'Francesca, muore a 14 anni, due colpi di pistola al cuore, lui l'aveva conosciuto su Internet'. 'Bah..' commentò Margaret leggendo l'articolo sul giornale locale 'possibile che nessuna di queste amicizie nate sulla rete finisca bene?' Da quanto la informavano i giornali e la televisione, no. Ogni volte che in TV passavano quelle notizie i genitori di Meg le dicevano 'mi raccomando, Meg, stai attenta'. Infatti lei frequentava un paio di social network dove aveva conosciuto un po' di ragazze della sua età, ma non era mai andata oltre il 'ehi :) come ti chiami?'. Trovava affascinante il potere di Internet: un oggetto ormai sott'inteso e banale come il computer riusciva a collegare le persone di una nazione, di uno stato o anche persone che abitavano dall'altra parte del mondo! Un pomeriggio di noia Meg si trovava al computer, dopo aver ascoltato un po' di musica decise di accedere a uno dei social network, per trovare una persona con cui chiacchierare e passare il tempo. Le arrivò un messaggio, non conosceva il mittente, una ragazza: Maddy. Il nome le ispirava simpatia, quindi aprì il messaggio 'Ciao :) mi sto annoiando e non so che fare, ti va se chiacchieriamo un po'?'. Cominciarono a chiaccherare, avevano molte cose in comune: le piacevano gli stessi cantanti, avevano la stessa età e le stesse opinioni. Si scrissero anche il giorno dopo, e quello dopo ancora, ormai si scrivevano tutti i giorni. Non si dicevano niente di particolare: come stai, com'è andata a scuola.. Una volta Maddy le scrisse 'Meg, è da un po' che ci sentiamo, te la sentiresti di dirmi di dove sei? io sono di Parma :)' Meg rilesse quelle parole decine, centinaia di volte; Maddy le stava dando la sua fiducia e questo le faceva estremamente piacere. Ma la cosa che la colpì di più era che anche lei era di Parma, e subito le venne l'istinto di volerla incontrare, di volerle dire grazie dei bei pomeriggi passati insieme. Perchè, sì, in fondo si era affezionata a lei. 'lui l'aveva conosciuto su Internet.. duo colpi di pistola al cuore' quelle parole le rimbombavano nella testa. Ora aveva paura. Non sapeva come comportarsi, da una parte le avrebbe fatto piacere conoscere Maddy, dall'altra era terrorizzata di essere vittima di una delle tante storie che poi sarebbe finita sul telegiornale. Ci pensò, ci pensò a lungo, non voleva parlarne con i suoi genitori: le avrebbero negato di poterla vedere. E da un lato forse sarebbe stata sollevata, non sarebbe successo niente di male. Ma dall'altro? La voleva veramente conoscere. Ormai avevano stretto una forte amicizia, per quanto una tastiera potesse permettere. 'Anche io sono di Parma!' ci pensò su a lungo prima di premere il tasto invio. La risposta le arrivò subito 'che combinazione! Se ti va, solo se te la senti, possiamo vederci uno di questi giorni' Ecco, ormai doveva decidere cosa fare. Alla fine ne parlò con i suoi, non voleva mentire a loro, disse le cose come stavano. Subito i suoi le negarono di poterla vedere, così Meg ci riprovò a spiegare cosa significava vederla.. ci teneva veramente. Non sapeva come, ma riuscì a convincerli 'il patto è che io ti accompagno, la vedo anche io e poi potete uscire'. Meg era fuori di sè dalla gioia, subito lo comunicò a Maddy. Si diedero appuntamento nella piazza principale quel pomeriggio. La incontrò, era esattamente come l'aveva immaginata, quegli occhi verdi ipnotizzanti, i capelli bruno rossi..Era la Maddy che conosceva. 'E' lei' disse Meg, sicura, al padre. Si strinsero la mano, e dopo un momento di imbarazzo cominciarono a parlare, come se fossero vecchie amiche. Meg voleva bene a Maddy, e Maddy ne voleva a Meg. 'Forse è così che dovrebbero finire le amicizie nate su Internet' pensò Meg, guardando Maddy sorridendo.