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Autore: Melabanana_    23/04/2012    3 recensioni
Ti giri e cominci a correre, lungo la strada, urtando la gente sul marciapiede ma senza fermarti.
Piangi e urli e urli più forte ma nessuno ti sente.
C’è qualcuno qui, urli disperato dentro di te, C’è qualcuno?

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[Masaki Kariya -centric]
L’ispirazione mi è venuta stamattina, mentre ascoltavo la –bellissima- canzone di Nelly Furtado e K’Naan: “Is Anybody Out There”, appunto.
Il protagonista è Masaki –il mio personaggio preferito di Ie Go.
Parla della sua infanzia da bambino abbandonato, e di un incontro che gli ha cambiato la vita. Spero che apprezzerete!
[scritta da Roby]
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kariya Masaki, Xavier/Hiroto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Inazuma Eleven Go! Characters Adventures °u°'
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Is Anybody Out There
 

 

I don’t wanna be left in this war tonight
And I’m alone in this fight
Is anybody out there?

 
Fa freddo.
La strada è illuminata solo dalla fioca lampada che pende dall’insegna del locale.
Non entri, non vuoi entrare.
La felpa che indossi non ti riscalda per niente, anzi.
Nessuno sembra accorgersi di te, un ragazzino con il volto nascosto nella semiombra del cappuccio –solo due occhi ambrati, felini, spenti si intravedono dietro le ciocche di capelli grigi.
Stai fissando l’interno del locale, attraverso la vetrina.
Osservi ciò che è dentro, mentre tu sei fuori.
Una famiglia: una madre che pulisce la bocca al bambino, un padre che gli posa una mano sul capo, e il bambino che ride allegramente -perché i bambini si sentono sicuri quando sono con i loro genitori, si sentono forti e padroni del loro piccolo mondo.
Stringi i pugni.
Da quanto tuo padre non ti fa una carezza?
Da quanto la sua mano grande non si poggia più sul tuo capo?
E tua madre, lei neanche ti guarda più, troppo occupata a sprofondare nel suo abisso.
Non ti ci vuoi nemmeno avvicinare –l’odore acre dell’alcool ti fa vomitare.
L’invidia ti preme forte sul petto mentre osservi la realtà di quella famigliola, che una volta hai vissuto anche tu.
Ma è passato tanto tempo, non te la ricordi quasi.
I ricordi sfumano nella nebbia della sera che sta scendendo sulla città.
Sai che devi tornare a casa, è buio, ma che senso ha se nessuno ti aspetta?
Non ci vuoi tornare in quel posto.
Non vuoi neanche restare fermo qui, certo.
Vorresti distogliere lo sguardo, invece non ci riesci.
Non riesci a non desiderare con tutto te stesso quello che a te manca.
Un uomo al banco ti guarda strano, fa per alzarsi per cacciarti.
Perché lo sa, che tu vieni lì ogni giorno, a guardare attraverso il vetro.
Loro dentro, tu inesorabilmente fuori.
Ti giri e cominci a correre, lungo la strada, urtando la gente sul marciapiede ma senza fermarti.
Piangi e urli e urli più forte ma nessuno ti sente.
C’è qualcuno qui, urli disperato dentro di te, C’è qualcuno?
Non è la prima volta che lo fai.
L’hai fatto anche quando tua madre ti ha picchiato, qualche giorno fa, e tu sei corso in bagno e ti sei chiuso dentro e hai pianto tutta la notte sul pavimento del bagno.
Ma per quanto tu urlassi, nessuno ha sentito la tua voce.

 

Don't wanna be left in this world behind
Say you'll run to my side

Is anybody out there?

 
Patetico, assolutamente patetico.
Le urla dei bambini che giocano nel cortile ti danno solo fastidio.
Questa allegria è stomachevole.
Tu li odi, quegli stupidi bambini –appena l’altro giorno ne hai picchiato uno.
Odi questo mondo che ti ha abbandonato a te stesso, mentre lottavi contro la solitudine, odi il mondo che ti ha lasciato fuori alla porta al freddo, mentre piangevi.
Odi quel qualcuno che non ti ha mai risposto.
Lo odi, lo odi, lo odi.
Eppure,continui ad urlare, a bassa voce.
Ora che sei circondato da persone allegre, il tuo urlo è ancora più disperato.
Chissà se la donna che ti ha accolto con un sorriso se n’è accorta…
Però non ha sentito la tua voce.
Stringi le ginocchia al petto e resti seduto sul marciapiede, con il volto nascosto nelle ginocchia.
L’orfanatrofio Sun Garden, la sua nuova casa, era ancora una realtà soffocante.
C’è qualcuno qui fuori?, sussurri.
-Masakikun.-
Non conosci questa voce.
Alzi il volto e vedi una mano tesa verso di te.
L’ambrato incontra un bel colore acquamarina, velati da un paio di lenti d’occhiali,
E capelli rossi come il fuoco, pieni di calore.
E un sorriso che non avresti più dimenticato.

 

Is anybody out there?

 
-Posso chiederti una cosa?-
Dal fruscio, intendi che  ha smesso di guardare i suoi fogli.
Gli stai dando le spalle, ma senti il suo sguardo fisso addosso.
E’ raro, che tu faccia domande.
-Perché quella volta sei venuto da me?-
Sussulti a causa del rumore della sedia che si sposta, il legno striscia sul pavimento, stride.
Il silenzio si interrompe.
-Mi stavi chiamando. Eri così insistente.-
Ti volti di scatto e incontri il suo sguardo dolce, l’acquamarina che adori.
Lui sorride e stende la mano verso di te, asciugando la lacrima che ti è sfuggita.
-Ho sentito una voce… era la tua, Masakikun.-

 
 
 
 
 
 

xxx

 
**Angolo dell’Autrice**
Awwwn.
Ho finito per scrivere di nuovo qualcosa di deprimente? =u=
L’ispirazione mi è venuta stamattina, mentre ascoltavo la –bellissima- canzone di Nelly Furtado e K’Naan: “Is Anybody Out There”, appunto.
Il protagonista è Masaki –il mio personaggio preferito di Ie Go.
E’ un personaggio molto “angst”, visto il suo passato da bambino abbandonato.
Ed è adorabile, povero bambino çuç
La parte che preferisco è quella finale in cui appare Hiroto.
Non mi dispiace la HiroMasa *coffcoff* =u=
Che dire.
Aspettatevi sicuro altre shot riguardanti Hiroto e Masaki! :DDD
 
Kisses,
roby

   
 
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