Quella cenere aveva sporcato le mie scarpe preferite.
Il tremolio della mia mano conduceva il fumo di quella sigaretta da ogni lato, quel freddo gelido non è facile da dimenticare.

Mi trovavo li, quando lo vidi la prima volta.
Era con una ragazza di cui non ho mai scoperto il nome.
Stavo male, a quel tempo.
Non mi interessavo di nessuno, al di fuori di me stessa.
Tuttavia non ero permalosa, per nulla.
Il mio unico pensiero era il mio dolore.

Fu quel giorno che mi cambiò la vita.
Da un momento all'altro fui sconvolta da qualcosa che era più grande di me.
Seduta su un marciapiede di Londra di fronte ad una panchina, osservavo quel ragazzo sorridere.
Era la cosa più bella che avessi mai visto.
Di getto le mie labbra si curvarono, finendo per creare una smorfia leggera.
Lui guardava la ragazza come ogni persona sogna di essere guardata.

Io continuavo ad osservare i due, quando mi accorsi dell'arrivo imminente di altri quattro ragazzi.
- Ah, sei tu Cassie - disse Liam squadrandomi.
Perché mio fratello si stava avvicinando a quel ragazzo? Perché si conoscevano e io non l'avevo mai saputo?
- Felice di vederti - risposi scostando lo sguardo e spegnendo la mia sigaretta.
 

Occhi color del mare accostavano i suoi ricci scuri, cadenti sulla fronte.
Il suo sorriso era come luminoso, mi dava l'impressione di essere in una giornata di sole, anche se le nuvole si notavano bene attraverso gli abeti dietro di lui.
Io risi e mi presentai a lui, noncurante di quella ragazza, che se ne andò pochi secondi dopo senza salutare nessuno.
- Ciao, sono Cassandra, la sorella di Liam. Chiamami pure Cassie - aggiunsi con un sorriso, per poi salutare gli amici di mio fratello, le uniche persone con cui avevo un minimo di dialogo.
A parte mio padre, ma quello era un caso a parte.
Quando la mamma morì in un incidente d'auto iniziai a distanziarmi da tutti, persino da mio fratello.
Cominciai a fumare e a disinteressarmi di tutto ciò che mi capitava, e pensavo fosse la cosa migliore.
Quel giorno mi cambiò, anche se apparentemente non fu nulla di particolare.
- Io sono Harry, è un piacere conoscerti.
Ricordo che iniziammo a guardarci svariate volte, mentre io cercavo di non dare nell'occhio stando accanto a Zayn, il mio migliore amico.
Scoprii che Harry e mio fratello si erano conosciuti in discoteca, ne rimasi stupita perché quel ragazzo non sembrava assolutamente il tipo di persona che va spesso nei locali.
Aveva l'aria da.. Bravo ragazzo.

Decidemmo di uscire insieme a cena, era già ora di cena, ed era passata un'eternità dall'ultima volta in cui ero stata con qualcuno per così a lungo.
Tuttavia non mi sentii a disagio.
Anzi, cercai di essere il più spigliata possibile.
Ci dirigemmo verso un ristorante a poco prezzo, l'ideale per sei diciottenni nullafacenti.
Niall e Louis, i due migliori amici di Liam, si sedettero accanto a Zayn, così io mi ritrovai appiccicata a quel riccio.

La sua polo azzurra risaltava in maniera miracolosa il colore dei suoi occhi, così ipnotizzanti e dolci allo stesso tempo.
Mi sorrise, e io distolsi lo sguardo ridendo, iniziando a mordicchiarmi un'unghia per l'emozione.

Fu qualche ora dopo che ci scambiammo il nostro primo bacio, lui gentilmente mi stringeva le mani, in piedi accanto ad una staccionata, sotto la luce della luna piena.


C'è poi una lunga parte che non mi risale alla mente, sarà la vecchiaia che ormai mi assale.
- Vorresti aiutarmi tu a ricordare, Harry? - grido a mio marito dall'altra parte della stanza.
- Oh, sono sicuro che ti ricordi bene, Cass, anche senza il mio aiuto - dice spuntando dalla porta della cucina.
- Ma nonna, allora siete voi due i protagonisti di questa storia?
- È proprio così, Tiffany, ora lo sai!
Harry si avvicina a me con aria allegra, sempre con quel sorriso che mi ha fatto innamorare di lui.
Si siede accanto a me e prende sulle gambe la nostra nipotina.
- Un giorno anche tu vivrai una storia bellissima, un giorno anche tu proverai dei forti sentimenti per qualcuno. E io ti auguro di essere amata da qualcuno quanto io amo tua nonna Cassie, piccola.
Gli sorrido e decido di levarmi il grembiule da cucina per uscire di casa, portando Tiffany all'asilo.
Sulla via del ritorno mi soffermo a guardare quella staccionata, la stessa di quella notte, dove tutto ciò che avrei desiderato non ha fatto altro che avverarsi, facendo di me la donna che sono e che sono stata: felice.



myspace.
buonasera, o buongiorno :3
qualunque sia l'ora in cui leggiate questa one-shot, vorrei dirvi che è davvero orrida ma considerando che l'ho scritta in un'ora e mezza ho cercato di dare il massimo.
spero vi sia piaciuta, fatemi sapere che ne pensate :)
Sole.