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Autore: Nemesi_    24/04/2012    1 recensioni
Andate fiduciosi nella direzione dei vostri sogni, vivete la vita che avete sempre immaginato, perchè nessun cuore ha mai provato sofferenza quando ha inseguito i propri sogni.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero pronta per la festa. 
Avevo il mio vestito nuovo e un leggero trucco sugli occhi. I capelli ricci e biondi mi scendevano morbidi lungo le spalle, oltrepassandole con dei graziosi boccoli ben definiti. 
"Chiara, ci sono Davide e Rebecca che ti aspettano in macchina!" 
"Digli che arrivo mamma! Prendo la borsa e scendo!"
Ultima occhiata allo specchio: ok, posso andare per questa sera.

Salendo in macchina stampai due baci sulle guance a Rebecca, la mia migliore amica, e salutai con un sorriso Davide, il suo ragazzo. Stanno insieme da un paio di mesi e sono proprio una bella coppia. 
Io invece speravo di riuscire a fare quella sera quello che avrei dovuto fare molto tempo prima.

"Tu sai cos'abbiamo comprato alla Sara? Perchè a me non l'hanno detto!" mi mormorò Rebecca mentre alla radio c'era una strana canzone che piaceva a Davide. Non sapevo neanche io cosa le avremmo regalato per il suo diciottesimo compleanno, ma di sicuro qualcosa che le sarebbe piaciuto. 

Dopo circa venti minuti arrivammo a destinazione: la festa era in una grande sala vicino al centro ed era tutta illuminata da un sacco di luci. 
Scendemmo dalla macchina e io mi avvicinai a Rebecca, guardandola fissa negli occhi.
Lei sapeva quello che volevo fare anche se non glielo avevo detto, così mi abbracciò forte e mi passò tutta la sua forza.*

"Credo che ora dovremmo entrare, manchiamo solo noi" 
Mi staccai dal suo abbraccio e mi incamminai verso l'entrata. 
Mi sbagliavo, non mancavamo solo noi. 
Proprio mentre varcavamo la soglia stava entrando anche lui, con il suo sorriso stampato in faccia. 
Si tolse la giacca e la appoggiò ad una sedia, iniziando a salutare i presenti, me compresa, che gli risposi con un semplice cenno della mano.

Ero troppo imbarazzata e sapevo di non essere alla sua altezza. 
Non ce la facevo a parlargli direttamente anche se sapevo che lui ne era già venuto a conoscenza, ma non ero sicura che ricambiasse.

"Devi farlo oggi"       "E' la serata giusta, guardalo, è lì che ti aspetta"      "Non aver paura Chiara, se non ti ricambiasse sarebbe uno stupido" 
Tutti i miei amici mi stavano sostenendo e ormai avevo trovato la forza per farlo,dovevo dichiararmi. 

Mi avvicinai a lui. 
Le gambe mi tremavano e il mio volto era completamente rosso, però sorrisi comunque e gli sfiorai una mano. 
"Marco, io ti devo parlare" sussurrai, fissando il pavimento. 
Non sapevo come continuare la frase, avevo troppe cose da dirgli ma in quel momento non me ne veniva neanche una. Avevo la bocca secca e la voce mi si fermava in gola.
Sentii la sua mano afferrarmi le dita e incrociarle alle sue. L'altra invece si appoggiò al mio mento e me lo alzò, costringendomi a guardarlo negli occhi.
Era lì, davanti a me. 
Si chinò impercettibilmente e le sue labbra sfiorarono le mie.  


Mi svegliai nel mio letto. 
Fissai il soffitto bianco con uno sguardo vuoto. 
Ahimè era tutto frutto della mia immaginazione.
Mi alzai e mi guardai attorno, era sabato ed era il giorno della festa.
Avevo sognato tutto, ma era stato un bellissimo sogno. 
Ora ero sicura di quello che dovevo fare quella sera.
In fin dei conti stando fermi a guardare la propria vita non è mai successo nulla, bisogna agire per prendersi quello che ci appartiene.
Scendendo in cucina notai un foglietto che Rebecca mi aveva dato qualche anno prima, c'erano due frasi scritte sopra: 
"Se puoi sognarlo, puoi farlo. Walt Disney.
Il modo migliore per realizzare un sogno è quello di svegliarsi. Paul Valéry."
  
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