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Autore: AmazingFreedom    22/04/2012    2 recensioni
Piccola storia tratta da "Vedo Nero". Un omaggio per questa bella fanfiction.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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La Sala Grande era praticamente deserta: qualche studente di Grifondoro non era ancora andato a letto, troppo preso dall’euforia che aleggiava tra i ragazzi dell’ultimo anno.
Vicino all’ingresso, in disparte, c’erano dure ragazze identiche: stessi capelli corvini lunghi fino alla vita, stessi occhi vispi e allegri, stesso naso francesino, ma caratteri opposti.
“Mi dispiace dover lasciare la scuola. Sto decisamente meglio qui che a casa!” disse Desdemona, poggiando la testa sulla spalla della gemella.
“Già! Qui non c’è papà! Non voglio fingere di litigare con te per accontentarlo! È una cosa che non sopporto!” rispose Haley, iniziando ad accarezzare il capo della sorella.
“Neanche a me piace litigare con te! Noi andiamo molto d’accordo, e allora? Non capisco dove stia il problema! Tra sorelle si fa così, giusto? Ci si vuole bene e ci si copre le spalle a vicenda!”
“Sì…” bisbigliò Haley, mantenendo lo sguardo fisso di fronte a sé e cercando di trattenere le lacrime. “Hai ragione…”
“Come sempre!” esultò Desdemona, balzando in piedi.
“Sorellina, scusa ma vado nei sotterranei. Sai diamo una festa e non voglio perdermela!”
“Certo! Anche io avevo intenzione di andare alla torre! Niente feste per me, sono molto stanca. Prima però, devo andare nelle cucine: un’elfa deve aver lavato la mia seconda divisa. Se non sbaglio ci dovrebbe essere anche la tua. La prendo e te la do domani?”
“Grazie mille, Haley! Sei la migliore!”
Desdemona diede un sonoro bacio sulla guancia della gemella, poi scappò via.
Haley rimase seduta ancora qualche secondo, con il cuore che le batteva all’impazzata: non poteva credere di essere stata così fortunata!
Si alzò e poco dopo si stava dirigendo verso la torre di Corvonero con la propria divisa e quella Serpeverde della sorella nella borsa.
Non appena entrò in camera sua, buttò tutto sul letto tranne la divisa di Desdemona e corse in bagno. Si guardò alla specchio e prese un respiro profondo. “Ora o mai più! Sei una Donovan! Non essere codarda!” disse ad alta voce. Con un colpo di bacchetta fece comparire una matita nera per gli occhi e un lucidalabbra alla fragola, come quello della gemella. Si truccò velocemente, indossò la casacca nera con lo stemma Serpeverde e poi si guardò ancora allo specchio.
“Adesso siamo davvero identiche!”sussurrò. “ Scusami tanto Desdemona! Ma è l’ultima sera e anche io voglio essere la pecora nera, per una volta!”
Prese un altro respiro profondo, poi uscì di corsa dalla sala comune, diretta ai sotterranei.
Quando si trovò davanti a quella porta di ebano che le era tanto familiare chiuse gli occhi.
“Ora o mai più!” ripetè.
Poi bussò.
“Avanti!” ordinò una voce e Haley non se lo fece ripetere due volte.
“Buonasera professor Piton.” Lo salutò la ragazza.
“Signorina Donovan. Cosa ci fa nel mio ufficio a quest’ora?”
“Volevo sapere come mai non si è unito a noi. Alla festa, intendo. E poi, quante volte le ho detto di chiamarmi Desdemona?”
La studentessa chiuse la porta e si avvicinò alla cattedra, dove era seduto Piton che la guardava con fare sospettoso.
“Quante volte le ho ripetuto che non posso?” le domandò, burbero.
Haley si incupì e Severus inarcò un sopracciglio: trovava estremamente petulante ma dannatamente affascinante quella ragazza. Per tutto l’anno aveva cercato un approccio che lui aveva evitato con una certa fatica, ma ora aveva come la sensazione di essere in gabbia, di non avere una via d’uscita.
“Avanti professore! È l’ultima sera, l’ultima notte…” riprese Haley, assottigliando lo sguardo.
“Dovrebbe cambiare qualcosa?” rispose Piton alzandosi e andandosi ad appoggiare ad un banco: voleva mantenere le distanze.
“Sì! Non ci vedremo mai più!” esclamò la giovane, avvicinandosi a lui.
“Perderò un’ottima studentessa di pozioni! Me ne dispiaccio!”
“Davvero?” continuò Haley, posando una mano sul suo petto e incatenando i suoi occhi a quelli del professore.
“Sì.” disse infine Severus.
All’improvviso, la ragazza allacciò le sue braccia attorno al collo dell’uomo e lo baciò.
Un bacio dolce che si fece via via sempre più appassionato da parte di lei, ma a cui l’uomo non rispose.
“Desdemona! Non posso!”
“Perché no? Domani non sarò più una tua studentessa! Sarò soltanto Desdemona Donovan: una donna adulta che puoi baciare e amare!”
“Non pensavo fosse capace di amare. La credevo più una persona a cui piaceva giocare con il cibo che ha nel piatto!”
“Dipende da che cibo si tratta!” protestò languidamente l’allieva, che tornò a baciarlo.
Piton le prese i polsi con una mano, e con l’altra le sfiorò il mento.
“Adesso basta! Non possiamo!”
Una lacrima scese lungo la guancia di Haley.
“Solo per questa notte…” lo supplicò e gli baciò le labbra.
Severus sgranò gli occhi, ma poi li chiuse, le cinse i fianchi e rispose al bacio con un trasporto che non si faceva sentire da troppo tempo.
“Solo per questa notte…” ripetè Haley, contro le sue labbra.
“Solo per questa notte…” convenne lui, prendola in braccio e portandola nel suo appartamento.
 
 
NOTA DELL’AUTRICE:
Salve gente! Questa è una storia tratta dalla bellissima fanfiction “Vedo Nero” di Redspecial.
Consiglio vivamente a tutti di leggerla: troverete amore, mistero, suspence.. insomma tutto quello che una storia deve avere.
Spero che vi piaccia e vi auguro una buona lettura. J
  
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