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Autore: Betty    16/11/2006    18 recensioni
Un incontro casuale tra l’affascinante Benjamin Price e Nicole, ragazza timida e ahimè con qualche chilo di troppo. Non hanno niente in comune, ma il destino li ha già fatti incontrare e chissà che non possa farli innamorare…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chiedo umilmente scusa a tutte le persone che hanno seguito questa storia, perché non ho aggiornato la mia fanfic

Chiedo umilmente scusa a tutte le persone che hanno seguito questa storia, perché non ho aggiornato la mia fanfic. Le ragioni sono molteplici, il computer perennemente rotto, il lavoro sempre più pesante, la famiglia, il matrimonio di mia sorella che mi ha praticamente salassato. (Adesso potrei organizzare il matrimonio di qualsiasi persona!) Comunque dopo queste misere scuse penso che sia ora di continuare e concludere la storia di Nicole e Benji. E sì per farmi perdonare mi sembra giusto darvi un bel po’ da leggere. Grazie a tutti per avermi seguito anche in questa avventura. Con affetto Betty

 

 

CAPITOLO 16

 

Benji arrivò all’aeroporto di Amburgo nelle prime ore del  mattino, appena fuori dell’edificio respirò a peni polmoni per cercare di calmarsi e poi si diresse verso l’unico taxi presente a quell’ora. A causa di un guasto al jet dell’azienda era partito in ritardo; sembrava che tutto congiurasse contro di lui.

Era la sua punizione per essere così stupido per tutti quei mesi, salì sul taxi e diede l’indirizzo di Nicole, a quell’ora doveva essere ancora a casa.

“Lei assomiglia in modo impressionante a Benji Price!” disse il tassista, un uomo sulla sessantina con i capelli completamente bianchi.

Benji sorrise benevolo “Forse perché lo sono!” rispose.

“Sta scherzando?”

“No! Sono proprio io. E non vorrei essere sgarbato ma ho una certa fretta!”

“Scusi! Scusi! Se avessi una fidanzata come la sua anch’io avrei fretta di raggiungerla!” disse l’uomo con un sorriso malizioso.

“Come scusi?” chiese incredulo Benji.

“Ma sì, la sua fidanzata, la modella come si chiama… non ricordo ma è un bel pezzo di figliola!” disse l’uomo sorridendo con aria complice.

Benji ci pensò un attimo poi disse con tono di voce incerto  “Denise??”

“Ah sì ecco è quello il nome! Sa alla mia età la memoria ogni tanto fa un po’ di scherzi! Comunque auguri per il matrimonio. Ma c’è una cosa che non capisco… come ha fatto quel giornale a sapere la data delle nozze?”

“Nozze? Giornale? Ma di cosa diavolo sta parlando?” chiese Benji, quasi urlando.

“Ragazzo mio, ma non li leggi i giornali?” l’uomo passò a Benji un giornale scandalistico molto famoso in Germania. In copertina c’era una foto sua e di Denise, chiaramente un fotomontaggio, il titolo diceva “Esclusivo, le nozze dell’anno tra Benji Price e la famosa fotomodella Denise!”

“Maledizione! Ma chi cazzo ha messo in giro questa stupida voce?” esclamò Benji arrabbiato.

Il tassista era arrivato ad un semaforo rosso, si girò e chiese: “Se non sposa quella ragazza allora perché lei lo sta sventolando ai quattro venti?”

“Perché è una grandissima stronza! Adesso mi porti all’indirizzo che le ho detto e faccia presto.

 

***-***-***-***-***-***-***-***-***-***-***-***

 

Nicole si girò per l’ennesima volta nel letto, aveva passato la notte in bianco per colpa di quella stupida rivista e di quella stupida trasmissione e di quello stupido telegiornale!!!

Era tutto così assurdo, lei era assurda, gli aveva spedito quella lettera e lui si sposava! Si sposava con un’altra, ma quello che era peggio è che quell’altra era Denise!

Le lacrime cominciarono a scendere copiose e Nicole nascose la testa sotto il cuscino, come se così potesse smettere di piangere.

All’improvviso il campanello iniziò a suonare insistentemente, non voleva alzarsi tanto sapeva chi era.

“Nicole, non ti permetto di auto commiserarti, alza il culo e vieni ad aprire” gridò Lisa

“Lisa ma è possibile che non mi lasci mai in pace!” urlò di rimando Nicole mentre si alzava ed andava ad aprire la porta.

Lisa si stagliava con il suo pancione davanti a lei. “Accidenti ma invece di stare a casa a riposare devi venire fino a qui a sopportare una derelitta come me?” chiese Nicole addolcendosi.

“Sono incinta non malata, so quando la mia migliore amica ha bisogno di me! Ed eccomi qui! Forza vestiti, che ti porto fuori a fare colazione.

“Non ho fame! Voglio solo chiudermi in casa e restarci per il resto della mia miserabile vita!”

Lisa osservò l’amica andare in bagno e sospirò, com’era possibile che Benji si sposasse con quell’arpia? Lei era così sicura che Benji l’amasse! Come aveva potuto sbagliarsi? Insomma lei su quelle cose non si sbagliava mai, cioè quasi mai.

“Tesoro, la vuoi sapere una cosa? Chi se ne frega se si sposa! Peggio per lui, ne trovi altri cento, anzi no mille come lui!”

Nicole aprì la porta del bagno con un leggero sorriso disse: “Lisa, ti sei accorta che hai detto una cavolata?”

“Effettivamente… ma ci sarà al mondo almeno un uomo come lui!”

“Forse esiste ma io, disgraziatamente, amo lui.”

“Passerà, tesoro, fa male ma passerà” disse Lisa seria.

Nicole sospirò e disse: “Adesso basta piangere, andiamo a farci questa benedetta colazione. Sia inteso offro io!”

“Sei sicura, sai ultimamente ho notato che mangio un po’ più del solito.

“Solo ultimamente?”

“Ma sono incinta!” di giustifico la ragazza.

“Certo! Mi faccio una doccia veloce e arrivo” le rispose Nicole poi rientrò in bagno.

Lisa si diresse verso il terrazzo e si accarezzò la pancia, era stanca, la bambina sarebbe nata tra poco ma non poteva lasciare Nicole da sola a compiangersi, vide un taxi arrivare velocemente e fermarsi proprio davanti alla palazzina. Si affacciò curiosa a quell’ora era difficile vedere un taxi da quelle parti, anzi era sempre difficile vedere un taxi in quel quartiere. Con sorpresa vide Benji scendere dall’auto.

“Quel bastardo! Cosa vuole?” si chiese, rientrò velocemente in casa, doveva fare qualcosa, accese lo stereo si accostò alla porta del bagno e disse: “Nicole, ho lasciato la macchina aperta, vado a chiuderla, mi  raccomando fai con calma. Arrivo subito”

“Va bene, ma perché hai acceso la musica” le urlò Nicole dal bagno era sotto la doccia e l’aveva sentita a fatica.

“E’ per farti compagnia!” le rispose Lisa urlando perché era praticamente attaccata al citofono, appena lo sentì squillare alzò il ricevitore. “Arrivo!” disse a Benji e mise la cornetta in modo che non suonasse ancora.

“Io vado!” urlò poi uscì velocemente, pancione permettendo.

Quando arrivò da basso vide Benji che aspettava camminando avanti e indietro, Lisa prese un bel respiro e uscì.

“Ciao” disse all’uomo.

“Lisa, Nicole dov’è?” chiese ansioso.

“Di sopra. Non scenderà.”

“Devo parlare con lei! Devo spiegare come stanno le cose!”

“No! Tu adesso devi sparire dalla sua vita, sta soffrendo. Di nuovo e di nuovo per colpa tua. Non puoi entrare e uscire dalla sua vita come e quando ti va!”

“Lisa…”

“Vattene! E lasciala in pace, per sempre.” Disse Lisa risoluta.

“Ti ha mandato lei?”

“Sì” mentì Lisa.

“Adesso forse non mi vuole vedere, ma le devo parlare, assolutamente. E stai tranquilla che ci riuscirò!” disse Benji poi si diresse verso il taxi.

Si girò un attimo e disse: “Scusa se non te lo chiesto, state bene, insomma tu e il bambino?”

“Bambina, è una bambina. Stiamo bene grazie!” disse Lisa e all’improvviso si pentì di avergli mentito.

 

***-***-***-***-***-***-***-***-***-***-***-***

 

“Tesoro non riesco a capire, perché quella donna dice che vi sposerete?” chiese la madre di Benji.

“Non lo so! Giuro che se la trovò la strangolo con le mie mani. Ero così vicino a rimettere tutto a posto con Nicole! Maledizione!”

L’uomo sprofondò ancora di più nella comoda poltrona di pelle, si trovava nel salotto di sua madre, naturalmente dopo la discussione che aveva avuto con Lisa si era diretto subito lì.

Dal canto suo Kate avrebbe tanto voluto passare cinque minuti da sola con quella specie di donna.

“Non vuole parlarmi, come posso fare a spiegarle che è tutta una montatura?” la voce di Benji la riscosse dai suoi pensieri.

“Fai una dichiarazione in cui smentisci tutto, dopo tutto tu hai ancora una credibilità, chi ti conosce sa che non mentiresti mai su un argomento del genere.”

“Conoscendo Denise farà di tutto per screditarmi in qualsiasi caso. Disse Benji sconsolato.

“Cosa può andare peggio?” chiese sua madre.

“In fondo ho già perso tutto!” concordò Benji “Bene faccio un paio di telefonate, domani mattina farò pubblicare che è tutto falso, poi vedremo come si muoverà quell’arpia.

 

***-***-***-***-***-***-***-***-***-***-***-***

 

Nicole si diresse verso casa piuttosto triste, era stata una giornata pessima e il traffico a quell’ora di certo non migliorava il suo umore.

“Maledizione ma ti vuoi muovere!” disse alla macchina davanti, iniziando a suonare il clacson.

Dopo pochi attimi dalla costosa berlina scura davanti a lei scese il conducente, un uomo a dir poco enorme.

“Oh Dio! E adesso cosa vuole questo? Però siamo in mezzo a decine di macchine non può farmi niente, credo!” pensò Nicole, chiuse subito la sicura della portiere e si fece piccola piccola.

Il tizio si fermo da parte alla sua portiera e bussò educatamente al finestrino, Nicole abbassò di un centimetro il finestrino.

“Sì?” chiese titubante.

“La signora che sto accompagnando, dopo averla vista dice di conoscerla, la prega di seguirci per poter intrattenere con lei una conversazione” disse gentilmente l’uomo.

“E chi sarebbe?” chiese Nicole sorpresa

“La signora di chiama Denise…” l’uomo non fece in tempo a finire la frase che Nicole lo interruppe.

“Dica alla signora che andarsene a quel paese!! Lei è quello stronzo del suo fidanzato!”

l’uomo rimase un attimo sorpreso, Nicole vedendo che l’auto da parte a lei si era mosse, si buttò letteralmente nell’altra corsia e se ne andò di corsa.

Denise osservò l’utilitaria che si mischiava alle altre e sorrise maligna. “Deve esserci rimasta male! Poverina”

“Signora, per gentilezza non le riferisco quello che la donna mi ha detto. Disse l’autista rientrando in auto.

“Non importa Bonrad, ho già avuto le mie risposte.

 

“Quella stronza! Cosa vuole da me, non le basta avermi preso Benji. Mi prende anche in giro. Che vada al diavolo, lei e Benji..disse singhiozzando, le lacrime le scendevano lungo le guance e le offuscarono la vista. Dovette fermarsi al lato della strada, perché non riusciva più a guidare.

Dopo qualche minuto alzò lo sguardo e si trovò poco distante dalla villa di Benji, non si era accorta di aver guidato fino a lì.

Aveva voglia di vederlo, ma per dirgli cosa? O saputo che ti sposi congratulazioni! E poi se aveva ricevuto la sua lettera? Si era resa ridicola, si era illusa.

Rimase lì ferma a guardare la villa fino a quando divenne buio, non riusciva ad andarsene, avrebbe voluto andare a casa a farsi una bella doccia calda ma qualcosa la tratteneva lì.

Poi all’improvviso capì, vide Benji uscire di casa; era per quello che era rimasta per tutto quel tempo, il suo cuore lo aveva sentito che lui era tornato.

Ma non per lei.

 

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Scese dalla macchina e corse verso la villa, l’uomo era ancora di fuori non la vide arrivare fino a quando lei non fu illuminata dalle luci presenti davanti al cancello.

Vide il suo sguardo sorpreso e qualcosa nel fondo dei suoi occhi che la fecero sussultare ma si riprese subito, non poteva essere amore, affetto sì ma amore…

Benji fece per parlare ma lei lo bloccò.

“Non dire nulla, volevo solo rivederti, per l’ultima volta. Disse tristemente “Addio!”

Benji la vide correre via, perché era venuta? Corse verso il cancello e lo aprì e inseguì Nicole, naturalmente la raggiunse quasi subito, la afferrò per un braccio per fermarla.

“Lasciami!” protestò lei senza guardarlo.

“Non posso, non posso” disse lui con voce incrinata, quel tono fece girare Nicole.

“Perché?” gli chiese.

Benji la guardò senza capire così lei continuò “Dovrei odiarti, per avermi fatto soffrire, per avermi illuso.. invece non ci riesco.” Nicole scoppiò in lacrime era disperata, confusa.

Benji la abbracciò stretta “Mi dispiace, io sono stato uno stupido, ma …” staccò la ragazza dal suo abbracciò e le disse guardandola negli occhi “.. ti amo, ti ho amato dalla prima volta che ci siamo scontrati!”

Nicole non registrò subito quelle parole, ma dopo qualche secondo sentì il suo cuore riprendere a battere. “Non è vero. Tu , tu stai per sposarti..”

L’uomo le strinse le mani intorno alle braccia “Non è vero, è tutta una montatura. Io stavo tornando da te e lei lo ha saputo, non so cosa si sia messa in testa. Disse con tono esasperato.

“La lettera, l’hai ricevuta?” sussurrò Nicole.

“Non ho mai letto parole così belle” Benji sorrise dolcemente.

“Quindi tu non ti stai sposando con quella. Disse ancora Nicole.

“No, l’unica donna che voglio al mio fianco per tutta la vita, sei tu.

Nicole rimase senza parole “Non dire nulla – continuò Benji - mi basta guardarti negli occhi, per sempre”

Nicole si avvicinò a Benji e lo baciò “Ti amo” gli disse.

“Anch’io non sai quanto” le rispose l’uomo prima di baciarla.

“Resta con me stanotte” le disse Benji. 

“Non avevo la minima idea di tornare a casa. Abbiamo perso troppo tempo.. troppo” le disse Nicole accarezzandogli una guancia.

 

Poco dopo erano in casa di Benji, l’uomo la prese tra le braccia e la sollevò.

“Benji, mettimi giù peso troppo!” protestò ridendo Nicole.

“Neanche per sogno! E poi non sei così pesante!” le rispose l’uomo mentre saliva senza sforzo le scale di casa e puntava dritto verso la sua camera da letto.

Entrò con passo spedito ma all’improvviso si fermò “Non sei obbligata. Io posso anche aspettare se tu..

Nicole gli mise una mano sulla bocca “Lo voglio forse più di te!”

Benji sorrise e la depose sul letto “Sei davvero sicura?”

“Prima o poi dovrò pur cominciare” gli rispose sorridendo la ragazza.

“Cercherò di fare piano” disse Benji mentre si sdraiava accanto a lei sul letto.

“Adesso basta parlare” disse Nicole, lo attirò vicino e lo baciò con passione.

Benji non si fece ripetere due volte l’invito.

 

JJJJJJJJJJJJ

 

Questo è l’ultimo capitolo è un po’ che ce l’ho nel cassetto diciamo da prima delle ferie, solo che in ferie l’ho combinata, sono in dolce attesa e non sto capendo più niente.

Spero di trovare l’ispirazione per qualche altra storia, perché mi mancate e tanto. Vi voglio bene Betty

  
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