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Autore: aleintheskywithdiamonds    23/04/2012    0 recensioni
Paul is dead, abbreviato con la sigla PID. Una delle prime e forse delle più famose leggende sulla storia del rock che vede Paul McCartney, cantante e bassista dei Beatles, morto in un incidente d'auto e poi sostituito da un sosia. Una leggenda derisa da molti, ma che riesce a stare in piedi grazie ai vari indizi contenuti negli album successivi al 1966 dei quattro baronetti di Liverpool.
(Io non credo in questa leggenda, però trovo che sia una storia affascinante)
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney , Ringo Starr
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Paul era stanco, davvero molto stanco. Aveva passato tutta la notte in sala prove con George, John e Ringo, e il duro litigio che aveva appena affrontato l'aveva sconvolto ancor di più. 

Il bassista sedeva sul sedile posteriore della propria Aston Martin DB5 e con le mani toccava il sedile di fronte a lui in cerca del volante. Era così stanco che non riusciva a rendersi conto del fatto che aveva aperto la portiera sbagliata e che si era seduto sul sedile sbagliato. Era una situazione piuttosto divertente, anche Paul la trovava divertente, ma la stanchezza lo consumava a tal punto che non aveva abbastanza forze per riderci sù. 
Uscì dall'auto e riprese il posto del conducente, con un movimento debole girò le chiavi e partì diretto verso casa sua, non vedeva l'ora di poggiare la testa sul cuscino e dormire.

Aveva passato un paio di semafori, una fermata del bus, tre case con altrettanti giardini dall'erba umida e un piccolo pub ormai chiuso, quando la sagoma di una donna comparve in mezzo alla strada. Per un attimo Paul non la investì, ma si fermò le fece un debole sorriso e lei salì in macchina.
< Che ci fai in giro a quest'ora? > chiese Paul con il suo solito fare da bravo ragazzo inglese.
< È una lunga storia... Piuttosto, tu che ci fai in giro a quest'ora? > chiese la ragazza divertita.
< È una lunga storia... > 
La risposta di Paul divertì la ragazza che accennò un sorriso e continuò < Io sono Rita. >
< Dove vuoi che ti porti, Rita? > chiese Paul sorridendo.
< Va bene anche un Motel, basta che sia un posto con un letto caldo dove passare la notte. >

Dopo la risposta di Rita, ci fu un lungo silenzio. La macchina viaggiava a velocità moderata e la ragazza ogni tanto scrutava il viso di quell'uomo così gentile che le aveva offerto un passaggio. A un certo punto l'auto sportiva grigia passò sotto un lampione e lo sguardo di Rita incrociò quello di Paul.
< Oddio... > sussurrò lei < Ma... Io so chi sei! Non ci posso credere, SEI PAUL MCCARTNEY! > 
Rita era un fan sfegatata dei Beatles, aveva ogni loro disco che ascoltava quando era a casa da sola, siccome Patrick li reputava "quattro deficienti".
Gli occhi di Paul si spalancarono e Rita gli saltò addosso strillando < Sta calma, sta calma! > diceva lui, ma la giovane ragazza non lo ascoltava, era troppo presa dall'eccitazione. 
Rita gli era praticamente in braccio, col piccolo pancione che sfiorava il freno a mano, Paul cercava di farla tornare al suo posto, ma non ci riusciva, la ragazza era quasi più forte di lui. 
Il bassista riuscì a far tornare la giovane ragazza al suo posto e a riprendere il volante, ma non si accorse che il semaforo che regolava lo scorrimento dell'incrocio in cui era arrivata l'auto era diventato rosso, Paul schiacciò col piede l'accelleratore e in meno di due secondi, un'auto sbucò dal nulla. 

Rita urlò e lui con un veloce movimento riuscì a evitare l'auto, ma non l'albero che sorprese il musicista che tentò di fermarsi... Ma fu troppo tardi. Rita e suo figlio morirono sul colpo e Paul fu scaraventato fuori dall'auto, sbattè la testa contro lo stesso albero che aveva mandato l'auto sportiva fuori controllo e poi rotolò giù per un burrone là vicino.

Così... Così la vita del giovane bassista s'interruppe. D'un tratto.
Cazzo, no. Non poteva essere. Insomma. Non poteva finire così, la favola di quattro ragazzi da Liverpool che hanno ispirato la loro carriera ai grandi del rock n' roll, che stavano finalmente vivendo il loro sogno. Erano ormai più famosi di Gesù Cristo, non era solo una frase tratta da un'intervista, era ormai un dato di fatto. Andando in giro per una qualsiasi cittadina, avresti sicuramente trovato qualcuno che ti rispondeva alla domanda "I Beatles, li conosci, vero?".
Il mondo avrebbe subito un trauma troppo grande, la prematura perdita di uno dei suoi idoli.

Paul, ora non si sapeva dove fosse diretto. Se qualcuno avrebbe mai rivisto i suoi occhioni da cucciolo, le sue labbra a forma di cuore e, persino, le sue sopracciglia che qualcuno aveva considerato da frocetto. Troppo brutto per essere vero, no? Ma purtroppo, era tutto fottutamente vero. 
  
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