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Autore: JustbelieveinStayStrong    23/04/2012    2 recensioni
-E tu Ashley? Ce l'hai il tuo biglietto?-
-Si, eccolo.- risposi infilandomi la mano in tasca.
Mi fermai, come paralizzata. Sapeva come mi chiamavo!
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero seduta al tavolo del mio bar preferito a bermi la solita cioccolata calda. Mi chiamo Ashley Morrison. Sono una persona taciturna e riservata.

Era una fredda giornata di gennaio. La neve aveva appena smesso di cadere.

All'improvviso vidi arrivare a corsa la mia migliore amica, Destiny Cooper, una ragazza curiosa, sempre felice e sempre in cerca di avventure. Mi sventolò in faccia un foglio di carta euforicamente.

Appena riuscì a impossessarmene capì che cosa fosse. Era un volantino pubblicitario di un circo itinerante.

In cima c'era il disegno della testa di un lupo con le fauci spalancate e la bava alla bocca. In fondo c'erano un ragno e un serpente dall'aria altrettanto pericolosa. Sotto il disegno del lupo, in caratteri maiuscoli e tutto rosso si leggeva :

 

CIRCO DEGLI ORRORI

 

SOLO PER UNA SETTIMANA...

CIRCO DEGLI ORRORI!!

VENITE A VEDERE:

Siva & Sirsa: i gemelli contorsionisti!

Il ragazzo serpente! L'Uomo Lupo! Bertadenti!

Larten Crepsley e il suo mortale ragno ammaestrato, Madame Octa!

Oscar Tuttossa! La donna barbuta! Manolo Mani!

Rhasmus Duepance, l'uomo più grasso del mondo!

 

In fondo c'era un indirizzo dove si potevano acquistare i biglietti e sapere dove si teneva lo spettacolo. Sulla destra, sopra le figure del ragno e del serpente si leggeva: “Sconsigliato alle persone impressionabili! Biglietti soggetti a particolari limitazioni” .

“Circo degli Orrori?” mormorai tra me... “Circo degli Orrori! Uno show di mostri, uno spettacolo con fenomeni da baraccone?” A quanto pareva, sì.

Chiesi a Des cosa volesse insinuare con quel volantino e capì che era sua intenzione andarci. Come minimo aveva già comprato i biglietti. Mi chiese cosa ne pensavo e mi disse che lo spettacolo si teneva di sabato, le dissi che non sarebbe una brutta idea andarci. Non prima di sapere cosa mi stava per accadere.

Dissi ai miei che andavo a dormire da lei.

Lo spettacolo si teneva dall'altro capo della città. Uscimmo poco dopo le nove, per essere sicure arrivare in orario. Avremmo potuto prendere un taxi, ma avevamo speso tutti i soldi per i biglietti. E poi è più divertente camminare. E' più pauroso.

Lungo il cammino ci raccontammo storie di paura. Era Des soprattutto a parlare, perchè ne conosce più di me ed è più brava a raccontarle.

Lo spettacolo si teneva in un teatro abbandonato. All'ingresso non c'erano cartelloni, né auto parcheggiate lì vicino e neppure una fila di gente che aspettava di entrare. Nulla, il vuoto completo.

Osservammo l'imponente edificio. Era alto, scuro e rivestito di pietre grigie irregolari. Molte delle finestre erano rotte e il portone assomigliava alla bocca di un gigante.

-Sei sicura che il posto sia questo?- chiesi, cercando di non apparire spaventata.

-Così è scritto sul biglietto- rispose prontamente Destiny ricontrollando, giusto per essere sicure. -Si, è questo.-

Bene, siamo venute ad uno spettacolo di un 'circo degli orrori' inesistente, Destiny, corri o ti spezzo.

-Che si fa allora?- Le chiesi, con uno sguardo che trapelava un misto di terrore e speranza nel poter tornare a casa.

Mi restituì lo sguardo ed esitò prima di rispondere. -Penso che dovremmo entrare- disse, infine. -Siamo arrivate fin qui, sarebbe stupido tornare indietro.-
-Sono d'accordo- convenni, insicura.

Entrammo quasi terrorizzate, siccerto, quasi. In pratica ci stavamo cacando in mano! Ci ritrovammo in un lungo corridoio buio e freddo. Benché avessi il giubbotto, tremavo. Stavo gelando! Guardai Des. Pure lei batteva i denti dal freddo.

Imboccammo il corridoio.

In fondo si scorgeva una luce, e il chiarore aumentava a mano a mano che avanzavamo. Le pareti erano scrostate e piene di scritte, il soffitto si stava sfaldando e le travi cigolavano. Era un posto da brividi.

Continuavamo a camminare terrorizzate.

-Posso esservi d'aiuto ragazze?- chiese qualcuno alle nostre spalle.

Ci voltammo, spaventate a morte, e ci ritrovammo davanti l'uomo più alto che avessi mai visto, forse l'uomo più alto del mondo! Ci chiese cosa ci facessimo a quell'ora della notte e Destiny, prontamente, gli rispose che eravamo venute a vedere lo spettacolo del Circo.

-Avete con voi i biglietti?-

-Si,- sibilò Des, -ecco qua il mio.-

-Molto bene- mormorò lo strano tipo.

Poi si voltò verso di me e disse: -E tu Ashley? Ce l'hai il tuo biglietto?-

-Si, eccolo.- risposi infilandomi la mano in tasca.

Mi fermai, come paralizzata. Sapeva come mi chiamavo!

L'uomo alto sorrise. Aveva denti neri e radi, e la lingua giallastra.

-Mi chiamo Tall- esclamò all'improvviso – e sono il proprietario del Circo degli Orrori.

Finite le presentazioni ci accompagnò nella sala dello spettacolo e ci indicò dove fossero i nostri posti.

Da qualche parte, in alto, qualcuno accese una luce verde che illuminò il palcoscenico dandogli un'aria misteriosa e innaturale. Per un minuto non accadde nulla, come se il tempo si fosse fermato. Poi entrarono due uomini che trainavano uan gabbia. Era montata su due ruote e coperta da quella che sembrava un'enorme pelle d'orso.

Giunti al centro del palcoscenico, si fermarono, lasciarono andare le corde e ritornarono dietro le quinte.

Di nuovo, il silenzio.

All'improvviso il suono di qualche tromba ruppe il silenzio, tre brevi squilli. La pelle d'orso cadde a terra e apparve il primo “mostro”. Il pubblico lo accolse urlando. Non c'era bisogno di urlare. Il mostro era sicuramente (e sottolineo sicuramente) spaventoso, ma era anche incatenato e chiuso in una gabbia.

Si trattava dell'uomo lupo. Era brutto, con il corpo coperto di peli. Indossava solo un perizoma, alla Tarzan. Una barba lunga folta gli copriva la faccia. Gli occhi erano gialli e i denti rossi, sporchi di sangue.

Dopo l'Uomo Lupo si susseguirono altri spettacoli.

Si iniziò con Oscar Tuttossa per poi passare a Rhasmus Duepance, continuando con la Donna Barbuta e conluendo il tutto con Larten Crespsley e Madame Octa, il suo ragno ammaestrato. Finito lo spettacolo uscimmo da quell'edificio abbandonato e ci dirigemmo verso casa sua passando per il parco vicino la stazione abbandonata (mossa intelligente!).

Sentimmo che qualcosa ci seguiva, ci girammo e vedemmo che all'entrata del parco, a qualche centinaio di metri da noi, c'era l'Uomo Lupo, che cercava qualcosa o forse, qualcuno.
O meglio, cercava NOI!

-Al tre iniziamo a correre- disse Destiny impaurita.

-Okay- Risposi, tremando.

-Uno..- Inzio. Ci girammo verso l'altra uscita. -Due..- Ci preparammo per lo sprint.

-Tr...

Prima che potesse finire, un paio di mani pelose spuntarono da sotto una panchina, dove, troppo tardi, mi resi conto che si nascondeva il mostro. Strinse le dita attorno alle caviglie si Des e la trascinò a terra!

Destiny si mise a urlare non appena sentì affermare le caviglie. La caduta la lasciò senza fiato, facendola tacere per pochi istanti, ma dopo pochi secondi ricominciò a urlare. Caddi in ginocchio, le afferrai le braccia e tirai.

Riuscivo a vedere il ghigno selvaggio dell'Uomo Lupo, disteso a pancia in giù sotto quella maledetta panchina marrone. Aveva la bava alla bocca. Tirai forte e Des scivolò verso di me, ma il mostro scivolò con lei, senza lasciare la presa.

Smisi di tirare e lasciai andare Destiny. Afferrai un ramo che mi trovai lì accanto, saltai in piedi e mi misi a colpire ripetutamente la braccia tese del mostro, che ululò di rabbia.

La belva mollò una gamba di Des e cercò di colpirmi. Lo evitai e lo colpii sulla zampa con cui ancora stringeva la mia amica. L'essere guaì di dolore e allentò le dita. -CORRI!- urlai a Destiny, mentre la tiravo in piedi. Partimmo verso l'uscita, l'una a fianco all'altra, come sempre.

Sentivo quell'orrenda creatura che raspava sotto un vecchio vagone. Prima aveva giocato con noi, ora era furioso. Ero sicura che si sarebbe scagliato contro di noi con tutta la sua potenza.

Il gioco era finito.

Non ce l'avremmo mai fatta a raggiungere l'uscita. Sarebbe piombato su di noi prima che fossimo arrivate a metà strada.

-Continua.. a correre!- ansimai rivolta a Des, poi mi fermai e mi voltai, pronta a scontrarmi con l'Uomo Lupo lanciato contro di noi.

La mia mossa lo colse di sorpresa e mi finì addosso. Il suo corpo era peloso, pesante e sudato. La collisione ci buttò tutti e due al tappeto.

Braccia e gambe erano aggrovigliate, ma mi liberai in fretta e lo colpii con il ramo.

L'essere spregevole ruggì furioso e tentò di colpirmi il braccio. Questa volta ci riuscì, proprio nel punto in cui si unisce alla spalla. La forza di quel colpo mi intorpidì il braccio, che divenne un inutile pezzo di carne e ossa.

Lasciai cadere il ramo, poi cercai di afferarlo con la mano sinistra, ma lui fu più veloce. Raccolse il ramo e lo gettò, dove cadde lontano, perso nell'oscurità.

Si alzò lentamente, un ghigno malefico sul volto. Riuscivo a leggere l'espressione dei suoi occhi; se avesse potuto parlare avrebbe detto qualcosa tipo: 'Ora, Ashley Morrison, sei mia! Ti sei divertita abbastanza, è arrivato il momento di ucciderti!'.

Mi afferrò per i fianchi, spalancò la bocca e si chinò per mangiarmi via la faccia. Sentivo la puzza del alito e vedevo pezzi di carne che gli erano rimasti incastrati tra i denti giallastri.

Prima che potesse chiudere la bocca, qualcosa li colpì la testa e li fece perdere l'equilibrio.
Vidi Destiny dietro di lui con in mano un grosso pezzo di legno. Lo colpì di nuovo, obbligandolo, questa volta, a mollare la presa.

-Coraggio Ash! Dobbiamo..

Non udii mai le parole successive di Des perchè mentre mi avventavo su di lei, l'Uomo Lupo cercò di colpirmi con un pugno. Tirò un colpo a casaccio, ma fu fortunato e mi colpì in pieno viso, gettandomi indietro.
Mi sentii esplodere la testa. Vedevo puntini luminosi e stelle ovunque, poi caddi a terra svenuta.

Quando mi ripresi, qualche secondo o minuto dopo, sul parco incombeva uno strano silenzio. Non sentivo nessuno urlare o lottare. Udivo solo il rumore di qualcuno che masticava, poco più là.

Mi misi a sedere lentamente, tentando di ignorare il dolore lacerante alla testa. Passò qualche secondo prima che i miei occhi si abituassero all'oscurità. Quando riuscii a mettere a fuoco, vidi che stavo guardando la schiena dello spregevole mostro.

Era accovacciato sulle quattro zampe, la testa china su qualcosa. Era lui che masticava in quel modo.
A causa dello stordimento dopo il colpo ci misi un po' per capire che non stava mangiando qualcosa, ma qualcuno!

Destiny!!!

Mi tirai su, dimenticando il dolore, e mi precipitai sul mostro, ma un'occhiata alla poltiglia sanguinolenta ai piedi della bestia mi disse che era troppo tardi.
-Noo!!- urlai e picchiai l'Uomo Lupo con la mano ancora buona, attaccandolo inutilmente.
La belva grugnì e mi spinse via. Ritornai alla carica, con calci e pugni. Brontolò e cercò di mandarmi via, ma mantenni la presa e gli tirai peli e orecchie.

Allora ululò e infine sollevò il muso.
Era rosso, un rosso scuro e raccapricciante imbrattato di interiora, di sangue, di carne e ossa.
Mi rotolò sopra e mi spinse giù, inchiodandomi con un lungo braccio peloso. Sollevò la testa e lanciò un potente ululato al cielo notturno. Poi, con un ghigno demoniaco, portò i denti all'altezza della mia gola, con l'intenzione di finirmi con un solo morso.

Da lì buio, totale.

 

 

 

 

  
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