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Autore: Teiki Kun    23/04/2012    2 recensioni
Mmmm non ne ho idea... per ora ancora non ne sono sicuro di che storia sarà. Hahahaha. intanto la metto e poi vedrò cosa ne uscirà
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Londra, Whitechapel.

In un buio vicolo della città una giovane fanciulla dai capelli color dell’oro stava scappando a perdifiato da due pericolosi criminali, vestiti di nero con il passamontagna, armati di coltello, finendo in una strada senza uscita. La ragazza terrorizzata si strinse al muro dietro di lei tremando, guardando impaurita gli uomini incappucciati che si avvicinavano pian piano puntando i loro coltelli verso di lei, con un maligno sorriso sul volto.

< C-Che cosa volete da me? >. Chiese la giovane ragazza, cercando con lo sguardo un modo per scappare e mettersi in salvo da quei due malviventi.

< Niente di speciale. Solo divertirci e prenderci i tuoi soldi >. Rispose uno dei due criminali, fermandosi davanti a lei, afferrandole un braccio e tirandola a se < Ora vieni con noi senza lamentarti, cosi ci faciliterai le cose >. Continuò l’uomo cercando di trascinarla via, mentre la donna si opponeva con tutte le sue forze.

Intanto in lontananza s’iniziavano a udire dei rumori di passi, e un leggero e simpatico fischiettio. I due banditi si girarono di scatto, spingendo via e facendo cadere la ragazza, sul freddo cemento del vicolo. Un uomo con i capelli neri leggermente lunghi, che gli coprivano appena gli occhi color azzurro chiaro il quale, teneva in testa un capello a cilindro nero e un lungo mantello dello stesso colore, che gli copriva gli indumenti, si avvicinò ai due banditi scuotendo lentamente la testa a destra e sinistra, guardandoli con aria di superiorità.
< Due uomini grandi e grossi, che maltrattano una ragazza cosi dolce? Che volgarità. > Disse l’uomo misterioso, superando i due criminali, donandoli poco interesse e avvicinandosi alla ragazza.
< Come sta signorina? Non si è fatta troppo male vero? > Chiese il signore, abbassandosi mentre si toglieva il mantello e usando per coprire per bene la fanciulla tremante. Mostrando un vestito abbastanza elegante. 

<< Hei! Non ci piace essere ignorati, vecchio! >> Urlarono i due malviventi, colpendo la schiena dell’uomo con i due coltelli. Invece di vedere gocce di sangue, come pensavano che sarebbe successo, cadere a terra i due criminali videro alcuni frammenti dei loro coltelli rotti una volta colpita la schiena del signore.
< Ma che?! > Disse uno dei due incredulo del accaduto.

< Be… Non sì può mai sapere, cosa potrebbe accadere in una bella giornata come questa. > Disse l’uomo, iniziando a rispondere gentilmente alla domanda del criminale. < E quindi io mi sono attrezzato … > continuò a dire, sbottonandosi appena la giacca, cosi da mostrare una leggera corazza in acciaio sul petto. < Quindi. Vi consiglio di girarvi e andarvene, o meglio ancora restare e fare da cavie per il mio nuovo esperimento. > Terminò di dire tirando fuori da una delle tasche della giacca un paio di  strane palline grandi  poco più di una caramella.

La ragazza restò a guardare, il signore stringendosi nel mantello da lui donatogli, sentendosi stranamente bene in sua presenza. Intanto i due criminali confusi, ma irritati dalle parole e dal comportamento di quella strana persona, lanciarono i coltelli a terra, decidendo di attaccarlo a  mani nude.
<< Ci stai prendendo in giro? Vorresti batterci con delle caramelle vecchio pazzo? >> dissero i due banditi con voce sfottente. In un attimo, prima che i criminali finissero di parlare, l’uomo lancio dritto in bocca dei suoi opponenti, le due strane pastiglie sorridendo.
< Sarei pazzo a provarvi a mettere K.O. con delle caramelle. Ma usare del veleno o pastiglie con qualche strana malattia, sarebbe di certo più divertente. > Disse mentre un sorriso sadico gli comparve sul volto. < Ma anche cosi non mi divertirei abbastanza. Dovete scontare i vostri peccati d’avarizia e di lussuria che avete provato a soddisfare, usando quella povera ed innocente ragazza e per questo la medicina da voi ingerita, lentamente distruggerà il vostro corpo pian pianino,  cosi che possiate pentirvi delle vostre azioni. Cominciando con un lieve bruciore allo stomaco e alla gola e poi distruggendo il vostro interno. > I due ragazzi iniziando a sentire i sintomi detti dall’uomo, diventarono pallidi in volto dalla paura, scappando subito da qualche medico nei paraggi, pregando il signore che non sia troppo tardi.

< S-Stanno per morire? > Chiese la ragazza alzandosi in piedi lentamente e guardando i due uomini scappare, per poi spostare lo sguardo sullo strano signore. < N-Non sarà un po’ troppo per dei criminali da quattro soldi? > Chiese impaurita dalla possibile risposta dell’uomo.

Il signore iniziando lentamente a ridacchiare si girò verso di lei facendole la linguaccia, sorridendo. < Era solo peperoncino molto forte. Non li ucciderà ma di certo gli passerà la voglia di fare i cattivoni. Hahaha > Gli rispose ridendo e guardandola.
Chiese l’uomo sorridendo

< Ah. Ehm... Ecco io... Io mi chiamo Karen. Karen Streamer.  L-Lei signore?  > Chiese la fanciulla guardandolo teneramente

< Io? Io sono Jack. Jack Bedlamite al suo servizio, signorina. > Rispose chinandosi leggermente verso di lei e porgendole la mano.  < Vuole venire a una festa con me?  Qua fuori è pericoloso > Chiese gentilmente aspettando una risposta da Karen.

< D’accordo Signor. Jack, sarà un modo per ringraziarla del suo aiuto questa sera > Rispose la ragazza prendendolo per mano e seguendolo  verso la festa di cui parlava. Avvicinandosi un poco a lui sentendosi protetta e al sicuro, non vedendolo come una persona fuori dal comune ma semplicemente come una persona di cui si poteva fidare.


   
 
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