotografia alla follia… cosa impossibile, visto che neanche lui era così affezionato ai rullini, non quanto ai fornelli, almeno.

«Un disastro. Hanno dato il posto a uno che si chiama Yut Snow… come si fa a chiamarsi Yut? È un insulto! Io avrei fatto causa ai miei genitori!» esclamo accasciandomi su uno sgabello del bar.

«Tesoro, non devi arrenderti». Angela è la mia ancora di salvezza, il mio energizzante quando sono depressa (cosa che succede spesso in questo periodo).

«Angela. Non so più cosa fare… avrei solo bisogno di una opportunità, per dimostrare il mio valore, avrei esperienza e mi farei valere, invece vogliono solo maschi!» esclamo stizzita!

 

Vedo Angela bloccarsi, con una tazza di caffè grondante in mano, poi mi guarda ed esclama: «E allora diventa uomo!».

Non pensavo che Ben diventasse violento, ma a quella affermazione sono sicura che la mia cara amica abbia ricevuto una padellata sulla testa da suo marito.

Proprio ora che sta aspettando il loro primo figlio… probabilmente dovrei denunciarlo!

«Ma che stai dicendo? Stai male? Chiamiamo il 911?» esclamo preoccupata.

«Bella! Se Edward si è fatto passare per una femmina al liceo senza sospetti, a maggior ragione tu potresti passare per maschio al prossimo colloquio!» mi urla entusiasta, battendo le mani che si erano liberate della tazza.

 

«… Potremmo chiedere a Eddy come ha fatto, e magari interpellare anche Alice! Oh, Bella, sarebbe felice di aiutarti!» continua il suo sproloquio ma io non la ascolto più.

Dopo aver scoperto di Dina/Edward avevo fatto un grosso sforzo per perdonarlo e dopo esserci riuscita, dopo essermi fidata di lui, dopo esserci messi insieme e aver passato una primavera dolcissima e un’estate fantastica… mi aveva lasciato per andare a studiare dall’altra parte del mondo, in Europa… mentre io ero rimasta come una scema a Seattle.

 

Da quel momento mi ero categoricamente rifiutata di incontrarlo, di frequentare chiunque portasse il cognome Cullen, compresi i cugini.

Angela poteva ringraziare l’enorme affetto che nutrivo nei suoi confronti, altrimenti avrei cancellato anche lei dalla mia vita, visto che lo sentiva regolarmente.

«Non parlarmi di Cullen!» sbotto furiosa. Il solo pensiero mi fa andare il sangue alla testa e torno ad essere quella pazza che brandiva un coltello davanti alla sua faccia da stronzo! Perché non l’ho fatto fuori quella volta? Il mio più grande rimpianto.

«La mia era solo un’idea. Mica devi incontrare i Cullen! Mi offro io per aiutarti». Dopo un secondo di mortificazione, sorride alla sua proposta ed inizia a sciorinare tutta una serie di trucchi per mascolinizzarmi.

In fin dei conti sono sempre stata indifferente allo stretto mondo femminile… dovrei solo allargare le mie vedute, mettermi una fascia per stringere il seno e infilare qualche calzino (pulito) nelle mutande… che sarà mai, se ottengo quello che voglio?

«Okay! Ci sto!» dico stringendo la mano della mia amica!

Sento Ben che ridacchia alle mie spalle mentre mi saluta:

«Ciao Isabellino

 

---ooOoo---

Angolino mio:

eccomi tornata con una nuova storia, che poi nuova non è. Si riallaccia a doppio filo con “Ciao Edwardina” di cui questa è il sequel. Alcune cose derivano dalla prima storia ma cercherò di farla vivere di vita propria il più possibile in modo da non essere costretti a leggere tutta la parte vecchia.

 

Come si intuisce da questo titolo e da questo capitolo-prologo Isabella si vestirà da uomo.

Aspetto i vostri consigli su quanto debba fare per trasformarsi nel bel fighetto che verrà assunto.

 

Non mi resta che togliere il disturbo, sperando che Lino abbia lo stesso gradimento di Dina, se non maggiore.

Alla prossima (fine settimana)

Baciotti

 

  
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