Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: otrop    23/04/2012    4 recensioni
Il linguaggio dell'amore.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Remus Lupin | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Evry breath, evry fear.
Il letto marmoreo era immacolato, i guanciali per terra. Le coltri li coprivano troppo poco mentre continuavano a giocare come rancidi infanti. Quegli occhi a cosi pochi centimetri, i loro nasi che si toccavano e le labbra che si flagellavano di peccato.  Il bruno guardava attraverso la zazzera disordinata le lunghe ciglia dell’altro: sbattevano, celando di tanto in tanto quegli occhi segnati. Il biondo si mordeva le labbra rosee, con aria angustiata.

-  Remus, adesso…sento la vita scorrere dentro di noi -Respirò un attimo, poi riprese-  ed essa come lama sta fendendo i nostri animi, ci consuma come cocci di vetro, depaupera le nostre vane esistenze.- socchiuse i suoi ammalianti occhi, guerreggiando con le lacrime- Abbandoniamoci a questa realtà, abbandoniamoci al dolore, è inutile combatterlo perché tornerà, è tutto così irreversibile oramai.- poi scrutò il compagno con un nuovo miraggio- Ma io so che possiamo ancora ritrovare i nostri sguardi, possiamo riscattare noi stessi. Basta solo trovare quella sfumatura, quel colore delle nostre gioie che ci rendeva noi stessi.- il biondo esitava, così afflitto nella sua folle melanconia mentre l’altro scoteva la testa categoricamente- No, non aver paura di vagare in questi abissi oscuri,  non temere questi corridoi dove affoghiamo i nostri piaceri, le nostre mortali gioie, sono questi che ti depureranno.
Si guardarono, si strinsero forte mentre il dolore tentava di sovrastarli. Remus, il biondo, aveva labbra disegnate dal vento e modellate dal mare, e i suoi occhi grandi e allungati sembravano lacerare ogni cosa su cui si posassero. Dalla finestra filtrava la luce di un sole rosseggiante e prepotente, i campi- di varie sfumature verdastre- erano sormontati da fittissimi pini color smeraldo. Il cielo era così mite, così pallido, così poveramente dipinto, sembrava un acquerello destinato a dissolversi tra i ricordi. Remus guardò il compagno, Sirius. Bruno, con lineamenti nobili, il naso così perfettamente plasmato, la pelle liscia come madre perla. Gli sorrise con gli occhi lucidi, prese a baciarlo e a stringerlo forte a sé per non sentire di avere anch’egli un limite che lo faceva essere una cosa distinta dal bruno. 
Lo guardava mentre gli destinava il suo messaggio di amore, e vedeva i suoi occhi estasiati, il suo mento illucidito . Quel suo amore sembrava una statua, il David di Michelangelo, un giovane dell'antica grecia, e lui si sentiva così puro, per una prima volta così latteo nell'amare una creatura di tale perfezione.La sua bocca sfiorava l’orecchio liscio e puro del giovane Black, e fu così che trovò il coraggio, o forse sentì solo che era il momento esatto, per parlare. Le sue labbra si schiusero, senza che lui emettesse una lacrima o che parlasse con fare spezzato. La sua voce era calda, pacata, melodiosa e si librava leggiadra nell’aria come un qualsiasi suono. Parlava di sentimenti con la più assoluta facilità, sentendosi nuvola nel cielo, o sasso in un fiume, perchè quello era il linguaggio dell'amore.  E quel linguaggio non conosceva termini remoti o incomprensioni, perchè non ci poteva essere nulla di più giusto. Il biondo sussurò soave nell'orecchio dell'amore:
-         Ogni mio respiro, ogni mia paura, non so come, ma ti amerò.
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: otrop