-         Non è possibile. –
Con un unico, nervoso gesto Integra fece cadere il giornale sulla scrivania e si sedette sulla comoda sedia in pelle dietro di lei.  Si accese velocemente il sigaro e guardò in cagnesco la prima pagina del giornale che urlava a caratteri cubitali il titolo: “L’assassino dei malati continua la sua corsa ”, con sotto  l’articolo dettagliato che raccontava l’accaduto.
-         Mia Signora è il quinto sigaro che accendete in meno di due ore. Se continuate così vi ridurrete i polmoni a due prugne secche –
Walter apparve a fianco della scrivania con un carrello dove era poggiata sopra una teiera e un tazza in finissima porcellana contenente del thè caldo.
-          Walter  ho troppe domande e poche risposte. E poche sono anche le informazioni che abbiamo sull’assassino; l’unica cosa certa è che uccide malati terminali di cancro e poi ne succhia il sangue. –
-          Quindi ergo è un vampiro. –, rispose il maggiordomo  tranquillamente, - Perché non lasciate che la signorina Seras e Alucard se ne occupino? –
Integra fece un profondo sospiro.
-          Perché non sappiamo qual è la sua prossima vittima: sai quanti malati terminali ci saranno in tutto il Paese?! Te l’ho detto:  le informazioni che abbiamo in mano sono pochissime.  E poi non abbiamo la certezza che sia un vampiro, anche se tutte le tracce ci inducono a questo: dal modo in cui entra inosservato negli ospedali senza destare sospetti, come uccide le vittime e ne succhia il sangue dopo. . .  –
Posò il sigaro nel posacenere di cristallo accanto al telefono bianco sulla scrivania. Le era venuta in mente una domanda alquanto interessante sul nemico ancora incognito.
-          Secondo te perché succhia il sangue solo dopo aver ucciso? –
-          Perché è un vampiro sentimentalista. E la cosa mi fa rivoltare le budella. –
La voce provenne dall’altra parte della stanza:  Alucard si materializzò dal muro e cominciò ad avvicinarsi al tavolo, con un ghigno stampato sul volto pallido.
-          Hai qualche idea su chi possa essere, Alucard? - , chiese la donna spostandosi  una ciocca bionda dal volto.
-          No per niente  -, rispose il vampiro, - per questo io voto per l’agire subito! –
-          Non se ne parla proprio. Noi aspetteremo una sua mossa e cercheremo altre informazioni. Questo è tutto. –
Il vampiro sbuffo sonoramente e scomparve  velocemente.
-          Walter secondo te aspettare è meglio che intervenire subito in queste condizioni? –
Lo sguardo di Integra, severo, era fisso sul punto in cui si trovava poco prima Alucard.
-          Non posso esprimere giudizio mia Signora. Io sono solo un maggiordomo. –
La donna sospirò nuovamente e, con lo sguardo basso, cominciò a sorseggiare il thè  che il maggiordomo le aveva passato.
-          Già, lo sospettavo. –