Giorno 1
Ho un’allergia terribile che mi fa lacrimare gli occhi e mi sembra di vivere in una bolla.
Continuo ad ascoltare canzoni deprimenti, sperando che sentendo che c’è gente che sta come me il mio morale si sollevi, almeno un pochino. Ma non ci riesco. Non riesco a capire perché faccia così il sostenuto, lui. Lui che proprio non se lo può permettere.
È stata la giornata più breve di sempre e non so perché mi senta tremendamente stanca.
Continuo a fissare il tuo nome col pallino verde e spero che tu mi scriva. Ma non mi scriverai. Lo so, ne sono certa. Meglio una verità dura che migliaia di dolorose illusioni.
Il cursore continua a lampeggiare e io non so che scrivere. Forse dovrei rimettere a posto la mia vita prima di provare a scriverla. Forse.
Troppe domande e pochissime risposte.
Le ferite aperte riprendono a bruciare. Cerco di fingermi indifferente.
Sono così brava a fingere.
D’altronde cos’è la vita se non un insieme di finzione e frasi di cortesia?
23/04/12